IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019,  n.  111,  recante  «Misure
urgenti per il  rispetto  degli  obblighi  previsti  dalla  direttiva
2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e  proroga  del  termine  di  cui
all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge  17  ottobre  2016,  n.
189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016,  n.
229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n.
141, e, in particolare, l'art. 1-bis, che, al fine di  rafforzare  il
coordinamento  delle  politiche  pubbliche  in  materia  di  sviluppo
sostenibile di cui alla risoluzione A/70/L.I adottata  dall'assemblea
generale dell'Organizzazione delle  Nazioni  Unite  il  25  settembre
2015, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio  2021,  il  Comitato
interministeriale per la programmazione economica  (CIPE)  assuma  la
denominazione di Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica e lo sviluppo sostenibile (CIPESS); 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  recante  «Misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122, e, in  particolare,  l'art.  7,  commi  26  e  27,  che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o  al  Ministro
delegato, le funzioni in materia di politiche di coesione di cui all'
art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 30 luglio 1999,
n. 300, ivi inclusa la gestione del Fondo per le aree sottoutilizzate
di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre 2002, n. 289 e  successive
modificazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali a norma della legge
5 maggio 2009, n. 42» e in particolare l'art. 4, il quale dispone che
il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato Fondo  per
lo sviluppo e la coesione, di  seguito  FSC,  e  finalizzato  a  dare
unita'  programmatica  e  finanziaria  all'insieme  degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese; 
  Visto  il  decreto-legge  31   agosto   2013,   n.   101,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in
particolare, l'art. 10, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le
funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e la stessa Agenzia; 
  Vista la legge 27 dicembre 2013, n. 147, recante «Disposizioni  per
la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato»  (legge
di stabilita' 2014) e, in particolare, l'art. 1, comma 6, concernente
il vincolo di destinazione territoriale del complesso  delle  risorse
FSC, secondo la chiave  di  riparto  80  per  cento  nelle  aree  del
Mezzogiorno e 20 per cento nelle aree del  Centro-nord  e  l'art.  1,
comma 245, concernente il sistema di monitoraggio unitario assicurato
dal Ministero dell'economia e  delle  finanze  -  Dipartimento  della
Ragioneria   generale   dello   Stato,   attraverso   le   specifiche
funzionalita' del proprio sistema informativo; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014, che istituisce il Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione tra le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei
ministri, in attuazione del citato art. 10 del decreto-legge  n.  101
del 2013; 
  Considerato  che  la  legge  23  dicembre  2014,  n.  190,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge di stabilita' 2015)» e, in particolare, l'art.  1,
comma 703, ferme restando le vigenti disposizioni  sull'utilizzo  del
FSC,  detta  ulteriori  disposizioni  per  l'utilizzo  delle  risorse
assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020; 
  Vista la circolare del Ministro per la coesione territoriale  e  il
Mezzogiorno del 6 maggio  2017,  n.  1,  recante  «Fondo  sviluppo  e
coesione 2014-2020 - Adempimenti delibere CIPE n.  25  e  26  del  10
agosto 2016. Piani operativi/Piani stralcio e Patti per lo  sviluppo.
Governance,  modifiche  e  riprogrammazioni  di   risorse,   revoche,
disposizioni finanziarie»; 
  Visto il decreto-legge 30  aprile  2019,  n.  34,  recante  «Misure
urgenti di crescita economica e  per  la  risoluzione  di  specifiche
situazioni di crisi», convertito, con modificazioni, dalla  legge  28
giugno 2019, n. 58 e successive modificazioni; 
  Visto, in particolare, l'art. 44 del citato decreto-legge n. 34 del
2019, rubricato «Semplificazione ed efficientamento dei  processi  di
programmazione, vigilanza ed attuazione degli  interventi  finanziati
dal Fondo per lo sviluppo e la coesione», come  modificato  dall'art.
1,  comma  309,  della  legge  27  dicembre  2019,  n.  160   recante
disposizioni in materia di «Bilancio di previsione  dello  Stato  per
l'anno finanziario  2020  e  bilancio  pluriennale  per  il  triennio
2020-2022» e, da ultimo, dall'art. 41, comma 3, del decreto-legge  16
luglio 2020, n. 76, recante «Misure urgenti per la semplificazione  e
l'innovazione digitale», convertito dalla legge 11 settembre 2020, n.
