IL MINISTRO DELL'AMBIENTE 
                    E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO 
                             E DEL MARE 
 
  Vista la legge 8 luglio 1986, n. 349, che ha istituito il Ministero
dell'ambiente e ne ha definito le funzioni; 
  Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400; 
  Vista la legge 6 dicembre 1991, n. 394; 
  Vista la direttiva n. 92/43/CEE del Consiglio del  21  maggio  1992
relativa alla conservazione degli habitat naturali e  seminaturali  e
della flora e della fauna selvatiche; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre  1997,
n. 357; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; 
  Vista la legge 17 luglio 2006, n. 233; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  19
giugno 2019, n. 97, come modificato dal decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 6 novembre 2019, n. 138; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio del 3 settembre 2002, recante «Linee guida per la gestione
dei siti Natura 2000», pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del
24 settembre 2002; 
  Visto il decreto del Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela  del
territorio e del mare del 17 ottobre 2007, recante «Rete Natura 2000.
Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione
relative  a  Zone  speciali  di  conservazione  (ZSC)  e  a  Zone  di
protezione speciale (ZPS)», pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  n.
258 del 6 novembre 2007, e successive modificazioni; 
  Vista la decisione di esecuzione della Commissione europea  del  28
novembre 2019, che adotta il tredicesimo elenco aggiornato  dei  siti
di importanza comunitaria per la regione  biogeografica  continentale
(EU) 2020/97; 
  Visto l'aggiornamento dei contenuti della banca dati  Natura  2000,
trasmesso dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e
del mare, Direzione generale per  il  patrimonio  naturalistico,  con
lettera prot. 27414 del 20 aprile 2020 alla Rappresentanza permanente
d'Italia presso l'Unione europea,  per  il  successivo  inoltro  alla
Commissione europea, Direzione generale ambiente; 
  Vista la comunicazione della Commissione europea del 3 maggio  2011
denominata «La nostra assicurazione sulla vita,  il  nostro  capitale
naturale: una Strategia europea per la biodiversita' verso il 2020»; 
  Vista la  nota  della  Commissione  europea  del  14  maggio  2012,
relativa alla designazione  delle  Zone  speciali  di  conservazione,
trasmessa  dalla  Direzione  generale  ambiente  con  lettera   prot.
ENV/PB//SL/MOB/flAres 707955 del 13 giugno 2012; 
  Vista la nota della  Commissione  europea  del  23  novembre  2012,
relativa alla definizione degli obiettivi di conservazione per i siti
Natura 2000, trasmessa dalla Direzione generale ambiente con  lettera
prot. ENV B.3 SL/FK/esAres (2013) 306477 dell'8 marzo 2013; 
  Vista la Strategia nazionale per la biodiversita', predisposta  dal
Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare  ai
sensi  dell'art.  6  della  Convenzione  sulla  diversita'  biologica
adottata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992 e  ratificata  dall'Italia
con la legge 14 febbraio 1994, n.  124,  sulla  quale  la  Conferenza
Stato-regioni ha sancito l'intesa il 7 ottobre 2010; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e  della  tutela
del territorio e del mare e con il  Ministro  della  salute,  del  22
gennaio 2014, di adozione del Piano di  azione  nazionale  per  l'uso
sostenibile dei prodotti  fitosanitari,  ai  sensi  dell'art.  6  del
decreto legislativo 14 agosto 2012, n. 150; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, di concerto con il Ministro dell'ambiente e  della  tutela
del territorio e del mare e con il  Ministro  della  salute,  del  10
marzo 2015, con il quale, in attuazione del paragrafo A.5.1 del sopra
citato Piano di azione nazionale, sono state emanate le «Linee  guida
di indirizzo per  la  tutela  dell'ambiente  acquatico  e  dell'acqua
potabile e per la riduzione dell'uso di prodotti fitosanitari  e  dei
relativi rischi nei siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette»; 
  Visto il decreto ministeriale del 26 maggio  2009  di  approvazione
del regolamento di esecuzione e di  organizzazione  dell'area  marina
protetta di Miramare; 
  Vista la deliberazione della giunta  regionale  del  Friuli-Venezia
Giulia del 4 ottobre 2019, n. 1701 con cui si approvano gli obiettivi
e le misure di conservazione per tre siti marini; 
  Vista la deliberazione della giunta regionale 17  aprile  2020,  n.
