IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 21 dicembre 2001, n. 443 (cd. legge obiettivo), art.
1, e s.m.i., che  stabilisce  che  il  Governo,  nel  rispetto  delle
attribuzioni   costituzionali    delle    Regioni,    individua    le
infrastrutture pubbliche e  private  e  gli  insediamenti  produttivi
strategici e  di  preminente  interesse  nazionale,  a  mezzo  di  un
programma (Programma delle  infrastrutture  strategiche)  predisposto
dal Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti,  d'intesa  con  i
Ministri competenti e le regioni  o  province  autonome  interessate,
nonche' l'Ente Roma capitale ove interessato,  e  che  lo  stesso  e'
inserito, previo parere di questo Comitato e intesa della  Conferenza
unificata,  nel  Documento  di  programmazione  economico-finanziaria
(oggi Documento di economia e finanza - DEF),  in  apposito  allegato
(Allegato infrastrutture); 
  Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121 (Gazzetta  Ufficiale  n.
51/2002 S.O.), con la quale questo Comitato, ai sensi del  richiamato
art. 1 della legge n. 443/2001, ha approvato il  1°  Programma  delle
opere  strategiche,  che  riporta  all'allegato  1,  tra  i  "Sistemi
stradali  e  autostradali"  del   "Corridoio   plurimodale   padano",
l'intervento "Asse stradale pedemontano (Piemontese-Lombardo-Veneto)"
e  che  riporta  all'allegato  2,  tra  i  "Corridoi  autostradali  e
stradali" della Regione Lombardia, il "Sistema  Pedemontano  e  opere
complementari (compreso Bergamo - Lecco)"; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n.  26,  (Gazzetta  Ufficiale  n.
3/2015 S.O.), con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI
Allegato infrastrutture al DEF 2013, che include,  nella  "Tabella  0
Programma    delle    infrastrutture    strategiche",     nell'ambito
dell'infrastruttura "Asse Pedemontano - Piemonte, Lombardia, Veneto",
l'intervento "Bergamo Lecco: variante ex SS 639 - Cisano Bergamasco"; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
"Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE"  e  s.m.i.,  e
vista in particolare la parte II, titolo III,  capo  IV,  concernente
"Lavori  relativi  a  infrastrutture   strategiche   e   insediamenti
produttivi" e specificamente: 
    l'art. 127, comma 5, che indica in 45 giorni  dalla  trasmissione
del progetto il termine entro il quale  il  Consiglio  superiore  dei
lavori pubblici esprime parere e statuisce che, decorso tale termine,
il  procedimento  prosegue   prescindendo   dal   parere   omesso   e
l'amministrazione  motiva  autonomamente  l'atto  amministrativo   da
emanare; 
    l'art. 163, che attribuisce al Ministero delle  infrastrutture  e
dei   trasporti    la    responsabilita'    dell'istruttoria    sulle
infrastrutture strategiche, anche avvalendosi di apposita  "Struttura
tecnica di missione", e la responsabilita' di assicurare la  coerenza
tra  i  contenuti  della  relazione   istruttoria   e   la   relativa
documentazione; 
    l'art.  165,  comma  7-bis,  il  quale  dispone   che,   per   le
infrastrutture   strategiche,   qualora   il   vincolo    preordinato
all'esproprio sia decaduto,  questo  Comitato  ne  puo'  disporre  la
reiterazione con deliberazione motivata, su  proposta  del  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti,  previa  istanza  del  soggetto
aggiudicatore; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
s.m.i.; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, con il quale e' stata soppressa  la  Struttura
tecnica di missione istituita con decreto dello  stesso  Ministro  10
febbraio 2003,  n.  356,  e  s.m.i.  e  sono  state  trasferite  alle
direzioni generali competenti del Ministero i compiti di cui all'art.
3 del medesimo decreto; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003,  n.  63  (Gazzetta  Ufficiale  n.
248/2003), con la quale questo Comitato ha  formulato,  tra  l'altro,
indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto
che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e'  chiamato  a
svolgere ai fini della  vigilanza  sull'esecuzione  degli  interventi
inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    la  legge  16  gennaio  2003,   n.   3,   recante   "Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione"  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    la  legge  13  agosto  2010,  n.   136,   come   modificata   dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187,  convertito  dalla  legge  17
dicembre 2010, n.  217,  che,  tra  l'altro,  definisce  le  sanzioni
applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di
pagamento; 
    le delibere 27 dicembre  2002,  n.  143  (Gazzetta  Ufficiale  n.
87/2003, errata corrige in  Gazzetta  Ufficiale  n.  140/2003)  e  29
settembre 2004, n. 24 (Gazzetta Ufficiale n. 276/2004), con le  quali
questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del  CUP  e
ha stabilito che il CUP deve essere riportato su  tutti  i  documenti
amministrativi e  contabili,  cartacei  ed  informatici,  relativi  a
progetti di investimento pubblico  e  deve  essere  utilizzato  nelle
banche dati dei vari sistemi  informativi,  comunque  interessati  ai
suddetti progetti; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
"Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti"; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta  il  monitoraggio
finanziario dei lavori relativi  alle  infrastrutture  strategiche  e
insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e  176,
comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo  n.  163/2006,  e
visto in particolare il comma 3 dello  stesso  articolo,  cosi'  come
attuato con delibera di questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
(Gazzetta Ufficiale  n.  155/2015),  che  aggiorna  le  modalita'  di
esercizio  del  sistema  di  monitoraggio  finanziario  di  cui  alla
delibera 5 maggio 2011, n.  45  (G.U.  n.  234/2011,  errata  corrige
Gazzetta Ufficiale n. 281/2011); 
  Visto il decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro  dell'interno,
di concerto con il Ministro  della  giustizia  e  il  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti, e s.m.i., con il quale - in relazione
al disposto  dell'art.  15,  comma  5,  del  decreto  legislativo  n.