120; 
  Visto il comma 1 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, secondo cui: «Al fine di migliorare
il coordinamento unitario e la qualita' degli investimenti finanziati
con le risorse nazionali destinate alle  politiche  di  coesione  dei
cicli di programmazione 2000/2006, 2007/2013 e 2014/2020, nonche'  di
accelerarne la spesa, per ciascuna amministrazione centrale,  regione
o citta' metropolitana titolare di risorse a valere sul Fondo per  lo
sviluppo e coesione di cui all'art. 4,  del  decreto  legislativo  31
maggio 2011, n. 88, in sostituzione della  pluralita'  degli  attuali
documenti programmatori variamente denominati e tenendo  conto  degli
interventi  ivi  inclusi,  l'Agenzia  per  la  coesione  territoriale
procede,   sentite   le   amministrazioni   interessate,    ad    una
riclassificazione  di  tali   strumenti   al   fine   di   sottoporre
all'approvazione del CIPE, su proposta del Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, entro quattro mesi dall'entrata in vigore  del
presente decreto un unico piano operativo  per  ogni  amministrazione
denominato "Piano sviluppo e coesione",  con  modalita'  unitarie  di
gestione e monitoraggio»; 
  Visto il comma 2 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, in base al quale, per simmetria con
i Programmi operativi europei, ciascun Piano di sviluppo e  coesione,
di seguito PSC, e' articolato per aree tematiche,  in  analogia  agli
obiettivi tematici dell'Accordo di partenariato; 
  Visto il comma 6 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni,  in  base  al  quale,  fatto  salvo
quanto successivamente previsto dal comma  7,  restano  invariate  le
dotazioni finanziarie degli strumenti di  programmazione  oggetto  di
riclassificazione, come determinate alla data di  entrata  in  vigore
del suddetto  decreto,  gli  interventi  individuati  e  il  relativo
finanziamento, la titolarita'  dei  programmi  o  delle  assegnazioni
deliberate  dal  CIPE,  nonche'  i  soggetti  attuatori,   ove   gia'
individuati; 
  Visto il comma 7 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, secondo  cui:  «In  sede  di  prima
approvazione, il Piano sviluppo e coesione di cui  al  comma  1  puo'
contenere: 
    a)  gli  interventi  dotati  di  progettazione  esecutiva  o  con
procedura di aggiudicazione avviata, individuati sulla base dei  dati
di monitoraggio presenti, alla data del 31 dicembre 2019, nel sistema
di monitoraggio unitario di cui all'art. 1, comma 245, della legge 27
dicembre 2013, n. 147; 
    b) gli interventi che, pur non rientrando nella casistica di  cui
alla  lettera  a),  siano  valutati  favorevolmente  da   parte   del
Dipartimento per le  politiche  di  coesione,  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri e dell'Agenzia per la  coesione  territoriale,
sentite le amministrazioni titolari delle risorse di cui al comma  1,
in ragione  della  coerenza  con  le  "missioni"  della  politica  di
coesione di cui alla nota di aggiornamento del Documento di  economia
e finanza 2019 e con gli obiettivi  strategici  del  nuovo  ciclo  di
programmazione  dei  fondi  europei,  fermo  restando  l'obbligo   di
generare obbligazioni giuridicamente vincolanti entro il 31  dicembre
2021»; 
  Visto il comma 9 del citato art. 44 del  decreto-legge  n.  34  del
2019, e successive modificazioni, in base al quale per gli interventi
di cui al comma 7,  lettera  b),  il  CIPE  stabilisce,  al  fine  di
accelerarne la realizzazione e la spesa, le misure di accompagnamento
alla progettazione e all'attuazione da parte del Dipartimento per  le
politiche di coesione, dell'Agenzia per la  coesione  territoriale  e
della struttura per la progettazione di beni ed edifici  pubblici  di
cui all'art. 1, comma 162, della legge 30 dicembre 2018, n. 145; 
  Considerate le  risultanze  delle  istruttorie  di  ricognizione  e
valutazione  dell'attuazione  delle  risorse  del  FSC  assegnate  al
Ministero della cultura con riferimento ai  cicli  di  programmazione
2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020, svolte ai sensi del citato art. 44,
commi 1 e 7, del decreto-legge n. 34 del 2019; 
  Visto il decreto-legge 19  maggio  2020,  n.  34,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020,  n.  77,  recante  «Misure
