IL MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE 
                       ALIMENTARI E FORESTALI 
 
                           di concerto con 
 
                      IL MINISTRO DELL'ECONOMIA 
                           E DELLE FINANZE 
 
  Vista la legge 29 dicembre 1990, n. 428, concernente  «Disposizioni
per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia
alle Comunita' europee. (Legge comunitaria  per  il  1990)»,  con  il
quale si dispone che il Ministro delle politiche agricole, alimentari
e forestali, d'intesa con la Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le regioni e le Province  autonome  di  Trento  e  Bolzano,
nell'ambito   di   propria   competenza,   provvede    con    decreto
all'applicazione nel territorio  nazionale  dei  regolamenti  emanati
dalla Comunita' europea e, in particolare, l'art. 4, comma 3; 
  Visto l'art. 3 del decreto legislativo  28  agosto  1997,  n.  281,
recante  «Definizione  ed  ampliamento   delle   attribuzioni   della
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le
Province autonome di Trento e Bolzano ed unificazione, per le materie
ed i compiti di interesse comune delle regioni, delle Province e  dei
comuni, con la Conferenza Stato - citta' ed autonomie locali»; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante  «Norme
generali  sull'ordinamento   del   lavoro   alle   dipendenze   delle
amministrazioni»  e  in  particolare   l'art.   4,   riguardante   la
ripartizione tra  funzione  di  indirizzo  politico-amministrativo  e
funzione  di  gestione  e  concreto   svolgimento   delle   attivita'
amministrative; 
  Visto il decreto legislativo 21  maggio  2018,  n.  74  cosi'  come
modificato e integrato dal decreto legislativo 4 ottobre 2019, n. 116
recante  «Riorganizzazione  dell'Agenzia   per   le   erogazioni   in
agricoltura - AGEA e per il riordino del sistema  dei  controlli  nel
settore agroalimentare, in attuazione dell'art. 15,  della  legge  28
luglio 2016, n. 154»; 
  Vista la legge 9 agosto 2018, n. 97,  relativa  a  «conversione  in
legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 luglio  2018,  n.  86,
recante  disposizioni  urgenti   in   materia   di   riordino   delle
attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attivita' culturali e del
turismo,  delle  politiche  agricole   alimentari   e   forestali   e
dell'ambiente e della tutela del territorio e del  mare,  nonche'  in
materia di famiglia e disabilita'»; 
  Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  8
febbraio 2019, n.  25,  recante  Regolamento  di  organizzazione  del
Ministero  delle  politiche  agricole  alimentari,  forestali  e  del
turismo, a norma dell'art. 1, comma 9, del  decreto-legge  12  luglio
2018, n. 86, convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  9  agosto
2018, n. 97, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale - Serie  generale  -
n. 74 del 28 marzo 2019; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole  alimentari,
forestali e del  turismo,  del  27  giugno  2019,  n.  6834,  recante
individuazione degli uffici di livello dirigenziale non generale  del
Ministero  delle  politiche  agricole  alimentari,  forestali  e  del
turismo e definizione delle attribuzioni e relativi compiti; 
  Visto  il  decreto-legge  21  settembre  2019,   n.   104   recante
«Disposizioni urgenti per il  trasferimento  di  funzioni  e  per  la
riorganizzazione dei Ministeri per i beni e le  attivita'  culturali,
delle politiche agricole alimentari, forestali e del  turismo,  dello
sviluppo  economico,  degli  affari  esteri  e   della   cooperazione
internazionale, delle infrastrutture e dei trasporti e  dell'ambiente
e  della  tutela  del  territorio  e  del  mare,   nonche'   per   la
rimodulazione degli stanziamenti per la revisione dei ruoli  e  delle
carriere e per i compensi per il lavoro straordinario delle Forze  di
polizia e delle Forze armate e  per  la  continuita'  delle  funzioni
dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni»,  convertito  con
modificazioni dalla legge 18 novembre 2019, n. 132; 
  Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  5
dicembre 2019, recante «Regolamento di riorganizzazione del Ministero
delle politiche agricole alimentari e forestali» a norma dell'art. 1,
comma 4 del decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104,  convertito  con
modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n. 132, ammesso a  visto
e registrazione della Corte di conti al n. 89  in  data  17  febbraio
2020 ed in corso di pubblicazione; 
  Visto il decreto-legge 19 maggio 2020,  n.  34  contenente  «Misure
urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19» ed in particolare l'art. 223 che  prevede  lo  stanziamento
dell'importo di 100 milioni di euro per  l'anno  2020,  da  destinare
alle imprese viticole obbligate alla tenuta del  Registro  telematico
che si impegnano alla riduzione volontaria della  produzione  di  uve