190/2002 (ora art. 180, comma 2, del decreto legislativo n. 163/2006)
- e'  stato  costituito  il  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere (CCASGO); 
  Vista la nota 5 novembre 2004,  n.  COM/3001/1,  con  la  quale  il
coordinatore del predetto CCASGO ha esposto le linee guida varate dal
Comitato stesso nella seduta del 27 ottobre 2004; 
  Viste le delibere 29 marzo 2006, n. 89 (registrata dalla Corte  dei
conti il 30 novembre 2006 e pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale  n.
58/2007) e 2 aprile 2008, n. 68 (Gazzetta Ufficiale n. 13/2009),  con
le quali questo Comitato, relativamente all'intervento concernente il
"Collegamento Lecco - Bergamo, S.P. ex S.S. 639 dei laghi  Pusiano  e
Garlate - variante di Cisano Bergamasco", rispettivamente: 
    ha approvato il progetto preliminare, con conseguente apposizione
del vincolo preordinato all'esproprio, per  un  costo  pari  a  25,82
milioni di euro; 
    ha assegnato programmaticamente all'opera un contributo di  2,388
milioni di euro per 15  anni,  con  decorrenza  2010,  a  valere  sul
contributo pluriennale previsto dall'art. 2, comma 257,  della  legge
24 dicembre 2007, n. 244 (legge finanziaria 2008), stabilendo che  il
contributo stesso, all'epoca suscettibile di sviluppare un volume  di
investimenti di 25,820  milioni  di  euro,  sarebbe  stato  assegnato
definitivamente in  sede  di  approvazione  del  progetto  definitivo
dell'intervento; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito  dalla
legge 11 novembre 2014, n. 164, e  s.m.i.,  e  visto  in  particolare
l'art. 3, che: 
    ai commi 1 e 1-bis, ha incrementato la dotazione del Fondo di cui
all'art. 18, comma 1,  del  decreto-legge  21  giugno  2013,  n.  69,
convertito dalla legge 9 agosto 2013, n. 98; 
    al comma 2, ha stabilito che con uno o piu' decreti del  Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di  concerto  con  il  Ministro
dell'economia e delle  finanze,  siano  finanziati,  a  valere  sulle
risorse del Fondo sopra richiamato, tra l'altro gli interventi di cui
alla lettera b) del comma stesso, "appaltabili entro il  28  febbraio
2015  e  cantierabili  entro  il  31  ottobre  2015",   compreso   il
"completamento asse viario Lecco - Bergamo"; 
    al comma 5, ha previsto che il mancato rispetto  dei  termini  di
appaltabilita'  e  cantierabilita'  fissati  al  comma  2,  per   gli
interventi di cui tra l'altro alla succitata lettera b), determina la
revoca  del   finanziamento   assegnato   ai   sensi   dello   stesso
decreto-legge n. 133/2014; 
  Visto il decreto 14 novembre  2014,  n.  498,  del  Ministro  delle
infrastrutture  e  dei  trasporti,  di  concerto  con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, che, tra l'altro, ha: 
    quantificato i finanziamenti da attribuire agli interventi di cui
al richiamato art. 3, comma  2,  lettera  b),  del  decreto-legge  n.
133/2014 (tra cui 15 milioni  di  euro  per  il  "completamento  asse
viario Lecco - Bergamo", imputati per 5  milioni  di  euro  sull'anno
2014 e per  10  milioni  di  euro  sull'anno  2015),  prevedendo  che
l'utilizzo  dei  finanziamenti  per  gli  interventi  da   sottoporre
all'approvazione di questo  Comitato  avvenga  con  le  modalita'  di
erogazione indicate dal decreto stesso, "da riportarsi nella delibera
di approvazione del  finanziamento  ovvero  di  modifica  del  quadro
economico"; 
    indicato, per ogni intervento, le  condizioni  temporali  per  il
raggiungimento  delle  finalita'  precisate  dal   decreto-legge   n.
133/2014, precisando che, per l'intervento in esame, il finanziamento
assegnato sarebbe stato mantenuto in caso di trasmissione, all'allora
Struttura tecnica di missione del Ministero  delle  infrastrutture  e
dei trasporti,  "dei  progetti  definitivi  aggiornati  per  il  loro
inoltro al CIPE" entro il 31 ottobre 2015; 
    previsto che la  mancata  comunicazione  periodica  al  Ministero
delle infrastrutture e  dei  trasporti  degli  avanzamenti  di  spesa
connessi allo stato avanzamento lavori o allo  stato  interno  lavori
comporta,   per   il   soggetto   aggiudicatore,    la    sospensione
dell'erogazione della corrispondente quota annuale di finanziamento; 
  Vista la proposta di cui alla nota 22 ottobre 2015, n.  39114,  con
la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto
l'inserimento all'ordine del giorno della  prima  riunione  utile  di
questo Comitato  dell'intervento  denominato  "Collegamento  Lecco  -
Bergamo, SP ex SS 639 dei laghi  Pusiano  e  Garlate  -  variante  di
Cisano   Bergamasco",   trasmettendo   la   relativa   documentazione
istruttoria, poi integrata con note 25 novembre 2015, n. 9841,  e  15
dicembre 2015, n. 10354; 
  Vista la nota della Regione Lombardia, assunta al protocollo  della
Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  -  Dipartimento   per   la
programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE)  il
12 novembre 2015, al n. 4815, con la  quale  e'  stata  trasmessa  la
dichiarazione 11 novembre  2015,  n.  99721,  concernente  il  parere
favorevole espresso dal Presidente della  stessa  Regione  in  merito
alla  reiterazione  del  vincolo  preordinato   all'esproprio   sugli
immobili e sulle aree interessati alla  realizzazione  del  1°  lotto
