IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 30 giugno  1998,  n.  208,  che  per  assicurare  la
prosecuzione degli interventi nelle aree depresse autorizza la  spesa
complessiva di 12.200 miliardi di lire (6.300,774  milioni  di  euro)
per il periodo 1999-2004; 
  Vista la legge 23 dicembre 1998, n. 449  (legge  finanziaria  1999)
che, nel rifinanziare la predetta  legge  n.  208/1998,  prevede,  in
tabella C,  autorizzazioni  di  spesa  per  complessive  lire  11.100
miliardi di  lire  (5.732,672  milioni  di  euro),  finalizzate  alla
prosecuzione degli interventi nelle aree depresse; 
  Visto  il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  e   in
particolare l'art. 4, il quale dispone  che  il  fondo  per  le  aree
sottoutilizzate (FAS) di cui all'art.  61  della  legge  27  dicembre
2002, n. 289 (legge finanziaria 2003) e successive modificazioni, sia
denominato fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC) e finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto l'art. 7, commi 26 e 27, del decreto-legge 31 maggio 2010, n.
78, convertito con modificazioni dalla legge 30 luglio 2010, n.  122,
che attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri la  gestione
del FAS (ora FSC) e la facolta' di avvalersi per  tale  gestione  del
Dipartimento per lo sviluppo  e  la  coesione  economica  (DPS),  ora
istituito presso la Presidenza del Consiglio  dei  ministri  (PCM)  e
denominato Dipartimento per le  politiche  di  coesione  (DPCoe)  con
decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) 15  dicembre
2014, in attuazione dell'art. 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n.
101, convertito con modificazioni dalla legge  30  ottobre  2013,  n.
125; 
  Visti l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003 n. 3 e gli articoli 3 e
6 della legge 13 agosto 2010, n. 136 in materia di  codice  unico  di
progetto (CUP) e le relative delibere attuative  di  questo  comitato
(n. 143/2002 e n. 24/2004); 
  Vista la delibera di questo comitato n. 143/1999 con  la  quale,  a
valere sull'accantonamento di 100 miliardi di lire (51,646 milioni di
euro)  riservato  alla  Regione  Puglia  con  la  delibera   Comitato
interministeriale per la  programmazione  economica  n.  65/99,  sono
stati destinati 32,5 miliardi di lire (circa 17 milioni di  euro)  al
porto  di  Brindisi  per  la  realizzazione  di  opere  relative   ad
interventi di bonifica e sistemazione definitiva dell'area ex POL, al
completamento delle strutture di banchinamento Capobianco ed al nuovo
deposito della Marina Militare; 
  Vista la nota n. U0042007 del 9 novembre 2016 del Capo di Gabinetto
del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  (MIT)  e  la
relativa relazione istruttoria predisposta dalla  direzione  generale
per la vigilanza sulle Autorita' portuali, le infrastrutture portuali
e  il  trasporto   marittimo,   con   la   quale   si   propone   una
riprogrammazione dell'importo di circa 17 milioni  di  euro,  di  cui
alla  delibera  Comitato  interministeriale  per  la   programmazione
economica n. 143/1999, e relativa modifica degli interventi alla luce
delle  diverse  esigenze  istituzionali  della  Marina   Militare   e
funzionali dell'Autorita' portuale di Brindisi; 
  Vista la successiva nota n. U0011466 del 17 marzo 2017 del Capo  di
Gabinetto del MIT corredata della Relazione  istruttoria  predisposta
dalla competente direzione generale per la vigilanza sulle  Autorita'
portuali, completa delle schede tecniche dei lavori  con  i  relativi
cronoprogrammi nonche' dei verbali, degli  accordi  e  addendum  agli
accordi  intercorsi  tra  le  parti  a  chiarimento  delle  modifiche
richieste e con la quale sono stati forniti  gli  elementi  richiesti
con le note DIPE prot. n. 5316  del  17  novembre  2016  e  Ministero
dell'economia e finanze prot. n. 3049 del 16 febbraio 2017; 
  Tenuto conto in particolare che la  richiesta  di  riprogrammazione
delle risorse e' motivata dalle diverse esigenze istituzionali  della
Marina Militare e funzionali dell'Autorita' portuale,  che  il  costo
complessivo degli interventi ammonta  a  circa  19  milioni  di  euro
mentre le risorse a suo tempo  assegnate  con  la  delibera  Comitato
interministeriale per la programmazione economica  n.  143/1999  sono
pari a circa 17  milioni  di  euro  e  l'eventuale  differenza  sara'
cofinanziata dalla stessa Autorita' portuale di Brindisi che e' anche
soggetto attuatore degli interventi; 
  Considerato che le risorse di cui  alla  citata  delibera  Comitato
interministeriale per la programmazione economica n. 143/1999, per un
importo pari a 32,5 miliardi di lire - circa  17  milioni  di  euro -
risultano  contabilmente  impegnate  e  vincolate  sul  bilancio  del
Ministero   delle   infrastrutture   e   dei   trasporti   a   favore
dell'Autorita' portuale di Brindisi, come da decreto n. 940/1813  del
28 marzo 2001, registrato alla Corte dei Conti in data 7 giugno 2002,
e che la stessa Autorita' portuale di  Brindisi -  ora  Autorita'  di
sistema portuale del Mare Adriatico meridionale che e' subentrata, in
base all'art. 23 comma 4 del decreto legislativo del 4  agosto  2016,
n. 169, «nella proprieta' e nel possesso  dei  beni  ed  in  tutti  i
rapporti giuridici in corso, ivi compresi  quelli  lavorativi»  -  si
conferma quale soggetto attuatore  anche  dei  lavori  oggetto  della
presente delibera, cosi' come specificato dal MIT con nota  prot.  n.
19946 del 18 maggio 2017 a chiarimento di espressa richiesta  in  tal
senso formulata dal DIPE con nota prot. n. 2353 del 10 maggio 2017; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo comitato (art. 3 della delibera 30 aprile 2012,
n. 62); 
  Vista l'odierna  nota  n.  3407-P  predisposta  congiuntamente  dal
Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della  politica
economica della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero
dell'economia e delle finanze e posta a base della presente delibera; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                             Prende atto 
 
