IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»  e  visto,  in  particolare,  l'art.   16,
concernente   l'istituzione   e   le   attribuzioni   del    Comitato
interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche'  le
successive disposizioni legislative relative alla composizione  dello
stesso Comitato; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 «Disciplina dell'attivita' di
Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi» e successive modificazioni; 
  Vista la delibera 28 novembre 2018, n. 82, con la  quale  e'  stato
modificato il «regolamento interno del Comitato interministeriale per
la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012,  n.
62. 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e  4  del  medesimo
decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali  del
Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita'  di  assicurare
la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa
documentazione a supporto; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016,  n.  50,  e  visti  in
particolare: 
    1. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    2. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    3. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f),  in  base  al  quale  il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  (MIT)  provvede  alle
attivita' di supporto  a  questo  Comitato  per  la  vigilanza  sulle
attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e  della
successiva realizzazione delle infrastrutture  e  degli  insediamenti
prioritari per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura  l'istruttoria  sui
progetti di fattibilita' e  definitivi,  anche  ai  fini  della  loro
sottoposizione alla deliberazione  di  questo  Comitato  in  caso  di
infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo  del  Paese,
proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni  per  l'approvazione
del progetto; 
    4. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque  validi  gli  atti  e  i  provvedimenti
adottati e sono  fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  e  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    5. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016,  stabiliscono
rispettivamente che: 
      5.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti  per  i
quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura  di  scelta
del contraente siano pubblicati successivamente alla data  della  sua
entrata in vigore; 
      5.2.  per  gli  interventi  ricompresi  tra  le  infrastrutture
strategiche  gia'  inseriti   negli   strumenti   di   programmazione
approvati, e per i quali  la  procedura  di  valutazione  di  impatto
ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore  del
suddetto decreto legislativo,  i  relativi  progetti  sono  approvati
secondo la disciplina previgente; 
      5.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle
grandi opere, avviate alla data di entrata  in  vigore  del  suddetto
decreto legislativo  n.  50  del  2016  secondo  la  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182,  183,  184  e  185  di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle  sopracitate
disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma
11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016,
risulta ammissibile all'esame di  questo  Comitato  e  ad  essa  sono
applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163
del 2006; 
  Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 51 del  2002,  Supplemento  Ordinario,  con  la
quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre
2001, n. 443, ha  approvato  il  1°  Programma  delle  infrastrutture
strategiche, che nell'allegato 2 «interventi strategici di preminente
interesse nazionale (articolati per  regioni  e  per  macrotipologie)
include, nell'ambito  dei  corridoi  stradali  e  autostradali  della
Regione  Lombardia,  la  «Riqualifica  SS  415  Paullese  (solo   per
procedure)»; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il MIT e' chiamato a svolgere ai fini della
vigilanza sull'esecuzione  degli  interventi  inclusi  nel  Programma
delle infrastrutture strategiche; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015 Supplemento Ordinario, con  la  quale  questo
Comitato ha espresso parere sull'XI allegato infrastrutture alla nota
di aggiornamento del documento di economia e finanza - DEF 2013,  che
riporta,  nella  tabella  0 -  avanzamento  Programma  infrastrutture
strategiche -  l'intervento  «S.S.  415  Paullese:  Ponte  sull'Adda»
nell'ambito  dei  «Corridoio  plurimodale  padano»   l'infrastruttura
«Riqualifica S.S. 415 Paullese»; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto -
CUP e, in particolare: 
    1. la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 pubblicata nella Gazzetta
Ufficiale n. 87 del 2003, e la  relativa  errata  corrige  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del  2003,  nonche'  la  delibera  29
settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del
2004, con le  quali  questo  Comitato  ha  definito  il  sistema  per
l'attribuzione del  CUP  e  ha  stabilito  che  il  CUP  deve  essere
riportato su tutti i documenti amministrativi e  contabili,  cartacei
ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e  deve
essere utilizzato nelle banche dati  dei  vari  sistemi  informativi,
comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    3.  la  legge  13  agosto  2010,  n.  136,  come  modificata  dal
decreto-legge 12 novembre 2010, n.  187,  convertito  in  legge,  con
modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n.