della variante di Cisano Bergamasco - 1° lotto; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle infrastrutture e dei trasporti e in particolare: 
    sotto l'aspetto tecnico-procedurale: 
      che il vincolo preordinato  all'esproprio,  apposto  da  questo
Comitato con la citata delibera n. 89/2006, e' scaduto il 30 novembre
2013; 
      che  il  progetto  complessivo  della   "Variante   di   Cisano
Bergamasco  ex  S.S.  639"  s'inserisce   tra   gli   interventi   di
potenziamento  e  completamento  del  sistema  viario   relativo   al
quadrante  nord-ovest  della  Provincia  di  Bergamo  ed   e'   parte
integrante del piu' esteso progetto di sviluppo  stradale  denominato
"Collegamento Lecco - Bergamo", di circa 23  chilometri  complessivi,
di cui  parte  in  esercizio,  parte  in  realizzazione  e  parte  da
realizzare; 
      che il  progetto  definitivo  dell'intera  variante  di  Cisano
Bergamasco, redatto l'8 agosto  2008,  consiste  in  un  collegamento
nord-sud  che  by-passa  il  centro  abitato  di  Cisano  Bergamasco,
assumendo le funzioni di vera e propria "tangenziale"  e  consentendo
di sgravare il traffico lungo la viabilita' locale; 
      che il progetto definitivo generale e'  caratterizzato  da  una
strada  di  tipo  C1  "strada  extraurbana  secondaria"  di  sviluppo
complessivo pari a 3,430 km, con inizio sulla provinciale ex SS  639,
a  nord-ovest  dell'abitato  di  Cisano   Bergamasco,   e   fine   in
corrispondenza di una rotatoria d'intersezione  con  la  SP  169,  in
comune di Villa d'Adda; 
      che in prossimita' dell'inizio del tracciato si  prevedono  due
rami di svincolo atti a ripristinare i collegamenti  esistenti  da  e
verso il centro  di  Cisano  Bergamasco  e  che  l'asse  stradale  si
sviluppa poi all'interno della galleria Cisano, proseguendo, dopo una
rotatoria  di  svincolo,  lungo  la  sponda  idrografica  destra  del
torrente Sonna, per poi portarsi sul lato opposto, mediante un  ponte
a luce unica di 44,50 m; 
      che, superato il torrente Sonna, la variante entra dapprima nel
territorio del Comune di Pontida  e  successivamente  nel  Comune  di
Villa d'Adda, dove prosegue fino a intercettare l'asse della SP  169,
punto in cui sara' realizzata una rotatoria a 3 braccia; 
      che le maggiori opere d'arte sono il ponte sul torrente  Sonna,
caratterizzato da una larghezza trasversale dell'impalcato  di  14,75
m, le due gallerie artificiali denominate Cisano, di  640  m,  e  Tre
Fontane, di 55 m, e il sottopasso della strada Colombera; 
      che, rispetto a quanto previsto dal  progetto  preliminare,  in
sede  di  progettazione  definitiva  sono  state   apportate   alcune
modifiche, per adeguare il progetto stesso alle prescrizioni  e  alle
raccomandazioni  della  delibera  n.  89/2006  di  approvazione   del
progetto preliminare stesso e a intervenuta normativa regionale; 
      che sono stati considerati, tra l'altro: 
        le opere aggiuntive prescritte in sede  di  approvazione  del
progetto preliminare (ad es. varianti di tracciato, adozione  asfalto
drenante e fonoassorbente, difese di sponda del torrente Sonna); 
        il recepimento della normativa regionale per la progettazione
degli svincoli stradali (legge regionale 24 aprile 2006, n. 7  "Norme
tecniche per la progettazione delle strade"), che  ha  comportato  la
ridefinizione dello svincolo n. 1,  con  maggiore  occupazione  delle
aree a valle della strada provinciale e maggiori lavori; 
        la modifica della sezione  tipo  della  galleria  artificiale
Cisano, con una larghezza maggiorata  di  2,50  m  per  garantire  la
corretta  visibilita',  appositi  locali  tecnici  e   un'uscita   di
sicurezza; 
        l'inserimento di apposite vasche di trattamento  delle  acque
prima  dello  scarico  nei  recapiti  finali,  in  accordo   con   le
prescrizioni della delibera di approvazione del progetto preliminare; 
        l'introduzione  di  tutte  le  dotazioni  impiantistiche  nei
tratti in galleria, nel rispetto delle nuove normative  (antincendio,
monitoraggio, illuminazione, segnaletica); 
        l'inserimento   delle   modifiche   plano-altimetriche    del
tracciato  e  della  posizione  delle  rotatorie  in  relazione  alle
suddette  prescrizioni,  in  special  modo  a  quelle  di   carattere
archeologico-architettonico  e  paesaggistico,  in   relazione   alla
verifica delle visuali libere,  alle  interferenze  con  il  reticolo
idrografico, alle  esigenze  di  mascheramento  del  tracciato  e  al
bilanciamento terre fra tratti in scavo e tratti in  riporto  per  il
contenimento dei costi; 
        l'inserimento di modifiche planimetriche alla  strada  locale
Tre  Fontane,  parallela  al  tracciato  della  nuova  variante,  per
limitare l'interferenza di quest'ultima con un versante  boschivo,  e
della modifica plano-altimetrica dei rami  dello  svincolo  sulla  ex
S.S. 639 per non incidere su un versante interessato  dalla  ferrovia
Lecco - Bergamo; 
      che, in particolare, il succitato recepimento  della  normativa
regionale per la progettazione degli svincoli stradali ha  comportato
la modifica del piano degli espropri,  implicando  la  necessita'  di
provvedere  all'approvazione  del  progetto   definitivo   ai   sensi
dell'art. 167, comma 5, del decreto legislativo n.  163/2006  per  le