581 che dispone la sostituzione dell'allegato 4  della  predetta  DGR
1701/2019; 
  Vista la nota prot.  2020/03  del  10  gennaio  2020  del  soggetto
gestore dell'area marina protetta Miramare con cui si  approvano  gli
obiettivi e le misure  di  conservazione  individuati  dalla  Regione
Friuli-Venezia Giulia e si impegna a integrarli  negli  strumenti  di
pianificazione e regolamentazione dell'area marina; 
  Considerato che i criteri minimi uniformi di cui all'art. 2,  comma
4, del citato decreto del Ministro dell'ambiente e della  tutela  del
territorio e del mare del 17 ottobre 2007 si  applicano  a  tutte  le
Zone speciali di conservazione; 
  Considerato  che,  ferme  restando  le  misure   di   conservazione
individuate  con  i  sopra  citati   atti,   dette   misure   possono
all'occorrenza essere ulteriormente integrate, entro sei  mesi  dalla
data del presente decreto, con altri piani di sviluppo  e  specifiche
misure regolamentari, amministrative o contrattuali; 
  Considerato che la Regione autonoma  Friuli-Venezia  Giulia,  entro
sei mesi dalla data di emanazione del presente decreto,  comunichera'
al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e  del  mare
il  soggetto  affidatario  della  gestione  di  ciascuna  delle   ZSC
designate per i siti, o loro porzioni, non ricadenti  all'interno  di
aree protette nazionali; 
  Considerata la  necessita'  di  assicurare  l'allineamento  fra  le
misure di conservazione e la banca dati  Natura  2000,  mediante  una
verifica da effettuarsi da parte della Regione e degli  enti  gestori
delle aree naturali protette di rilievo nazionale, per le parti delle
ZSC ricadenti all'interno del territorio  di  competenza,  entro  sei
mesi dalla data del presente decreto; 
  Considerato  che  sulla  base  del  monitoraggio  dello  stato   di
conservazione delle specie e degli habitat di  interesse  comunitario
potranno essere definite integrazioni  o  modifiche  alle  misure  di
conservazione, secondo la procedura di cui all'art. 2, comma  1,  del
citato  decreto  del  Ministro  dell'ambiente  e  della  tutela   del
territorio e del mare del 17 ottobre 2007; 
  Ritenuto di provvedere, ai sensi dell'art. 3, comma 2, del  decreto
del Presidente della Repubblica n. 357 del  1997,  alla  designazione
quali «Zone speciali  di  conservazione»  di  3  siti  di  importanza
comunitaria della regione biogeografica continentale  insistenti  nel
territorio della Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia; 
  Vista l'intesa sul presente decreto espressa dalla Regione Autonoma
Friuli-Venezia Giulia con delibera  della  giunta  regionale  del  29
maggio 2020, n. 795; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                       Designazione delle ZSC 
 
  1. Sono designati quali Zone speciali di conservazione (ZSC)  della
regione  biogeografica  continentale  tre  (3)  siti  insistenti  nel
territorio  della  Regione  autonoma  Friuli-Venezia   Giulia,   gia'
proposti  alla  Commissione  europea   quali   Siti   di   importanza
comunitaria (SIC) ai sensi dell'art. 4, paragrafo 1, della  direttiva
n. 92/43/CEE, come da allegato 1 che costituisce parte integrante del
presente decreto. 
  2. La cartografia e i tipi di habitat naturali e  delle  specie  di
fauna e flora selvatica per i quali le ZSC di cui  al  comma  1  sono
designate, sono quelli comunicati alla Commissione  europea,  secondo
il formulario standard dalla stessa predisposto,  relativamente  agli
omonimi SIC con lettera della Direzione generale  per  il  patrimonio
naturalistico, prot. 27414 del 20 aprile 2020. Tale documentazione e'
pubblicata, a seguito dell'emanazione del presente decreto, nel  sito
internet del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio  e
del mare www.minambiente.it nell'apposita sezione relativa  alle  ZSC
designate. Le eventuali modifiche sono apportate nel  rispetto  delle
procedure europee e sono riportate in detta sezione.