IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Vista la legge 27 febbraio 1967, n.  48,  recante  «Attribuzioni  e
ordinamento  del  Ministero  del  bilancio  e  della   programmazione
economica  e  istituzione  del   Comitato   dei   Ministri   per   la
programmazione  economica»,  e  successive   modificazioni,   e,   in
particolare, l'art. 16, concernente la costituzione e le attribuzioni
del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione   economica
(CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative  alla
composizione dello stesso Comitato; 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 7 agosto 1990,  n.  241,  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti amministrativi», e successive modificazioni; 
  Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che  all'art.  1,  comma  5,
istituisce presso questo Comitato il «Sistema di  monitoraggio  degli
investimenti   pubblici»   (MIP),   con   il   compito   di   fornire
tempestivamente  informazioni  sull'attuazione  delle  politiche   di
sviluppo e funzionale all'alimentazione  di  una  banca  dati  tenuta
nell'ambito di questo stesso Comitato; 
  Visto il «Nuovo piano generale dei trasporti  e  della  logistica»,
sul quale questo  Comitato  si  e'  definitivamente  pronunciato  con
delibera 1° febbraio 2001, n. 1 pubblicata nella  Gazzetta  Ufficiale
n. 54 del 2001, e che e' stato approvato con decreto  del  Presidente
della Repubblica 14 marzo 2001; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001,  n.
327,  recante  il  testo  unico  delle  disposizioni  legislative   e
regolamentari in materia di espropriazione per pubblica  utilita',  e
successive modificazioni; 
  Vista la delibera  21  dicembre  2001,  n.  121,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 68 del 2002 - Supplemento ordinario n. 51,  con
la quale questo Comitato, ai sensi della legge 21 dicembre  2001,  n.
443, recante «Delega al  Governo  in  materia  di  infrastrutture  ed
insediamenti  produttivi  strategici  ed  altri  interventi  per   il
rilancio delle attivita' produttive», ha approvato  il  1°  Programma
delle  infrastrutture  strategiche,  che  include  nell'allegato   1,
nell'ambito  del  «Corridoio  plurimodale  padano»,  l'infrastruttura
«Asse ferroviario  sull'itinerario  del  Corridoio  5  Lione  -  Kiev
(Torino-Trieste)»  (ora   denominato   «Mediterraneo»   che   collega
Tarragona-Barcellona-Perpignan-Marsiglia/Lione-Torino-Novara-Milano-V
erona-Padova-Venezia-Ravenna/Trieste/Capodistria-Lubiana-Budapest); 
  Vista la normativa vigente in materia di Codice unico  di  progetto
(CUP) e, in particolare: 
    1. la  delibera  27  dicembre  2002,  n.  143,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 87  del  2003,  e  la  relativa  errata-corrige
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  140  del  2003,  nonche'  la
delibera  29  settembre  2004,  n.  24,  pubblicata  nella   Gazzetta
Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato  ha  definito
il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP  deve
essere riportato su tutti i  documenti  amministrativi  e  contabili,
cartacei e informatici, relativi a progetti di investimento pubblico,
e  deve  essere  utilizzato  nelle  banche  dati  dei  vari   sistemi
informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 
    2.  la  legge  16  gennaio  2003,  n.  3,  recante  «Disposizioni
ordinamentali in materia di pubblica amministrazione»  che,  all'art.
11, dispone che ogni progetto di investimento  pubblico  deve  essere
dotato di un CUP; 
    3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, e  successive  modificazioni,
che, tra l'altro,  definisce  le  sanzioni  applicabili  in  caso  di
mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; 
  Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato,
tra  l'altro,  indicazioni  di  ordine  procedurale   riguardo   alle
attivita' di supporto che il Ministero  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti (MIT) e'  chiamato  a  svolgere  ai  fini  della  vigilanza
sull'esecuzione degli  interventi  inclusi  nel  1°  Programma  delle
infrastrutture strategiche; 
  Vista la sentenza del 25 settembre 2003, n. 303, con  la  quale  la
Corte costituzionale, nell'esaminare le censure mosse alla  legge  n.
443  del  2001  e  ai  decreti  legislativi  attuativi,  si  richiama
all'imprescindibilita' dell'intesa tra Stato  e  singola  regione  ai
fini dell'attuabilita' del Programma delle infrastrutture strategiche
interessanti il territorio di competenza, sottolineando come l'intesa
possa  anche  essere  successiva  ad   un'individuazione   effettuata
unilateralmente dal Governo e precisando che i finanziamenti concessi
all'opera sono da considerare  inefficaci  finche'  l'intesa  non  si
perfezioni; 
  Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il
«Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture
in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e  successive
modificazioni e, in particolare, gli articoli 165,  183,  comma  6  e
185, comma 2; 
  Visto il decreto legislativo 6  settembre  2011,  n.  159,  recante
«Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,  nonche'
nuove disposizioni in materia di documentazione  antimafia,  a  norma
degli articoli 1  e  2  della  legge  13  agosto  2010,  n.  136»,  e
successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo 29  dicembre  2011,  n.  229,  recante
«Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g),  della  legge
31 dicembre 2009, n. 196, in materia  di  procedure  di  monitoraggio
sullo  stato  di  attuazione  delle  opere  pubbliche,  di   verifica
dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del
Fondo opere e del Fondo progetti», e successive modificazioni; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013 sugli orientamenti dell'Unione per lo
sviluppo della Rete trans-europea dei trasporti (TEN-T) e che  abroga
la decisione n. 661/2010/UE; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1316/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio dell'11 dicembre 2013  che  istituisce  il  meccanismo  per
collegare l'Europa, che modifica il regolamento (UE)  n.  913/2010  e
che abroga i regolamenti (CE) n. 680/2007 e (CE) n. 67/2010; 
  Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e,
in particolare: 
    1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito,
con  modificazioni,  dalla  legge  11  agosto  2014,  n.   114,   che
regolamenta il monitoraggio  finanziario  dei  lavori  relativi  alle
infrastrutture strategiche e  insediamenti  produttivi  di  cui  agli
articoli 161, comma 6-bis e 176, comma  3,  lettera  e),  del  citato
decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art.