tratte tra le progressive dal km 1+180 al km 1+460  e  dal  km  2+100
sino a fine intervento; 
      che  il  suddetto  progetto  complessivo,  approvato  in  linea
tecnica dalla Giunta provinciale di Bergamo con  delibera  29  agosto
2008, n. 421, e' stato trasmesso al Ministero delle infrastrutture  e
dei trasporti il  2  settembre  2008,  con  invii  di  documentazione
integrativa a febbraio 2009; 
      che il 28 gennaio 2009 la Provincia di Bergamo, in qualita'  di
soggetto aggiudicatore, ha pubblicato sui quotidiani "Avvenire" e "La
Repubblica - edizione Lombardia"  nonche'  sul  Bollettino  ufficiale
della Regione l'avviso di avvio del procedimento; 
      che con deliberazione 8 aprile 2009, n.  VIII/9274,  la  Giunta
della Regione Lombardia ha espresso, ai sensi degli  articoli  166  e
167, comma 5, del decreto legislativo n. 163/2006, parere favorevole,
con prescrizioni, sul progetto definitivo complessivo; 
      che,  considerata  l'indisponibilita'   di   risorse   per   il
finanziamento dell'intera opera, con nota 5 giugno 2012, n. 58076, la
Provincia di Bergamo ha proposto al Ministero delle infrastrutture  e
dei trasporti di suddividere il progetto definitivo generale  in  due
lotti funzionali e procedere alla sottoposizione  a  questo  Comitato
del progetto definitivo relativo al 1° lotto funzionale; 
      che il 30 ottobre 2014 e' stato redatto  il  suddetto  progetto
definitivo del 1° lotto funzionale, che prevede la  realizzazione  di
una strada di tipo C1 "strada extraurbana secondaria" dello  sviluppo
complessivo di circa 2 km, con inizio a  nord-ovest  dell'abitato  di
Cisano Bergamasco, circa 70 m prima  dell'imbocco  lato  Lecco  della
galleria artificiale Cisano, e termina verso  sud  in  corrispondenza
della rotatoria di connessione con la S.P. 169; 
      che  rispetto  al   progetto   definitivo   complessivo   sopra
descritto, il 1° lotto prevede lo stralcio del tratto compreso fra la
ex SS 639 e la galleria artificiale "Cisano"  (che  sara'  realizzato
nell'ambito  del  2°  lotto)  nonche'   l'inserimento,   nei   pressi
dell'imbocco lato Lecco della predetta galleria, di  un  collegamento
provvisorio alla via Tre Fontane mediante una rotatoria a  raso,  per
assicurare la funzionalita' del lotto; 
      che le principali opere d'arte del 1° lotto funzionale in esame
sono il ponte sul torrente Sonna e la galleria Cisano; 
      che, con nota 21 novembre  2014,  n.  96423,  la  Provincia  di
Bergamo ha inviato al Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti
il progetto definitivo del predetto 1° lotto funzionale; 
      che, tenuto  conto  dell'individuazione  del  citato  1°  lotto
funzionale, il 9 gennaio 2015  e'  stato  pubblicato  sui  quotidiani
"Avvenire", "La Repubblica" e "L'eco di Bergamo"  l'avviso  di  avvio
del procedimento; 
      che la conferenza di servizi si e' tenuta il 12 gennaio 2015; 
      che con delibera  18  febbraio  2015,  n.  X/3152,  la  Regione
Lombardia  ha  formulato  parere  favorevole,  con   prescrizioni   e
raccomandazioni, sul progetto  definitivo  del  lotto  funzionale  in
questione, ai sensi degli articoli 165 e 166 del decreto  legislativo
n.  163/2006,  e  ha  espresso  la  propria  intesa  in  merito  alla
localizzazione dell'intervento; 
      che con nota 24 febbraio 2015, n. 4426, il Ministero dei beni e
delle  attivita'  culturali  e  del  turismo  ha   formulato   parere
favorevole, con  prescrizioni,  sul  progetto  definitivo  del  lotto
funzionale in esame; 
      che, con nota 8 giugno 2015, n. 50302, la Provincia di  Bergamo
ha inviato al Consiglio  superiore  dei  lavori  pubblici  (CSLP)  il
progetto del citato 1° lotto funzionale,  provvedendo,  su  richiesta
del  medesimo  Consiglio,  a  successive  integrazioni   documentali,
l'ultima delle quali avvenuta con nota 5 agosto 2015, n. 63709; 
      che, con decreto 18 settembre 2015, n. 223, il Presidente della
Provincia di Bergamo  ha  approvato  il  linea  tecnica  il  progetto
definitivo del predetto del "Collegamento Lecco - Bergamo -  S.P.  ex
S.S. 639 dei  laghi  di  Pusiano  e  Garlate  -  variante  di  Cisano
Bergamasco - 1° lotto funzionale"; 
      che, con nota 14  ottobre  2015,  n.  80475,  la  Provincia  di
Bergamo  ha  chiesto  la   reiterazione   del   vincolo   preordinato
all'esproprio per il lotto in esame; 
      che, essendo decorsi  45  giorni  dall'ultima  trasmissione  di
documenti al CSLP da parte del Ministero delle infrastrutture  e  dei
trasporti, di cui alla citata nota 5 agosto 2015, n. 63709, senza che
il  Consiglio   stesso   si   sia   pronunciato,   e   tenuto   conto
dell'approssimarsi  della  scadenza  del  31  ottobre  2015  per   la
presentazione del progetto  a  questo  Comitato  nel  rispetto  delle
condizioni di cui al citato decreto-legge n.  133/2014,  il  predetto
Ministero, con la citata nota 22 ottobre 2015, n. 39114, ha  proposto
a questo Comitato l'iscrizione dell'argomento all'ordine del giorno e
trasmesso la relativa documentazione istruttoria; 
      che  il  progetto  definitivo  in  esame  e'  corredato   della
relazione del progettista, concernente la  rispondenza  del  progetto
definitivo al progetto preliminare nonche' alle relative prescrizioni
e raccomandazioni; 