217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in  caso  di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229,  concernente
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti»; 
  Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e,
in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016; 
    2. la delibera  di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge  n.  90
del 2014 - le modalita' di  esercizio  del  sistema  di  monitoraggio
finanziario di cui alla delibera 5 maggio  2011,  n.  45,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha  approvato
lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta  del  13
aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto  14  marzo  2003,
emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro  della
giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che,
istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
infrastrutture  e  degli  insediamenti  prioritari  -   CCASIIP,   ha
assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO; 
  Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 113, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 250 del 2006, con la quale questo Comitato  ha  espresso
una valutazione  positiva  sul  progetto  preliminare  relativo  alla
«Riqualifica viabilita' ex S.S. 415  Paullese -  potenziamento  della
tratta Peschiera Borromeo-Spino d'Adda. Lotto ponte sull'Adda»; 
  Vista la  delibera  9  novembre  2007,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 158 del 2008, con la quale questo  Comitato  ha
approvato il progetto preliminare della «Riqualifica viabilita' ex SS
415 Paullese» - potenziamento della tratta da  Peschiera  Borromeo  a
Spino   d'Adda -   lotto   Ponte   sull'Adda»,    anche    ai    fini
dell'attestazione della compatibilita' ambientale e  dell'apposizione
del vincolo preordinato all'esproprio per le aree interessate; 
  Viste anche le delibere 2 dicembre 2005, n. 149,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale  n.  247  del  2006  e  10  agosto  2016,  n.  35,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  6  del  2017,  con  le  quali
questo  Comitato  ha -  rispettivamente -   approvato   il   progetto
definitivo della  «Riqualifica  viabilita'  ex  S.S.  415  Paullese -
potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spina d'Adda (escluso
ponte sull'Adda)» e riapprovato, ai soli fini della  apposizione  del
vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione  di  pubblica
utilita' il progetto definitivo del medesimo intervento; 
  Vista  la  nota  5  marzo  2019,  n.  2951,  del  Ministero   delle
infrastrutture e dei trasporti (MIT)  -  direzione  generale  per  le
strade e le autostrade e  per  la  vigilanza  e  la  sicurezza  nelle
infrastrutture stradali, con le quali e' stata  chiesta  l'iscrizione
all'ordine del giorno della prima seduta  utile  di  questo  Comitato
dell'argomento «S.P. ex S.S. n. 415 Paullese - ammodernamento  tratto
Crema-Spino d'Adda - lotto n. 3 «Nuovo ponte sul fiume Adda» - lavori
di raddoppio del ponte sul fiume Adda  e  dei  relativi  raccordi  in
Provincia di  Cremona  e  di  Lodi  (da  ora  in  avanti  anche  piu'
semplicemente «nuovo ponte sul fiume Adda»).  Modifica  del  soggetto
aggiudicatore» ed e' stata trasmessa la documentazione istruttoria; 
  Considerato  che  con  nota  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri - Dipartimento per  la  programmazione  e  il  coordinamento
della politica economica (DIPE) 13 marzo 2019, n. 1518,  l'intervento
e' stato inizialmente inserito nell'ordine del  giorno  della  seduta
preparatoria e che con successiva nota DIPE 14 marzo 2019,  n.  1542,
su richiesta del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti,
l'argomento e' stato espunto  dall'ordine  del  giorno  della  seduta
preparatoria per ulteriori approfondimenti; 
  Vista la nota 18 marzo 2019, n. 11332, con  la  quale  il  Capo  di
Gabinetto   del   MIT   ha   formalmente    richiesto    l'iscrizione
