IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 "Disciplina dell'attivita' di
Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri"; 
  Vista la legge 12 dicembre  2002  n.  273  concernente  misure  per
favorire l'iniziativa privata e lo sviluppo della concorrenza  ed  in
particolare l'art. 39, il quale istituisce presso il Ministero  delle
Attivita' Produttive un Punto di Contatto Nazionale (PCN) OCSE; 
  Vista  la  legge  30  luglio  2010,  n.  122  di  conversione   del
decreto-legge 31 maggio  2010,  n.  78  recante  "Misure  urgenti  in
materia  di   stabilizzazione   finanziaria   e   di   competitivita'
economica", ed in particolare l'art. 6 un materia  di  riduzione  dei
costi degli apparati amministrativi; 
  Vista la legge 11 agosto 2014 n.  125  "Disciplina  Generale  sulla
cooperazione internazionale  per  lo  sviluppo",  ed  in  particolare
l'art. 23, co. 2(d), che riconosce tra i soggetti del  sistema  della
cooperazione allo  sviluppo  "i  soggetti  con  finalita'  di  lucro,
qualora agiscano con modalita' conformi ai  principi  della  presente
legge,  aderiscano   agli   standard   comunemente   adottati   sulla
responsabilita'  sociale  e   alle   clausole   ambientali,   nonche'
rispettino le norme sui diritti umani per gli investimenti"; 
  Visto  il  DPCM  5  dicembre   2013,   n.   158   "Regolamento   di
organizzazione del Ministero dello sviluppo economico"; 
  Visto il decreto ministeriale 30 luglio  2004  del  Ministro  delle
attivita' produttive, costitutivo del  Punto  di  Contatto  Nazionale
OCSE, cosi' come modificato dal decreto  ministeriale  del  21  marzo
2006 e dal decreto ministeriale del 18 marzo 2011; 
  Visto il decreto ministeriale 17 luglio 2014 "Individuazione  degli
uffici dirigenziali di livello non generale"; 
  Considerata la rilevanza che i temi della responsabilita' sociale e
della sostenibilita' stanno guadagnando negli accordi  commerciali  e
di  cooperazione  e  negli  scambi  internazionali  e  quali  fattori
competitivi delle imprese nostrane nei mercati internazionali; 
  Considerato che occorre  garantire  un  piu'  ampio  coinvolgimento
delle PMI nei lavori del Comitato alla  luce  del  crescente  impegno
richiesto  loro  dai  nuovi  standard  di  gestione  responsabile   e
sostenibile della catena di fornitura; 
  Considerato che  la  condotta  d'impresa  responsabile  configurata
nelle Linee Guida OCSE necessita del contributo di attori primari che
operino a livello internazionale ivi  incluse  le  ONG  impegnate  in
azioni sui territori e chiamate a rappresentare gli  interessi  della
societa' civile; 
  Ritenuto  di  dover  garantire  la  partecipazione  ai  lavori  del
Comitato del PCN di un rappresentante della Direzione generale per le
politiche di internazionalizzazione e la promozione degli scambi e di
uno  della   Direzione   generale   per   la   politica   commerciale
internazionale del Ministero dello sviluppo economico; 
  Ritenuto  di  dover  garantire  alle  PMI  una  partecipazione  nel
Comitato del PCN adeguata alla rilevanza economica della categoria ed
alle articolazioni della sua organizzazione, attraverso la nomina  di
due rappresentanti; 
  Ritenuto di dover coinvolgere  nei  lavori  del  Comitato  del  PCN
l'Associazione  delle  Organizzazioni  Italiane  di  Cooperazione   e
Solidarieta'  internazionale  attraverso  la   nomina   di   un   suo
rappresentante; 
  Ritenuta non necessaria la previsione di un gettone di presenza per
la partecipazione dei membri del Comitato alle riunioni; 
  Ritenuto di dover adeguare  la  struttura  del  Punto  di  contatto
nazionale OCSE alla intervenuta riorganizzazione del Ministero  dello
sviluppo economico; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Il decreto ministeriale 30 luglio 2004 costitutivo del Punto  di
Contatto Nazionale OCSE e' modificato come segue: 
      Le parole "la Politica Industriale e  la  Competitivita'"  sono
sostituite  in  tutto  il  decreto,   dalle   parole   "la   politica
industriale, la competitivita' e le PMI". 
  Le parole "Divisione XI" sono  sostituite,  in  tutto  il  decreto,
dalle parole "Divisione VI". 
  2. L'art. 2, comma 2, del DM 30 luglio 2004 e' cosi' sostituito: 
    "Il Comitato e' composto da: 
      a) Il  Direttore  generale  della  Direzione  generale  per  la
politica industriale, la competitivita', e le PMI, che lo presiede; 
      b) Il Dirigente della Divisione VI della Direzione generale per
la politica industriale, la competitivita', e le PMI; 
      c) un rappresentante del Ministero degli affari esteri e  della
cooperazione internazionale; 
      d) un rappresentante del Ministero dell'ambiente e della tutela
del territorio e del mare; 
      e)  un  rappresentante  del  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze; 
      f) un rappresentante del Ministero della giustizia; 
      g) un rappresentante del Ministero del lavoro e delle politiche
sociali; 
      h) un rappresentante del Ministero  delle  politiche  agricole,
alimentari e forestali; 
      i) un rappresentante del Ministero della salute; 
      l) due rappresentanti del Ministero dello  sviluppo  economico,
rispettivamente uno della Direzione  generale  per  le  politiche  di
internazionalizzazione e la  promozione  degli  scambi  e  uno  della
Direzione generale per la politica commerciale internazionale; 
      m) un rappresentante di Confindustria; 
      n) un rappresentante per ciascuna delle due associazioni di PMI
maggiormente rappresentative sul piano nazionale; 
      o) un rappresentante per ciascuno  dei  sindacati  maggiormente
rappresentativi sul piano nazionale; 
      p) un rappresentante dell'Associazione Bancaria Italiana (ABI); 
      q) un rappresentante della Conferenza delle Regioni; 
      r) un rappresentante di Unioncamere; 
      s) un rappresentante  del  Consiglio  Nazionale  Consumatori  -
CNCU; 
      t) un  rappresentante  dell'Associazione  delle  Organizzazioni
Italiane di Cooperazione e Solidarieta' Internazionale (AOI)". 
  3. L'art. 3, comma 2, del decreto ministeriale 30  luglio  2004  e'
abrogato. 
  4. L'art. 5, comma 1, primo allinea  del  decreto  ministeriale  30
luglio 2004 e' cosi' sostituito: 
    "Il Direttore generale pro tempore della Direzione  generale  per
la politica industriale, la competitivita', e le PMI  ha  il  compito
di:".