IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Vista la Strategia italiana per la banda ultra larga, approvata dal
Consiglio dei ministri il 3 marzo  2015,  in  coerenza  con  l'Agenda
europea 2020, la quale  definisce  i  principi  posti  a  base  delle
iniziative pubbliche a sostegno  dello  sviluppo  della  banda  ultra
larga per gli anni 2014-2020, affidando al Ministero  dello  sviluppo
economico l'attuazione delle misure previste e prevedendo,  altresi',
un Comitato interistituzionale con le funzioni di definire  le  linee
di indirizzo per coordinare e monitorare l'attuazione della strategia
italiana per la banda ultra larga; 
  Visto l'Accordo di programma  stipulato  il  20  ottobre  2015  tra
Ministero dello  sviluppo  economico,  Invitalia  S.p.a.  e  Infratel
Italia S.p.a., «che definisce le modalita' di collaborazione  per  la
realizzazione delle attivita' inerenti il  potenziamento  della  rete
infrastrutturale pubblica per la banda larga ed ultra larga in  tutte
le zone sottoutilizzate del Paese»; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica (CIPE) n. 65  del  6  agosto  2015,  recante
«Fondo sviluppo e coesione 2014-2020: piano di  investimenti  per  la
diffusione della banda ultra larga», come  integrata  dalla  delibera
Comitato interministeriale per la programmazione economica n.  6  del
1° maggio  2016,  recante  «Fondo  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
2014-2020 - Modifica della delibera Comitato interministeriale per la
programmazione economica n. 65/2015  (Piano  diffusione  banda  ultra
larga)»; 
  Visto l'Accordo quadro  dell'11  febbraio  2016  redatto  ai  sensi
dell'art. 4 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.  281  e  della
delibera Comitato interministeriale per la programmazione economica 6
agosto 2015, n. 65 tra il Governo, le regioni e le Province  autonome
di Trento e Bolzano per lo  sviluppo  della  banda  ultra  larga  sul
territorio nazionale verso gli obiettivi EU 2020; 
  Visto l'aiuto di Stato SA.41647  (2016/N)  «Strategia  banda  ultra
larga» approvato con decisione del 30 giugno 2016 C(2016)3931 con  la
quale la Commissione europea ha ritenuto l'aiuto compatibile  con  la
normativa europea sugli aiuti di Stato; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica (CIPE) n. 6 del 1° maggio 2016; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica (CIPE) n. 71 del 7 agosto 2017 con la quale,
tra l'altro, in attuazione del punto 4.3 della delibera  n.  65/2015,
vengono assegnati, a valere sulle risorse FSC relative al periodo  di
programmazione 2014-2020, 1,3 miliardi di  euro  al  Ministero  dello
sviluppo economico per interventi a sostegno della domanda; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  15
novembre 2019 registrato dal competente organo  di  controllo  il  20
novembre 2019, ricostitutivo del Comitato banda ultra larga; 
  Visti gli  articoli  107  e  108  del  Trattato  sul  funzionamento
dell'Unione europea; 
  Visto il regolamento (UE) 283/2014 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio  dell'11  marzo  2014  sugli  orientamenti  per   le   reti
transeuropee nel settore dell'infrastruttura di telecomunicazioni; 
  Visto il regolamento (UE) 2017/1953 del Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 25 ottobre 2017 recante modifica dei  regolamenti  (UE)
1316/2013  e  (UE)  283/2014  sulla  promozione  della  connettivita'
internet nelle comunita' locali; 
  Vista  la   Comunicazione   della   Commissione   europea   recante
Orientamenti dell'Unione europea per l'applicazione  delle  norme  in
materia di aiuti di Stato in relazione allo sviluppo rapido di reti a
banda larga (2013/C 25/01), del 26 gennaio 2013; 
  Vista la Comunicazione del 14 settembre 2016, «Connettivita' per un
mercato unico digitale competitivo: verso una  societa'  dei  Gigabit
europea»,  della  Commissione  europea  al  Parlamento  europeo,   al
Consiglio, al Comitato economico e  sociale  europeo  e  al  Comitato
delle regioni; 
  Vista l'indagine conoscitiva dell'8 novembre 2014  su  «Concorrenza
statica e dinamica  nel  mercato  dei  servizi  di  accesso  e  sulle
prospettive di investimento nelle reti di telecomunicazioni  a  banda
larga e ultra-larga»,  svolta  congiuntamente  da  Autorita'  garante
della concorrenza e del mercato e Autorita' per le comunicazioni; 
  Considerato che, nel contesto dell'emergenza sanitaria  determinata
da COVID-19, i collegamenti internet a banda ultralarga costituiscono
il   presupposto   per    l'esercizio    di    diritti    essenziali,
costituzionalmente  garantiti,  quali  il  diritto  allo  studio,  al
lavoro, nonche' di assicurare la stessa sopravvivenza delle imprese; 
  Ravvisato che, nel suddetto contesto  di  emergenza  sanitaria,  al
fine di garantire l'accesso ad internet in  banda  ultra  larga  alle
famiglie meno abbienti e' emersa l'esigenza di garantire loro,  oltre
ai servizi di connettivita' ad almeno 30 Mbit/s, anche i  dispositivi
necessari per  fruire  di  tali  servizi,  quali  tablet  o  personal
computer; 
  Visti i verbali delle riunioni del 5 maggio 2020 e  del  24  giugno
2020 nell'ambito delle quali il Comitato per la Banda ultra  larga  -
CoBUL ha  approvato  un  intervento  (di  seguito  denominato  «Piano
voucher  per  famiglie  meno  abbienti»)  di  sostegno  alla  domanda
finalizzato a favorire la disponibilita' di connessione a internet ad
almeno 30 Mbit/s da parte di famiglie con ISEE  inferiore  ai  20.000
euro; 
  Vista la comunicazione inoltrata dal Ministro Stefano Patuanelli al
Commissario europeo per la concorrenza Margrethe Vestager in  data  8
maggio 2020 e il piano di interventi ad essa allegato; 
  Vista la segnalazione dell'Autorita' Garante  della  concorrenza  e
del mercato, del  1°  luglio  2020,  relativa  allo  «Sviluppo  delle
infrastrutture di telecomunicazione fissa  e  mobile  a  banda  ultra
larga in un'ottica di promozione degli investimenti e  tutela  di  un
necessario gioco concorrenziale», inviata al Ministero dello sviluppo
economico, ai sensi dell'art. 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287; 
  Vista la decisione n. C(2020)5269 final, del 4 agosto 2020, con  la
quale la Commissione europea ha ritenuto la misura a  sostegno  della
connettivita' per  le  famiglie  meno  abbienti  compatibile  con  la
normativa europea sugli aiuti di Stato; 
  Ritenuto che alle  attivita'  funzionali  al  raggiungimento  degli
obiettivi oggetto del  presente  decreto  possa  provvedere  Infratel
Italia  S.p.a.,  societa'  in  house  del  Ministero  dello  sviluppo
economico; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                               Oggetto 
 
  1. Il Ministero dello sviluppo economico promuove il Piano  voucher
per famiglie meno abbienti ed affida la realizzazione delle  relative
attivita' ad Infratel Italia S.p.a. 
  2. Il Piano voucher per famiglie meno abbienti e' un intervento  di
sostegno alla domanda  per  garantire  la  fruizione  di  servizi  di
connessione ad internet in banda ultra larga da parte delle  famiglie
con ISEE inferiore ai 20.000 euro.