IL CAPO DEL DIPARTIMENTO 
                       della protezione civile 
 
  Vista la legge 16 marzo 2017, n. 30; 
  Visti gli articoli 25, 26 e 27 del decreto  legislativo  2  gennaio
2018, n. 1; 
  Vista la delibera del Consiglio dei ministri dell'8 febbraio  2018,
con la quale e' stato dichiarato, per 12 mesi, lo stato di  emergenza
in conseguenza della situazione di criticita' in atto nel  territorio
della Regione Siciliana nel settore dei rifiuti urbani; 
  Vista la citata delibera del Consiglio dei ministri dell'8 febbraio
2018, con la quale e' stato altresi' nominato commissario delegato il
Presidente della Regione  Siciliana,  autorizzato  ad  avvalersi  del
dirigente  generale  del  Dipartimento  regionale  dell'acqua  e  dei
rifiuti,  di  una  apposita  Struttura,  la   cui   composizione   e'
disciplinata con ordinanza del capo del Dipartimento della protezione
civile, ai sensi dell'art. 25 del decreto legislativo n. 1 del  2018,
nonche' del  prefetto  in  quiescenza  Vittorio  Piscitelli,  per  il
coordinamento della predetta Struttura; 
  Atteso altresi' che la  Regione  Siciliana  si  e'  contestualmente
impegnata ad attivare ogni consentita azione e  iniziativa  utili  ad
accelerare processi idonei a garantire  il  rientro  nelle  modalita'
ordinarie del ciclo integrato di gestione dei rifiuti, alla  luce  ed
in considerazione della nuova programmazione regionale, tenuto  conto
anche di quanto previsto dalla delibera ANAC n. 1375 del 21  dicembre
2016; 
  Ravvisata la necessita' di procedere alla realizzazione, in termini
di somma urgenza, di tutte le iniziative di  carattere  straordinario
finalizzate al ritorno alle normali condizioni di vita nel territorio
interessato dallo stato di emergenza in rassegna; 
  Atteso che la situazione emergenziale  in  atto,  per  i  caratteri
d'urgenza, non consente l'espletamento di procedure ordinarie, bensi'
richiede l'utilizzo di poteri straordinari  in  deroga  alla  vigente
normativa; 
  Viste le note della Regione Siciliana del 25 gennaio 2018,  dell'1,
del 5 e del 6 febbraio 2018; 
  Viste le nota  del  Ministero  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare del 6 febbraio e del 5 marzo 2018; 
  Sentiti il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio  e
del mare e l'Autorita' nazionale anti corruzione; 
  Acquisita l'intesa della Regione Siciliana; 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
 
                        Struttura di supporto 
 
  1. Per  fronteggiare  l'emergenza  derivante  dalla  situazione  di
criticita' in atto nel territorio della Regione Siciliana nel settore
dei  rifiuti  urbani,  il  Presidente  della  Regione   Siciliana   -
Commissario delegato, che opera a titolo gratuito, e' autorizzato  ad
avvalersi  del  dirigente   generale   del   Dipartimento   regionale
dell'acqua e dei rifiuti, nonche' di soggetti attuatori, che  operano
a titolo gratuito, per  la  realizzazione  degli  interventi  di  cui
all'art. 2 della presente ordinanza. 
  2. Per le finalita' di cui al comma 1, il commissario  delegato  si
avvale anche della Struttura  di  cui  all'art.  1,  comma  4,  della
delibera del Consiglio dei ministri dell'8 febbraio 2018. 
  3.  La  Struttura  di  cui  al  comma  2,  le  cui   modalita'   di
funzionamento sono disciplinate  con  provvedimento  del  commissario
delegato,  ivi  inclusa  l'individuazione  degli  specifici   profili
professionali e la cui gestione finanziaria, tecnica e amministrativa
e'  affidata  al  dirigente  generale  del   Dipartimento   regionale
dell'acqua e dei rifiuti, e' composta da  un  numero  massimo  di  10
unita' di personale, di cui  fino  a  un  massimo  di  2  unita'  con
funzioni dirigenziali, tra personale interno alla Regione e personale
comandato da altre amministrazioni di cui all'art. 1,  comma  2,  del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165,  ai  sensi  dell'art.  17,
comma 14, della legge 15 maggio 1997, n. 127. Una unita' di personale
dirigenziale, tenuto conto delle complessita' tecniche,  puo'  essere
scelta anche tra personale esterno  alle  amministrazioni  pubbliche,
fermo restando il possesso dei requisiti di cui all'art. 19, comma 6,
del decreto legislativo 30 marzo  2001,  n.  165.  Al  personale  non
dirigenziale potranno essere riconosciute, previa ricognizione  delle
prestazioni effettivamente rese, fino a un massimo di 50 ore  mensili
pro-capite  di  lavoro  straordinario.  Al  titolare   di   incarichi
dirigenziali e' riconosciuta un'indennita'  aggiuntiva  pari  al  30%
della  retribuzione  di  posizione  in  deroga  alla   contrattazione
collettiva di  comparto.  Per  l'attuazione  del  presente  comma  e'
autorizzata la somma di euro 566.000,00. 
  4. Per il coordinamento della struttura di cui al comma 2, ai  fini
di monitoraggio, vigilanza e controllo,  il  prefetto  in  quiescenza
Vittorio  Piscitelli  e'  coadiuvato  da   3   consulenti,   cui   e'
riconosciuto  un  compenso  lordo   complessivo   massimo   di   euro
115.000,00, da ripartire con provvedimento del  commissario  delegato
su proposta del prefetto,  in  ragione  dell'attivita'.  Al  prefetto
Vittorio Piscitelli, in  ragione  della  rilevanza  dell'incarico  da
assolvere, e' riconosciuto l'importo lordo annuo di  euro  95.000,00.
Le disposizioni di cui al presente comma si applicano anche in deroga
all'art. 5,  comma  9,  del  decreto-legge  6  luglio  2012,  n.  95,
convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 135,  come
modificato dall'art. 6 del  decreto-legge  24  giugno  2014,  n.  90,
convertito con modificazioni dalla legge  11  agosto  2014,  n.  114,
fermo  restando  il  limite  di  cui  all'art.  13,  comma   1,   del
decreto-legge 24 aprile 2014, n.  66,  convertito  con  modificazioni
dalla legge 23 luglio 2014, n. 89. 
  5. Ai soggetti di cui al comma 4, in deroga alla legge 18  dicembre
1973, n. 836 e alla legge 26 luglio 1978, n. 417, e' riconosciuto  il
rimborso delle spese di viaggio dal luogo di residenza a quello della
sede della Struttura di cui al comma 2, e  di  alloggio,  nel  limite
complessivo massimo di euro 80.000,00. 
  6. Le spese di funzionamento della struttura sono  a  carico  della
Regione Siciliana, ad eccezione delle  spese  per  l'acquisizione  di
beni strumentali quantificate in euro 20.000,00. 
  7.  All'attuazione  delle  misure  di  cui  al  presente  articolo,
complessivamente determinate in euro 876.000,00, si provvede a valere
sulle risorse  di  cui  all'art.  3,  comma  3,  della  delibera  del
Consiglio dei ministri dell'8 febbraio 2018.