dell'argomento «nuovo ponte sul fiume  Adda»  all'ordine  del  giorno
della prima  seduta  utile  di  questo  Comitato,  ritrasmettendo  la
documentazione istruttoria; 
  Considerato che nel corso della riunione preparatoria del 20  marzo
2019 la proposta e' stata presentata fuori dell'ordine del giorno, in
quanto alla data del 18 marzo 2019 era stato gia'  diramato  l'ordine
del giorno definitivo; 
  Considerato peraltro che nella medesima seduta e' stato deciso  che
la proposta di modifica del  soggetto  aggiudicatore  avrebbe  dovuto
essere presentata in data successiva, congiuntamente con la  proposta
di approvazione del progetto definitivo dell'intervento,  qualora  il
Ministero dell'ambiente, della  tutela  del  territorio  e  del  mare
(MATTM)  avesse  acconsentito  ad   iniziare   l'iter   di   verifica
dell'ottemperanza ambientale da parte della commissione  VIA/VAS  pur
in assenza del pagamento del contributo previsto da parte  del  nuovo
soggetto aggiudicatore (Provincia  di  Cremona  invece  della  Citta'
metropolitana   di   Milano),   in   quanto   tale   nuovo   soggetto
aggiudicatore, non essendo stato ancora formalizzato con una apposita
delibera CIPE, non avrebbe avuto titolo ad effettuare tale  pagamento
in assenza di una simile formalizzazione; 
  Vista la nota 26 marzo 2019, n. 3764, con  la  quale  il  Ministero
delle infrastrutture e dei  trasporti -  direzione  generale  per  le
strade e le autostrade e  per  la  vigilanza  e  la  sicurezza  nelle
infrastrutture stradali ha chiesto di rivalutare la  possibilita'  di
inserimento all'ordine  del  giorno  della  prima  seduta  utile  del
Comitato   della   sola   modifica   del    soggetto    aggiudicatore
dell'intervento, in considerazione dell'impossibilita'  di  procedere
con la contestuale proposta di modifica del soggetto aggiudicatore  e
di approvazione del progetto definitivo dell'intervento, per  mancato
accordo con il MATTM (sulla possibilita' di procedere  alla  verifica
di  ottemperanza  in  mancanza  del  pagamento  richiesto)  oltre  ad
ulteriori difficolta'  legate  alla  possibilita'  di  effettuare  le
pubblicazioni necessarie ai fini espropriativi (da  parte  del  nuovo
soggetto aggiudicatore ancora non formalizzato), della necessita'  di
scongiurare il blocco della procedura di  approvazione  del  progetto
definitivo e dell'obbligo  di  porre  a  carico  del  nuovo  soggetto
aggiudicatore sia il pagamento di quanto richiesto dal MATTM  che  le
pubblicazioni ai fini espropriativi; 
  Vista la nota 26 marzo 2019, n. 1754, con la  quale  la  Presidenza
del  Consiglio  dei  ministri  -  DIPE  fornisce  chiarimenti   sulla
procedura di inserimento all'ordine del giorno della seduta di questo
Comitato; 
  Vista la nota 1° aprile 2019, n. 13634, con la  quale  il  Capo  di
Gabinetto del Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
chiesto nuovamente l'iscrizione all'ordine  del  giorno  della  prima
seduta  utile  di  questo  Comitato  della  modifica   del   soggetto
aggiudicatore   dell'intervento   S.P.   ex   S.S.   415   Paullese -
ammodernamento del tratto Crema-Spino d'Adda  -  lotto  n.  3  «Nuovo
ponte sul fiume Adda» - lavori di raddoppio del ponte sul fiume  Adda
e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi; 
  Vista la nota 4 aprile 2019, n. A1.2019.0086656, con  la  quale  il
Presidente della Regione Lombardia  esprime  il  consenso  in  merito
all'argomento «Strada Paullese. Ponte  sul  fiume  Adda.  Cambio  del
soggetto aggiudicatore dalla  Citta'  metropolitana  di  Milano  alla
Provincia di Cremona»; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ed  in  particolare,  sotto
l'aspetto tecnico-procedurale, che: 
    1. il 15 ottobre 1997, la  Regione  Lombardia,  la  Provincia  di
Milano, la  Provincia  di  Lodi,  la  Provincia  di  Cremona,  l'ente
nazionale per le strade  Anas  e  i  comuni  della  «Paullese»  hanno
sottoscritto un Protocollo di intesa  per  i  lavori  di  adeguamento
della S.S. 415 Paullese; 