203, comma 2, del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50,  recante
«Codice dei contratti pubblici»; 
    2. la delibera  di  questo  Comitato  28  gennaio  2015,  n.  15,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che  aggiorna  -
ai sensi dell'art. 36, comma 3, del decreto-legge n. 90 del 2014 - le
modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui
alla delibera  5  maggio  2011,  n.  45,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 234 del 2011 e  la  relativa  errata-corrige  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; 
  Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella  Gazzetta
Ufficiale n. 3 del 2015 - Supplemento ordinario, con la quale  questo
Comitato ha  espresso  parere  sull'11°  Allegato  infrastrutture  al
Documento di economia  e  finanza  (DEF)  2013,  che  include,  nella
tabella  0  -  avanzamento  Programma  infrastrutture  strategiche  -
nell'ambito del  «Corridoio  plurimodale  padano»,  l'intervento  del
«Nodo Alta Velocita'/Alta Capacita' (AV/AC) di Verona»; 
  Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei  trasporti
9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con  il  quale  e'
stata soppressa la  Struttura  tecnica  di  missione,  istituita  con
decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e  successive
modificazioni, e sono stati trasferiti i compiti di cui agli articoli
3 e 4 del medesimo decreto alle  competenti  direzioni  generali  del
Ministero, alle  quali  e'  stata  demandata  la  responsabilita'  di
assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria  e
la relativa documentazione a supporto; 
  Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha  approvato
lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta  del  13
aprile 2015 dal Comitato di  coordinamento  per  l'alta  sorveglianza
delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto  14  marzo  2003,
emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro  della
giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
  Visto  il  decreto  legislativo  18  aprile  2016,  n.  50,  e   in
particolare: 
    1. l'art. 59, comma 1-bis, che prevede che le stazioni appaltanti
possano «ricorrere all'affidamento della  progettazione  esecutiva  e
dell'esecuzione  di  lavori  sulla  base  del   progetto   definitivo
dell'amministrazione  aggiudicatrice  nei  casi  in  cui   l'elemento
tecnologico  o  innovativo  delle  opere  oggetto  dell'appalto   sia
nettamente prevalente rispetto all'importo complessivo dei lavori»; 
    2. l'art. 200, comma  3,  che  prevede  che,  in  sede  di  prima
individuazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari
per lo sviluppo del Paese, il Ministro  delle  infrastrutture  e  dei
trasporti effettua una ricognizione  di  tutti  gli  interventi  gia'
compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque
denominati, vigenti alla data  di  entrata  in  vigore  del  medesimo
decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone
l'elenco degli interventi da inserire nel primo Documento pluriennale
di pianificazione (DPP) di cui al  decreto  legislativo  29  dicembre
2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 
    3. l'art. 201, comma 9, che prevede  che,  fino  all'approvazione
del primo DPP, valgono  come  programmazione  degli  investimenti  in
materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione
e programmazione e  i  piani,  comunque  denominati,  gia'  approvati
secondo le procedure vigenti alla data di  entrata  in  vigore  dello
stesso decreto legislativo  o  in  relazione  ai  quali  sussiste  un
impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 
    4. l'art. 203 che, istituendo il Comitato  di  coordinamento  per
l'alta  sorveglianza  delle  infrastrutture  e   degli   insediamenti
prioritari - CCASIIP, ha assorbito e ampliato tutte le competenze del
previgente CCASGO; 
    5. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il  MIT
provvede  alle  attivita'  di  supporto  a  questo  Comitato  per  la
vigilanza sulle  attivita'  di  affidamento  da  parte  dei  soggetti
aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e
degli insediamenti prioritari  per  lo  sviluppo  del  Paese  e  cura
l'istruttoria sui progetti di fattibilita'  e  definitivi,  anche  ai
fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo  Comitato
in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per  lo  sviluppo
del Paese, proponendo  allo  stesso  le  eventuali  prescrizioni  per
l'approvazione del progetto; 
    6. l'art. 214, comma  11,  che  prevede  che  in  sede  di  prima
applicazione restano comunque validi  gli  atti  ed  i  provvedimenti
adottati e sono  fatti  salvi  gli  effetti  prodotti  e  i  rapporti
giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto  legislativo  n.
163 del 2006; 
    7. l'art. 216, commi 1, 1-bis  e  27,  che,  fatto  salvo  quanto
previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono,
rispettivamente, che: 
      7.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti  per  i
quali i bandi o avvisi con cui si indice la procedura di  scelta  del
contraente siano  pubblicati  successivamente  alla  data  della  sua
entrata in vigore; 
      7.2. per gli interventi ricompresi tra  le  grandi  opere  gia'
inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per  i  quali
la procedura di valutazione di  impatto  ambientale  sia  gia'  stata
avviata  alla  data  di  entrata  in  vigore  del  suddetto   decreto
legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina
previgente; 
      7.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle
infrastrutture strategiche, avviate alla data di  entrata  in  vigore
del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina
gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di  cui  al  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  sono  concluse  in  conformita'  alle
disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca  del
predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per
le varianti; 
  Visto l'art. 12, comma 1, lettera e)  del  decreto  legislativo  16
giugno 2017, n. 104; 
  Vista la  delibera  28  novembre  2018,  n.  82,  pubblicata  nella
Gazzetta Ufficiale n. 79 del 2019, con la quale e'  stato  modificato
il  «Regolamento  interno  del  Comitato  interministeriale  per   la
programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012, n. 62,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 122 del 2012; 
  Vista la nota 28 aprile 2020, n. 17415, con la  quale  il  Capo  di
Gabinetto del  Ministro  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti  ha
chiesto l'iscrizione all'ordine del giorno della prima riunione utile
di  questo   Comitato   dell'argomento   «Linea   ferroviaria   AV/AC
Milano-Venezia. Tratta Verona-Padova - Nodo AV/AC di Verona Est» e ha
trasmesso la relativa documentazione istruttoria; 
  Vista la nota 7 maggio 2020,  n.  3334,  con  la  quale  il  MIT  -
Direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie -
ha fornito precisazioni in  merito  alla  procedura  approvativa  del
progetto preliminare del «Nodo di Verona Est»; 
  Vista la nota 7 maggio 2020, n. 14412, con la  quale  il  Ministero
per i beni e le attivita' culturali e per il turismo (MIBACT) riporta
le osservazioni relativamente ai punti all'ordine  del  giorno  della
riunione preparatoria del CIPE; 
  Vista la nota 11 maggio 2020, acquisita con  protocollo  DIPE  2478
dell'11 maggio 2020, con la quale il MIT - Direzione generale per  il
trasporto e le infrastrutture  ferroviarie  ha  trasmesso  il  quadro
economico  aggiornato,  correggendo  i  refusi  presenti  nel  quadro
economico precedentemente inviato; 
  Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal  MIT  e  in
particolare che: 
    sotto l'aspetto tecnico e procedurale: 
      1. questo Comitato, con le  delibere  29  marzo  2006,  n.  94,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.  219  del  2006,  10  novembre
2014, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 57 del 2015, e 1°
agosto 2019, n. 61, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale  n.  270  del
2019, ha approvato progetti o ha assunto altre decisioni  concernenti
l'infrastruttura «Linea ferroviaria AV/AC Verona-Padova», oltre  alle
delibere 7 agosto 2017, n. 66, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n.
