IL MINISTRO DELLA SALUTE 
 
  Visto l'art. 32 della Costituzione; 
  Vista la legge 23 dicembre 1978, n. 833, recante  "Istituzione  del
servizio sanitario nazionale"; 
  Vista la legge 2 febbraio 2006,  n.  31,  recante  "Disciplina  del
riscontro  diagnostico  sulle  vittime  della  sindrome  della  morte
improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del feto" e  in
particolare l'art. 1: 
    - comma 1, che stabilisce tra l'altro  che  i  lattanti  deceduti
improvvisamente entro un anno di vita senza causa apparente e i  feti
deceduti anch'essi senza  causa  apparente  dopo  la  venticinquesima
settimana di gestazione devono essere prontamente sottoposti  con  il
consenso  di  entrambi  i  genitori  a   riscontro   diagnostico   da
effettuarsi nei centri  autorizzati  secondo  i  criteri  individuati
nell'art. 2; 
    - comma 2, che precisa che "Il riscontro diagnostico  di  cui  al
comma 1 e' effettuato secondo il protocollo  diagnostico  predisposto
dalla   prima   cattedra   dell'Istituto   di   anatomia   patologica
dell'Universita'  di  Milano.  Il  suddetto  protocollo,  per  essere
applicabile, deve essere approvato dal Ministero della salute."; 
  Visto il decreto  del  Ministro  della  salute  21  dicembre  2007,
adottato ai sensi dell'art. 2, comma 1, della citata legge,  relativo
alla definizione dei requisiti professionali, ambientali, strutturali
e organizzativi, necessari per l'individuazione  e  l'autorizzazione,
da parte delle Regioni e  delle  Province  autonome,  dei  centri  di
riferimento per il riscontro diagnostico sulle vittime della sindrome
della morte improvvisa del lattante (SIDS) e di morte inaspettata del
feto; 
  Preso atto della necessita' di dare forza agli interventi  dedicati
alla salute della  donna,  nelle  diverse  fasi  della  vita,  e  del
bambino,  anche  in  linea  con  il  documento  intitolato  Millenium
development goals dell'Organizzazione  delle  Nazioni  Unite  per  il
periodo 2000-2015 e delle  convenzioni  internazionali  miranti  alla
tutela di queste categorie; 
  Vista l'intesa della Conferenza permanente per i  rapporti  tra  lo
Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano  del  29
aprile 2010, con cui e' stato  approvato  il  Piano  nazionale  della
prevenzione 2010-2012, la  cui  vigenza  e'  stata  prorogata  al  31
dicembre 2013 con intesa del 7 febbraio 2013; 
  Considerato il valore strategico rappresentato dal Piano  nazionale
di prevenzione in cui si afferma il ruolo cruciale  della  promozione
della salute e della prevenzione e si adotta un approccio di  sanita'
pubblica che garantisca equita' e contrasto alle diseguaglianze; 
  Considerata l'importanza delle otto azioni promosse dalla  Campagna
informativa e dal Programma "Genitori Piu'", gia'  inserito  nel  PNP
2010-2012, diffuse sul territorio nazionale con l'obiettivo  primario
di promuovere la salute fisica e psicologica del bambino e  di  tutta
la comunita', alla luce di una nuova consapevolezza che puo' condurre
i genitori ad adottare stili di  vita  corretti  ed  adeguate  misure
preventive, sin dalla fase preconcezionale; 
  Considerato che le attivita' di ricerca e prevenzione, realizzabili
attraverso l'applicazione del citato protocollo diagnostico, sono  in
linea con i principi e le priorita'  avvalorati  in  occasione  delle
giornate dedicate agli "Stati generali della salute", in  materia  di
diritto alla salute e prevenzione; 
  Considerato che la morte improvvisa  del  lattante  (Sudden  Infant
Death Syndrome - SIDS) colpisce un lattante ogni 700/1000 nati  e  si
pone come la piu' frequente causa di decesso nel primo anno di  vita,
e che la prevenzione si basa anche sulla  migliore  conoscenza  delle
alterazioni riscontrabili nei vari organi e  sull'individuazione  dei
meccanismi che ne stanno alla base; 
  Considerato che la morte inaspettata del feto (Sudden Intra Uterine
Death - SIUD) dopo la 25ª settimana di  gestazione,  ha  un'incidenza
cinque/sei volte superiore a quella della SIDS; 
  Acquisito il protocollo diagnostico, predisposto dalla  I  Cattedra
di Anatomia patologica dell'Universita' degli  studi  di  Milano,  ai
sensi dell'art. 1, comma 2, della citata legge n. 31 del 2006; 
  Visto il parere del  Consiglio  superiore  di  sanita'  reso  nella
seduta del 5 giugno 2008; 