    2. l'opera risulta inserita nell'Accordo di programma quadro  per
la «riqualificazione e potenziamento del sistema autostradale e della
grande viabilita' della Regione Lombardia»  sottoscritto  in  data  3
aprile 2000 tra il Ministero dei lavori pubblici,  il  Ministero  del
tesoro, del bilancio e della  programmazione  economica,  la  Regione
Lombardia, l'ANAS e le Province di Milano, Brescia, Cremona,  Mantova
e Pavia; 
    3.  la  stessa  opera  risulta,  altresi',  inserita  nel   Piano
straordinario per  lo  sviluppo  delle  infrastrutture,  allegato  al
documento di programmazione economico-finanziaria regionale approvato
con delibera del Consiglio regionale 22 ottobre 2002, n. 620; 
    4.  l'intervento  relativo  all'attraversamento  del  fiume  Adda
risulta incluso nel piu' generale progetto di riqualificazione  della
S.S. 415 «Paullese» articolato nella  tratta  milanese  (inclusa  nel
PIS) da Peschiera Borromeo al  Ponte  sul  fiume  Adda  (compreso)  e
suddivisa in 3 lotti (lotto 1 Peschiera Borromeo-S.P. 39 Cerca, lotto
2 S.P. 39 Cerca-Spino d'Adda, lotto 3 Ponte sull'Adda) e nella tratta
cremonese (non inclusa nel PIS) da Spino d'Adda a Crema  e  suddivisa
in 2 lotti (lotto 1 Dovera-Crema, lotto 2 Spino d'Adda-Dovera); 
    5. con la delibera n. 121 del 2007 questo Comitato  ha  approvato
il progetto preliminare della «Riqualifica  viabilita'  ex  S.S.  415
«Paullese» - Potenziamento della tratta da Peschiera Borromeo a Spino
d'Adda - lotto 3 Ponte sul fiume Adda»,  progetto  che  prevedeva  la
realizzazione di una nuova carreggiata sull'attuale  ponte  stradale,
su cui si svolgeva allora il traffico con una  corsia  per  senso  di
marcia, e la costruzione di un nuovo ponte per  l'altra  carreggiata,
in affiancamento al ponte esistente, in modo che, ad opera  ultimata,
uno dei due flussi di marcia  potesse  essere  spostato  sulla  nuova
struttura; 
    6. il 15 novembre 2011  e'  stato  sottoscritto  tra  la  Regione
Lombardia, le Province di Milano, di Lodi e di  Cremona  e  i  comuni
interessati (Pantigliate, Paullo, Zelo Buon Persico, Spino d'Adda) il
Protocollo  di  intesa  per   il   «completamento   dei   lavori   di
potenziamento della S.P. ex S.S. 415 Paullese; 
    7. in particolare nel suddetto protocollo di intesa e' stata data
priorita' esecutiva al lotto funzionale 1° stralcio del lotto 2 della
tratta milanese «S.P.39 Cerca-rotatoria Zelo Buon Persico» e al lotto
funzionale 2 della tratta  cremonese  «Dovera-Spino  d'Adda»,  mentre
sono stati rinviati ad uno  specifico  successivo  atto  gli  impegni
reciproci sulla tratta milanese, lotto  3,  «nuovo  ponte  sul  fiume
Adda», e lotto 2, 2° stralcio, «Zelo Buon Persico-Spino d'Adda»; 
    8. l'8 ottobre 2014 e' stato firmato  dai  medesimi  soggetti  il
primo atto aggiuntivo al Protocollo di intesa del  15  novembre  2011
con il quale la Provincia di Cremona si e' impegnata ad effettuare la
progettazione definitiva ed esecutiva e a  svolgere  le  funzioni  di
stazione   appaltante   dell'intervento   del    «Ponte    sull'Adda»
sostituendosi alla ex Provincia di Milano cui e' subentrata per legge
la Citta' metropolitana  di  Milano),  intervento  comprensivo  della
costruzione di un nuovo ponte metallico a due corsie, delle opere  di
manutenzione e consolidamento  necessari  al  ponte  in  calcestruzzo
armato esistente  di  nord,  degli  interventi  di  consolidamento  e
manutenzione alle  strutture  di  elevazione  del  ponte  storico  di
Bisnate, in ottemperanza alle prescrizioni della delibera n. 121  del
2007, e dei raccordi  viabilistici  in  Provincia  di  Cremona  e  in
Provincia di Lodi; 
    9. il 18 giugno  2015  la  Regione  Lombardia  ha  comunicato  al
Ministero   delle   infrastrutture   e   dei   trasporti   l'avvenuta
sottoscrizione del citato primo atto aggiuntivo dell'8  ottobre  2014
al Protocollo di intesa del 15 novembre 2011; 
    10. il 27 maggio 2016 la Provincia  di  Cremona  ha  ultimato  il
progetto definitivo del «nuovo ponte sul fiume Adda»; 