      che  gli  elaborati  progettuali  includono  il  programma   di
risoluzione delle interferenze, nonche' il piano degli espropri; 
      che il  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
esposto le proprie valutazioni in merito alle osservazioni  formulate
dalle Amministrazioni interessate  e  dagli  Enti  interferiti  e  ha
proposto  le  prescrizioni  e  le  raccomandazioni  cui  condizionare
l'approvazione del progetto definitivo in esame; 
    sotto l'aspetto attuativo: 
      che il soggetto aggiudicatore dell'intervento e'  la  Provincia
di Bergamo; 
      che la modalita' di affidamento e' l'appalto integrato; 
      che il cronoprogramma allegato al progetto definitivo indica la
durata complessiva dell'appalto in 750 giorni; 
    sotto l'aspetto finanziario: 
      che il progetto definitivo dell'opera complessiva ha  un  costo
di 53,045 milioni di euro, di cui 33,646 milioni di euro  per  lavori
(compresi 1,278 milioni di euro per oneri per la  sicurezza),  11,323
milioni di euro per somme a disposizione e 8,076 milioni di euro  per
IVA; 
      che il maggior costo del suddetto progetto definitivo  rispetto
al preliminare  e'  stato  determinato,  oltre  che  dalle  modifiche
progettuali sopra indicate, anche dall'incremento dei prezzi unitari,
a causa del passaggio dal prezziario ANAS  2000  al  prezziario  ANAS
2008, che ha determinato un aumento medio  dei  costi  per  i  lavori
dell'ordine del 25-30 per cento; 
      che il 1° lotto funzionale all'esame ha un costo di 40  milioni
di euro, cosi' articolato: 
 
                                         (importi in milioni di euro) 
 
=====================================================================
|                                 |           | di cui 0,907 milioni|
|                                 |           |di euro per oneri di |
|                                 |           |    sicurezza non    |
|                                 |           |soggetti a ribasso e |
|                                 |           |0,370 milioni di euro|
|                                 |           |  per progettazione  |
|              Lavori             |    27,230 |      esecutiva      |
+=================================+===========+=====================+
|                                 |           | di cui 6,440 milioni|
| Somme a disposizione            |           |di euro per IVA al   |
|dell'Amministrazione             |   12,770  |22%                  |
+---------------------------------+-----------+---------------------+
| TOTALE                          |   40,000  |                     |
+---------------------------------+-----------+---------------------+
 
      che, con deliberazione 22 maggio  2014,  n.  45,  il  Consiglio
provinciale di Bergamo ha approvato il programma triennale dei lavori
pubblici 2014-2016, nel quale ha inserito il lotto in esame,  per  il
citato costo di 40 milioni di euro; 
      che, tenuto conto dell'assegnazione di 15 milioni di  euro  per
il "Completamento dell'asse viario Lecco - Bergamo" di cui al decreto
interministeriale 14 novembre 2014, n. 498, con  Protocollo  d'intesa
sottoscritto il 21 settembre 2015 le Province di Lecco e  di  Bergamo
hanno destinato 6,9 milioni di euro alla "Variante alla ex  S.S.  639
nel territorio della Provincia di Lecco,  ricompresa  nei  Comuni  di
Lecco, Vercurago e Calolziocorte - lotto San Gerolamo" e  i  restanti
8,100 milioni di euro alla realizzazione dell'intervento in esame; 
      che il suddetto importo di 8,100 milioni di  euro  e'  imputato
integralmente sull'annualita' 2015; 
      che, per il finanziamento dell'intervento  in  esame  risultano
disponibili complessivamente 40,033 milioni di euro costituiti da: 
        25,820 milioni  di  euro  di  cui  alla  citata  delibera  n.
68/2008; 
        8,1 milioni di euro quale  quota  delle  risorse  di  cui  al
suddetto decreto interministeriale n. 498/2014; 
        5 milioni di euro a  carico  della  Regione  Lombardia,  come
dalla deliberazione di Giunta Regionale 25 luglio 2012,  n.  IX/3833,
relativa al  "1°  aggiornamento  a  stralcio  per  l'anno  2012"  del
programma degli interventi prioritari sulla rete  viaria  d'interesse
regionale; 
        1,113 milioni di euro a carico  della  Provincia  di  Bergamo
derivanti da impegni assunti per la progettazione definitiva; 
      che il Ministero prevede di erogare  il  finanziamento  statale
complessivo di 33,920 milioni di euro, corrispondente alla somma  del
finanziamento di 25,820 milioni di euro di cui alla  citata  delibera
n. 68/2008 e dei sopracitati 8,100 milioni di  euro,  compatibilmente
con le disponibilita' di competenza  e  cassa,  secondo  le  seguenti
modalita': 
        25 per cento in unica  soluzione  a  richiesta  del  soggetto
aggiudicatore, corredata dal verbale di consegna dei lavori; 
        ulteriore 25 per cento a richiesta del soggetto aggiudicatore
e previa trasmissione di dichiarazione  del  Responsabile  unico  del
procedimento (RUP), corredata degli atti giustificativi, che  attesti
l'avvenuta utilizzazione dell'80 per cento della prima erogazione; 
        30 per cento a richiesta del soggetto aggiudicatore e  previa
trasmissione  di  dichiarazione  del  RUP,   corredata   degli   atti
giustificativi, che  attesti  l'avvenuta  utilizzazione  dell'80  per