83 del 2018 e 24  luglio  2019,  n.  37,  pubblicata  nella  Gazzetta
Ufficiale n. 4 del 2020 relative al Contratto di  programma  -  parte
investimenti 2017-2021  (CdP-I),  sottoscritto  tra  il  MIT  e  Rete
Ferroviaria Italiana S.p.a. (RFI S.p.a.); 
      2. questo Comitato, con la delibera 31 gennaio 2008, n. 10,  ha
approvato il progetto preliminare dell'intero Nodo AV/AC  di  Verona,
tuttavia la delibera non e' stata registrata dalla  Corte  dei  conti
che ha ricusato il visto con la deliberazione n. 18 del  13  novembre
2008, in particolare per la mancanza di coperture finanziarie; 
      3.    con    l'introduzione     della     linea     ferroviaria
Brescia-Verona-Padova  tra  le  opere   da   realizzare   per   lotti
costruttivi ai sensi dell'art. 2, commi 232 e seguenti,  della  legge
23 dicembre 2009,  n.  191  (legge  finanziaria  2010),  il  progetto
complessivo del Nodo AV/AC di  Verona  e'  stato  articolato  in  due
progetti funzionali, ossia il progetto del «Nodo  di  Verona  Ovest»,
che  consente  l'ingresso/uscita  da  Verona   della   Tratta   AV/AC
Brescia-Verona e il progetto del «Nodo di Verona Est»,  che  consente
l'ingresso/uscita da Verona della Tratta AV/AC Verona-Vicenza-Padova,
nodi interconnessi e  tratte  entrambe  afferenti  alla  Linea  AV/AC
Milano-Venezia; 
      4. questo Comitato, con la delibera 22 dicembre  2017,  n.  84,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 165 del 2018, ha approvato  il
progetto definitivo del primo lotto funzionale  Verona-bivio  Vicenza
della Tratta AV/AC Verona-Padova; 
      5. questo Comitato, con la delibera 21 novembre  2019,  n.  69,
pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 2020, ha  approvato  il
progetto preliminare del Nodo AV/AC di Verona Ovest  nell'ambito  del
lotto funzionale Brescia Est-Verona della Tratta AV/AC Brescia-Verona
della Linea ferroviaria AV/AC Milano-Venezia; 
      6. e' ora sottoposto alla valutazione  di  questo  Comitato  il
progetto preliminare del Nodo di AV/AC di Verona Est; 
      7. l'intervento  in  esame  ricade  nel  Corridoio  della  rete
centrale  della  TEN-T  denominato  «Mediterraneo»   e   si   colloca
sull'allineamento
Tarragona-Barcellona-Perpignan-Marsiglia/Lione-Torino-Novara-Milano-V
erona-Padova-Venezia-Ravenna/Trieste/Capodistria-Lubiana-Budapest; 
      8.    il    progetto    e'    basato    sull'aggiornamento    e
sull'attualizzazione del progetto  preliminare  sottoposto  a  questo
Comitato nel 2008 e ha per scopo l'inserimento definitivo  dei  nuovi
binari AV/AC provenienti da Brescia all'interno del Nodo di Verona  e
il collegamento con i nuovi binari AV/AC  della  tratta  Verona-bivio
Vicenza; 
      9. il progetto  ha  inizio  dal  lato  ovest  alla  progressiva
chilometrica  143+875  della  Linea  AV/AC  Milano-Venezia   e   alla
progressiva chilometrica 144+881 della linea storica  Milano-Venezia,
e termina dal lato est alla progressiva  chilometrica  150+451  della
Linea AV/AC Milano-Venezia e alla  progressiva  chilometrica  151+353
della linea storica Milano-Venezia; 
      10. i principali interventi ferroviari consistono in: 
        10.1. tratto di nuova linea AV/AC Milano-Venezia  all'interno
del Nodo AV/AC di Verona; 
        10.2. interventi puntuali  di  modifica  di  tracciato  della
linea  storica  Milano-Venezia  e  dei  collegamenti  con  la   linea
Verona-Brennero,  strategica  in   particolare   per   il   trasporto
ferroviario da/per Austria e Germania; 
        10.3. nuovo  scalo  ferroviario  in  localita'  Cason  e,  in
particolare,  si  rende  necessario   realizzare   la   bretella   di
collegamento  con  il  principale  scalo  merci  italiano  denominato
Quadrante Europa che attualmente  avviene  passando  da  Verona  P.N.
Scalo, con conseguenti problemi di capacita'; 
        10.4. modifica del tracciato dei raccordi che  da  bivio  San
Massimo, Quadrante Europa e  bivio  Santa  Lucia  si  dirigono  verso
Verona Porta Nuova scalo; 
        10.5. dismissione dello scalo di Verona Porta Nuova  e  altri
interventi in ambito di stazione Verona Porta  Nuova  per  migliorare
l'impianto anche a vantaggio del trasporto ferroviario di passeggeri; 
        10.6. interventi nell'ambito della stazione di  Verona  Porta
Vescovo, anche con la creazione del modulo a 750 metri  e  binari  di
precedenza a 60 km/h; 
      11.  la   sede   relativa   ai   nuovi   binari   e'   prevista
prevalentemente in rilevato e per lo piu' in affiancamento alla linea
storica  Milano-Venezia  con  la  realizzazione,  in   corrispondenza
dell'interferenza  con  le  infrastrutture  presenti  nel  territorio
attraversato, di opere civili costituite  dall'adeguamento  di  opere
esistenti (sottopassi stradali e viabilita'  afferenti)  e  da  nuove
opere, tra  cui  la  piu'  significativa  e'  il  nuovo  viadotto  di
attraversamento del fiume Adige, in stretta adiacenza  con  il  ponte
ferroviario esistente; 
      12. con riferimento alle opere civili il  progetto  preliminare
prevede la realizzazione delle seguenti opere d'arte: 
        12.1. adeguamento del sottovia via Albere sud; 
        12.2. ampliamento del sottovia contrada Polese; 
        12.3. prolungamento di quattro sottovia scatolari nel  tratto
tra il nuovo  ponte  sull'Adige  e  la  stazione  di  Porta  Vescovo:
sottovia Galtarossa Scalo, sottovia Galtarossa, sottovia di via Campo
Marzo, sottovia di via Ligabo'; 
        12.4. adeguamento viabilita' di via G. Fedrigoni; 
        12.5. galleria artificiale Porta Nuova, con  un  ingombro  in
pianta di circa 160 metri per 24 metri; 
        12.6. viadotto sul fiume Adige, in adiacenza immediatamente a
sud del viadotto esistente; 
        12.7. sistemazione della stazione di Verona Porta  Nuova  con
la realizzazione di due nuovi marciapiedi lato  sud,  adeguamento  di
quelli   esistenti   modificandone   l'ingombro   planimetrico,    la
costruzione  di  un  nuovo  sottopasso  e  il  prolungamento  di  due
esistenti nonche'  la  demolizione  di  alcuni  edifici  di  utilizzo
ferroviario; 
        12.8. realizzazione di alcuni fabbricati tecnologici. 
