IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Visto l'art. 33 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito,
con modificazioni, dalla  legge  15  luglio  2011,  n.  111,  recante
disposizioni in materia di valorizzazione del patrimonio  immobiliare
pubblico (di seguito «art. 33»); 
  Visto, in particolare, il comma 4 dell'art. 33, in forza del  quale
l'apporto o il trasferimento ai fondi di cui  ai  commi  2,  8-ter  e
8-quater del medesimo articolo  e'  sospensivamente  condizionato  al
completamento delle procedure amministrative di valorizzazione  e  di
regolarizzazione; 
  Visto il comma 7 dell'art. 33, ai sensi del quale agli apporti e ai
trasferimenti ai fondi effettuati ai sensi del medesimo  articolo  si
applicano gli articoli 1, 3 e 4 del decreto-legge 25 settembre  2001,
n. 351, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 novembre  2001,
n. 410 (di seguito «decreto-legge n. 351/2001»); 
  Visto il comma 8-ter dell'art. 33, il quale prevede che, allo scopo
di  conseguire  la  riduzione  del  debito  pubblico,   il   Ministro
dell'economia e delle finanze promuova,  attraverso  la  societa'  di
gestione del risparmio di cui al comma 1 del medesimo articolo e  con
le modalita' di cui all'art. 4  del  decreto-legge  n.  351/2001,  la
costituzione di uno o piu' fondi comuni di  investimento  immobiliare
cui trasferire o conferire immobili di  proprieta'  dello  Stato  non
utilizzati  per  finalita'  istituzionali,  nonche'   diritti   reali
immobiliari e che ai predetti fondi possano, tra gli altri, apportare
beni anche i soggetti di cui al comma 2 dell'art. 33; 
  Visto l'art.  4  del  decreto-legge  n.  351/2001,  concernente  il
conferimento  di  beni  immobili  a  fondi  comuni  di   investimento
immobiliare; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del  19
marzo 2013 che ha costituito, ai sensi del comma 1 dell'art.  33,  la
societa' per azioni  denominata  «Investimenti  Immobiliari  Italiani
Societa' di Gestione del Risparmio Societa' per Azioni»  (di  seguito
«la Societa'» o «Invimit SGR») per l'istituzione di uno o piu'  fondi
d'investimento immobiliari chiusi; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze  del  5
febbraio 2014 che avvia, ai sensi dell'art. 33,  la  costituzione  di
uno o piu' fondi comuni di investimento immobiliare cui  conferire  o
trasferire immobili di proprieta' dello  Stato,  non  utilizzati  per
finalita' istituzionali, nonche'  trasferire  o  conferire  beni  del
patrimonio immobiliare non strumentale, dell'Istituto nazionale della
previdenza sociale (di seguito «decreto»); 
  Visto, in particolare, l'art. 1, comma  4  del  decreto,  il  quale
prevede che con successivi decreti del Ministro dell'economia e delle
finanze, di concerto con il Ministro del  lavoro  e  delle  politiche
sociali e, ove necessario, di concerto con altri ministri competenti,
su proposta motivata di Invimit SGR, sono individuati gli immobili  e
i diritti reali immobiliari oggetto di conferimento  o  trasferimento
ai fondi di cui al decreto; 
  Visto l'art. 1 del decreto-legge n. 351/2001, in  forza  del  quale
l'Agenzia del demanio  con  propri  decreti  dirigenziali  individua,
sulla base e nei limiti della  documentazione  esistente  presso  gli
archivi e gli uffici pubblici, i beni di  proprieta'  dello  Stato  e
degli enti pubblici, distinguendo tra beni demaniali e  beni  facenti
parte del patrimonio indisponibile e disponibile; tali decreti  hanno
effetto dichiarativo  della  proprieta',  in  assenza  di  precedenti
trascrizioni, e producono gli effetti  previsti  dall'art.  2644  del
codice civile, nonche' effetti sostitutivi dell'iscrizione  del  bene
in catasto; 
  Visto il decreto direttoriale dell'Agenzia del demanio n. 27962 del
3 novembre 2014 di individuazione  di  beni  immobili  di  proprieta'
dello Stato, che ha, tra l'altro,  individuato  l'immobile  demaniale
sito a Napoli, via San Bartolomeo n. 54, identificato al NCEU partita
70475, foglio 2, particella 73 e al NCT foglio 139, particella 138; 
  Visto il decreto di rettifica n. 2015/12400/DNCO del 25 giugno 2015
del citato decreto individuativo del 3 novembre 2014, con il quale, a
seguito di ulteriori accertamenti, l'Agenzia del demanio ha  ritenuto
di procedere all'esatta e completa identificazione  e  alla  corretta
indicazione dell'indirizzo di due immobili  ivi  individuati,  ed  in
particolare dell'immobile demaniale in via San Bartolomeo numeri  52,
54 e 55 (di seguito «l'immobile»); 
  Vista la delibera del consiglio di amministrazione  della  Societa'
del 23 dicembre 2014, che ha istituito, ai  sensi  dell'art.  33  del
decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,  convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 15 luglio 2011, n. 111 e sue successive modificazioni, il
Fondo immobiliare denominato «i3 -  INPS»  approvandone  il  relativo
Regolamento di gestione (di seguito «Regolamento»); 
  Vista la nota della Societa' Invimit SGR n. 2408/14 del 30 dicembre
