IL DIRETTORE GENERALE 
              per il coordinamento e la valorizzazione 
                 della ricerca e dei suoi risultati 
 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300,  e  successive
modificazioni, recante «Riforma dell'organizzazione  del  Governo,  a
norma  dell'art.  11  della  legge  15  marzo  1997,  n.  59»  e,  in
particolare, l'art. 2, comma 1, n. 11), che, a seguito della modifica
apportata dal decreto-legge 16 maggio 2008, n.  85,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 14 luglio  2008,  n.  121,  istituisce  il
Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca  (di
seguito anche solo MIUR); 
  Visto  il  decreto-legge  n.   85   del   2008,   convertito,   con
modificazioni, dalla legge  14  luglio  2008,  n.  121  «Disposizioni
urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in  applicazione
dell'art. 1, commi 376 e 377 della legge 24 dicembre 2007,  n.  244»;
che  dispone  il   trasferimento   delle   funzioni   del   Ministero
dell'universita'  e  della   ricerca,   con   le   inerenti   risorse
finanziarie,   strumentali   e    di    personale,    al    Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  11
febbraio 2014, n. 98, «Regolamento di  organizzazione  del  Ministero
dell'istruzione,  dell'universita'  e  della  ricerca»  e  successive
modificazioni ed integrazioni; 
  Visto il decreto  ministeriale  del  26  settembre  2014,  n.  753:
«Individuazione degli uffici di  livello  dirigenziale  non  generale
dell'Amministrazione   centrale   del   Ministero    dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca» pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
n. 91 del 20 aprile 2015, con cui e' stata  disposta  l'articolazione
degli    uffici    di    livello    dirigenziale     non     generale
dell'amministrazione centrale; 
  Considerato che, a seguito del richiamato decreto  ministeriale  di
riorganizzazione  degli  uffici  come  previsto  dall'allora  vigente
decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  n.  98/2014,
l'Ufficio IV  della  Direzione  generale  per  il  coordinamento,  la
promozione e la valorizzazione della ricerca  e'  l'ufficio  preposto
alla gestione dei programmi operativi comunitari finanziati dai Fondi
strutturali dell'Unione europea e programmi e interventi relativi  al
Fondo aree sottoutilizzate (FAS); 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei  ministri  del  4
aprile 2019, n.  47  «Regolamento  di  organizzazione  del  Ministero
dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca», entrato in vigore
il 23 giugno 2019; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  21
ottobre  2019,   n.   140   recante   il   «Regolamento   concernente
l'organizzazione del Ministero  dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca», vigente al 26 dicembre 2019; 
  Visto il decreto-legge del 9 gennaio 2020, n. 1 (Gazzetta Ufficiale
n. 6 del 9 gennaio 2020) - Disposizioni urgenti per l'istituzione del
Ministero dell'istruzione e del Ministero  dell'universita'  e  della
ricerca, convertito con legge 5 marzo 2020, n. 12 (Gazzetta Ufficiale
n. 61 del 9 marzo 2020) con il quale al Ministero dell'universita'  e
della ricerca (di seguito anche solo MUR) sono attribuite le funzioni
e  i  compiti  spettanti  allo  Stato  in   materia   di   istruzione
universitaria,  di  ricerca  scientifica  e  tecnologica  e  di  alta
formazione artistica musicale e coreutica, ed  i  relativi  programmi
operativi finanziati dall'Unione europea; 
  Visto  l'art.  4,  comma   1,   secondo   periodo,   del   predetto
decreto-legge n. 1/2020, a mente del quale gli incarichi dirigenziali
comunque  gia'  conferiti  presso  l'amministrazione   centrale   del
Ministero   dell'istruzione,   dell'universita'   e   della   ricerca
anteriormente all'entrata in vigore dello stesso decreto (10  gennaio