destinate a  vini  di  qualita'  a  denominazione  di  origine  ed  a
indicazione geografica attraverso la pratica della vendemmia verde da
realizzare nella corrente campagna 2019/2020; 
  Visto il decreto-legge 19 maggio 2020, n.  34,  contenente  «Misure
urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19» ed in particolare gli  articoli  61  e  63,  relativi  agli
adempimenti connessi alla registrazione degli aiuti concessi ai sensi
della Comunicazione della Commissione europea C (2020) 1863  final  -
«Quadro temporaneo per  le  misure  di  aiuto  di  Stato  a  sostegno
dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19»; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali del  18  luglio  2019,  n.  7701  contenente  «Disposizioni
nazionali di attuazione del regolamento delegato (UE) 2018/273 e  del
regolamento di esecuzione (UE)  2018/274  della  Commissione  dell'11
dicembre 2017 inerenti le dichiarazioni di vendemmia e di  produzione
vinicola»; 
  Vista la comunicazione della Commissione europea «Quadro temporaneo
per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale
emergenza del COVID-19» del 19 marzo 2020, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale dell'Unione  europea  C  91  I  del  20  marzo  2020,  come
modificate dalle comunicazioni della Commissione europea del 3 aprile
2020 e dell'8 maggio 2020, pubblicate rispettivamente nella  Gazzetta
Ufficiale dell'Unione europea C 112 I  del  4  aprile  2020  e  nella
Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea C 164 del 13 maggio 2020; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali, in corso di notifica  alla  Commissione  europea,  recante
misure a  sostegno  delle  imprese  attive  nei  settori  agricolo  e
forestale e delle attivita' ivi connesse e nei settori della pesca  e
acquacoltura, in relazione all'emergenza epidemiologica da Covid-19; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  31  maggio
2017, n. 115, pubblicato nella Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana - Serie generale -  n.  175  del  28  luglio  2017,  recante
«Regolamento recante la disciplina per il funzionamento del  Registro
nazionale degli aiuti di Stato, ai sensi dell'art. 52, comma 6, della
legge 24 dicembre 2012, n. 234 e successive modifiche e integrazioni»
e, in particolare, l'art. 6 «Aiuti nei settori agricoltura e pesca» e
l'art. 9 «registrazione degli aiuti individuali»; 
  Considerato che la riduzione della produzione, a cui  i  produttori
aderiscono su base volontaria, costituisce il risultato finale di  un
insieme  di  pratiche   agricole   volte   al   miglioramento   della
sostenibilita' del processo produttivo e della qualita' del  prodotto
da avviare alla trasformazione; 
  Considerato il particolare stato di crisi del settore  vitivinicolo
a  seguito  della  diffusione  dell'epidemia  da  Covid-19,  che   ha
determinato un forte rallentamento delle vendite, in particolare  del
canale Ho.Re.Ca (Hotellerie-Restaurant-Cafe') e  delle  esportazioni,
causando,  di  conseguenza,  un  aumento  degli  stocks  di  prodotto
invenduto che potrebbe avere  ripercussioni  molto  negative  per  il
livello dei prezzi, tenuto conto dell'imminente campagna vendemmiale; 
  Ritenuto necessario,  ai  fini  del  raggiungimento  dell'obiettivo
della riduzione della produzione e del miglioramento della  qualita',
garantire la piu' ampia partecipazione delle imprese vitivinicole  ai
benefici  di  cui  al  presente  provvedimento,  adottando  procedure
amministrative  finalizzate  alla  massima  efficacia   della   spesa
evitando un sottoutilizzo delle risorse assegnate; 
  Considerato pertanto opportuno,  per  raggiungere  tali  finalita',
accogliere in fase di ammissibilita' un numero di  domande  di  aiuto
cui corrisponde un fabbisogno di  spesa  per  il  5%  superiore  alla
disponibilita' finanziaria, da rideterminare, se del caso, in fase di
pagamento, riducendo l'importo unitario dell'aiuto da  concedere  nei
limiti della disponibilita' recata dall'art. 223 del decreto-legge 19
maggio 2020, n. 34; 
  Ritenuto pertanto necessario, al fine di far fronte alla  crisi  di
mercato nel settore  vitivinicolo  conseguente  alla  diffusione  del
virus COVID-19, emanare le disposizioni applicative per la  riduzione
delle  rese  dei  vini  a  denominazione  di  origine  e  indicazione
geografica; 
  Acquisita l'intesa della Conferenza permanente per i  rapporti  tra
lo Stato, le regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano nella
seduta del 9 luglio 2020; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                       Ambito di applicazione 
 
  1. Ai sensi dell'art. 223 del decreto-legge 19 maggio 2020, n.  34,
richiamato in premessa e' stanziato l'importo di euro 100 milioni  da
erogare a titolo di aiuto a favore dei produttori di cui  all'art.  3
che aderiscono alla misura  consistente  nella  riduzione  volontaria
della produzione di uve destinate alla produzione di vini di qualita'
a denominazione di origine e ad indicazione geografica.