IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
 
  Visto l'art. 11 della legge 16 gennaio 2003, n. 3, il quale dispone
che, a decorrere dal 1° gennaio 2003,  ogni  progetto  d'investimento
pubblico sia dotato di un Codice unico di progetto (CUP),  demandando
a questo Comitato il compito  di  disciplinarne  le  modalita'  e  le
procedure attuative; 
  Vista la legge 13 agosto 2010, n. 136, recante «Piano straordinario
contro le mafie, nonche' delega al Governo in  materia  di  normativa
antimafia» e, in particolare, gli articoli 3 e 6  che  dispongono  la
tracciabilita' dei flussi finanziari originati da lavori,  servizi  e
forniture pubblici e le relative sanzioni; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica 3 agosto 2011, n. 58, con  la  quale  questo
Comitato, su  proposta  del  Comitato  di  coordinamento  per  l'alta
sorveglianza delle grandi opere, (C.C.A.S.G.O.),  ha  adottato  linee
guida per la stipula degli accordi in materia di  sicurezza  e  lotta
antimafia ex articolo 176, comma 3, lett. e), del decreto legislativo
n. 163 del 2006 e successive modificazioni; 
  Visto il decreto legislativo del 6 settembre 2011, n. 159,  recante
«Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione,  nonche'
nuove disposizioni in materia di documentazione  antimafia,  a  norma
degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136»; 
  Visto l'art. 194 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n.  50,  e
successive modificazioni (Codice dei contratti pubblici), che  regola
l'affidamento a contraente generale e, in  particolare,  il  comma  3
lettera d), che prevede la stipula di appositi accordi con gli organi
competenti  in  materia  di  sicurezza  nonche'  di   prevenzione   e
repressione della criminalita'; 
  Visto l'art. 200 del codice dei contratti pubblici che prevede, tra
l'altro, le modalita' di  individuazione  e  di  realizzazione  delle
infrastrutture e degli insediamenti prioritari; 
  Visto l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito
con modificazioni dalla legge 11  agosto  2014,  n.  114,  richiamato
dall'art. 203,  comma  2,  del  Codice  dei  contratti  pubblici,  la
correlata   delibera   del   Comitato   interministeriale   per    la
programmazione economica 28 gennaio 2015, n. 15, recante «Linee guida
per il monitoraggio grandi opere (MGO)»; 
  Visto il decreto  21  marzo  2017  del  Ministro  dell'interno,  di
concerto con  il  Ministro  della  giustizia  ed  il  Ministro  delle
infrastrutture e dei trasporti,  che  ha  istituito  il  Comitato  di
coordinamento per l'alta sorveglianza delle  infrastrutture  e  degli
insediamenti prioritari (C.C.A.S.I.I.P.), il quale  ha  assorbito  ed
ampliato le competenze precedentemente attribuite al C.C.A.S.G.O.; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica 6 agosto 2015, n.  62,  che  ha  adeguato  i
principi a cui debbono essere improntati i  Protocolli  di  legalita'
destinati ai concessionari e ai contraenti generali, ed ha offerto un
dedicato  schema  di  Protocollo  di  legalita',  su   proposta   del
C.C.A.S.G.O., oggi C.C.A.S.I.I.P., di cui al decreto  21  marzo  2017
del Ministro dell'interno; 
  Visto l'art. 203 del Codice dei contratti pubblici che definisce le
procedure  per  il  monitoraggio   delle   infrastrutture   e   degli
insediamenti prioritari; 
  Visto l'art. 6 del  citato  decreto  21  marzo  2017  del  Ministro
dell'interno, in materia di procedure per il monitoraggio antimafia; 
  Vista la nota  del  22  settembre  2020,  prot.  DIPE  0005103-A-22
settembre 2020, con la quale,  il  Capo  di  Gabinetto  del  Ministro
dell'interno, ha trasmesso, gli schemi di  Protocolli  di  legalita',
approvati nella seduta del 25 giugno 2020 del C.C.A.S.I.I.P.  nonche'
le  relative  linee   guida   che   aggiornano   rispettivamente   il
Protocollo-tipo e le linee guida approvati con le citate delibere del
Comitato interministeriale per la programmazione economica nn. 58 del
2011 e 62 del 2015, perche' vengano sottoposti  all'esame  di  questo
Comitato; 
  Vista la comunicazione del 29 ottobre 2020, prot.  DIPE-0006046-A-5
novembre 2020, con la quale il Servizio IX del  Dipartimento  per  la
programmazione e il coordinamento  della  politica  economica  (DIPE)
segnalava l'opportunita' di valutare una modifica delle premesse  del