2014, con la quale la Societa' ha comunicato che per  l'immobile  non
e' necessario alcun processo di valorizzazione urbanistica; 
  Vista la nota prot. U0408/15 del 20 febbraio 2015, con la quale  la
Societa', sulla base degli esiti della due diligence, ha individuato,
nell'ambito degli elenchi trasmessi  dall'Agenzia  del  demanio,  una
prima selezione di immobili, proponendo, tra gli altri, di  destinare
l'immobile al fondo «i3 - INPS»; 
  Vista la nota n. 4392/2015 DGPS/VVP/CPV del 3 marzo  2015,  con  la
quale l'Agenzia del demanio  ha  prestato  il  proprio  assenso,  per
quanto di competenza, al conferimento dell'immobile al  fondo  «i3  -
INPS»; 
  Vista la nota n. U0758/15 del  7  aprile  2015,  con  la  quale  la
Societa' chiede all'Agenzia del demanio di verificare la presenza  di
ulteriori cespiti di patrimonio disponibile,  aventi  caratteristiche
idonee all'apporto al fondo «i3 - INPS»; 
  Vista la nota n. 7059 del 9 aprile 2015, con la quale l'Agenzia del
demanio riferisce di aver sottoposto  all'attenzione  della  Societa'
tutti gli  immobili  al  momento  rispondenti  ai  criteri  selettivi
indicati dalla stessa Societa' e, nel contempo, si rende  disponibile
a sottoporre all'esame della Societa' tutti gli ulteriori  beni  che,
rispondenti ai criteri selettivi, dovessero nel tempo pervenire nella
propria disponibilita'; 
  Vista la nota n. U0813/15 del 13  aprile  2015,  con  la  quale  la
Societa' ha trasmesso la relazione di due diligence  sulla  quale  si
basa la valutazione dell'immobile, effettuata  dalla  societa'  Praxi
S.p.A., incaricata in qualita' di esperto indipendente; 
  Vista la relazione di stima del 26  aprile  2015  effettuata  dalla
societa' Praxi S.p.A. per l'immobile oggetto di apporto al Fondo  «i3
- INPS», nella quale vengono indicati due valori, rispettivamente, il
«valore di mercato degli immobili nell'ipotesi di vendita  frazionata
delle singole unita'», pari ad euro 2.785.000,00  ed  il  «valore  di
mercato dell'intero portafoglio», pari ad euro 2.500.000,00 al  netto
dello sconto di apporto del 10%; 
  Vista la nota n. U0957/15 del 28  aprile  2015,  con  la  quale  la
Societa' ha trasmesso i risultati definitivi dell'attivita' estimale,
effettuata sull'immobile dalla societa' Praxi S.p.A.,  incaricata  in
qualita' di esperto indipendente; 
  Vista la nota n. 9496 del 13 maggio 2015, con  la  quale  l'Agenzia
del demanio rende noto che la Commissione di congruita', con  verbale
n. 2015/77 dell'11 maggio 2015, ha congruito la valutazione di  stima
dell'immobile effettuata dagli esperti indipendenti incaricati  dalla
Invimit SGR, per l'importo di euro 2.785.000,00; 
  Viste le note n. 2015/11105 dell'8 giugno 2015 e n. 2015/12418  del
25 giugno 2015, con le quali l'Agenzia del demanio  comunica  che  lo
sconto di apporto ipotizzato dalla Invimit SGR (tra un min 6,3% e max
10%) e' posto all'interno dell'alea estimale insita in ogni  processo
valutativo - del  +/-  10%  circa  -  e,  pertanto,  non  inficia  la
validita' della stima congruita dall'Agenzia del demanio; 
  Vista la nota n. 2017/13441 del  17  ottobre  2017,  con  la  quale
l'Agenzia del demanio conferma il  valore  di  apporto,  proposto  al
netto del relativo sconto pari a euro 2.500.000,00,  compatibile  con
la stima aggiornata dalla societa' Praxi S.p.A. in data 5 luglio 2017
pari a euro 2.625.360,00; 
  Visto la nota n. 14457 del 27 ottobre 2017, con la quale  l'Agenzia
del demanio - Direzione regionale Campania - comunica che non vi sono
elementi ostativi al conferimento dell'immobile al Fondo «i3 - INPS»; 
  Considerato che le disposizioni di cui al comma 19 dell'art. 3  del
decreto-legge n. 351/2001, in materia di  garanzia  per  vizi  e  per
evizione, non risultano compatibili con l'art. 33, comma 4; 
  Preso atto che per  l'immobile  di  cui  all'art.  1  del  presente
decreto, sottoposto a vincolo  di  interesse  storico  artistico,  e'
stata rilasciata dal Ministero dei beni e delle attivita' culturali e
del  turismo  -  Direzione  regionale  per   i   beni   culturali   e
paesaggistici della Campania, con decreto direttoriale n. 2164 del 23
ottobre 2014, l'autorizzazione all'alienazione,  con  prescrizioni  e
condizioni, ai sensi dell'art. 55 del decreto legislativo n.  42/2004
e successive modifiche ed integrazioni; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  Ai sensi dell'art. 4 del decreto-legge n. 351/2001, e'  individuato
l'immobile cielo/terra -  ubicato  a Napoli  in  via  San  Bartolomeo
numeri 52, 54, 55, identificato al  NCEU  partita  70475,  foglio  2,
particella  73  e  al  NCT  foglio  139,  particella  138,   per   il
conferimento al fondo immobiliare «i3  -  INPS»,  a  far  data  dalla
pubblicazione del presente decreto  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana. L'immobile e' conferito nello stato di  fatto  e
di diritto in cui si trova, comprendente anche  gli  accessori  e  le
pertinenze ad esso relativi, ancorche' non espressamente  individuati
nel citato decreto direttoriale dell'Agenzia del demanio.