IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA 
 
  Vista la legge 14 settembre 2011, n. 148, pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale del 16 settembre 2011, n. 216, relativa a  «Conversione  in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 13 agosto 2011,  n.  138,
recante ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e
per lo sviluppo. Delega al  Governo  per  la  riorganizzazione  della
distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari»; 
  Visto l'art. 1, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre  2012,
n. 155, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 settembre 2012, n.
213, concernente «Nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli
uffici del pubblico ministero a norma dell'art.  1,  comma  2,  della
legge 14 settembre 2011, n. 148», con il quale sono stati soppressi i
tribunali  ordinari,  le  sezioni  distaccate  e  le  procure   della
Repubblica  specificamente  individuati  dalla  tabella  A  ad   esso
allegata; 
  Visto l'art.  2  del  medesimo  provvedimento,  con  il  quale,  in
conformita' delle previsioni dell'art. 1,  sono  state  apportate  le
consequenziali variazioni al regio decreto 30 gennaio  1941,  n.  12,
prevedendo, tra l'altro, la sostituzione  della  tabella  A  ad  esso
allegata  con  la  tabella  di  cui  all'allegato  1   del   medesimo
provvedimento; 
  Visto l'art. 1 del decreto legislativo 7 settembre  2012,  n.  156,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 12 settembre  2012,  n.  213,
concernente «Revisione delle circoscrizioni giudiziarie - Uffici  dei
giudici di pace, a  norma  dell'art.  1,  comma  2,  della  legge  14
settembre 2011, n. 148», con il quale sono stati soppressi gli uffici
del giudice di pace individuati dalla tabella A allegata allo  stesso
provvedimento, ripartendo le relative  competenze  territoriali  come
specificato nella successiva tabella B; 
  Visto l'art. 2 del medesimo decreto legislativo, con  il  quale  e'
stato sostituito l'art. 2 della  legge  21  novembre  1991,  n.  374,
individuando nella tabella A di cui all'allegato 1, in  coerenza  con
l'assetto  territoriale  fissato  per  i   tribunali   ordinari,   la
circoscrizione giudiziaria degli uffici del giudice di pace; 
  Visto l'art. 3, comma 2, dello stesso decreto legislativo,  con  il
quale viene stabilito che «entro sessanta giorni dalla  pubblicazione
di cui al comma 1 gli enti locali interessati, anche consorziati  tra
loro, possono richiedere il mantenimento degli uffici del giudice  di
pace, con competenza sui rispettivi territori, di cui e' proposta  la
soppressione,  anche  tramite   eventuale   accorpamento,   facendosi
integralmente carico delle spese di funzionamento e di erogazione del
servizio giustizia nelle relative sedi, ivi incluso il fabbisogno  di
personale amministrativo che sara' messo a  disposizione  dagli  enti
medesimi»; 
  Visto il decreto legislativo 19 febbraio 2014,  n.  14,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale del 27 febbraio  2014,  n.  48,  concernente
«Disposizioni  integrative,  correttive  e  di  coordinamento   delle
disposizioni di cui ai decreti legislativi 7 settembre 2012, n.  155,
e 7 settembre 2012, n. 156, tese ad assicurare la funzionalita' degli
uffici giudiziari»; 
  Visto l'art. 1, con il quale  la  tabella  A  allegata  al  decreto
legislativo 7 settembre 2012, n. 155, e  la  tabella  A  allegata  al
regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12,  sono  state  sostituite  dalle
tabelle di cui agli allegati I e II del medesimo provvedimento; 
  Visti gli articoli 11 e 12, con i quali le tabelle A e  B  allegate
al decreto legislativo 7 settembre  2012,  n.  156  e  la  tabella  A
allegata alla legge 21 novembre 1991, n. 374, sono  state  sostituite
dalle tabelle di cui agli allegati V, VI e VII dello  stesso  decreto
legislativo; 
  Visto il  decreto  ministeriale  7  marzo  2014,  pubblicato  nella
Gazzetta  Ufficiale  del  14  aprile   2014,   n.   87,   concernente
«Individuazione delle sedi degli uffici del giudice di pace ai  sensi
dell'art. 3 del decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 156»; 
  Visto il decreto-legge 12 settembre 2014, n. 132,  recante  «Misure
urgenti di  degiurisdizionalizzazione  ed  altri  interventi  per  la
definizione dell'arretrato in materia di processo civile», pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale n. 212 del 12  settembre  2014,  convertito,
con modificazioni, con legge 10 novembre  2014,  n.  162,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 261 del 10 novembre 2014; 
  Visto, in particolare, l'art. 21-bis, con il quale, in  conformita'
dell'impianto normativo e  dell'assetto  territoriale  delineati  dal
decreto ministeriale 7 marzo 2014, sono stati  istituiti  gli  uffici
del  giudice  di  Barra  e  Ostia,  rinviando  a  specifico   decreto
ministeriale  la  fissazione  della  data  di  inizio  del   relativo
funzionamento; 
  Visto il decreto ministeriale 10 novembre  2014,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale  del  1°  dicembre  2014,  n.  279,  e  successive
variazioni, con il quale,  all'esito  della  decorrenza  dei  termini
perentori fissati dal citato decreto ministeriale 7 marzo 2014 ed  in
attuazione dell'art. 3 del decreto legislativo 7 settembre  2012,  n.
