IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
                           di concerto con 
 
                             IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Visto il regio decreto-legge 21 febbraio 1938, n.  246,  convertito
dalla legge 4 giugno  1938,  n.  880,  recante  la  disciplina  degli
abbonamenti alle radioaudizioni; 
  Vista la legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernente la  «Legge  di
contabilita'  e  finanza  pubblica»  e  successive  modificazioni  ed
integrazioni; 
  Vista la legge 28 dicembre 2015, n. 208, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello  Stato  (legge
di stabilita' 2016)»; 
  Visto l'art. 1, commi da 152 a 161, della citata legge n.  208  del
2015  che  prevedono,  tra  l'altro,  disposizioni   concernenti   il
pagamento del canone di abbonamento alla televisione per uso  privato
di cui al citato regio decreto-legge 21 febbraio  1938,  n.  246,  da
parte dei titolari  di  utenza  di  fornitura  di  energia  elettrica
mediante addebito sulle fatture emesse dalle imprese elettriche; 
  Visto il comma 160, art. 1,  della  legge  n.  208  del  2015,  che
stabilisce, per gli anni dal 2016 al 2018, che le eventuali  maggiori
entrate versate a titolo di canone di  abbonamento  alla  televisione
rispetto alle somme gia' iscritte  a  tale  titolo  nel  bilancio  di
previsione per l'anno 2016 sono riversate all'Erario  per  una  quota
pari al 33 per cento del loro ammontare per l'anno 2016 e del 50  per
cento per ciascuno degli anni 2017 e 2018, per essere  destinate:  a)
all'ampliamento sino ad euro 8.000 della soglia  reddituale  prevista
dall'art. 1, comma 132, della legge 24 dicembre 2007, n. 244 ai  fini
della esenzione del pagamento del canone di abbonamento televisivo in
favore di soggetti di eta' pari o superiore a settantacinque anni; b)
al finanziamento, fino ad un importo massimo di 125 milioni  di  euro
in ragione d'anno,  del  Fondo  per  il  pluralismo  e  l'innovazione
dell'informazione, istituito nello stato di previsione del  Ministero
dell'economia e delle finanze; c) al Fondo  per  la  riduzione  della
pressione fiscale, di cui all'art.  1,  comma  431,  della  legge  27
dicembre 2013, n. 147, e successive modificazioni. Le somme di cui al
medesimo comma sono ripartite con decreto del Ministro  dell'economia
e  delle  finanze,  di  concerto  con  il  Ministro  dello   sviluppo
economico,  che  stabilisce  altresi'  le  modalita'   di   fruizione
dell'esenzione di cui alla lettera a), ferma restando  l'assegnazione
alla societa' RAI - Radiotelevisione italiana S.p.a.  della  restante
quota delle eventuali maggiori entrate versate a titolo di canone  di
abbonamento; 
  Visto il comma 161 del medesimo articolo, che autorizza il Ministro
dell'economia e delle finanze ad apportare, con  propri  decreti,  le
occorrenti variazioni di bilancio, anche in conto residui; 
  Visto l'art. 1, comma 2, della  legge  26  ottobre  2016,  n.  198,
concernente «Istituzione del Fondo per il pluralismo e  l'innovazione
dell'informazione e deleghe al Governo  per  la  ridefinizione  della
disciplina del sostegno  pubblico  per  il  settore  dell'editoria  e
dell'emittenza radiofonica e televisiva locale, della  disciplina  di
profili pensionistici dei giornalisti e della  composizione  e  delle
competenze  del  Consiglio  nazionale  dell'Ordine  dei  giornalisti.
Procedura per l'affidamento  in  concessione  del  servizio  pubblico
radiofonico, televisivo e multimediale» che, alla lettera c), dispone
che al Fondo per  il  pluralismo  e  l'innovazione  dell'informazione
affluisce una quota delle maggiori entrate versate a titolo di canone
di abbonamento alla  televisione,  di  cui  all'art.  1,  comma  160,
lettera b) pari all'importo massimo di 100 milioni di euro per l'anno
2016 e di 125 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  n.
18768 del 9 febbraio  2018,  con  il  quale,  in  relazione  ai  dati
disponibili in quel momento, si e' accertato  un  extra-gettito,  per
l'anno 2017, sui canoni  di  abbonamento  alla  televisione  per  uso
privato, pari ad euro 193.678.758,76, che e'  stato  assegnato  nella
quota  di  euro  96.839.379,38,  corrispondente  al  50   per   cento
dell'extra gettito complessivo (iscritto per euro  96.839.379,00  sul
capitolo n. 2829 istituito nello stato di  previsione  del  Ministero
dell'economia e delle finanze) da destinare agli interventi  indicati
nei punti a), b) e c) dell'art. 1, comma 160 della  citata  legge  n.
208 del 2015 e nella restante quota, pari ad euro 96.839.379,38  alla
societa' RAI - Radiotelevisione italiana S.p.a.; 
  Visto il decreto 16 febbraio  2018  del  Ministro  dell'economia  e
delle finanze di concerto con il Ministro dello  sviluppo  economico,