cento della quota erogata con le due precedenti rate; 
        19,5 per cento  a  richiesta  del  soggetto  aggiudicatore  e
previa trasmissione della dichiarazione del RUP corredata degli  atti
giustificativi, che  attesti  l'avvenuta  utilizzazione  dell'80  per
cento della quota erogata con le tre precedenti rate; 
        il  saldo  (lo  0,5  per  cento)  a  richiesta  del  soggetto
aggiudicatore, corredata dalla dichiarazione del RUP che  attesti  di
aver speso il 95 per cento  del  costo  dell'opera,  corredata  dalla
copia del verbale  di  ultimazione  dei  lavori  e  dalla  copia  del
certificato di collaudo con relativo atto d'approvazione; 
  Ritenuto  di  assegnare  definitivamente  all'opera  in  esame   il
contributo programmatico  di  cui  alla  citata  delibera  di  questo
Comitato n.  68/2008,  riservandolo  al  1°  lotto  funzionale  della
stessa, come sopra descritto; 
  Ritenuto di dover prevedere che gli eventuali oneri per  indennita'
a favore dei proprietari degli immobili gravati dal vincolo reiterato
debbano trovare capienza nel quadro economico del progetto; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista la nota  23  dicembre  2015,  n.  118657,  con  la  quale  il
Presidente della Regione Lombardia ha  ribadito  il  parere  positivo
relativo  alla  localizzazione  e  alla   compatibilita'   ambientale
dell'intervento; 
  Vista la nota 23 dicembre 2015, n. 5587, predisposta congiuntamente
dalla Presidenza del Consiglio dei ministri  -  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento della politica economica  (DIPE)  e
dal  Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  e  posta   a   base
dell'odierna seduta del Comitato,  contenente  le  valutazioni  e  le
prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Acquisita in seduta l'intesa del  Ministro  dell'economia  e  delle
finanze e degli altri Ministri e Sottosegretari di Stato presenti; 
 
                              Delibera: 
 
 1. Reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio. 
  1.1 Ai sensi dell'art. 165, comma 7-bis, del decreto legislativo n.
163/2006, e' reiterato, a decorrere dalla  data  di  efficacia  della
presente delibera, il vincolo preordinato all'esproprio  apposto  con
la delibera n. 89/2006 sulle aree e sugli immobili interessati  dalla
realizzazione dell'intervento "Collegamento Lecco - Bergamo. S.P.  ex
S.S. 639 dei  laghi  di  Pusiano  e  Garlate  -  variante  di  Cisano
Bergamasco - 1° lotto funzionale", ad eccezione delle tratte comprese
tra le progressive dal km 1+180 al km 1+460 e dal  km  2+100  sino  a
fine intervento. 
  1.2 Gli eventuali oneri per  le  indennita'  dovute  a  favore  dei
proprietari degli immobili gravati  dal  vincolo  reiterato  dovranno
essere ricompresi nel quadro economico dei progetti di cui  ai  punti
4.1 e 4.2 e rimarranno comunque a carico del soggetto aggiudicatore. 
2. Assegnazione definitiva finanziamento. 
  E' assegnato definitivamente all'intervento "Collegamento  Lecco  -
Bergamo. S.P. ex S.S. 639 dei laghi di Pusiano e Garlate  -  variante
di Cisano Bergamasco - 1° lotto funzionale"  il  contributo  di  euro
2.387.699 per quindici  anni,  assegnato  programmaticamente  con  la
delibera n. 68/2008, a  valere  sul  contributo  pluriennale  di  cui
all'art. 2, comma 257, della legge n. 244/2007, con decorrenza 2010. 
3. Assegnazione  ulteriore  finanziamento  e  relative  modalita'  di
erogazione. 
  3.1 Nell'ambito dell'importo di 15 milioni di euro che  il  decreto
interministeriale n. 498/2014 ha  assegnato  al  "Completamento  asse
viario Lecco - Bergamo", a valere sulle risorse di  cui  all'art.  3,
commi 1 e 1-bis, del decreto-legge n. 133/2014,  l'importo  di  8,100
milioni  di  euro  e'  assegnato  al  finanziamento   dell'intervento
denominato "Collegamento Lecco - Bergamo. S.P. ex S.S. 639 dei  laghi
di Pusiano e Garlate - variante  di  Cisano  Bergamasco  -  1°  lotto
funzionale", con imputazione sull'annualita' 2015. 
  3.2 Il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti,  ai  sensi
dell'art. 2, comma 4,  del  decreto  interministeriale  n.  498/2014,
eroghera' il contributo di cui al precedente punto  3.1,  nei  limiti
degli stanziamenti autorizzati annualmente dalla legge di bilancio  e
comunque nei limiti delle risorse effettivamente  disponibili,  anche
tenuto conto delle  variazioni  che  potranno  essere  apportate  dal
disegno di legge di stabilita' 2016, mediante trasferimento a  favore
del soggetto aggiudicatore. 
  3.3 L'erogazione di cui al punto precedente  sara'  disposta  dalla
Direzione generale per lo sviluppo del territorio e la programmazione
del suddetto Ministero a seguito  del  rilascio  del  nulla  osta  al
pagamento da parte della  Direzione  generale  per  le  strade  e  le
autostrade e per la vigilanza e  la  sicurezza  nelle  infrastrutture
stradali, previa verifica, da parte di quest'ultima, dello  stato  di
realizzazione dei lavori, dei crediti maturati nel rispetto del piano
delle erogazioni elaborato dal  medesimo  soggetto  aggiudicatore  in
raccordo con il cronoprogramma dei lavori, nonche' dell'insussistenza
di contenzioso o di riserve  da  parte  dei  soggetti  esecutori  dei
lavori, ai  sensi  dell'art.  18,  comma  12,  del  decreto-legge  n.
69/2013. 