2020) continuano ad avere efficacia sino all'attribuzione  dei  nuovi
incarichi; 
  Vista la nota prot. n. 1695 del  20  gennaio  2020,  cofirmata  dal
Ministro dell'istruzione e  dal  Ministro  dell'universita'  e  della
ricerca, avente per oggetto «decreto-legge del 9 gennaio 2020,  n.  1
(Gazzetta  Ufficiale  -  Serie  generale  n.  6  del  2020),  recante
disposizioni urgenti per l'istituzione del Ministero  dell'istruzione
e  del  Ministero  dell'universita'  e  della  ricerca.   Indicazioni
operative»; 
  Visto il  decreto  legislativo  5  giugno  1998,  n.  204,  recante
«Disposizioni  per  il  coordinamento,   la   programmazione   e   la
valutazione  della   politica   nazionale   relativa   alla   ricerca
scientifica e tecnologica, a norma dell'art. 11, comma 1, lettera d),
della legge 15 marzo 1997, n. 59» ed, in particolare, l'art. 7 che ha
previsto che gli stanziamenti da destinare annualmente ai  vari  enti
di ricerca affluissero  in  un  unico  fondo  (Fondo  ordinario  enti
pubblici di ricerca,  di  seguito  anche  solo  FOE)  finanziato  dal
Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della  ricerca  il  cui
ammontare e' ripartito  annualmente  fra  gli  enti  interessati  con
apposito decreto ministeriale; 
  Vista la legge  24  dicembre  1993,  n.  537,  che  all'art.  5  ha
istituito, nello stato di  previsione  del  MIUR,  il  Fondo  per  il
Finanziamento ordinario delle  universita'  (di  seguito  anche  solo
FFO), relativo alla quota a carico del bilancio statale  delle  spese
per il funzionamento e le attivita' istituzionali delle  universita',
comprese le  spese  per  il  personale  docente,  ricercatore  e  non
docente, per l'ordinaria manutenzione delle strutture universitarie e
per la ricerca scientifica; 
  Visto il decreto  ministeriale  8  agosto  2019,  n.  738,  recante
«Criteri di ripartizione del Fondo di finanziamento  ordinario  (FFO)
2019»; 
  Visto il decreto ministeriale 10 ottobre 2019, n. 856,  recante  il
riparto delle disponibilita' del Fondo ordinario per gli  enti  e  le
istituzioni  di  ricerca   finanziati   dal   Ministero   (FOE)   per
l'annualita' 2019; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive ed interventi speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali, a norma  dell'art.
16 della legge 5 maggio 2009, n. 42»  con  il  quale  il  Fondo  aree
sottoutilizzate (FAS) ha assunto la denominazione  di  Fondo  per  lo
sviluppo e la coesione (FSC), finalizzato a dare unita' programmatica
e   finanziaria   all'insieme   degli   interventi   aggiuntivi    al
finanziamento nazionale, che sono rivolti al riequilibrio economico e
sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto il Programma nazionale per la ricerca 2015-2020  (di  seguito
anche solo PNR), approvato dal CIPE nella seduta del 1° maggio  2016,
che individua gli obiettivi, le azioni e  i  progetti  finalizzati  a
migliorare l'efficienza e l'efficacia nazionale della ricerca nonche'
l'assegnazione di risorse al Piano-stralcio  «Ricerca  e  innovazione
2015-2017», di integrazione del Programma nazionale  per  la  ricerca
(PNR)  2015-2020,  a  valere  sul  FSC  2014-2020,  pubblicato  nella
Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 184 dell'8 agosto 2016; 
  Visto il documento  nazionale  di  «Strategia  di  specializzazione
intelligente» (di seguito anche solo  SNSI)  dove  e'  illustrata  la
strategia che consente la trasformazione dei risultati della  ricerca
in vantaggi competitivi per il Sistema Paese  e  in  un  aumento  del
benessere dei cittadini, approvato dalla  Commissione  europea  il  4
maggio 2016; 
  Vista la delibera n. 1, approvata  dal  CIPE  il  1°  maggio  2016,
«Fondo sviluppo e coesione 2014 - 2020:  Piano  stralcio  «Ricerca  e
innovazione 2015-2017» integrativo del  Programma  nazionale  per  la
ricerca (PNR) 2015-2020 (art. 1,  comma  703,  lettera  d)  legge  n.
