Al Presidente della Regione Abruzzo Al Presidente della Regione Basilicata Al Presidente della Regione Calabria Al Presidente della Regione Campania Al Presidente della Regione Emilia-Romagna Al Presidente della Regione Friuli-Venezia Giulia Al Presidente della Regione Lazio Al Presidente della Regione Liguria Al Presidente della Regione Lombardia Al Presidente della Regione Marche Al Presidente della Regione Molise Al Presidente della Regione Piemonte Al Presidente della Regione Puglia Al Presidente della Regione Sardegna Al Presidente della Regione Siciliana Al Presidente della Regione Toscana Al Presidente della Regione Umbria Al Presidente della Regione Valle d'Aosta Al Presidente della Regione Veneto Al Presidente della Provincia autonoma di Bolzano Al Presidente della Provincia autonoma di Trento e, p.c. Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie Al Presidente dell'Unione delle province italiane Al Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani Come noto, l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, attribuisce allo scrivente il compito di individuare i tempi di svolgimento delle attivita' antincendio boschivo nel periodo estivo che, per la prossima stagione, avranno inizio il prossimo 15 giugno e termine il 30 settembre 2019. In vista della stagione estiva antincendio boschivo 2019, pertanto, al fine di una piu' efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e di interfaccia, nonche' ai rischi conseguenti, ritengo doveroso condividere con le SS.LL. le considerazioni che fanno seguito alle raccomandazioni operative del 1° aprile 2019, pubblicate nella Gazzetta Ufficiale n. 81 del 5 aprile 2019, e che scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi anni e nei mesi invernali del 2019, questi ultimi in particolare caratterizzati da un alto numero di eventi incendiari che hanno impegnato oltremodo il sistema di risposta agli incendi boschivi. Partendo dall'analisi del clima dell'ultimo periodo, i dati sull'andamento delle temperature e delle precipitazioni evidenziano l'anomalia dei fenomeni metereologici che, nel giro di poche settimane, sono passati da situazioni di deficit idrico e temperature elevate per il periodo, a situazioni di piogge diffuse e grandinate, anche di elevata intensita', che hanno costituito fonti di pericolo sia per le infrastrutture e gli insediamenti che per l'ambiente agricolo e forestale. Tali eventi meteorologici sono manifestazioni di un contesto climatico in evoluzione, con impatti significativi sull'ambiente e sul territorio; la stessa vegetazione, al variare delle condizioni climatiche, e' esposta a disturbi che, per intensita' e frequenza, allo stato attuale, se non opportunamente valutati e fronteggiati, sono da considerarsi favorevoli almeno per quanto riguarda la predisposizione della stessa al passaggio del fuoco. E' noto che l'effetto dei cambiamenti climatici, a livello globale, rendera' sempre piu' frequenti ed estremi questi fenomeni con impatti potenzialmente devastanti se il sistema, nel suo complesso, non avra' la lungimiranza di adottare strategie e misure specifiche per ridurne sia l'ulteriore evoluzione che gli impatti. Tali considerazioni sono riferite anche ai sistemi deputati alla previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, perche' e' noto che l'effetto dei cambiamenti climatici impatta anche sul regime degli incendi, estendendo ad esempio i periodi di norma considerati a maggior rischio incendio, anche ad altri momenti dell'anno. E' necessario quindi che la tematica sia affrontata con una visione d'insieme atta a prevenire e mitigare gli effetti, aumentando la resilienza dell'intero sistema, attraverso l'impiego di tutte le risorse e competenze disponibili, che permetta di ottenere un adattamento ai nuovi scenari, con il coinvolgimento di tutte le strutture e componenti del sistema nazionale di protezione civile, cittadini compresi. Il fenomeno degli incendi boschivi infatti, pur avendo una matrice prettamente antropica, puo' essere efficacemente contrastato e mitigato con mirate politiche di prevenzione sia strutturale, da attuarsi con interventi silvicolturali e opere forestali, sia non strutturale, tra cui sono ricomprese le attivita' di promozione, tra i cittadini, della cultura di protezione civile e delle corrette norme di comportamento per la salvaguardia dell'ambiente. Per favorire maggiormente l'azione sinergica delle componenti regionali e statuali, impegnate nelle attivita' antincendio boschivo, e per fornire a tutti i livelli di responsabilita' le indicazioni necessarie a predisporre tempestivamente il sistema antincendio, in vista della campagna del 2019, lo scorso 1° aprile sono state trasmesse le predette raccomandazioni operative a tutte le amministrazioni a vario titolo coinvolte nelle attivita' di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi, che qui si richiamano integralmente. Tali raccomandazioni individuano puntualmente le priorita' di azione delle varie componenti del sistema