  3.4 In ogni caso il Ministero trasferira' le risorse statali di cui
ai punti 2 e 3.1, al netto di  eventuali  disponibilita'  finanziarie
eccedenti il  limite  di  spesa  di  cui  al  successivo  punto  4.4,
compatibilmente con le disponibilita' di competenza e cassa,  secondo
le seguenti modalita': 
    25  per  cento  in  unica  soluzione  a  richiesta  del  soggetto
aggiudicatore, corredata dal verbale di consegna dei lavori; 
    ulteriore 25 per cento a richiesta del soggetto  aggiudicatore  e
previa trasmissione  di  dichiarazione  del  Responsabile  unico  del
procedimento (RUP), corredata degli atti giustificativi, che  attesti
l'avvenuta utilizzazione dell'80 per cento della prima erogazione; 
    30 per cento a richiesta  del  soggetto  aggiudicatore  e  previa
trasmissione  di  dichiarazione  del  RUP,   corredata   degli   atti
giustificativi, che  attesti  l'avvenuta  utilizzazione  dell'80  per
cento della quota erogata con le due precedenti rate; 
    19,5 per cento a richiesta del soggetto  aggiudicatore  e  previa
trasmissione  della  dichiarazione  del  RUP  corredata  degli   atti
giustificativi, che  attesti  l'avvenuta  utilizzazione  dell'80  per
cento della quota erogata con le tre precedenti rate; 
    il  saldo  (lo  0,5  per  cento)   a   richiesta   del   soggetto
aggiudicatore, corredata dalla dichiarazione del RUP che  attesti  di
aver speso il 95 per cento  del  costo  dell'opera,  corredata  dalla
copia del verbale  di  ultimazione  dei  lavori  e  dalla  copia  del
certificato di collaudo, con relativo atto d'approvazione. 
  3.5 Ai sensi dell'art. 4 del decreto interministeriale n. 498/2014,
la mancata comunicazione periodica al Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti  degli  avanzamenti  di  spesa  connessi  allo  stato
avanzamento  lavori  o  allo  stato  interno  lavori  comportera'  la
sospensione dell'erogazione della  corrispondente  quota  annuale  di
finanziamento. 
4. Approvazione progetti definitivi. 
  4.1  Ai  sensi  e  per  gli  effetti  dell'art.  166  del   decreto
legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi dell'art.  12  del  decreto
del Presidente della Repubblica n. 327/2001 e s.m.i.,  e'  approvato,
con le prescrizioni e le raccomandazioni di cui ai  successivi  punti
4.5 e 4.6, anche ai fini della dichiarazione di pubblica utilita', il
progetto definitivo dell'intervento "Collegamento  Lecco  -  Bergamo.
S.P. ex S.S. 639 dei laghi di Pusiano e Garlate - variante di  Cisano
Bergamasco - 1° lotto funzionale", ad eccezione delle tratte comprese
tra le progressive dal km 1+180 al km 1+460 e dal  km  2+100  sino  a
fine intervento. 
  4.2 Ai sensi e per gli effetti dell'art. 167, comma 5, del  decreto
legislativo n. 163/2006, nonche' ai sensi degli articoli 10 e 12  del
decreto del Presidente della Repubblica  n.  327/2001  e  s.m.i.,  e'
approvato, con  le  prescrizioni  e  le  raccomandazioni  di  cui  ai
successivi punti 4.5  e  4.6,  anche  ai  fini  della  compatibilita'
ambientale, della localizzazione  urbanistica,  dell'apposizione  del
vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione  di  pubblica
utilita', il progetto definitivo dell'intervento "Collegamento  Lecco
- Bergamo. S.P. ex S.S. 639 dei laghi di Pusiano e Garlate - variante
di Cisano Bergamasco  -  1°  lotto  funzionale",  limitatamente  alle
tratte comprese tra le progressive dal km 1+180 al km 1+460 e dal  km
2+100 sino a fine intervento. 
  4.3  Le  approvazioni  di  cui  ai  precedenti  punti  4.1  e   4.2
sostituiscono  ogni  altra  autorizzazione,  approvazione  e   parere
comunque denominato e consentono la realizzazione di tutte le  opere,
prestazioni  e  attivita'  previste  nei   progetti   approvati.   E'
conseguentemente perfezionata, ad ogni fine urbanistico  e  edilizio,
l'Intesa Stato-Regione sulla localizzazione dell'opera. 
  4.4 Ai sensi dell'art. 165, comma 3,  del  decreto  legislativo  n.
163/2006 e s.m.i., l'importo di 40 milioni di euro, IVA inclusa, come
sintetizzato nella precedente "presa d'atto", costituisce  il  limite
di spesa dell'opera di cui ai punti 4.1 e 4.2. 
  4.5  Le  prescrizioni  cui  resta  subordinata  l'approvazione  del
progetto di cui ai punti 4.1 e 4.2 sono riportate nella  prima  parte
dell'allegato 1, che forma parte integrante della presente  delibera.
L'ottemperanza  alle  prescrizioni  non  potra'  comunque  comportare
incrementi del limite di spesa di cui al precedente punto 4.4. 
  4.6 Le raccomandazioni  sono  riportate  nella  seconda  parte  del
suddetto allegato 1. L'ottemperanza alle raccomandazioni  non  potra'
comunque  comportare  incrementi  del  limite  di  spesa  di  cui  al
precedente punto 4.4. Il soggetto aggiudicatore, qualora  ritenga  di
non poter dar seguito a qualcuna di dette  raccomandazioni,  fornira'
al riguardo puntuale motivazione in modo da consentire  al  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  di  esprimere  le   proprie
valutazioni e di proporre a questo  Comitato,  se  del  caso,  misure
alternative. 