Protocollo di  legalita'  relativo  al  concessionario  o  contraente
generale  al  fine  di  non  dare  adito  a  dubbi  sull'applicazione
temporale del Protocollo stesso; 
  Vista la comunicazione del 2 novembre 2020, prot.  DIPE-0006045-A-5
novembre  2020,  con  la  quale  la  segreteria  del   C.C.A.S.I.I.P.
concordava con la  suddetta  modifica  del  Protocollo  di  legalita'
relativo al concessionario o contraente generale; 
  Preso atto che la proposta e' intesa a  costituire  un  adeguamento
degli accordi di legalita' nonche' delle relative  linee  guida  alla
rinnovata disciplina dei contratti  pubblici,  ai  sensi  del  citato
decreto legislativo n. 50 del 2016 e successive modificazioni e delle
modifiche intervenute al quadro normativo, anche con  riferimento  al
decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159 (Codice Antimafia); 
  Considerato che il contenuto degli  accordi  di  sicurezza  per  la
prevenzione, repressione di tentativi di infiltrazione mafiosa e  per
il monitoraggio delle infrastrutture ed  insediamenti  prioritari  e'
definito  dal  Comitato  interministeriale  per   la   programmazione
economica (CIPE), su proposta del C.C.A.S.I.I.P.,  con  le  procedure
indicate  dall'art.  6  del  decreto  21  marzo  2017  del   Ministro
dell'interno; 
  Considerata la manifestata necessita' di gestire le interferenze  e
la conseguente introduzione, come ulteriore innovazione, del  gestore
dell'interferenza, come  soggetto  responsabile  dei  vincoli,  degli
obblighi e degli adempimenti di cui al Protocollo  di  legalita'  per
tutto il periodo di risoluzione dell'interferenza; 
  Preso atto che il C.C.A.S.I.I.P., oltre ad uno schema di Protocollo
di legalita' dedicato alla  figura  del  contraente  generale  e  del
concessionario, propone l'adozione di uno  schema  di  Protocollo  di
legalita'  dedicato  all'istituto  dell'appalto,  con   i   necessari
adeguamenti; 
  Vista la nota, prot. DIPE 6516 del 26  novembre  2020,  predisposta
per la  seduta  del  Comitato  dalla  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri-DIPE, cosi' come integrata dalle osservazioni del  Ministero
dell'economia e delle  finanze,  e  posta  a  base  dell'esame  della
proposta; 
  Udita la relazione del coordinatore del C.C.A.S.I.I.P.; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione degli schemi  di  Protocolli  di  legalita',  di  cui
all'art. 203  del  decreto-legislativo  18  aprile  2016,  n.  50,  e
all'art. 6 del decreto 21 marzo  2017  del  Ministro  dell'interno  e
delle relative linee guida. 
  Sono approvati gli schemi di Protocolli di  legalita'  relativi  al
contraente generale ed all'appaltatore e le linee guida di  cui  alla
citata nota del 22 settembre 2020 del Ministero dell'interno, con  la
modifica di cui alle comunicazioni citate in  premessa,  che  vengono
allegati alla presente delibera, della quale formano parte integrante
e sostanziale. 
2. Decorrenza. 
  I  bandi  di  gara  pubblicati   successivamente   alla   data   di
pubblicazione della presente delibera per l'affidamento di lavori  di
realizzazione delle infrastrutture e degli  insediamenti  prioritari,
di cui all'art. 203 del decreto legislativo 18 aprile  2016,  n.  50,
dovranno  prevedere,  a   carico   del   contraente   generale,   del
concessionario  o  dell'appaltatore  che  risultera'  aggiudicatario,
l'obbligo di stipulare con  la  Prefettura-Ufficio  territoriale  del
Governo (UTG) competente e con la stazione appaltante i Protocolli di
legalita' secondo gli schemi di cui al punto precedente. 
3. Monitoraggio. 
  In  considerazione  del  carattere  innovativo  dei  Protocolli  di
legalita' della presente  delibera  il  C.C.A.S.I.I.P.  procedera'  a
monitorare attentamente l'efficacia delle  relative  disposizioni  e,
nel caso si evidenzino  fattispecie  non  considerate  o  criticita',
proporra' a questo Comitato integrazioni o modifiche delle stesse. 
 
    Roma, 26 novembre 2020 
 
                                 Il Ministro dello sviluppo economico 
                                        con funzioni di Presidente    
                                             Patuanelli               
 
Il segretario: Fraccaro 

Registrato alla Corte dei conti il 5 gennaio 2021 
Ufficio controllo sugli atti  del  Ministero  dell'economia  e  delle
finanze, reg. n. 2