      13. in particolare per la scelta del nuovo viadotto  sul  fiume
Adige si e' tenuto conto delle indicazioni fornite dalla  Commissione
tecnica di valutazione dell'impatto ambientale (CTVIA) con il  parere
relativo alla  valutazione  impatto  ambientale  e  alla  valutazione
ambientale strategica (VIA/VAS) dell'8 febbraio 2005,  rilasciato  in
occasione  del  precedente  iter  autorizzativo  avviato  nel   2004,
privilegiando  una  tipologia  architettonica  analoga  al   viadotto
esistente, che si sviluppa per  230  metri  con  struttura  a  cinque
campate di luce pari a 29 metri, sostenute da quattro pile in alveo e
da due pile-spalle laterali fondate sugli argini; 
      14. tutte le pile del nuovo ponte sono  posizionate  «in  ombra
idraulica» a  quelle  del  viadotto  esistente  al  fine  di  ridurre
l'impatto paesaggistico del nuovo manufatto; 
      15. la soluzione adottata soddisfa i requisiti prestazionali  e
quelli  ambientali  dettati  dalla  CTVIA  ma  devono  essere  ancora
ottenute  le  autorizzazioni   specifiche   previste   dell'autorita'
competente, in questo caso la  Sezione  bacino  idrografico  Adige-Po
della Regione del Veneto, previo parere del Consiglio  superiore  dei
lavori pubblici; 
      16. sono in ogni  caso  necessari  ulteriori  incontri  con  la
Sezione  bacino  idrografico  Adige-Po  della  Regione  Veneto  nelle
successive fasi progettuali; 
      17. il progetto  preliminare  comprende  impianti  di  trazione
elettrica, impianti di illuminazione e  forza  motrice,  impianti  di
sicurezza e segnalamento, impianti di  telecomunicazioni  e  impianti
meccanici; 
      18. con riferimento alla gestione dei materiali di risulta sono
state    realizzate    indagini    ambientali    finalizzate     alla
cantierizzazione analitica dei materiali che saranno  movimentati  in
corso d'opera; 
      19. lo studio acustico  nell'ambito  dello  studio  di  impatto
ambientale  ha  richiesto  la  previsione  di  opere  di  mitigazione
acustica (barriere antirumore) per un'estensione di 8.309 metri; 
      20. la realizzazione delle opere e' basata su un'organizzazione
dei lavori che prevede l'impiego di un cantiere base (uffici,  mensa,
dormitori per il personale addetto ai lavori), due cantieri operativi
che contengono gli impianti principali di supporto  alle  lavorazioni
insieme alle aree di stoccaggio dei  materiali,  una  serie  di  aree
tecniche che fungono da base per  la  costruzione  di  singole  opere
d'arte di particolare rilievo, una serie di aree di stoccaggio per le
terre da scavo da  caratterizzare  e/o  reimpiegare  nell'ambito  dei
lavori, un  cantiere  di  armamento  ed  attrezzaggio  tecnologico  e
un'area di approdo per consentire l'ormeggio dei  barconi  funzionali
alla realizzazione delle pile in alveo per l'allargamento  del  ponte
ferroviario sul fiume Adige; 
      21. con riferimento agli  espropri  il  progetto  determina  la
necessita'  di   procedere   all'espropriazione   e   all'occupazione
temporanea non preordinata all'esproprio di  immobili  di  proprieta'
privata per complessivi 63.730 mq, mentre i  fabbricati  da  demolire
hanno una superficie complessiva di 4.414 mq; 
      22. il  progetto  preliminare  include  lo  studio  di  impatto
ambientale e uno specifico studio archeologico; 
      23. il soggetto  aggiudicatore,  ai  sensi  dell'art.  165  del
decreto  legislativo  n.  163  del  2006,  in  ragione  del   periodo
transitorio previsto dall'art. 216 del decreto legislativo n. 50  del
2016, da ultimo con nota 9 ottobre 2017, n.  1673,  ha  trasmesso  il
progetto preliminare completo di tutta la  documentazione  necessaria
al MIT e conseguentemente si sono sviluppate tutte le successive fasi
autorizzative, dalla CTVIA alla Conferenza di servizi; 
      24. il soggetto aggiudicatore, con nota  12  ottobre  2017,  n.
818, ha definitivamente avviato l'iter di presentazione, al Ministero
dell'ambiente e della tutela  del  territorio  e  del  mare  (MATTM),
corredata di tutta la documentazione  necessaria  per  l'avvio  della
procedura VIA/VAS del  progetto  preliminare  attuale,  a  norma  del
decreto legislativo n. 163 del 2006; 
      25. il riferimento al decreto legislativo n. 163  del  2006  e'
stato, peraltro, condiviso anche dal MATTM, con la comunicazione  del
18 ottobre 2017 sulla procedibilita' dell'istanza, che  conferma  che
tale progetto e' basato sull'aggiornamento e sull'attualizzazione del
progetto preliminare del 2004, per il  quale  era  stata  avviata  la
procedura VIA nello stesso anno, approvato dalla  CTVIA  nel  2005  e
sottoposto all' approvazione al CIPE il 31 gennaio 2008; 
      26. il 19 ottobre 2017 e' stato pubblicato  sul  portale  della
CTVIA sul sito web del MATTM,  l'avviso  di  avvio  del  procedimento
relativo alla VIA/VAS del progetto preliminare in esame, ai sensi del
citato art. 12, comma 1, lettera e) del decreto legislativo 16 giugno
2017, n. 104; 
      27. il soggetto aggiudicatore, con nota  3  novembre  2017,  n.
863, ha trasmesso al MIT la relazione  ex  art.  168,  comma  2,  del
decreto   legislativo   n.   163   del   2006,   illustrativa   delle
autorizzazioni necessarie e della lista dei soggetti  competenti  con
le date di ricezione da parte  degli  stessi  soggetti  del  progetto
preliminare, dalla quale si  evince  che  la  consegna  del  progetto
preliminare a tutti i soggetti  coinvolti  si  e'  completata  il  20
ottobre 2017; 
      28.  il  MIT-  Direzione  generale  per  il  trasporto   e   le
infrastrutture ferroviarie, con nota del 23 novembre 2017,  n.  7052,
ha convocato la conferenza di servizi istruttoria per  il  giorno  11
dicembre 2017; 
      29. il verbale della conferenza di servizi precisa che: 
        29.1. l'opera e' inserita nel Programma delle  infrastrutture
strategiche; 
        29.2. l'opera si configura come prosecuzione  del  precedente
progetto preliminare con modifiche alla seconda  e  alla  terza  fase
funzionale del Nodo AV/AC di Verona Est, per il quale la procedura di
valutazione di impatto  ambientale,  nonostante  il  parere  positivo
della CTVIA in data 8 febbraio 2005, non si e' mai  perfezionata  per
la mancata registrazione, da  parte  della  Corte  dei  conti,  della
delibera n.  10  del  2008  con  la  quale  era  stato  approvato  il
precedente progetto preliminare del 2004; 
        29.3. che l'opera, in ragione dell'interpretazione del regime
transitorio di cui all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n.