190/2014)»; 
  Viste la delibera n. 25 e n. 26, approvate dal CIPE  il  10  agosto
2016, che definiscono tra l'altro  le  regole  di  funzionamento  del
«Fondo sviluppo e coesione 2014-2020»; 
  Vista  la  circolare  n.  1/2017  del  Ministro  per  la   coesione
territoriale  e  il  Mezzogiorno,  relativa  agli  adempimenti   «FSC
2014-2020» di cui alle delibere CIPE n.  25/2016  e  n.  26/2016,  in
merito alla governance, modifiche e riprogrammazione  delle  risorse,
revoche e disposizioni finanziarie; 
  Vista la proposta di rimodulazione del Piano stralcio FSC  «Ricerca
e innovazione» 2015-2017, formulata da parte del MIUR con nota  prot.
n. 17955 del 4 ottobre 2019 e approvata dal Comitato di  sorveglianza
con procedura scritta conclusasi con nota prot. n. 18956 in  data  21
ottobre 2019; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, recante disposizioni comuni sul Fondo
europeo di sviluppo  regionale  (FESR),  sul  Fondo  sociale  europeo
(FSE), sul Fondo di coesione,  sul  Fondo  europeo  agricolo  per  lo
sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli  affari  marittimi  e  la
pesca  e  disposizioni  generali  sul  Fondo  europeo   di   sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo  di  coesione  e  sul
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e  che  abroga  il
regolamento  (CE)   n.   1083/2006   del   Consiglio   e   successive
modificazioni ed integrazioni; 
  Visto il regolamento (UE, Euratom) 2018/1046 del Parlamento europeo
e del Consiglio,  del  18  luglio  2018,  che  stabilisce  le  regole
finanziarie  applicabili  al  bilancio  generale   dell'Unione,   che
modifica i regolamenti (UE) n. 1296/2013, (UE) n. 1301/2013, (UE)  n.
1303/2013, (UE) n. 1304/2013, (UE) n. 1309/2013, (UE)  n.  1316/2013,
(UE) n. 223/2014, (UE) n. 283/2014 e la decisione  n.  541/2014/UE  e
abroga il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 17 dicembre 2013, relativo al Fondo sociale  europeo  e
che  abroga  il  regolamento  (CE)  n.  1081/2006  del  Consiglio   e
successive modificazioni ed integrazioni; 
  Visto il regolamento delegato (UE) n.  2017/90  della  Commissione,
del 31 ottobre 2016, recante modifica del regolamento  delegato  (UE)
n. 2015/2195  che  integra  il  regolamento  (UE)  n.  1304/2013  del
Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo sociale europeo,
per quanto riguarda la definizione degli importi  forfettari  per  il
rimborso da parte della Commissione agli  Stati  membri  delle  spese
sostenute e successive modificazioni ed integrazioni; 
  Visto l'Accordo di  partenariato  (AdP)  di  cui  all'art.  14  del
regolamento (UE) n. 1303/2013, approvato dalla Commissione europea il
29 ottobre 2014 con decisione C (2014) 8021 final  e  modificato  con
decisione C(2018) 598 final dell'8 febbraio 2018; 
  Vista la decisione della  CE  C(2015)  4972  del  14  luglio  2015,
modificato con decisione della CE C(2020) 1518 del 5 marzo 2020,  che
adotta  il  «Programma  operativo  nazionale  ricerca  e  innovazione
2014-2020» (PON R&I  2014-2020)  per  il  periodo  di  programmazione
2014-2020 per il sostegno del Fondo europeo di sviluppo  regionale  e
del Fondo sociale europeo a favore delle regioni in transizione  (TR)
e delle regioni in ritardo di sviluppo (LD); 
  Visto il regolamento (UE) n. 2020/558 del Parlamento europeo e  del
Consiglio del 23 aprile 2020  che  modifica  i  regolamenti  (UE)  n.
