IL MINISTRO 
                    DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE 
 
  Visto il proprio decreto in data 30 dicembre 2015, registrato dalla
Corte dei Conti il  27  gennaio  2016  e  pubblicato  nella  Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana n. 37 del 15 febbraio  2016,  (di
seguito  «decreto»)  con  il  quale  e'  stato  conferito  al   fondo
«i3-Universita'»  (di  seguito  «Fondo»)  l'immobile  cielo/terra   -
ubicato a Bari in via Scipione Crisanzio  n.  183  a/b/c/d/e/  e  via
Ravanas n. 233,  denominato  "ex  Manifattura  Tabacchi  (di  seguito
"Immobile); 
  Vista la nota n. U3303/2015 del  24  novembre  2015  con  la  quale
Invimit  ha  trasmesso  la  valutazione  di  stima  effettuata  dalla
societa' CBRE in data 19 novembre 2015 nella quale  vengono  indicati
due valori, rispettivamente, il valore di mercato alla  data  del  19
novembre 2015 pari a euro 1.020.000,00 e il valore di apporto pari  a
euro 1.000.000,00, al netto dello sconto di apporto del 2%; 
  Vista la nota 2015/21498/CG  del  2  dicembre  2015  con  la  quale
l'Agenzia del demanio ha reso noto che la Commissione di  congruita',
con verbale n. 2015/18936/CG del 21 ottobre 2015, aveva congruito  la
valutazione di stima dell'Immobile per l'importo di euro 1.000.000,00
effettuata dall'esperto con il rapporto di valutazione definitivo del
19 novembre 2015; 
  Vista la nota n. U3987/2015 del  31  dicembre  2015  con  la  quale
Invimit ha comunicato che  il  Consiglio  di  amministrazione  il  22
dicembre 2015  aveva  deliberato  di  accettare  il  valore  di  euro
1.020.000,00, «non ritenendo  praticabile  lo  sconto  (pari  a  euro
20.000) congruito  dall'esperto  indipendente,  e  di  modificare  il
regolamento di gestione  del  Fondo,  prevedendo  che  le  quote  non
vengano gestite in regime di dematerializzazione, ma  immesse  in  un
certificato cumulativo»; 
  Vista la nota n. 21119  del  29  febbraio  2016  con  la  quale  la
Direzione VIII del Dipartimento del Tesoro ha chiesto  a  Invimit  di
esplicitare le motivazioni sottostanti al nuovo orientamento adottato
dalla Societa' a seguito della mancata accettazione dello  sconto  di
apporto; 
  Vista la nota n. U1495/2016 del 1° aprile 2016 con la quale la  SGR
ha precisato che la maggiore valutazione dell'Immobile, che non tiene
conto dello sconto di apporto, si giustifica in quanto,  diversamente
dalle operazioni di apporto in altri fondi gestiti  da  Invimit,  nel
caso in questione non e' previsto il conferimento in blocco  di  piu'
immobili; 
  Visto il regolamento di gestione del Fondo approvato  con  delibera
del CdA della Invimit del 23 dicembre 2014 e modificato con  delibere
del 20 marzo 2015, del 20 ottobre 2015 e del  22  dicembre  2015  (di
seguito «Regolamento»); 
  Ritenuta l'opportunita' di  procedere  alla  modifica  del  proprio
decreto  in  data  30  dicembre  2015,   rideterminando   il   valore
dell'Immobile da apportare, da euro 1.000.000,00 a euro1.020.000,00; 
  Accertato che, per un mero refuso, gli identificativi catastali  di
cui all'art. 1 del decreto 30 dicembre 2015 erano stai  riportati  in
modo non corretto. 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Il valore di apporto dell'Immobile di cui  al  proprio  decreto  in
data 30 dicembre 2015 e' rideterminato in euro 1.020.000,00.