con il quale, per l'anno 2018, viene ampliata sino ad  euro  8.000,00
la soglia reddituale prevista dall'art. 1, comma 132 della  legge  24
dicembre 2007, n. 244,  ai  fini  dell'esenzione  dal  pagamento  del
canone di abbonamento televisivo  per  i  soggetti  di  eta'  pari  o
superiore a settantacinque anni, per la quale finalita'  (di  cui  al
punto a) dell'art. 1, comma 160, della legge  n.  208  del  2015)  e'
stata destinata la somma di euro  20.900.000,00,  quale  quota  parte
delle risorse accertate a titolo di extra gettito  per  l'anno  2017,
pari al citato importo di euro 96.839.379,38; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'economia  e  delle  finanze  n.
171461 del 27 luglio 2018, con  il  quale  sono  state  accertate  le
ulteriori  maggiori  entrate  relative  all'anno  2017,  versate  nel
periodo febbraio-maggio 2018, a titolo di canone di abbonamento  alla
televisione,  quantificate  complessivamente  in  euro  21.654.608,21
(comprensivi delle necessarie poste correttive); 
  Vista la legge 3 ottobre 2017, n.  157,  concernente  «Disposizioni
per l'assestamento del bilancio  dello  Stato  e  dei  bilanci  delle
amministrazioni autonome per l'anno 2017»; 
  Considerato che con il citato  provvedimento  di  assestamento  per
l'anno 2017, e' stata adeguata la previsione di spesa dei  pertinenti
capitoli numeri 3836 e 2829 dello stato di previsione  del  Ministero
dell'economia  e   delle   finanze,   alle   entrate   assestate   in
corrispondenza sia della nuova misura del canone di abbonamento  alla
televisione  fissato  dall'anno  2017  in  euro  90,00,   sia   della
percentuale di destinazione  delle  maggiori  entrate  rispetto  alle
previsioni di entrata spettanti alla  RAI  per  gli  anni  2017-2018,
fissata  nella  misura  del  50  per  cento,  per  complessivi   euro
200.000.000,00; 
  Considerato,  pertanto,  che  l'importo  determinato  a  titolo  di
extra-gettito  per  l'anno  2017,  pari  complessivamente   ad   euro
215.333.366,97, e' stato nettizzato delle variazioni apportate con il
provvedimento di assestamento  al  bilancio  2017  (complessivi  euro
200.000.000,00),  da  cui  ne  deriva  una  ulteriore   destinazione,
rispettivamente, nella misura di euro 7.527.801,07 agli interventi di
cui ai punti a), b), e) dell'art. 1, comma 160 della legge n. 208 del
2015 e per la restante quota, pari ad euro 7.805.565,90 alla societa'
RAI - Radiotelevisione italiana S.p.a.; 
  Vista la legge 28 settembre 2018, n. 111, concernente «Disposizioni
per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno 2018», con  la
quale sono stati integrati i pertinenti capitoli numeri 2829  e  3836
da destinare, rispettivamente, nella misura di euro  7.527.801,00  al
finanziamento  del  Fondo   per   il   pluralismo   e   l'innovazione
dell'informazione e al Fondo per la riduzione della pressione fiscale
e  nella  misura  di  euro   7.805.565,00   alla   societa'   RAI   -
Radiotelevisione italiana S.p.a.; 
  Considerato, pertanto, che l'importo determinato a titolo di  extra
gettito per l'anno 2017 sui canoni di  abbonamento  alla  televisione
per uso privato, al netto di quanto gia' destinato con il  richiamato
decreto interministeriale del 16 febbraio 2018, all'intervento di cui
al punto a) dell'art. 1, comma 160, della legge n. 208 del  2015,  da
assegnare ai residuali interventi di cui alle lettere b) e  c)  della
medesima   disposizione,   e'   pari   complessivamente    ad    euro
86.627.801,00, che risultano iscritti sul capitolo n.  2829  -  piano
gestionale 02 dello stato di previsione del Ministero dell'economia e
delle  finanze,  rispettivamente,   in   conto   residui   per   euro
79.100.000,00 ed in conto competenza per euro 7.527.801,00; 
  Ritenuta la necessita' di assegnare le residue  risorse  del  fondo
nel rispetto della normativa vigente come richiamata  nelle  premesse
del presente decreto; 
 
                              Decreta: 
 
  Per le ragioni indicate in premessa, la somma di euro 86.627.801,00
e'  destinata  al  finanziamento  del  Fondo  per  il  pluralismo   e
l'innovazione dell'informazione, iscritto nello stato  di  previsione
del Ministero dell'economia e delle finanze. 
  Il  presente  decreto  sara'  trasmesso  ai  competenti  organi  di
controllo e pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana. 
 
    Roma, 31 dicembre 2018 
 
                                            Il Ministro dell'economia 
                                                 e delle finanze      
                                                      Tria            
       Il Ministro 
dello sviluppo economico 
         Di Maio 

Registrato alla Corte dei conti il 28 febbraio 2019 
Ufficio controllo atti Ministero economia e finanze, reg.ne prev.  n.
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