1301/2013 e (UE) n. 1303/2013 per quanto riguarda  misure  specifiche
volte a fornire  flessibilita'  eccezionale  nell'impiego  dei  fondi
strutturali e di investimento europei  in  risposta  all'epidemia  di
COVID-19; 
  Considerate le azioni intraprese a livello  europeo  attraverso  lo
European strategy forum  for  research  infrastructures  (di  seguito
anche solo ESFRI) e, in particolare,  l'aggiornamento  della  Roadmap
europea delle infrastrutture di ricerca, presentata settembre 2018; 
  Viste le conclusioni del Consiglio di competitivita' del 29  maggio
2015 «Tabella di marcia dello Spazio europeo della ricerca 2015-2020»
con  le  quali  viene  tra  l'altro  chiesto  agli  Stati  membri  di
utilizzare al meglio gli investimenti pubblici  nelle  Infrastrutture
di ricerca (di seguito anche solo  IR),  tramite  la  definizione  di
priorita'  nazionali  compatibili  con  le  priorita'  e  i   criteri
dell'ESFRI, tenendo pienamente conto  della  sostenibilita'  a  lungo
termine; 
  Considerato in particolare che, nelle medesime  conclusioni,  viene
espresso l'auspicio  che  sia  incoraggiato  dagli  Stati  membri  il
ricorso  ai  fondi  strutturali  e  di   investimento   europei   per
intensificare gli sforzi nel settore delle infrastrutture di ricerca; 
  Vista l'approvazione del Programma nazionale per le  infrastrutture
di ricerca (di seguito anche solo PNIR) da  parte  della  Commissione
europea, che con la comunicazione del 26 aprile 2016  (DG  A2.G.4PDA)
ha concluso che «la Condizionalita' ex ante 1.2 adozione di un  piano
indicativo  pluriennale  per  le  Infrastrutture  per  la  ricerca  e
l'innovazione e' soddisfatta»; 
  Visto il decreto ministeriale 18 luglio 2016, n.  577  di  adozione
del PNIR, registrato presso la Corte dei conti in data  13  settembre
2016, n. reg 1-3616; 
  Visto  il  decreto  ministeriale   18   dicembre   2017,   n.   999
«Disposizioni per la concessione di finanziamenti interamente esclusi
dalle  norme  in  materia  di  aiuti  di  Stato,   ai   sensi   della
Comunicazione  2014/C  198/01  della  Commissione  europea,  recante:
"Disciplina degli aiuti di Stato a  favore  di  ricerca,  sviluppo  e
innovazione"», registrato presso  la  Corte  dei  conti  in  data  18
gennaio 2018, n. reg 1-127; 
  Considerato il  decreto  direttoriale  28  febbraio  2018,  n.  424
recante  l'Avviso  pubblico  per  la  concessione  di   finanziamenti
finalizzati  al  potenziamento  di  infrastrutture  di  ricerca,   in
attuazione dell'Azione II.1 del PON Ricerca  e  innovazione  2014-20,
sostenuto attraverso  risorse  del  Fondo  europeo  per  lo  sviluppo
regionale (FESR) e risorse del Fondo sviluppo  coesione  (FSC)  e  il
successivo decreto direttoriale di approvazione della graduatoria del
14 marzo 2019, n. 461; 
  Considerato che l'elevata qualita' delle Infrastrutture di  ricerca
e'  condizionata  dalla  disponibilita'   di   professionalita'   con
competenze e conoscenze specialistiche funzionali anche ad accrescere
la competitivita' dei territori su cui insistono; 
  Considerato che in tale ambito puo' essere realizzato un  approccio
integrato e sinergico per il rafforzamento  del  capitale  umano  del
sistema nazionale della ricerca; 
  Considerato che il Piano stralcio  «Ricerca  e  innovazione»  opera
secondo una  logica  addizionale  e  non  sostitutiva  delle  risorse
ordinarie e nel rispetto del vincolo territoriale previsto  dall'art.
