L'AUTORITA' per le garanzie nelle comunicazioni Nella riunione di Consiglio del 13 febbraio 2020; Vista la legge 14 dicembre 1995, n. 481, recante «Norme per la concorrenza e la regolazione dei servizi di pubblica utilita'. Istituzione delle autorita' di regolazione dei servizi di pubblica utilita'» e, in particolare, l'art. 2, comma 38, lett. b); Vista la legge 31 luglio 1997, n. 249, recante «Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»; Visto l'art. 2 del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante «Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonche' di innovazione tecnologica», ai sensi del quale «All'art. 7, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, le parole «fino a non oltre il 31 dicembre 2019» sono sostituite dalle seguenti: «fino a non oltre il 31 marzo 2020»; Vista la direttiva n. 2002/20/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 7 marzo 2002, che istituisce un quadro normativo comune per le reti ed i servizi di comunicazione elettronica, come modificata dalla direttiva n. 2009/140/CE; Visto il decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259, recante «Codice delle comunicazioni elettroniche» (di seguito codice); Visto l'art. 1, comma 1, lettera g) del codice, ai sensi del quale «per «autorizzazione generale» si intende il regime giuridico che disciplina la fornitura di reti o di servizi di comunicazione elettronica, anche ad uso privato, ed i relativi obblighi specifici per il settore applicabili a tutti i tipi o a tipi specifici di servizi e di reti di comunicazione elettronica, conformemente al codice»; Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante «Testo unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici»; Vista la legge 23 dicembre 2005, n. 266, recante «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2006)» e, in particolare, il suo art. 1, comma 65, secondo cui «[a] decorrere dall'anno 2007 le spese di funzionamento [...] dell'autorita' per le garanzie nelle comunicazioni [...] sono finanziate dal mercato di competenza, per la parte non coperta da finanziamento a carico del bilancio dello Stato, secondo modalita' previste dalla normativa vigente ed entita' di contribuzione determinate con propria deliberazione da ciascuna autorita', nel rispetto dei limiti massimi previsti per legge, versate direttamente alle medesime autorita'» nonche' il successivo comma 66, secondo cui l'autorita' ha il potere di adottare le variazioni della misura e delle modalita' della contribuzione «nel limite massimo del 2 per mille dei ricavi risultanti dal bilancio approvato precedentemente alla adozione della delibera»; Visto l'art. 2 del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante «Disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonche' di innovazione tecnologica», ai sensi del quale «All'art. 7, comma 1, del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, le parole «fino a non oltre il 31 dicembre 2019» sono sostituite dalle seguenti: «fino a non oltre il 31 marzo 2020»; Vista la delibera n. 434/19/CONS, del 4 novembre 2019, recante «Misura e modalita' di versamento del contributo dovuto all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni per l'anno 2020 dai soggetti che operano nei settori delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media»; Considerato che ai sensi dell'art. 1, comma 65, secondo periodo, della legge 23 dicembre 2005, n. 66, la delibera n. 434/19/CONS e' stata sottoposta, per l'approvazione, al Presidente del Consiglio dei ministri, sentito il Ministro dell'economia e delle finanze, con nota protocollo n. 492236/2019 del 15 novembre 2019; Vista la nota n. 21736 del 3 dicembre 2019 del Capo di Gabinetto del Ministero dell'economia e delle finanze con la quale sono state rese note le osservazioni del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato (nota protocollo n. 251916 del 2 dicembre 2019), inoltrate all'autorita' dalla Presidenza del Consiglio dei ministri - Segretariato generale con nota DICA 23107 del 4/12/2019 (ns. protocollo n. 523428/2019 del 4 dicembre 2019); Considerato che il Dipartimento della ragioneria generale dello Stato ha fatto presente «...che nel preambolo della delibera [434/19/CONS ndr], nel sesto «considerato» (pag. 3), e' indicato come totale della spesa stimata per l'anno 2020 dei settori di riferimento, l'importo di 71,787 milioni di euro - anziche' 72,427 milioni di euro come risulta nella relazione tecnico-finanziaria - poiche' la spesa per i servizi media e' indicata in 27,681 milioni di euro (nella relazione tecnico-finanziaria e' prevista in 28,321 milioni di euro)» e che pertanto l'autorita' e' stata invitata a integrare il preambolo della delibera n. 434/19/CONS precisando la stima del fabbisogno per l'anno 2020 del settore dei servizi media; Vista la nota protocollo n. 530747/2019 del 9 dicembre 2019 con la quale il Capo di Gabinetto dell'Autorita' ha riscontrato la citata richiesta di chiarimenti della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri del 27 gennaio 2020 con cui e' stata approvata, ai fini dell'esecutivita', la delibera n. 434/19/CONS concernente «Misura e modalita' di versamento del contributo dovuto all'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni per l'anno 2020 dai soggetti che operano nei settori delle comunicazioni elettroniche e dei servizi media»; Udita la relazione del commissario Antonio Martusciello, relatore ai sensi dell'art. 31 del regolamento concernente l'organizzazione ed il funzionamento dell'Autorita'; Delibera: Art. 1 Modifiche e integrazioni alla delibera n. 434/19/CONS 1. Nel preambolo della delibera n. 434/19/CONS il sesto «considerato» e' sostituito dai seguenti: «Considerato che la stima dei costi amministrativi complessivi che l'autorita', per l'anno 2020, dovra' finanziare per sostenere le attivita' relative ai mercati di competenza, ad esclusione di quello postale, e' pari a 72,427 milioni di euro, di cui 44,106 milioni di euro per le attivita' di cui all'art. 34 del codice delle comunicazioni elettroniche e 28,321 milioni di euro per le attivita' relative agli altri mercati di competenza dell'autorita' (radio-televisione, editoria, pubblicita', etc.); Considerato che con riferimento al settore dei servizi media, 550 mila euro trovano copertura con il gettito derivante dalle attivita' svolte nell'ambito della commercializzazione dei diritti audiovisivi sportivi ex legge n. 9/2008 e 90 mila euro con i contributi derivanti dal rilascio delle autorizzazioni alla diffusione via satellite dei programmi televisivi ex delibera n. 405/02/CONS, riducendo il fabbisogno da finanziare a 27,681 milioni di euro; Considerato, quindi, che la stima dei costi amministrativi da finanziare attraverso il contributo disciplinato dalla presente delibera e' pari a 71,787 di cui 44,106 milioni di euro a carico degli operatori del settore delle comunicazioni elettroniche e 27,681 milioni di euro a carico dei soggetti operanti nel settore dei servizi media;» 2. La delibera n. 434/19/CONS e' pubblicata sul sito web dell'autorita' nella versione consolidata di cui all'allegato A alla presente delibera. La presente delibera e' pubblicata sul sito web dell'autorita'. Roma, 13 febbraio 2020 Il Presidente Cardani Il commisario relatore Martusciello Il segretario generale f.f. Sansalone