urgenti in materia di salute,  sostegno  al  lavoro  e  all'economia,
nonche' di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da
COVID-19» e, in particolare, gli articoli 241 e 242, che, al fine  di
contrastare gli effetti emergenziali della  pandemia,  consentono  di
ricorrere a nuove assegnazioni FSC oppure alla riprogrammazione delle
risorse FSC  rivenienti  dalla  ricognizione  di  cui  al  precedente
alinea; 
  Visto il decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22, recante  «Disposizioni
urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri»,  in
fase di conversione, e, in particolare, l'art.  6  con  il  quale  il
Ministero per i beni e le attivita' culturali e  per  il  turismo  e'
ridenominato Ministero della cultura ed e' istituto il Ministero  del
turismo e visto, altresi', l'art. 10, il quale prevede che, a seguito
delle  intervenute  modificazioni  concernenti  i   ministeri   dello
sviluppo economico, della transizione ecologica, della cultura, delle
infrastrutture e della mobilita' sostenibili siano adottati entro  il
30  giugno  2021,  con  decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri, su proposta del Ministro competente,  di  concerto  con  il
Ministro  per  la  pubblica  amministrazione  e   con   il   Ministro
dell'economia e delle finanze, previa deliberazione del Consiglio dei
ministri,  i  regolamenti  di  organizzazione  dei  Ministeri   dello
sviluppo economico, della transizione ecologica, della cultura, delle
infrastrutture  e  della  mobilita'  sostenibili,  del  turismo,  ivi
inclusi quelli degli uffici di diretta collaborazione; 
  Considerato che nell'odierna seduta il  Comitato  ha  approvato  la
delibera, recante «Fondo sviluppo e coesione  -  Disposizioni  quadro
per il Piano sviluppo e coesione», che, ai sensi del citato art.  44,
comma 14, del decreto-legge n. 34 del 2019, stabilisce la  disciplina
ordinamentale dei PSC, assicurando la fase transitoria dei  cicli  di
programmazione 2000-2006 e 2007-2013 e armonizzando le regole vigenti
in un quadro unitario; 
  Considerato che, in coerenza con la citata  delibera  ordinamentale
approvata dal CIPESS in data odierna, lo schema di PSC  o  Piano,  e'
costituito in via generale dalle seguenti tavole, fermo  restando  la
specificita' di ciascun piano: 
    Tavola 1 - Strumenti di programmazione riclassificati nel PSC  ai
sensi del citato art. 44, comma 1, del decreto-legge n. 34 del  2019,
e successive modificazioni; 
    Tavola 2 - Risorse totali PSC  per  ciclo  di  programmazione  ad
esito  istruttoria  ai  sensi  del  citato  art.  44,  comma  7,  del
decreto-legge n. 34 del 2019 e successive modificazioni e dei  citati
articoli 241 e 242 del decreto-legge n. 34  del  2020,  e  successive
modificazioni; 
    Tavola 3 -  PSC  Sezione  ordinaria:  interventi  confermati  per
articolazione tematica; 
    Tavola 4 - PSC Sezioni speciali: risorse  da  riprogrammazione  e
nuove assegnazioni; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,
con il quale, tra l'altro,  l'onorevole  Maria  Rosaria  Carfagna  e'
stata nominata Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13
febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole
Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la
coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo
2021, concernente la delega di funzioni al Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio  2021,
con  il  quale  l'onorevole   Bruno   Tabacci   e'   stato   nominato
sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo
2021, con il  quale  l'onorevole  Bruno  Tabacci  e'  stato  nominato
segretario  del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  (CIPESS),  e  gli  e'  stata
assegnata,  tra  le  altre,  la  delega  ad  esercitare  le  funzioni
spettanti al Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di
coordinamento  della  politica  economica  e   programmazione   degli
investimenti pubblici di interesse nazionale; 
  Vista la nota del Capo di Gabinetto del Ministro per il  sud  e  la
coesione territoriale, prot. n. 299-P del 30 marzo 2021, e l'allegata
proposta  di  delibera  per  il  CIPESS  predisposta  dal  competente
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri, cosi' come  integrata  dalla  nota  prot.  n.