    11. il 3 giugno 2016 la Provincia  di  Cremona  ha  approvato  in
linea tecnica il progetto  definitivo  del  «nuovo  ponte  sul  fiume
Adda»; 
    12. il 4 ottobre 2017 il Sindaco della  Citta'  Metropolitana  di
Milano ha approvato in linea tecnica il progetto  definitivo  redatto
dalla Provincia di Cremona relativo al lotto «Ponte sull'Adda»; 
    13. il 25 ottobre 2017 la Provincia di Cremona  ha  trasmesso  il
progetto definitivo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti
e alla altre amministrazioni interessate ai  fini  della  istruttoria
per l'approvazione da parte di questo Comitato; 
    14. il 29 maggio 2018  il  Comitato  tecnico  amministrativo  del
Provveditorato interregionale per le opere pubbliche  (PIOP)  per  la
Lombardia e  l'Emilia  Romagna  ha  espresso  parere  favorevole  con
prescrizioni e raccomandazioni sul  progetto  definitivo  del  «nuovo
ponte sul fiume Adda»; 
    15. il 7 febbraio 2019 la Citta' metropolitana  di  Milano  e  la
Provincia di Cremona hanno chiesto al Ministero delle  infrastrutture
e dei trasporti il cambio di soggetto aggiudicatore per  l'intervento
in esame, previa rinuncia da  parte  della  Citta'  metropolitana  di
Milano a svolgere la funzione di soggetto aggiudicatore senza  alcuna
pretesa; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ed  in  particolare,  sotto
l'aspetto attuativo, che: 
    1.  il  soggetto   aggiudicatore   e'   attualmente   la   Citta'
metropolitana di Milano (subentrata ai sensi dell'art. 1,  comma  16,
della legge 7 aprile 2014, n. 56, recante «disposizioni sulle  citta'
metropolitane, sulle  province,  sulle  unioni  e  sulle  fusioni  di
comuni», alla Provincia di Milano); 
    2. il cronoprogramma dell'intervento prevede: 
      2.1. sei mesi  circa,  da  gennaio  2019  a  giugno  2019,  per
procedure autorizzative ed espropriative; 
      2.2. nove  mesi  circa,  da  luglio  2019  a  marzo  2020,  per
progettazione esecutiva e validazione; 
      2.3. nove mesi circa, da gennaio 2020  a  settembre  2020,  per
gara d'appalto per i lavori; 
      2.4. venti mesi circa, da  ottobre  2020  a  maggio  2022,  per
esecuzione dei lavori; 
      2.5. sei mesi circa,  da  giugno  2022  a  novembre  2022,  per
collaudo dei lavori; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta  dal  Ministero
delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ed  in  particolare,  sotto
l'aspetto finanziario, che: 
    1. il limite di spesa del progetto  preliminare  fissato  con  la
delibera n. 121 del 2007 e' di 5.130.000 euro; 
    2. il Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  riferisce
ora di un costo aggiornato di 18.000.000 di  euro,  desumibile  dalla
documentazione economica allegata al progetto definitivo a cura della
Provincia di Cremona; 
    3. l'incremento del costo,  come  riferito  sinteticamente  dalla
Provincia di Cremona con nota 21 marzo 2019, n. 21239, sarebbe dovuto
alle seguenti cause: 
      3.1. aumento fisiologico dei  prezzi  di  mercato  nel  periodo
compreso  tra  la  delibera  n.  121  del  2007  (novembre  2007)   e
l'ultimazione del progetto  definitivo  redatto  dalla  Provincia  di
Cremona (maggio 2016); 
      3.2. ampliamento  del  perimetro  dell'intervento  rispetto  al
progetto preliminare approvato con la citata delibera n. 121 del 2007
e originariamente relativo al solo  ponte  sul  fiume  Adda  per  una
lunghezza di 240 m circa, e esteso con il progetto definitivo con: 
        3.2.1. la realizzazione dei raccordi stradali di collegamento
lato Spino d'Adda (CR)  e  lato  Zelo  Buon  Persico  (LO),  per  una
lunghezza complessiva dei raccordi di 1.410 m circa; 
        3.2.2. gli interventi di consolidamento e  manutenzione  alle
fondazioni e alle  strutture  di  elevazione  del  ponte  storico  di
Bisnate che, ad  opera  ultimata,  dovrebbe  essere  utilizzato  come
percorso per le utenze vulnerabili (pedoni e ciclisti), per  i  mezzi
deputati  alla  manutenzione  ed  eventualmente  per   alcuni   mezzi
agricoli. 