1, comma 703, della legge n. 190 del  23  dicembre  2014,  in  ordine
all'impiego delle  risorse  in  misura  pari  all'80  per  cento  nel
Mezzogiorno e al 20 per cento nel resto d'Italia (Centro/nord); 
  Vista la nota 19 dicembre 2019 n. 225630 di richiesta da parte  del
MIUR al Comitato nazionale dei garanti della ricerca  di  definizione
di  idonei  criteri  di  valutazione  dei  piani  operativi  per   il
rafforzamento del capitale umano delle infrastrutture di ricerca; 
  Visto il verbale 20 dicembre 2019  n.  22612  attraverso  cui  sono
stati comunicati i criteri proposti dal CNGR per  l'esame  dei  piani
operativi   per   il   rafforzamento   del   capitale   umano   delle
infrastrutture di ricerca; 
  Visto il decreto del Ministro dell'istruzione,  dell'universita'  e
della ricerca 12 giugno 2012 con il quale e' stato approvato il nuovo
statuto del Consorzio CINECA; 
  Vista la legge 7 agosto  1990,  n.  241  recante  «Nuove  norme  in
materia di procedimento amministrativo e di  diritto  di  accesso  ai
documenti  amministrativi»,  coordinata  ed  aggiornata  dal  decreto
legislativo 30 giugno  2016,  n.  127,  dal  decreto  legislativo  25
novembre 2016, n. 222 e dal decreto legislativo 16  giugno  2017,  n.
104; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre  2000,
n. 445 e successive modificazioni  ed  integrazioni,  recante  «Testo
unico in materia di documentazione amministrativa»; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001,  n.  165  e  successive
modificazioni ed integrazioni - Norme generali  sull'ordinamento  del
lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche; 
  Visto il decreto  legislativo  30  giugno  2003,  n.  196,  recante
«Codice in materia di protezione dei  dati  personali»  e  successive
modificazioni ed integrazioni e da ultimo modificato e integrato  con
decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, recante «Disposizioni per
l'adeguamento  della  normativa  nazionale  alle   disposizioni   del
regolamento (UE) n. 2016/679 del Parlamento europeo e del  Consiglio,
del 27 aprile 2016, relativo alla protezione  delle  persone  fisiche
con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche'  alla  libera
circolazione  di  tali  dati,  che  abroga  la   direttiva   95/46/CE
(Regolamento generale sulla protezione dei dati)»; 
  Visto il decreto legislativo 7  marzo  2005,  n.  82  e  successive
modificazioni ed integrazioni, recante  «Codice  dell'Amministrazione
digitale»; 
  Vista la legge 30 dicembre 2010, n. 240 e successive  modificazioni
ed integrazioni, recante «Norme in materia  di  organizzazione  delle
universita', di personale accademico e reclutamento,  nonche'  delega
al Governo per incentivare la qualita'  e  l'efficienza  del  sistema
universitario» ed in particolare l'art. 21 con il quale sono definite
le funzioni del Comitato nazionale dei garanti della ricerca (CNGR); 
  Visto il decreto direttoriale 24 dicembre 2019, n.  2595  (Gazzetta
Ufficiale n. 35 del 12 febbraio 2020),  «Avviso  (di  seguito,  anche
solo Avviso) per  la  concessione  di  finanziamenti  finalizzati  al
rafforzamento del capitale umano delle infrastrutture di ricerca,  in
attuazione del Piano stralcio «Ricerca e innovazione 2015-2017»; 
  Considerato  che  l'ambito  dell'avviso  sopra  richiamato  e'   da
considerarsi  sinergico  all'intervento  gia'   operato   con decreto
direttoriale 28  febbraio  2018,  n.  424  e  che  tutti  i  progetti
presentati in questo ambito risultano tutti finanziati ed in corso di
esecuzione; 
  Visto  il  decreto  direttoriale  24  dicembre  2019,  n.  2595  di
attribuzione al dott. Gianluigi Consoli del ruolo di responsabile del
procedimento; 
  Visto il decreto direttoriale 16 marzo  2020,  n.  372  modificante
l'art. 8, comma 1, dell'avviso; 
  Accertato che in  risposta  all'Avviso  in  parola,  alla  data  di
scadenza del 20 marzo 2020,  sono  state  presentate,  attraverso  la
piattaforma attivata https://sirio-miur.cineca.it,_diciotto proposte; 
  Visto l'art. 7 del suddetto avviso, che prevede la nomina da  parte
del Ministero dell'universita' e della ricerca di un panel di esperti
tecnico scientifici per  la  valutazione  della  coerenza  del  Piano
operativo di rafforzamento del capitale umano con  gli  obiettivi  di
potenziamento delle infrastrutture di ricerca; 
  Visto  il  decreto  ministeriale  13  luglio  2016,  n.  380,   che
disciplina le procedure, le modalita' di formazione e l'utilizzo  del
REPRISE (elenco esperti scientifici costituito per le  necessita'  di
valutazione ex-ante, in itinere ed ex-post dei progetti di ricerca di
competenza del MUR), istituito  presso  il  MUR  e  con  il  supporto
informatico del CINECA; 
  Considerato che nel succitato  elenco  ministeriale  sono  presenti
esperti con comprovata professionalita' in materia di  infrastrutture
di ricerca  e  con  un  numero  congruo  di  anni  di  esperienza  di
valutazione; 
  Vista la nota prot. MUR 4762 del 27 marzo 2020, con cui il  MUR  ha
richiesto al CNGR  di  identificare,  nelle  more  della  conclusione
dell'istruttoria formale-amministrativa relativa  alla  verifica  dei
documenti  pervenuti  a  corredo  delle  proposte  progettuali,   sei
componenti  del  richiamato   panel,   tenendo   presenti   le   aree
scientifiche di ciascuna proposta  progettuale  e  gli  ambiti  ESFRI
coinvolti; 
  Visto il verbale della riunione del CNGR del 31  marzo  2020  prot.