50 del 2016, fornita dall'Autorita' nazionale  anticorruzione  (ANAC)
con delibera n. 924 del 7 settembre  2016,  rientra  nella  procedura
autorizzativa del decreto legislativo n. 163 del 2006; 
        29.4. che l'opera e' soggetta a VIA/VAS; 
      30. la CTVIA del MATTM, in data 11  maggio  2018,  ha  espresso
parere  positivo   relativamente   alla   compatibilita'   ambientale
dell'intervento  in  esame,   condizionato   all'ottemperanza   delle
prescrizioni indicate; 
      31. in particolare, con riferimento al nuovo  ponte  sul  fiume
Adige, la prescrizione n.  14  della  CTVIA,  relativa  all'«ambiente
idrico - acque superficiali» richiede nelle future  fasi  progettuali
la  previsione  di  uno  studio  di  dettaglio  attraverso  l'analisi
modellistica dei flussi e delle possibili interazioni tra il  vecchio
e il nuovo ponte al fine di verificare la  compatibilita'  idraulica,
mentre la prescrizione n. 35 richiede  di  approfondire  il  progetto
dell'inserimento architettonico e paesaggistico del nuovo ponte; 
      32. la Regione del Veneto, con delibera di  giunta  4  dicembre
2018, n. 1827, ha espresso parere favorevole,  con  prescrizioni,  ai
sensi del decreto legislativo  n.  152  del  2006,  al  rilascio  del
provvedimento di compatibilita' ambientale sul  progetto  preliminare
dell'intervento in esame; 
      33. il MIBACT, con nota del Ministro 22 luglio 2019, n.  20490,
ha formulato parere favorevole sul progetto preliminare in esame, con
prescrizioni; 
      34. in particolare, con riferimento al ponte sul  fiume  Adige,
lo stesso MIBACT ha prescritto che: 
        34.1. la struttura del nuovo viadotto sul fiume  Adige  nelle
successive fasi progettuali - definitiva ed esecutiva - dovra' essere
approfondita, avendo cura di esplicitare i dettagli  e  gli  elementi
costruttivi; 
        34.2.  dovranno  altresi'  essere  preferite  scelte  formali
innovative; 
        34.3.  si  dovra'  contestualmente  garantire,  mediante   la
presentazione di un elaborato  di  dettaglio  nelle  successive  fasi
progettuali,  un'adeguata   conservazione   manutentiva   del   ponte
esistente e dovra' essere individuata una coerente e  piu'  opportuna
armonizzazione  tra  il  nuovo  manufatto  architettonico  e   quello
esistente,  al  fine  di  valorizzare  l'inserimento   nell'immediato
contesto urbano; 
        34.4. tutti gli approfondimenti progettuali di cui  ai  punti
precedenti dovranno essere concordati e presentati, per le  opportune
valutazioni, alle competenti Soprintendenza e Direzione generale  del
MIBACT; 
      35. la Regione del  Veneto,  con  la  deliberazione  di  giunta
regionale n. 168 del 14 febbraio 2020 ha espresso  parere  favorevole
ai fini dell'intesa sulla localizzazione dell'intervento «Linea AV/AC
Milano-Venezia - Tratta Verona-Padova. Nodo AV/AC di Verona Est»; 
      36. con la medesima delibera la regione ha chiesto che la somma
destinata  alle  «opere  compensative»  sia  garantita  nella  misura
massima prevista dalla specifica normativa di settore,  pari  al  due
per cento del costo complessivo dell'intervento,  anche  al  fine  di
chiarire che verra' fatta, nelle  successive  fasi  progettuali,  una
adeguata  selezione  fra  tutte  le  richieste  pervenute  di   opere
compensative che superano di molto,  ad  oggi,  il  limite  di  legge
prefissato, ma che tuttavia durante la riunione preparatoria del CIPE
del 12 maggio e' stato indicato che il  2  per  cento  costituiva  un
valore    massimo     «in     base     all'entita'     dell'incidenza
dell'infrastruttura in costruzione, sull'economia e sul  territorio»,
come indicato dalla Corte dei conti con il rilievo avviso n. 246  del
17 marzo 2020 - prot. DIPE n. 1566  del  18  marzo  2020,  e  non  un
livello obiettivo; 
      37. hanno  espresso  pareri  nell'ambito  della  conferenza  di
servizi il Ministero della difesa, la Provincia di Verona, il  Comune
di Verona, e, tra i gestori  delle  interferenze,  le  Acciaierie  di
Verona, e-distribuzione, AGSM, Terna S.p.a., SNAM Rete Gas; 
      38. in particolare il Comune di Verona, con la  delibera  n.  4
del 30 gennaio 2020, ha chiesto - tra l'altro  -  le  seguenti  opere
compensative: 
        38.1. realizzazione nell'ambito della dismissione dello scalo
merci di Porta Nuova di un parco urbano da  destinare  a  fruibilita'
pubblica (opera gia' richiesta precedentemente  dal  comune  con  sua
delibera n. 68 del 2017); 
        38.2. realizzazione di un sottopasso  del  fascio  di  binari
della stazione di Porta Nuova per la parte  interessata  dalle  nuove
linee ferroviarie previste dal  progetto  in  esame,  prevedendo  uno
scatolare idoneo alla realizzazione di una carreggiata a  due  corsie
per senso di marcia e pista ciclabile in sede separata, in  posizione
baricentrica tra via Albere  e  viale  Piave  (opera  gia'  richiesta
precedentemente dal comune con sua delibera n. 68 del 2017, e che non
e' stata accolta poiche' da sola ha un costo superiore al 2 per cento
del valore dell'opera); 
        38.3. riqualifica e messa  in  sicurezza  della  stazione  di
Porta Vescovo; 
        38.4. realizzazione di una pista ciclabile, in sede separata,
lungo tutta la via Basso Acquar fino a raccordarsi  con  l'itinerario
ciclo-pedonale presente al ponte San Francesco; 
      39.  il  Consiglio  superiore  dei  lavori   pubblici   (CSLP),
nell'adunanza del 27 settembre 2018, ha espresso il proprio parere n.
70 del 2017 sul progetto all'esame,  rilasciato  in  applicazione  di
quanto disposto dagli articoli 164 e seguenti del decreto legislativo
n. 163 del 2006, in forza  dell'art.  216,  commi  1-bis  e  27,  del
decreto legislativo n. 50 del 2016; 
      40. il CSLP conclude il  parere  stabilendo  «che  il  progetto
preliminare relativo al» Nodo  AV/AC  di  Verona  Est  «debba  essere
rivisto,  modificato  e   integrato   nello   sviluppo   progettuale»
successivo  «previsto  dalla  normativa  vigente,  e  comunque  prima
dell'avvio delle procedure per la scelta del contraente,  sulla  base
delle  prescrizioni,  osservazioni  e  raccomandazioni  di   cui   ai
"considerato" che precedono»; 
      41. con riferimento al nuovo ponte sul fiume  Adige,  il  CSLP,
pur avendo comunque ritenuto possibile «la  soluzione  per  il  nuovo
ponte» che «dovesse prevedere pile in alveo», ritiene  opportuno  che
in questa fase della progettazione sia esaminata anche una  soluzione
che  non  preveda  pile  in  alveo,   sviluppando   una   valutazione
tecnico-economica comparativa che tenga conto dei costi relativi alla
realizzazione di eventuali  pile  in  alveo  e  le  opere  di  difesa
idraulica che ne derivano, oltre ai costi della  messa  in  sicurezza
del ponte esistente; 
      42. a  seguito  delle  indicazioni  del  CSLP,  RFI  S.p.a.  ha
analizzato un'alternativa al ponte «in ombra  idraulica»  consistente
in un ponte strallato che scavalca completamente il fiume Adige,  con
campata centrale maggiore di 240 metri; 
      43. RFI S.p.a. ha tuttavia dimostrato che tale ultima ipotesi: 
        43.1. determinerebbe un  incremento  di  costo  di  circa  37
milioni di euro; 
        43.2. risulterebbe profondamente differente  nella  vista  di
prospetto dal ponte esistente, contravvenendo alle  disposizioni  del
MIBACT; 
        43.3.  richiederebbe  un'importante  modifica  del  tracciato
ferroviario con maggiore ingombro dell'infrastruttura  e  all'interno
della citta' di Verona; 
        43.4. incrementerebbe le  aree  da  espropriare,  e  maggiori
interferenze con le costruzioni esistenti; 
        43.5. sarebbe di difficile inserimento  nel  contesto  urbano
esistente; 
      44. RFI S.p.a., pertanto,  avendo  svolto  gli  approfondimenti
richiesti dal CSLP e avendo dimostrato che la soluzione «con pile  in
alveo» risulta essere  la  soluzione  migliore,  ha  deciso  di  dare
preferenza,  nelle   successive   fasi   progettuali,   alla   scelta
progettuale iniziale valutata anche da MATTM e MIBACT e in Conferenza
di servizi, i cui risultati saranno illustrati, come richiesto  dalla
CTVIA   e   dal   medesimo   CSLP,   all'autorita'   competente   per
l'acquisizione della necessaria deroga prevista dalle norme in merito
alla distanza minima tra le pile in alveo; 
      45. il MIT ha confermato la soluzione progettuale prevista  nel
progetto preliminare presentato, analoga a quella gia' approvata  nel
2008, e cioe' quella di un ponte «in  ombra  idraulica»  rispetto  al
ponte esistente e «con pile in alveo»; 
      46. con riferimento alle interferenze il  progetto  preliminare