1655-P del 13.04.2021, concernente la proposta  di  approvazione,  in
prima istanza, del PSC a titolarita'  del  Ministero  della  cultura,
articolato nelle Tavole 1, 2, 3.1 e 3.2, allegate  alla  citata  nota
informativa, in conformita' allo  schema  generale  sopra  descritto,
cosi' come disposto dalla citata delibera ordinamentale approvata  in
data odierna da questo Comitato; 
  Preso atto che, a risultanza degli esiti istruttori del citato art.
44, comma 7,  del  decreto-legge  n.  34  del  2019,  indicati  nella
predetta Tavola 2, il valore complessivo del PSC del Ministero  della
cultura e' pari a 1.737,41 milioni  di  euro  e  che  la  provenienza
contabile delle risorse e' la seguente: 2007-2013 per  76,01  milioni
di euro e 2014-2020 per 1.661,40 milioni di euro; 
  Preso atto, in particolare, che,  con  riferimento  agli  strumenti
riclassificati nella Tavola 2, righe F1 e F2, nel PSC  del  Ministero
della cultura sono state confermate le seguenti risorse: 
    442,59 milioni di euro ex  art.  44,  comma  7,  lettera  a)  del
decreto-legge n. 34 del 2019; 
    849,82 milioni di euro ex  art.  44,  comma  7,  lettera  b)  del
decreto-legge n. 34 del 2019; 
  Preso atto, altresi', che nella sezione  ordinaria  e'  stata  data
autonoma evidenza alle assegnazioni oggetto di disciplina speciale  e
segnatamente: risorse per Contratti istituzionali di sviluppo pari  a
440 milioni di euro (CIS Ventotene; CIS Taranto-Mibact; CIS  Palermo;
CIS Napoli;  CIS  Cosenza;  CIS  Buffer  Zone  Pompei);  risorse  per
assegnazioni di legge pari  a  5  milioni  di  euro  (art.  7,  comma
3-quater,  del  decreto-legge  31  maggio   2014,   n.   83   recante
«Disposizioni urgenti per la  tutela  del  patrimonio  culturale,  lo
sviluppo della cultura e il rilancio  del  turismo»  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 29  luglio  2014,  n.  106  e  conseguenti
delibere CIPE del 23 dicembre 2015 n. 97, del 10 luglio 2017 n. 49  e
del 28 febbraio 2018 n. 17); 
  Vista la tavola allegata in Appendice al PSC  del  Ministero  della
cultura, che fornisce informazioni estratte dal Sistema nazionale  di
monitoraggio sugli interventi contenuti nella sezione ordinaria,  per
articolazione  tematica,  ciclo  di   programmazione   e   stato   di
attuazione; 
  Considerato che non appena verranno attuate le disposizioni per  la
riorganizzazione  dei  ministeri  di  cui  al  citato  art.  10   del
decreto-legge n. 22 del 2021 si provvedera' con  successiva  delibera
di questo Comitato a trasferire sul PSC del Ministero del turismo gli
strumenti di programmazione e le relative risorse  di  competenza  di
tale Ministero che sono allocate con la presente delibera sul PSC del
Ministero della cultura; 
  Vista  la  delibera  CIPE  28  novembre  2018,   n.   82,   recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera  CIPE
15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento  interno  del  Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile (CIPESS)»; 
  Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e
delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato; 
  Sulla proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1. Approvazione del Piano  sviluppo  e  coesione  a  titolarita'  del
Ministero della cultura 
  1.1 E' approvato, in prima istanza, il Piano  sviluppo  e  coesione
del Ministero della cultura, cosi'  come  articolato  nelle  relative
Tavole in allegato, che costituiscono parte integrante della presente
delibera, avente un valore complessivo di 1.737,41 milioni di euro  a
valere sul Fondo sviluppo e coesione secondo la seguente  provenienza
contabile delle risorse: 
    FSC 2007-2013 per 76,01 milioni di euro; 
    FSC 2014-2020 per 1661,40 milioni di euro. 
  1.2 Il PSC in prima  approvazione  e'  articolato  in  una  sezione
ordinaria per un valore complessivo di 1.737,41 milioni  di  euro,  i
cui  interventi  confermati  per  articolazione  tematica   risultano
ripartiti tra Mezzogiorno (Tavola 3.1) per complessivi 839,24 milioni
di euro e Centro-nord (Tavola 3.2) per complessivi 898,17 milioni  di
euro. 