MUR n. 4982 del 1° aprile 2020 con il quale sono  stati  designati  i
componenti  del  panel  di  Esperti  tecnico   scientifici   per   la
valutazione delle proposte progettuali; 
  Visto il decreto direttoriale 4 maggio 2020, n. 558  riportante  la
nomina del panel di  esperti  tecnico  scientifici  del  gia'  citato
avviso per la valutazione  delle  proposte  progettuali  e  che  tale
provvedimento ha superato il controllo di regolarita'  amministrativa
e contabile previsto dalla normativa vigente ed e' stato  registrato,
ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123 con visto  ex
art. 5, comma 2, al numero 1257, in data 20 maggio 2020; 
  Visto l'art. 7, comma 1 e 2, (Verifica di ammissibilita', criteri e
valutazione delle proposte) del citato avviso decreto direttoriale n.
2595/2019; 
  Visto il verbale prot. MUR  11  giugno  2020,  n.  9490  riportante
l'esito     positivo     delle     attivita'      di      istruttoria
formale-amministrativa  delle  proposte  progettuali  del  gruppo  di
lavoro costituito, come da nota 26 marzo 2020 n. 4639; 
  Tenuto conto che i membri del panel di esperti nominati hanno tutti
accettato l'incarico; 
  Preso atto dei lavori del panel di esperti che,  al  termine  delle
proprie valutazioni, ha fornito la richiesta graduatoria,  contenente
la valutazione delle proposte progettuali presentate  ed  i  relativi
punteggi; 
  Considerato che, ai sensi dell'art. 6, comma 1, del disciplinare di
attuazione  allegato  al decreto  direttoriale   n.   2595/2019,   le
attivita' connesse con la realizzazione del Piano operativo  (stipula
di almeno un contratto) dovranno essere avviate entro e comunque  non
oltre quattro mesi dalla  comunicazione  di  approvazione  del  Piano
operativo e dopo la registrazione dei relativi decreti di concessione
al finanziamento; 
  Considerato che il  MUR  ha  proceduto  alla  ricognizione,  per  i
progetti valutati positivamente dagli ETS, dei  costi  ammissibili  e
della  relativa  localizzazione,  nel   rispetto   dei   vincoli   di
allocazione  territoriale  delle  risorse  finanziarie  previsti  dal
regolamento dei fondi FSC 2014-2020  -  Piano  stralcio  «"Ricerca  e
innovazione  2015-2017"  -  Programma  nazionale  infrastrutture   di
ricerca (PNIR) - Linea d'azione: 1. Cofinanziamento infrastrutture di
ricerca (IR)» e utilizzera' le fonti finanziarie di  cui  all'art.  4
dell'avviso, sulla base delle disponibilita' di cassa; 
  Visto  il  decreto  direttoriale  26  agosto  2020,  n.   1370   di
approvazione della graduatoria, pubblicato sul  sito  www.miur.gov.it
nonche'                            al                            link
http://www.ponricerca.gov.it/media/395899/aoodpfsrregistro-decreti-r-
000137026-08-2020.pdf; 
  Visto il  decreto  direttoriale  30  settembre  2020,  n.  1554  di
rettifica   parziale   della   graduatoria,   pubblicato   sul   sito
www.miur.gov.it             nonche'              al              link
http://www.ponricerca.gov.it/media/395902/m_piaoodpfsrregistro-decret
i-r-000155430-09-2020.pdf; 
  Considerato che i costi, cosi' come approvati dal panel di  esperti