    4. la copertura finanziaria dell'intervento e'  assicurata  dalla
Regione Lombardia, come confermato dalla stessa Regione con  la  nota
21 marzo 2019, n. 3670, a  carico  del  «Programma  degli  interventi
prioritari sulla rete viaria di interesse  regionale -  aggiornamento
anno 2018», approvato con  delibera  di  Giunta  regionale  (DGR)  17
dicembre 2018 n. XI/1052; 
  Considerato che nella citata delibera 121 del  2007  all'intervento
risultava attribuito il CUP J91B06000240012; 
  Considerato che il suddetto CUP riguarda il progetto «S.P. ex  S.S.
415 Paullese - Nuovo ponte sull'Adda. Riqualifica viabilita' ex  S.S.
415»,  e'  stato  generato  nel  dicembre  del  2006,  e'   intestato
all'Amministrazione provinciale di Milano (ora  Citta'  metropolitana
di Milano) e che il codice risultava, al momento  della  acquisizione
della proposta del Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti,
impropriamente «chiuso» dal 18 novembre 2014; 
  Considerato  che  il  sistema  CUP  per   l'intervento   in   esame
restituisce anche il codice G41B03000270002, generato nel giugno  del
2015, che riguarda il  progetto  «S.P.  CR  ex  S.S.  415  Paullese -
Raddoppio del ponte  sul  fiume  Adda  e  dei  relativi  raccordi  in
Provincia  di  Cremona  e  di  Lodi»,  intestato  all'Amministrazione
provinciale di Cremona, con stato «attivo»; 
  Considerato che la contemporanea presenza nel sistema  CUP  di  due
codici riferibili sostanzialmente allo stesso intervento  costituisce
motivo di possibili anomalie nella registrazione de flussi finanziari
e nella documentazione  amministrativa  riguardante  l'intervento  in
esame; 
  Preso atto che la struttura di supporto  CUP,  operante  presso  il
DIPE, ha provveduto a sostituire il codice CUP J91B06000240012 con il
codice  G41B03000270002,  eliminando  le   possibili   ambiguita'   e
ricostituendo una corrispondenza univoca tra l'intervento in esame  e
il codice CUP che lo individua; 
  Preso atto che il Ministero delle infrastrutture  e  dei  trasporti
con la citata ultima nota del 2 aprile 2019 ha chiesto l'esame  e  il
parere di questo Comitato sulla modifica del  soggetto  aggiudicatore
dell'intervento  «nuovo  ponte  sul  fiume  Adda»   riservandosi   di
sottoporre successivamente il progetto definitivo dell'intervento per
l'approvazione da parte di questo Comitato; 
  Considerato che la modifica del  soggetto  aggiudicatore  e'  stata
concordata  dalle  amministrazioni  coinvolte  con  il   primo   atto
aggiuntivo dell'8  ottobre  2014  al  Protocollo  di  intesa  del  15
novembre 2011; 
  Considerato che sulla base di detto atto aggiuntivo la Provincia di
Cremona  si  e'   fatta   carico   della   progettazione   definitiva
dell'intervento pur in mancanza di una  specifica  autorizzazione  da
parte di questo Comitato; 
  Considerato che il progetto definitivo ha registrato un  incremento
di costo da 5.130.000 euro  del  progetto  preliminare  agli  attuali
18.000.000 di euro del progetto definitivo; 
  Considerato che in questa fase non e' richiesta  l'approvazione  di
questo Comitato del progetto definitivo, dovendosi prima formalizzare
la procedura del cambio  del  soggetto  aggiudicatore  (Provincia  di
Cremona); 
  Considerato pertanto che la presente  delibera  e'  essenziale  per
superare  gli  ostacoli  amministrativi  e  procedurali  dovuti  alla
necessita' di approvare il cambio del soggetto  aggiudicatore,  senza
il quale non sarebbe possibile chiedere da parte della  Provincia  di
Cremona  la  verifica  di   ottemperanza   sull'opera,   propedeutica
all'approvazione da parte di questo Comitato del progetto  definitivo
in  questione,  e  versare,  conseguentemente,  il  contributo   alla