  Considerato che in detto parere il Consiglio superiore  di  sanita'
ha rilevato che SIDS e SIUD sono  condizioni  completamente  distinte
che richiedono due protocolli diagnostici separati, e che secondo  la
letteratura internazionale il caso da esaminare, in fase diagnostica,
va indicato con l'acronimo SUID (Sudden Unexplained Infant Death); 
  Considerato  che  il  protocollo  esaminato  non  contempla  alcune
indagini fondamentali per escludere  un  maltrattamento  fisico,  non
specifica le  indagini  di  natura  genetica  da  condurre  e  l'iter
diagnostico   deve   prevedere   numerosi   accertamenti,    indagini
radiologiche, esami di laboratorio e specifici test tossicologici; 
  Dato atto  che  con  decreto  rettorale  del  3  dicembre  2007,  a
decorrere dal 1° gennaio 2008, e'  stato  disattivato  l'Istituto  di
Anatomia patologica dell'Universita' degli studi di  Milano,  insieme
alle attivita' inerenti la SIDS, compreso il Centro "Lino Rossi - per
lo studio e la prevenzione della morte inaspettata perinatale e della
SIDS" e i fondi gia' in dotazione,  per  confluire  inizialmente  nel
Dipartimento di Scienze Chirurgiche,  Ricostruttive  e  Diagnostiche,
attivato dal 1° gennaio 2009, e successivamente nel  Dipartimento  di
Scienze Biomediche,  Chirurgiche  e  Odontoiatriche  dell'Universita'
degli studi di Milano, istituito il 27 aprile 2012; 
  Visto il  decreto  del  4  gennaio  2010  con  il  quale  e'  stato
istituito,  presso  la  Direzione  generale  della  prevenzione,   un
apposito  Gruppo  di  lavoro  per  la  predisposizione  di  elaborati
rispondenti a  quanto  richiesto  nel  citato  parere  del  Consiglio
superiore di sanita'; 
  Acquisiti gli elaborati predisposti dal citato  Gruppo  di  lavoro,
denominati: 
    - "Protocollo di indagini e di riscontro diagnostico nella  morte
improvvisa infantile - Legge 2 febbraio 2006, n. 31,  art.  1,  comma
2"; 
    - "Morte inaspettata di feto di eta' gestazionale superiore  alla
25ª settimana"; 
    - "Proposta di modello organizzativo sul territorio  e  algoritmo
operativo in caso di SUID"; 
  Dato atto che su detti elaborati e' stata acquisita  la  necessaria
condivisione dell'Universita' degli studi di  Milano,  nella  persona
del Rettore, resa con nota del 15 aprile 2013 prot. USM n.  12548,  e
del Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche,
resa con nota 5 settembre 2013 prot. USM n. 25948; 
  Visto il parere favorevole del Consiglio superiore di sanita'  reso
nella seduta del 12 novembre 2013; 
  Ritenuto necessario approvare il protocollo diagnostico  denominato
"Protocollo di  indagini  e  di  riscontro  diagnostico  nella  morte
improvvisa infantile - Legge 2 febbraio 2006, n. 31, art. 1, comma  2
", al fine di giungere sul territorio nazionale alla realizzazione di
attivita' di ricerca  e  prevenzione  attraverso  l'applicazione  del
protocollo diagnostico a tutti i casi di SUID; 
  Ritenuto necessario approvare il protocollo diagnostico  denominato
"Morte inaspettata di feto di eta' gestazionale  superiore  alla  25ª
settimana", utile alla definizione dei casi di SIUD; 
  Dato atto che il capitolo "Organizzazione sul territorio",  di  cui
al citato "Protocollo di indagini e di  riscontro  diagnostico  nella
morte improvvisa infantile - Legge 2 febbraio 2006, n.  31,  art.  1,
comma 2", unitamente all'elaborato "Proposta di modello organizzativo
sul territorio e  algoritmo  operativo  in  caso  di  SUID",  saranno
oggetto di successivo accordo in sede di Conferenza permanente per  i
rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento  e
Bolzano, in quanto attinenti a profili organizzativi non attinenti al
contenuto del presente decreto; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
          Protocollo di indagini e di riscontro diagnostico 
                  nella morte improvvisa infantile 
 
  1. E' approvato il protocollo diagnostico di  cui  all'allegato  1,
parte integrante del  presente  decreto,  denominato  "Protocollo  di
indagini e di riscontro diagnostico nella morte improvvisa  infantile
- Legge 2 febbraio 2006, n. 31, art. 1, comma 2",  per  il  riscontro
diagnostico sui lattanti deceduti improvvisamente entro  un  anno  di
vita senza causa apparente, ai sensi dell'art. 1, commi 1 e  2  della
legge 2 febbraio 2006, n. 31.