e ricompresi nel citato decreto direttoriale 26 agosto 2020, n. 1370,
rettificato parzialmente dal  decreto direttoriale 30 settembre 2020,
n. 1554, prevedono una dotazione finanziaria  complessiva  assegnata,
nell'ambito dei fondi FSC  2014-2020  -  Piano  stralcio  «Ricerca  e
innovazione  2015-2017»  -  Programma  nazionale  infrastrutture   di
ricerca (PNIR) - Linea d'azione: 1. Cofinanziamento infrastrutture di
ricerca (IR)» pari ad un importo totale di euro 30.330.363,55, di cui
euro 23.152.604,79 imputati  alle  regioni  del  Mezzogiorno  e  euro
7.177.758,76 alle regioni centro nord; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Il progetto di rafforzamento del  capitale  umano  CIR01_00020 -
FARO2030 «Potenziamento dell'osservatorio di  Eventi  rari  dei  Lngs
All'orizzonte 2030  E  OLTRE  -  Rafforzamento  del  capitale  umano»
dell'infrastruttura di ricerca denominata LNGS - Laboratori nazionali
del Gran Sasso», e'  ammesso  al  contributo  del  100%  della  spesa
ammissibile relativa ai singoli assegni e borse di  ricerca,  per  un
importo totale pari a euro  1.278.028,16  di  cui  euro  1.278.028,16
imputati alle regioni  del  Mezzogiorno  e  euro  0,00  alle  regioni
centro-nord. 
  2. Il progetto (CIR01_00020 - FARO2030) di cui al punto  precedente
dovra' essere condotto, secondo le normative citate  nelle  premesse,
sulla base del «Piano operativo»  approvato  dal  panel  di  esperti,
allegato al presente decreto direttoriale  (Allegato  1),  del  quale
costituisce  parte  integrante,  tenuto  conto  del   dettaglio   del
cronoprogramma e dei costi approvati di cui al comma  successivo  del
presente decreto direttoriale. 
  3. Il dettaglio del cronoprogramma, degli assegni di ricerca, delle
borse di ricerca e dei costi approvati dal panel di esperti, allegato
al presente decreto direttoriale (Allegato 2), del quale  costituisce
parte integrante, e' elaborato  sulla  base  dei  dati  presenti  sul
sistema informatico SIRI e riporta la specifica dei costi ammessi. 
  4. Il finanziamento  sara'  regolamentato  con  le  modalita'  e  i
termini di cui  al  disciplinare  (Allegato  3)  e,  con  particolare
riguardo alle modalita' di erogazione e gestione del  contributo,  in
base all'art. 8 del richiamato disciplinare, nella modalita'  dedotta
nell'atto d'obbligo. 
  5. L'avvio ufficiale del progetto di cui al comma  1  del  presente
articolo (decorrenza iniziale) coincide con la data di  comunicazione
del presente decreto direttoriale, dopo la sua registrazione. 
  6. Le attivita' connesse con la realizzazione del progetto  di  cui
al comma 1 del presente articolo, che dovranno rispettare le  singole
voci  di  costo  approvate,  dovranno  concludersi  entro  i  termini
indicati nella proposta progettuale salvo richiesta di proroga, fermo
restando che tutte le attivita' previste nel Piano  operativo  devono
essere concluse entro e non oltre il 31 dicembre 2024. 
  7. Il CUP di afferenza del progetto  di  cui  al  presente  decreto
direttoriale e': I16J20000950001. 
  8. Il progetto, di cui al  presente  decreto  direttoriale,  dovra'
essere implementato dal seguente soggetto: 
    Istituto nazionale di fisica nucleare.