Commissione VIA/VAS del Ministero dell'ambiente e  della  tutela  del
territorio e del mare; 
  Considerato che il vincolo preordinato all'esproprio apposto con la
delibera n. 121 del 2007 e' scaduto il 21 giugno 2015; 
  Ritenuto quindi che in  occasione  della  sottoposizione  a  questo
Comitato del progetto definitivo dell'intervento il  Ministero  delle
infrastrutture  debba  richiedere   la   reiterazione   del   vincolo
preordinato all'esproprio apposto con la delibera n. 121 del 2007 per
le parti del progetto  invariate  rispetto  al  progetto  preliminare
approvato con la medesima delibera, ai fini della  relativa  motivata
deliberazione di questo Comitato; 
  Su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti  dal
Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi  e  per
gli effetti del combinato disposto degli articoli 214,  comma  11,  e
216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e
del decreto legislativo n. 163 del 2006 e  successive  modificazioni,
da cui  deriva  la  sostanziale  applicabilita'  di  tale  previgente
disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative,  avviate  prima
del 19 aprile 2016. 
  1. E' autorizzata la  modifica  del  soggetto  aggiudicatore  dalla
Citta'  metropolitana  di  Milano  alla  Provincia  di  Cremona   per
l'intervento «S.P. ex S.S.  415  Paullese -  Nuovo  ponte  sul  fiume
Adda - Lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda  e  dei  relativi
raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi». 
  2. In occasione della sottoposizione a questo Comitato del progetto
definitivo dell'intervento il Ministero delle  infrastrutture  e  dei
trasporti dovra'  precisare  che  il  progetto  da  approvare  ha  un
perimetro diverso dal progetto preliminare approvato con la  delibera
n. 121 del 2007 e proporre un'approvazione  ai  sensi  dell'art.  166
delle decreto legislativo n. 163 del 2006 per le parti  del  progetto
invariate rispetto al progetto preliminare e ai sensi dell'art.  167,
comma 5, del medesimo decreto legislativo n.  163  del  2006  per  le
parti del progetto  di  nuova  introduzione  o  variate  rispetto  al
progetto preliminare. 
  3. Nella medesima  occasione,  in  merito  al  vincolo  preordinato
all'esproprio, il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
dovra': 
    3.1.  richiedere  la   reiterazione   del   vincolo   preordinato
all'esproprio apposti con la delibera n. 121 del 2007  per  le  parti
del progetto invariate rispetto al progetto preliminare approvato con
la medesima delibera, ai fini della relativa  motivata  deliberazione
di questo Comitato; 
    3.2. chiedere l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio
sulle aree del progetto di nuova introduzione o variate  rispetto  al
progetto preliminare; 
  4. Riferire  analiticamente  le  cause  dell'incremento  del  costo
dell'intervento da 5.130.000 euro a 18.000.000  di  euro,  ponendo  a
confronto i quadri economi del progetto preliminare  e  del  progetto
definitivo; 
  5. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad
assicurare, per  conto  di  questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti relativi al progetto; 
  6. Il CUP G41B03000270002, assegnato all'intervento, sostituisce il
codice CUP  J91B06000240012,  in  precedenza  assegnato  all'opera  e
riportato nella delibera n. 121 del 2007, e dovra' essere evidenziato
in tutta la documentazione riguardante l'intervento stesso. 
 
    Roma, 4 aprile 2019 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
 
Il segretario: Giorgetti 

Registrato alla Corte dei conti il 19 giugno 2019 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze. n. 1-909