e, pertanto, l'auspicio e' che ne sia stata data tempestiva attuazione dalle SS.LL., per quanto di rispettiva competenza, al fine di affrontare la campagna del 2019 con una risposta piu' efficace ed efficiente. Per garantire un'azione sinergica e di sistema, il Dipartimento della protezione civile ed i referenti tecnici delle Amministrazioni regionali e statuali del sistema antincendio boschivo, tengono periodici incontri, anche nell'ambito dello specifico Tavolo tecnico interistituzionale sulle tematiche antincendio boschivo istituito nel 2018, mirati all'analisi delle diverse criticita' e dei punti di forza dei singoli sistemi, cercando di far emergere gli elementi di miglioramento e proponendo le possibili soluzioni. Per proseguire con tale approccio di sistema e' necessario mantenere alto il livello di attenzione sul problema degli incendi boschivi e di interfaccia, affinche' tutte le componenti e strutture operative, sia regionali sia statali, nell'ambito del Servizio nazionale della protezione civile apportino il loro contributo. Essendo oramai a ridosso dell'avvio della campagna antincendio boschivo, si auspica che le SS.LL. abbiano provveduto nell'approntamento del proprio sistema regionale di risposta, commisurato alla tipologia di fenomeni incendiari che si verificano sul proprio territorio, cosi' che possano essere garantiti adeguati livelli di risposta. Per la riduzione del fenomeno, particolare importanza riveste il presidio del territorio da attuarsi attraverso squadre di avvistamento e di sorveglianza, anche in raccordo con le componenti statuali, al fine di svolgere funzione deterrente e di pronta segnalazione. Tale attivita', adeguatamente commisurata alle caratteristiche del territorio e del fenomeno incendi, potra' essere supportata da adeguati strumenti previsionali del pericolo incendi, nonche' dalle pronte segnalazioni ed informazioni che le Sale operative, afferenti alle diverse strutture coinvolte, riusciranno a scambiarsi. Adeguati flussi informativi tra le varie strutture sono, tra le altre cose, il primo strumento a supporto alle attivita' di investigazione e di ricerca degli autori degli atti incendiari condotte dalle Forze di polizia. La pronta e qualificata segnalazione dei principi di incendio permettera' di ottimizzare la gestione delle risorse regionali disponibili per lo spegnimento, facendo si che il supporto dei mezzi della flotta antincendio di Stato, coordinata dal Dipartimento della protezione civile, su richiesta delle Sale operative unificate permanenti, sia residuale e non primario, con un impiego ai soli casi che realmente risultano essere non gestibili con le sole risorse, terrestri ed aeree, che comunque devono essere messe in campo dalle strutture regionali. Per quanto attiene alla flotta aerea antincendio di Stato, per la prossima campagna estiva antincendio boschivo, essa sara' composta da quindici velivoli Canadair CL415, di cui due velivoli predisposti come capacita' antincendio del Meccanismo unionale di protezione civile denominata rescEU-Transition che, pur se prioritariamente destinati ad un impiego nell'ambito del meccanismo europeo, potranno essere utilmente impiegati anche sul territorio italiano. A questi si aggiungeranno quattro elicotteri Erickson S64F ed ulteriori elicotteri del comparto Difesa, del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e dell'Arma dei carabinieri. Come ogni anno, per ottimizzare l'impiego di tali velivoli, a supporto delle flotte aeree antincendio regionali, si ritiene necessario proseguire nello sforzo comune e sinergico ed, al riguardo, il Dipartimento della protezione civile continuera' nel monitoraggio e nella vigilanza delle situazioni emergenziali, al fine di garantire il concorso della componente aerea della flotta di Stato e di assicurare la dovuta collaborazione e ogni possibile forma di assistenza per la compiuta attuazione delle presenti raccomandazioni. Sul sito istituzionale del Dipartimento della protezione civile sara' reso disponibile, anche quest'anno, il numero degli assetti regionali e statali dedicati alle attivita' antincendio boschivo e pertanto si invitano le SS.LL. a voler verificare che i propri uffici abbiano gia' comunicato le informazioni richieste, secondo le modalita' gia' rappresentate dallo stesso Dipartimento. Alla luce della disamina effettuata sul fenomeno incendiario in Italia, rivolgo infine alle SS.LL. le allegate raccomandazioni operative, parte integrante della presente comunicazione, per un piu' efficace contrasto agli incendi boschivi, di interfaccia ed ai rischi conseguenti per la stagione estiva 2019, confidando vivamente nella tempestiva e puntuale attuazione delle stesse, anche con il concorso di tutte le diverse componenti istituzionali chiamate ad intervenire a diverso titolo, al fine di garantire il coordinamento della risposta organizzativa ed operativa, nel rispetto di quanto previsto dalla vigente legislazione nazionale e regionale. Roma, 13 giugno 2019 Il Presidente del Consiglio dei ministri Conte