ha individuato le interferenze gia'  note  e  prevedibili  dell'opera
ferroviaria con i sottoservizi  esistenti,  confermate  dai  soggetti
gestori (Acciaierie di Verona, Terna S.p.a., e-distribuzione, AGSM  e
SNAM), in accordo con i quali sono state ipotizzate le soluzioni  per
il superamento delle medesime; 
      47. il MIT ha  esposto  le  proprie  valutazioni,  in  apposito
allegato alla relazione  istruttoria,  in  merito  alle  prescrizioni
richieste dagli enti  istituzionali  e  proposto  le  prescrizioni  e
raccomandazioni da formulare in sede  di  approvazione  del  progetto
preliminare e da allegare alla delibera, esponendo i motivi  in  caso
di mancato recepimento o di recepimento parziale di osservazioni come
sopra avanzate; 
    sotto l'aspetto attuativo: 
      1. il soggetto aggiudicatore dell'opera, ai sensi  del  decreto
legislativo n. 163  del  2006,  e'  individuato  nella  societa'  RFI
S.p.a.; 
      2. il CUP indicato per l'intervento e' J41E91000000009, CUP che
peraltro  si  riferisce  all'intera  «tratta  AV/AC   Verona-Padova»,
risultando cosi' unico per  entrambi  gli  interventi  «tratta  AV/AC
Verona-Padova - primo lotto funzionale Verona-bivio Vicenza», di  cui
alla delibera n. 84 del 2017, e «Nodo AV/AC di Verona  Est»,  di  cui
alla presente delibera; 
      3. il cronoprogramma di realizzazione dell'intervento  allegato
alla  documentazione  istruttoria,   trattandosi   di   un   progetto
preliminare, e' limitato alla sola fase di esecuzione e riporta anche
la durata delle singole  sotto-fasi.  In  particolare  sono  previsti
1.183 giorni naturali e consecutivi (pari a  circa  tre  anni  e  tre
mesi) per la durata dei lavori, di cui centoventi giorni  naturali  e
consecutivi per le attivita' propedeutiche e 1.063 giorni naturali  e
consecutivi per le attivita' di costruzione; 
      4.  la  situazione  di  riferimento  per  l'inizio   dell'opera
prevede, fra i principali, la realizzazione dei seguenti interventi: 
        4.1. ingresso della nuova linea AV/AC Milano-Venezia; 
        4.2. ricollocazione linea storica Milano-Venezia; 
        4.3.   realizzazione   della   linea    indipendente    merci
(interconnessione merci AV); 
        4.4. realizzazione del raccordo  tra  la  linea  indipendente
merci e Verona Porta Nuova; 
    sotto l'aspetto finanziario: 
      1. il costo stimato del progetto preliminare del Nodo AV/AC  di
Verona Est e' pari a circa 379,96  milioni  di  euro,  di  cui  circa
228,77 milioni di euro per le lavorazioni, 3,49 milioni di  euro  per
oneri per la sicurezza e circa 147,70 milioni di euro per le somme  a
disposizione; 
      2. il costo  stimato  per  l'accoglimento  delle  prescrizioni,
scaturito dalla disamina dei pareri operata dal MIT, e' pari  a  2,83
milioni di euro, cui  si  aggiungono  0,04  milioni  di  euro  per  i
relativi oneri per la sicurezza; 
      3. il costo stimato per  le  opere  e  le  misure  compensative
dell'impatto territoriale  e  sociale  dell'intervento,  inizialmente
stimato pari a 6,00 milioni di  euro,  e'  aumentato  a  causa  delle
richieste avanzate  in  conferenza  di  servizi,  richieste  valutate
tuttavia  di  costo  superiore  al  limite  di  legge,   e   pertanto
l'incremento e' stato limitato,  portando  il  totale  a  circa  7,45
milioni di euro, importo pari a circa l'1,96 per cento del limite  di
spesa dell'intervento, inferiore al limite di spesa del due per cento
previsto per legge; 
      4. il costo complessivo  dell'intervento  e'  tuttavia  rimasto
invariato in quanto  gli  incrementi  dovuti  all'accoglimento  delle
prescrizioni (+2,87 milioni di euro) e all'aumento del costo  per  le
opere e le misure compensative dell'impatto  territoriale  e  sociale
(+1,45 milioni di euro) e' stato compensato da equivalente  riduzione
dell'importo per imprevisti; 
      5. l'articolazione del costo dell'intervento prima  e  dopo  la
conferenza di servizi e' la seguente: 
 
                               Tabella 1 (importi in milioni di euro) 
 
=====================================================================
|                    |  Importo ante  |  Importo post  |            |
|                    |      iter      |      iter      |            |
|        Voce        | autorizzativo  | autorizzativo  | Differenza |
+====================+================+================+============+
|    Opere civili    |     165,18     |     165,18     |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|   Sovrastruttura   |                |                |            |
|    ferroviaria     |      23,94     |      23,94     |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|Impianti tecnologici|      39,65     |      39,65     |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|Prescrizioni di enti|                |                |            |
|e amministrazioni in|                |                |            |
|   Conferenza di    |                |                |            |
|      servizi       |                |      2,83      |    2,83    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|     Sub-totale     |                |                |            |
|    lavorazioni     |     228,77     |     231,60     |    2,83    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|    Oneri per la    |                |                |            |
|     sicurezza      |      3,49      |      3,53      |    0,04    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|   Progettazione    |      11,28     |     11,28      |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|  Opere di ristoro  |                |                |            |
|  socio-ambientali  |      6,00      |      7,45      |    1,45    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|Contributi di legge,|                |                |            |
|inclusa Inarcassa e |                |                |            |
|       CTVIA        |      1,29      |      1,29      |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|  Direzione lavori  |     14,09      |     14,09      |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
| Costi interni RFI  |                |                |            |
| fino alla consegna |                |                |            |
|     dell'opera     |      5,00      |      5,00      |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
| Acquisizione aree  |     68,69      |     68,69      |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|     Imprevisti     |     34,00      |     29,68      |   -4,32    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
| Spese generali del |                |                |            |
|    committente     |      7,35      |      7,35      |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
| Sub-totale somme a |                |                |            |
|    disposizione    |     147,70     |     144,83     |   -2,87    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
|       Totale       |     379,96     |     379,96     |    0,00    |
+--------------------+----------------+----------------+------------+
 
      5. la definizione compiuta delle opere  e  misure  compensative
dell'impatto territoriale e sociale e' stata rinviata alla fase della
progettazione  definitiva,  fermo  restando  il   limite   di   spesa
individuato di circa 7,45 milioni di euro; 
      6. la  copertura  finanziaria  dell'intervento  e'  prevista  a
carico delle risorse del CdP-I  tra  MIT  e  RFI  S.p.a.,  dove,  nel
progetto  di  investimento  ID03612A  «Linea   AV/AC   Verona-Padova:
Verona-bivio Vicenza  (primo  lotto  funzionale)»,  e'  riportato  il
sotto-progetto indipendente denominato «Nodo AV/AC  di  Verona  Est»,
con  il  costo  arrotondato  di  380  milioni  di  euro,  interamente
finanziati; 
      7.  con  riferimento  all'intera  Linea   AV/AC   Verona-Padova
l'Aggiornamento 2018-2019 del CdP-I tra MIT e RFI S.p.a.,  sul  quale
questo Comitato si e' espresso con la sopra richiamata delibera n. 37
del  2019,  nella  tabella  B  Investimenti  realizzati   per   lotti
costruttivi - Direttrice trasversale, riporta i seguenti dati: 
Tabella 2 (milioni di euro) 
 
=====================================================================
|     Linea AV/AC     |            |                  |             |
|    Verona-Padova    |   Costo    |  Disponibilita'  | Fabbisogno  |
+=====================+============+==================+=============+
| 1° lotto funzionale |            |                  |             |