  4.7 Il programma di risoluzione  delle  interferenze  e'  riportato
nell'elaborato progettuale n. 2.4.4 ("Piano di utilizzo dei materiali
di scavo - planimetria sottoservizi"), il  piano  particellare  degli
espropri  e'  riportato  nell'elaborato   progettuale   n.   1.8.1.2.
("Acquisizione aree - piano  particellare"),  mentre  l'elenco  delle
ditte da  espropriare  e'  riportato  nell'elaborato  progettuale  n.
1.8.1.3 ("Acquisizione aree - elenco ditte"). 
5. Copertura finanziaria. 
  Le disponibilita' destinate  all'intervento  sono  articolate  come
segue: 
    25,820 milioni di euro, derivanti dall'assegnazione definitiva di
cui al precedente punto 2; 
    8,1  milioni  di  euro  a  carico  delle  risorse   di   cui   al
decreto-legge n. 133/2014 e al decreto interministeriale n. 498/2014; 
    5 milioni di euro a carico della Regione  Lombardia,  come  dalla
deliberazione di Giunta Regionale 25 luglio 2012, n. IX/3833; 
    1,113 milioni di euro a carico della Provincia di  Bergamo,  come
dagli impegni gia' assunti. 
6. Disposizioni finali. 
  6.1 Alla luce dell'incremento  di  costo  dell'intero  collegamento
"Collegamento Lecco - Bergamo. S.P. ex S.S. 639 dei laghi di  Pusiano
e Garlate - variante di Cisano Bergamasco" rispetto a quanto previsto
dal progetto preliminare, il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti valutera' l'opportunita'  di  effettuare  una  ricognizione
delle eventuali risorse residue di cui al decreto-legge n.  133/2014,
che potrebbero essere destinate al completamento dell'opera. 
  6.2 Il contributo quindicennale a  valere  sui  fondi  ex  lege  n.
244/2007, di cui al  precedente  punto  2,  potrebbe  sviluppare  una
copertura finanziaria superiore ai 25,820 milioni  di  euro  indicati
dal Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti.  L'eventuale
eccedenza dovra' essere mantenuta in capo all'opera complessiva. 
  6.3 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti componenti i progetti definitivi di cui ai precedenti punti
4.1 e 4.2. 
  6.4 Il soggetto aggiudicatore provvedera',  prima  dell'inizio  dei
lavori  previsti  nel   citato   progetto   definitivo,   a   fornire
assicurazioni al predetto Ministero  sull'avvenuto  recepimento,  nel
progetto  esecutivo,  delle  prescrizioni  riportate  nel  menzionato
allegato 1. 
  6.5 Il soggetto aggiudicatore inviera'  al  Ministero  dei  beni  e
delle attivita' culturali e del turismo il progetto esecutivo ai fini
della verifica  di  ottemperanza  delle  prescrizioni  riportate  nel
suddetto allegato 1 poste dallo stesso Ministero. 
  6.6 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
altresi' a svolgere le attivita' di supporto intese  a  consentire  a
questo  Comitato  di  espletare  i   compiti   di   vigilanza   sulla
realizzazione delle opere ad esso assegnati dalla normativa citata in
premessa, tenendo conto delle indicazioni di  cui  alla  delibera  n.
63/2003 sopra richiamata. 
  6.7 In relazione alle linee guida esposte  nella  citata  nota  del
Coordinatore del comitato di coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle  grandi  opere,  il  bando  di  gara  per  l'affidamento  della
progettazione esecutiva e l'esecuzione  dell'opera  dovra'  contenere
una  clausola  che  ponga  a  carico   dell'appaltatore   adempimenti
ulteriori rispetto alla vigente  normativa,  intesi  a  rendere  piu'
stringenti  le  verifiche  antimafia,  prevedendo  -  tra  l'altro  -
l'acquisizione delle informazioni antimafia anche nei confronti degli
eventuali sub-appaltatori  e  sub-affidatari,  indipendentemente  dai
limiti d'importo previsti dalla vigente normativa, nonche'  forme  di
monitoraggio durante la realizzazione degli stessi:  i  contenuti  di
detta clausola sono  specificati  nell'allegato  2  che  forma  parte
integrante della presente delibera. 
  6.8 Ai sensi del decreto legislativo  29  dicembre  2011,  n.  229,
articoli 5, 6 e 7, e in osservanza del principio che le  informazioni
comuni ai sistemi debbano essere inviate una sola volta, nonche'  per
minimizzare le procedure e i connessi adempimenti,  la  Provincia  di
Bergamo,  soggetto  aggiudicatore  dell'opera,  dovra'  assicurare  a
questo  Comitato  flussi  costanti  di  informazioni,  coerenti   per
contenuti con il Sistema di monitoraggio degli investimenti  pubblici
di cui all'art. 1 della legge n. 144/1999. 
  6.9  Ai  sensi  della  richiamata  delibera  n.  15/2015,  prevista
all'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90/2014, le  modalita'  di
controllo dei flussi finanziari sono adeguate alle  previsioni  della
medesima delibera. 
  6.10 Entro 30 giorni dalla pubblicazione  della  presente  delibera
nella   Gazzetta   Ufficiale,   dovra'   essere   revocato   il   CUP
E71B04000030001,   gia'    assegnato    all'intervento    complessivo
"Collegamento Lecco - Bergamo. S.P. ex S.S. 639 dei laghi di  Pusiano
e Garlate - variante  di  Cisano  Bergamasco",  e  richiesto  un  CUP
specifico per il 1° lotto funzionale dello stesso, che dovra'  essere
evidenziato in tutta la  documentazione  amministrativa  e  contabile
riguardante il lotto. 
    Roma, 23 dicembre 2015 
 
                                                 Il Presidente: Renzi 
 
Il segretario: Lotti 

Registrato alla Corte dei conti l'11 maggio 2016 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
1265