156, sono state determinate le sedi degli uffici del giudice di  pace
mantenute con oneri a  carico  degli  enti  locali,  procedendo  alla
puntuale  ricognizione  dell'assetto  territoriale  fissato  per   la
giustizia di prossimita'; 
  Visto il decreto-legge 31 dicembre 2014, n.  192,  convertito,  con
modificazioni, con legge 27 febbraio 2015, n. 11; 
  Visto, in particolare, l'art. 2,  comma  1-bis,  con  il  quale  il
termine di cui  all'art.  3,  comma  2,  del  decreto  legislativo  7
settembre 2012, n. 156, innanzi citato,  e'  stato  differito  al  30
luglio  2015,  prevedendo  la  possibilita'  per  gli   enti   locali
interessati, anche consorziati tra loro,  per  le  unioni  di  comuni
nonche' per le comunita' montane, di  chiedere  il  ripristino  degli
uffici del giudice di pace soppressi, indicati nella vigente  tabella
A allegata al medesimo provvedimento con  competenza  sui  rispettivi
territori; 
  Visto il decreto ministeriale  27  maggio  2016,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale del 2 agosto 2016, n. 179, con il quale sono stati
ripristinati gli uffici del giudice di pace  specificamente  indicati
nell'allegato 1 al medesimo provvedimento, fissando per il  giorno  2
gennaio 2017 la data di inizio del relativo funzionamento; 
  Visto il  decreto  ministeriale  20  dicembre  2016,  e  successive
variazioni, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 30 dicembre 2016,
n. 304, con il quale e' stato previsto il differimento della data  di
inizio  del  funzionamento  degli  uffici   del   giudice   di   pace
ripristinati  specificati  indicati  nell'allegato  1   al   medesimo
provvedimento; 
  Considerato che, con nota del 28 novembre 2016, il giudice di  pace
addetto all'ufficio  di  Lacedonia  ha  evidenziato  la  presenza  di
condizioni  preclusive   al   regolare   svolgimento   del   servizio
giudiziario, determinate dall'insufficiente consistenza numerica  del
personale amministrativo assegnato dall'ente locale responsabile  per
il mantenimento del presidio giudiziario; 
  Rilevato che, con nota del 30 novembre 2016, il sindaco del  Comune
di Lacedonia, nell'evidenziare la mancata  ottemperanza  degli  altri
enti locali  interessati  agli  impegni  assunti  per  consentire  il
mantenimento dell'ufficio  del  giudice  di  pace,  ha  rappresentato
l'impossibilita' di assicurare il necessario  supporto  all'attivita'
giurisdizionale con l'assegnazione di ulteriori unita'  di  personale
dei propri ruoli, in aggiunta all'unica unita' presente; 
  Valutato che, con nota del  6  dicembre  2016,  il  presidente  del
Tribunale di Avellino, preso atto delle  rilevanti  criticita'  nella
gestione dei servizi  inerenti  l'ufficio  del  giudice  di  pace  di
Lacedonia, ha richiesto una sollecita considerazione della situazione
rappresentata con le note citate, ai fini della adozione delle dovute
determinazioni; 
  Considerato che, con nota del  13  gennaio  2017,  il  sindaco  del
Comune di  Lacedonia,  ha  evidenziato,  attesa  l'impossibilita'  di
assegnare  all'ufficio  del  giudice  di  pace  ulteriori  unita'  di
personale, di non essere piu'  nelle  condizioni  di  assolvere  agli
oneri connessi all'ordinario funzionamento del presidio giudiziario; 
  Ritenuto che la  volontaria  assunzione  degli  oneri  connessi  al
funzionamento e alla  erogazione  del  servizio  giustizia  da  parte
dell'ente  richiedente  il  mantenimento   della   sede   giudiziaria
costituisce un presupposto imprescindibile affinche' si  realizzi  la
fattispecie delineata dal citato art. 3  del  decreto  legislativo  7
settembre 2012, n. 156; 
  Considerato che la rappresentata impossibilita' da parte  dell'ente
responsabile  di  assumere  gli  oneri  derivanti  dal  funzionamento
dell'ufficio del  giudice  di  pace  di  Lacedonia,  con  particolare
riferimento al fabbisogno di personale amministrativo, comportando la
mancanza del requisito necessario  a  consentire  la  permanenza  del
presidio  giudiziario,  determina  la   decadenza   dell'istanza   di
mantenimento; 
  Ritenuto, pertanto, di dover escludere  l'ufficio  del  giudice  di
pace di Lacedonia dall'elenco delle sedi mantenute con oneri a carico
degli enti locali, specificamente individuate dall'allegato 1 al gia'
citato decreto ministeriale 10 novembre 2014 e successive variazioni,
ripristinando la vigenza delle disposizioni  soppressive  emanate  in
attuazione della delega prevista dalla legge 14  settembre  2011,  n.
148; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. L'ufficio del giudice di pace di Lacedonia, fatto  salvo  quanto
disposto dall'art. 5 del decreto legislativo  7  settembre  2012,  n.
156, cessa di funzionare alla data di entrata in vigore del  presente
decreto. 
  2. Alla  medesima  data  le  relative  competenze  sono  attribuite
all'ufficio del giudice di pace di Sant'Angelo dei Lombardi.