|Verona-bivio Vicenza,|            |                  |             |
|       di cui:       |  3.093,00  |     1.364,00     |  1.729,00   |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
|         1° lotto    |            |                  |             |
|     costruttivo     |   984,00   |      984,00      |    0,00     |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
|         2° lotto    |            |                  |             |
|     costruttivo     |  1.729,00  |       0,00       |  1.729,00   |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
|      Nodo AV/AC di  |            |                  |             |
|     Verona Est      |   380,00   |      380,00      |    0,00     |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
| 2° lotto funzionale |            |                  |             |
|   Attraversamento   |            |                  |             |
|  Vicenza, di cui:   |   805,00   |      150,00      |   655,00    |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
|         1° lotto    |            |                  |             |
|     costruttivo     |   150,00   |      150,00      |    0,00     |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
|         2° lotto    |            |                  |             |
|     costruttivo     |   655,00   |       0,00       |   655,00    |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
| 3° lotto funzionale |            |                  |             |
|   Vicenza-Padova    |  1.316,00  |       0,00       |  1.316,00   |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
|  Totale dei 3 lotti |            |                  |             |
|     funzionali      |  5.214,00  |     1.514,00     |  3.700,00   |
+---------------------+------------+------------------+-------------+
 
  Considerato che il costo indicato pari a 380 milioni di euro per il
«Nodo AV/AC di Verona Est» e' un importo arrotondato essendo previsto
quale limite di spesa il valore di circa 379,96 milioni di euro; 
  Considerato che il CUP indicato  nella  relazione  istruttoria  per
l'intervento  (CUP  J41E91000000009)   e'   relativo   all'intervento
complessivo «Linea AV/AC Milano-Venezia: Tratta Verona-Padova - primo
lotto funzionale Verona-bivio Vicenza»; 
  Considerato  che  il  suddetto  CUP  e'  unico  per  entrambi   gli
interventi «Linea AV/AC Milano-Venezia. Tratta Verona-Padova -  primo
lotto funzionale "Verona-bivio  Vicenza"  e  "Nodo  AV/AC  di  Verona
Est"»; 
  Considerato  che,  pur  trattandosi  di  due  fasi  funzionali  del
progetto  di  investimento  unitario  relativo   alla   Linea   AV/AC
Milano-Verona:  tratta  Verona-Padova,  i  singoli  interventi  hanno
modalita' di affidamento diverse, quadri  economi  distinti,  e  fasi
realizzative non coincidenti e che, secondo le sopra citate leggi  17
maggio 1999,  n.  144,  e  16  gennaio  2003,  n.  3,  e'  necessario
distinguere i CUP di due interventi con caratteristiche differenti; 
  Considerato che l'infrastruttura di cui sopra e'  ricompresa  nella
Intesa generale quadro tra Governo e Regione del Veneto, sottoscritta
il 24 ottobre 2003; 
  Considerato che con la delibera 7 agosto 2017,  n.  66,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 83 del 2018, questo Comitato ha  espresso
parere sullo schema di CdP-I tra il MIT e RFI  S.p.a.  e  che,  nella
«tabella B -  Investimenti  realizzati  per  lotti  costruttivi»  del
«Corridoio Mediterraneo»,  il  medesimo  CdP-I  include  l'intervento
«Linea AV/AC  Verona-Padova:  primo  lotto  funzionale  "Verona-bivio
Vicenza"» articolato nei due lotti costruttivi e nel  Nodo  AV/AC  di
Verona Est, con un costo complessivo di 3.093 milioni di euro, e  con
copertura finanziaria complessiva di 1.364 milioni di euro; 
  Considerato che il suddetto CdP-I e' stato approvato  con  «decreto
interministeriale MIT/MEF» del 7 marzo 2019, n. 87,  registrato  alla
Corte dei conti il 9 maggio 2019 con il n. 1-1078; 
  Considerato che, con la delibera 24 luglio 2019, n. 37,  pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale n. 4 del 2020, questo Comitato  ha  espresso
parere sull'Aggiornamento 2018 e 2019 del CdP-I  tra  il  MIT  e  RFI
S.p.a. e che, nella «tabella B - Investimenti  realizzati  per  lotti
costruttivi» del «Corridoio Mediterraneo», il medesimo CdP-I  include
l'intervento  «Linea  AV/AC  Verona-Padova:  primo  lotto  funzionale
Verona-bivio Vicenza» articolato nei due lotti costruttivi e nel Nodo
AV/AC di Verona Est, con un costo complessivo  di  3.093  milioni  di
euro, e con copertura finanziaria complessiva  di  1.364  milioni  di
euro; 
  Considerato che  il  suddetto  Aggiornamento  2018-2019  del  CdP-I
riporta il costo arrotondato dell'intervento, indicando il  costo  di
380 milioni di euro anziche' l'importo di  circa  379,96  milioni  di
euro riportato nei documenti della presente istruttoria; 
  Considerato che il procedimento per la richiesta della VIA/VAS e il
conseguente parere favorevole della CTVIA ottenuto l'11 maggio  2018,
n. 2722, e' stato  avviato  in  applicazione  della  disciplina  gia'
prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 del  decreto  legislativo
n. 163 del 2006 in  considerazione  del  fatto  che  la  domanda  del
proponente RFI S.p.a., inviata al MATTM da parte  di  RFI  S.p.a.  in
data  12   ottobre   2017,   risulta   inerente   l'aggiornamento   e
l'attualizzazione del precedente progetto  preliminare  del  medesimo
«Nodo AV/AC di Verona Est» gia' valutato dal 2004 dalla CTVIA; 
  Preso atto che il MIT, il MATTM, il MIBACT, la CTVIA, il  CSLP,  la
Regione  Veneto,  le  altre  amministrazioni  coinvolte  anche  nella
Conferenza di servizi, e RFI S.p.a., hanno utilizzato, per l'esame  e
la valutazione del progetto preliminare del Nodo AV/AC di Verona Est,
la procedura di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006 in  quanto
con il progetto preliminare in esame e' stata  dalle  Amministrazioni
competenti considerata la prosecuzione con modifiche  del  precedente
progetto preliminare, la cui procedura VIA/VAS era stata avviata gia'
nel 2004 e presentato al CIPE nel 2008 (il cui iter non si  e'  pero'
perfezionato)  e,  pertanto,  risulta  applicabile  quanto   disposto
dall'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  in
materia di «disposizioni transitorie»; 
  Considerato che risulta ottemperata la prescrizione di cui al punto
2.3 della delibera n. 69 del 2019 in merito  alla  presentazione,  da
parte del Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti,  a  questo
Comitato della proposta  di  approvazione  del  progetto  preliminare
della parte rimanente del Nodo AV/AC  di  Verona  Est,  entro  il  31
dicembre 2020; 
  Tenuto conto dell'esame della proposta svolto ai sensi del  vigente
regolamento di questo Comitato (art. 3 della citata  delibera  n.  82
del 2018); 
  Vista la nota protocollo n. 2578 del 14  maggio  2020,  predisposta
congiuntamente  dal  Dipartimento  per   la   programmazione   e   il
coordinamento della politica economica (DIPE)  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e delle  finanze
e posta a  base  dell'odierna  seduta  del  Comitato,  contenente  le
valutazioni e le prescrizioni da riportare nella presente delibera; 
  Considerato il dibattito svolto in seduta; 
  Su proposta del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; 
 
                              Delibera: 
 
  Le presenti disposizioni sono adottate ai sensi e per  gli  effetti
del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi  1,
1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del  2016,  e  del  decreto
legislativo n. 163 del  2006,  e  successive  modificazioni,  da  cui
deriva la sostanziale applicabilita' della previgente disciplina,  di
cui al decreto legislativo in ultimo citato, a  tutte  le  procedure,
anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 
1. Approvazione del Progetto preliminare 
  1.1 Ai sensi e per gli effetti degli articoli 165 e 183,  comma  6,
del decreto legislativo n. 163 del 2006, e successive  modificazioni,
nonche' ai sensi  dell'art.  10  del  decreto  del  Presidente  della
Repubblica n. 327 del 2001, e successive modificazioni, e' approvato,
con le prescrizioni e le raccomandazioni di cui al  successivo  punto
1.5, anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale,
della  localizzazione  urbanistica  e  dell'apposizione  del  vincolo
preordinato  all'esproprio,  il  progetto  preliminare  della  «Linea
ferroviaria alta  velocita'/alta  capacita'  (AV/AC)  Milano-Venezia.