  1.3 La sezione ordinaria si compone di: 
    risorse ex art. 44, comma 7, lettera a) del decreto-legge  n.  34
del 2019, per complessivi 442,59 milioni di euro; 
    risorse ex art. 44, comma 7, lettera b) del decreto-legge  n.  34
del 2019 per complessivi 849,82 milioni di euro; 
    risorse per Contratti istituzionali di sviluppo  per  complessivi
440,00 milioni di euro; 
    risorse derivanti da assegnazioni di legge per  complessivi  5,00
milioni di euro. 
  1.4 Resta fermo che, non appena verranno  attuate  le  disposizioni
per la riorganizzazione dei  ministeri  ai  sensi  dell'art.  10  del
citato decreto-legge  1°  marzo  2021,  n.  22,  si  provvedera'  con
successiva delibera di questo  Comitato  a  trasferire  sul  PSC  del
Ministero del turismo gli strumenti di programmazione e  le  relative
risorse di competenza attualmente  allocate  sul  PSC  del  Ministero
della cultura. 
2. Norme finali 
  2.1 Con  l'approvazione  del  Piano,  gli  strumenti  programmatori
riclassificati nella  Tavola  1  cessano  la  loro  efficacia,  fermo
restando quanto previsto nella «Disciplina finale e  transitoria»  di
cui   alla   delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica e lo  sviluppo  sostenibile  adottata  nella
seduta odierna, recante «Fondo di sviluppo e coesione -  Disposizioni
quadro per il Piano di sviluppo e coesione». 
  2.2 A seguito della prima approvazione del PSC, il Ministero  della
cultura, in  quanto  amministrazione  titolare  del  Piano,  provvede
all'istituzione, o all'aggiornamento  della  composizione,  nel  caso
previsto dal citato art. 44, comma 2, del citato decreto-legge n.  34
del 2019, di  un  Comitato  di  sorveglianza,  di  seguito  CdS,  cui
partecipano rappresentanti: del  Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione, dell'Agenzia per la coesione territoriale, del Dipartimento
per la programmazione e il coordinamento  della  politica  economica,
del Ministero dell'economia e  delle  finanze  -  Dipartimento  della
Ragioneria generale dello Stato - IGRUE,  del  Dipartimento  per  gli
affari  regionali  e  le  autonomie,  delle  regioni,   nonche'   del
partenariato economico e sociale, relativamente agli  ambiti  di  cui
alle lettere d) ed e), comma 3, del citato art. 44 del  decreto-legge
n. 34 del 2019. 
  2.3 Su proposta dell'amministrazione titolare responsabile del PSC,
il CdS provvede, entro il 31 dicembre 2021, a integrare il  PSC  con:
settori d'intervento  per  area  tematica  e  corrispondenti  importi
finanziari e, in base alla documentazione gia' disponibile, obiettivi
perseguiti con indicazione dei principali indicatori di realizzazione
e  di  risultato;  piano  finanziario  complessivo   del   PSC,   con
esplicitazione della previsione di spesa per ciascuna annualita'  del
primo triennio, anche in formato standard elaborabile. 
  2.4 Al fine  di  accelerare  la  realizzazione  e  la  spesa  degli
interventi di cui al comma 7, lettera b),  del  citato  art.  44  del
decreto-legge n 34 del 2019, il  Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione, l'Agenzia per la coesione territoriale e la  struttura  per
la  progettazione  di  beni  ed  edifici  pubblici,  per  quanto   di
rispettiva  competenza,  possono  disporre,  anche   nell'ambito   di
convenzioni  gia'  esistenti  con  societa'  in  house,   misure   di
accompagnamento alla progettazione e  attuazione,  su  richiesta  del
Ministero della cultura, responsabile del PSC in oggetto. 
  2.5 Le risorse oggetto del PSC saranno  erogate  nei  limiti  delle
disponibilita'  di   bilancio   annuali   afferenti   ai   cicli   di
programmazione 2000-2006, 2007-2013 e 2014-2020. 
  2.6 Per quanto non espressamente previsto dalla presente  delibera,
si applicano le disposizioni normative e le procedure previste  dalla
citata delibera del Comitato interministeriale per la  programmazione
economica e  lo  sviluppo  sostenibile,  recante  «Fondo  sviluppo  e
coesione - Disposizioni quadro per il Piano sviluppo e coesione». 
    Roma, 29 aprile 2021 
 
                                                Il Presidente: Draghi 
Il segretario: Tabacci 

Registrato alla Corte dei conti l'8 luglio 2021 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, reg. n. 971