IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI Visto il decreto legislativo 26 maggio 2004, n. 154, recante «Modernizzazione del settore della pesca e dell'acquacoltura, a norma dell'art. 1, comma 2, legge 7 marzo 2003, n. 38»; Visto il decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, convertito con modificazioni dalla legge n. 10 del 26 febbraio 2011, recante «Proroga dei termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie»; Visto in particolare l'art. 2, comma 5-decies del sopracitato decreto-legge n. 225 del 29 dicembre 2010, che dispone che il Programma nazionale triennale della pesca, contenente gli interventi di esclusiva competenza nazionale indirizzati alla tutela dell'ecosistema marino e della concorrenza e competitivita' delle imprese di pesca nazionali sia adottato con decreto del Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, sentita la Commissione consultiva centrale per la pesca e l'acquacoltura; Visti gli Orientamenti per l'esame degli aiuti di Stato nel settore della pesca e dell'acquacoltura (2015/C 217/01 del 2 luglio 2015); Visto l'art. 29, commi 2 e 2-bis, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, recante «Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonche' interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale», convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, il quale ha previsto procedure finalizzate alla soppressione e all'accorpamento delle strutture delle Amministrazioni statali; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri n. 105 del 27 febbraio 2013 recante organizzazione del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, a norma dell'art. 2, comma 10-ter, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135; Visto l'art. 68 del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, rubricato «Riduzione degli organismi collegiali e di duplicazioni di strutture»; Visto il decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito con modificazioni dalla legge n. 135 del 7 agosto 2012, recante «Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini» con il quale la Commissione consultiva centrale per la pesca e l'acquacoltura e' stata definitivamente soppressa; Preso atto quindi che, ai sensi di tale normativa, le attivita' della Commissione consultiva di cui sopra sono definitivamente trasferite al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali; Vista la legge 8 agosto 1991, n. 267, recante attuazione del terzo Piano triennale della pesca marittima e misure in materia di credito peschereccio, nonche' di riconversione della unita' adibite alla pesca con reti da posta derivante; Visto in particolare l'art. 2 della sopracitata legge che demanda alla legge finanziaria la determinazione, in apposita tabella, della quota da iscrivere nel bilancio di ciascuno degli anni considerati per il bilancio pluriennale per leggi di spesa permanente di natura corrente ed in conto capitale; Considerato che la legge 28 dicembre 2015, n. 208 «disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato» (legge di stabilita' 2016), all'art. 1, comma 490, ha prorogato al 31 dicembre 2016 il Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2013/2015; Considerate le consultazioni con i soggetti portatori dei diversi interessi del settore in conformita' alle norme del procedimento amministrativo volte ad assicurare la partecipazione diretta degli interessati; Ravvisata pertanto l'esigenza di procedere, ai sensi del sopracitato art. 2, comma 5-decies del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225, all'adozione del Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura contenente gli interventi di esclusiva competenza nazionale indirizzati alla tutela dell'ecosistema marino e della concorrenza e competitivita' delle imprese di pesca nazionali, nel rispetto dell'art. 117 della Costituzione ed in coerenza con la normativa comunitaria; Decreta: Articolo unico 1. Al fine di assicurare la tutela dell'ecosistema marino e della concorrenza e garantire la competitivita' del settore ittico, e' adottato il Programma nazionale triennale della pesca e dell'acquacoltura 2017-2019 allegato al presente decreto di cui costituisce parte integrante. 2. Per l'attuazione del Programma nazionale di cui al precedente comma, sono utilizzati gli stanziamenti iscritti nei pertinenti capitoli dello stato di previsione della spesa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali per gli anni 2017-2019 come indicati dalla tabella allegata al medesimo Programma. Il presente decreto e' inviato agli organi di controllo per la registrazione ed e' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 28 dicembre 2016 Il Ministro: Martina Registrato alla Corte dei conti il 17 febbraio 2017 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dello sviluppo economico e del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, n. 134