Tratta Verona-Padova. Nodo AV/AC di Verona Est». 
  1.2 E' conseguentemente perfezionata, ad ogni  fine  urbanistico  e
edilizio, l'intesa sulla localizzazione dell'opera. 
  1.3 Ai sensi dell'art. 165, comma 3, del decreto legislativo n. 163
del 2006, e  successive  modificazioni,  l'importo  di  circa  379,96
milioni di euro (al netto di IVA), come  riportato  nella  precedente
«presa d'atto», costituisce il limite di spesa dell'opera di  cui  al
punto 1.1, comprensivo del limite  di  spesa  delle  opere  e  misure
compensative dell'impatto territoriale e sociale, pari a  circa  7,45
milioni  di  euro.  Eventuali  modifiche  all'elenco   e   al   costo
complessivo delle opere e misure compensative saranno meglio definite
e valutate nelle successive fasi progettuali in modo ragionevole e in
base all'entita' dell'incidenza dell'infrastruttura  in  costruzione,
sull'economia e sul territorio, anche in merito a quanto previsto  al
successivo punto 1.5, fermo restando che  il  valore  delle  opere  e
misure compensative non potra' comunque eccedere  il  limite  massimo
del 2 per cento del costo dell'opera. 
  1.4 La copertura finanziaria del progetto  preliminare  di  cui  al
punto 1.1 e' assicurata dalle risorse del Contratto  di  programma  -
parte Investimenti 2017-2021  sottoscritto  tra  il  Ministero  delle
infrastrutture e dei trasporti e RFI S.p.a., dove,  nel  progetto  di
investimento codice ID0362A «Linea AV/AC Verona-Padova:  Verona-bivio
Vicenza (1° lotto funzionale)», e' riportato il sotto-progetto  «Nodo
AV/AC di Verona Est» con il costo arrotondato di 380 milioni di euro,
interamente  finanziato.  Tale  importo   andra'   modificato   nella
successiva fase di aggiornamento del Contratto di  programma -  parte
investimenti 2017-2021 con il limite di spesa di circa 379,96 milioni
di euro previsto al precedente punto 1.3. 
  1.5 Le prescrizioni citate  al  precedente  punto  1.1,  cui  resta
subordinata l'approvazione del progetto, sono riportate  nella  prima
parte dell'Allegato 1, che  forma  parte  integrante  della  presente
delibera, mentre le  raccomandazioni  sono  riportate  nella  seconda
parte del medesimo Allegato 1.  Il  soggetto  aggiudicatore,  qualora
ritenga di non poter dare seguito a qualcuna di dette prescrizioni  e
raccomandazioni, fornira' al riguardo puntuale motivazione,  in  modo
da consentire al Ministero delle infrastrutture e  dei  trasporti  di
esprimere le proprie valutazioni e di proporre a questo Comitato,  se
del caso, misure alternative. 
2. Altre disposizioni. 
  2.1 Con il progetto definitivo il Ministero delle infrastrutture  e
dei  trasporti  dovra'  dare  evidenza   delle   opere   compensative
individuate per ridurre l'impatto ambientale, territoriale e  sociale
correlate alla funzionalita'  dell'opera  il  cui  limite  di  spesa,
fissato ora in circa  7,45  milioni  di  euro,  non  potra'  comunque
eccedere il 2 per cento del costo dell'opera. 
  2.2 RFI S.p.a., per tutte le fasi successive  all'approvazione  del
progetto preliminare, dovra' richiedere e aprire  uno  specifico  CUP
per   la   «Linea   ferroviaria   alta    velocita'/alta    capacita'
Milano-Venezia - Tratta Verona-Padova - Nodo AV/AC di Verona Est», da
richiamare, ai sensi della delibera n.  24  del  2004,  in  tutta  la
documentazione amministrativa e contabile  riguardante  l'intervento,
aggiornando  di  conseguenza  la   relativa   Banca   dati   per   le
amministrazioni pubbliche (BDAP). 
  2.3  Nell'ambito  delle  disposizioni  contrattuali   vigenti,   il
Ministero delle infrastrutture e dei trasporti chiedera' a RFI S.p.a.
di valutare l'applicazione di eventuali penali  relative  ai  ritardi
maturati nel corso della procedura. 
  2.4 Prima dell'avvio dei lavori per la realizzazione  del  progetto
in esame, dovra' essere stipulato apposito  Protocollo  di  legalita'
tra   la   Prefettura   territorialmente   competente   e   l'impresa
appaltatrice, ai sensi della normativa vigente. 
3. Disposizioni finali. 
  3.1 Il Ministero delle infrastrutture e dei  trasporti  provvedera'
ad assicurare, per conto di questo  Comitato,  la  conservazione  dei
documenti  componenti  il  progetto  preliminare  approvato  con   la
presente delibera. 
  3.2  Il  suddetto  Ministero,  in  sede   di   approvazione   della
progettazione definitiva, provvedera' alla verifica  di  ottemperanza
alle prescrizioni che debbono essere recepite  in  tale  fase,  ferme
restando le verifiche di  competenza  della  Commissione  tecnica  di
verifica dell'impatto ambientale del Ministero dell'ambiente e  della
tutela del territorio e del mare e del Ministero  per  i  beni  e  le
attivita' culturali e per il turismo. 
  3.3 Il medesimo Ministero  delle  infrastrutture  e  dei  trasporti
provvedera', altresi', a svolgere le attivita' di supporto  intese  a
consentire a questo Comitato di  espletare  i  compiti  di  vigilanza
sulla realizzazione delle opere ad  esso  assegnati  dalla  normativa
citata in premessa. 
 
    Roma, 14 maggio 2020 
 
                                                 Il Presidente: Conte 
Il Segretario: Fraccaro 

Registrato alla Corte dei conti il 9 ottobre 2020 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg. n. 1183