  che le risorse originariamente assegnate  dalla  delibera  Comitato
interministeriale per la  programmazione  economica  n.  143/1999  al
porto  di  Brindisi  per  la  realizzazione  di  opere  relative   ad
interventi di bonifica e sistemazione definitiva dell'area ex POL, al
completamento delle strutture di banchinamento Capobianco e al  nuovo
deposito della Marina Militare, pari a 32,5 miliardi di lire - ora  €
16.784.849,22 -  sono   riprogrammate   per   realizzare   opere   di
riqualificazione e ammodernamento delle infrastrutture portuali della
base navale della Marina Militare e di risanamento ambientale area ex
POL del Seno di Levante; 
  che il soggetto attuatore  degli  interventi  di  che  trattasi  e'
l'Autorita' portuale di Brindisi - ora Autorita' di sistema  portuale
del Mare Adriatico meridionale che e' subentrata in tutti i rapporti,
in base all'art. 23 comma  4  del decreto  legislativo del  4  agosto
2016, n. 169; 
  che le suddette risorse, per un importo pari  a  32,5  miliardi  di
lire - ora €  16.784.849,22 -  risultano  contabilmente  impegnate  e
vincolate sul 'bilancio del  Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti - capitolo di spesa 7260 - a favore dell'Autorita' portuale
di Brindisi. 
 
    Roma, 10 luglio 2017 
 
                                                      Il Presidente   
                                                    Gentiloni Silveri 
 
Il segretario 
    Lotti     
 

Registrato alla Corte dei conti il 16 ottobre 2017 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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