IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Vista la legge 27 dicembre  2017,  n.  205,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2018  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2018-2020» ed in  particolare  l'art.  1,
comma 1032, come modificata dalla legge 31  dicembre  2018,  n.  145,
recante «Bilancio di previsione dello Stato  per  l'anno  finanziario
2019 e bilancio pluriennale per il triennio  2019-2021»,  di  cui  in
particolare l'art. 1, comma 1106; 
  Visto il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni
urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in  applicazione
dell'art. 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n.  244»,
convertito nella legge n. 121 del 14 luglio 2008; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  19
giugno 2019,  n.  93,  modificato  dal  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri del 12  dicembre  2019,  n.  178,  concernente
l'organizzazione del Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la  legge  31  luglio  1997,  n.  249,  recante  «Istituzione
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui
sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»; 
  Visto  il  codice  delle  comunicazioni  elettroniche  emanato  con
decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 e successive modifiche  ed
integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante «Testo
unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici»,  e  successive
modifiche ed integrazioni; 
  Visto il  decreto-legge  2  marzo  2012,  n.  16,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012,  n.  44,  con  particolare
riferimento  all'art.  3-quinquies,  comma  3  e  5,   e   successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  del  Ministro  dello  sviluppo  economico  del  5
ottobre 2018, recante Piano nazionale di ripartizione delle frequenze
tra 0 e 3000GHz; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 353/11/CONS del 22 giugno  2011,  con  la  quale  e'
stato approvato il nuovo regolamento  relativo  alla  radiodiffusione
terrestre in tecnica digitale; 
  Visti   gli   atti   finali   della   Conferenza   mondiale   delle
radiocomunicazioni  adottati  nel  2012   a   Ginevra,   sottoscritti
dall'Italia; 
  Visti   gli   atti   finali   della   Conferenza   mondiale   delle
radiocomunicazioni  adottati  nel  2015   a   Ginevra,   sottoscritti
dall'Italia; 
  Vista la  decisione  UE  2017/899  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio sull'uso della banda di frequenza 470-790 MHz  nell'Unione,
del 17 maggio 2017, la quale prevede  il  termine  del  2020  per  la
liberazione della banda 700MHz con la flessibilita' di due  anni  per
gli Stati membri che adducano giustificate ragioni, come in Italia in
cui, tenendo conto della necessita' e complessita' di  assicurare  la
migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso standard
di trasmissione avanzati, e' stato indicato nella legge  27  dicembre
2017, n. 205 il  termine  finale  del  30  giugno  2022,  nonche'  la
conclusione del  coordinamento  internazionale  delle  frequenze  tra
paesi confinanti dell'Unione europea entro il 31 dicembre 2017  e  la
predisposizione  di  un  piano  nazionale  con   la   tempistica   di
liberazione (road map) entro il 30 giugno 2018; 
  Visti gli accordi internazionali sottoscritti dal  Ministero  dello
sviluppo economico  e  dalle  autorita'  degli  Stati  confinanti  in
attuazione della decisione (UE) 2017/899, del 17 maggio 2017; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 39/19/CONS del 7 febbraio 2019, che approva il nuovo
Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (PNAF); 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 129/19/CONS del 18 aprile 2019, recante «Definizione
dei criteri per la conversione dei diritti d'uso delle  frequenze  in
ambito nazionale per il servizio digitale terrestre in diritti  d'uso
di capacita' trasmissiva e per l'assegnazione in ambito nazionale dei
diritti  d'uso  delle  frequenze  pianificate  dal  PNAF,  ai   sensi
dell'art. 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2017, n. 205»; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  19  giugno
2019,  come  modificato  dal  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico 15 dicembre 2020, concernente il calendario per il rilascio
delle frequenze da parte di tutti gli operatori di rete  titolari  di
relativi  diritti  d'uso  in  ambito  nazionale  e  locale  ai   fini
dell'attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899, del 17
maggio 2017; 
  Considerato che l'art. 6 del decreto del  Ministro  dello  sviluppo
economico 19 giugno 2019 sopra citato prevede  la  dismissione  della
codifica DVBT/MPEG-2  in  favore  almeno  della  codifica  MPEG-4  su
standard DVBT a partire dal primo giorno di avvio delle attivita' nel
periodo settembre 2021 - dicembre 2021  anche  sulla  base  di  studi
Auditel/FUB  commissionati  dal   Ministero   realizzati   con   dati
disponibili  alla  data  di  emanazione  del   decreto   ministeriale
suddetto; 
  Considerato  che  la  diffusione  degli  apparecchi  di   ricezione
televisiva ha avuto un andamento su cui ha inciso non  favorevolmente
la situazione creata a seguito dell'epidemia del  covid19  e  che  le
misure economiche aggiuntive per il ricambio dei televisori  obsoleti
introdotte dalla legge  30  dicembre  2020,  n.  178  potranno  avere
effetto a decorrere dal mese di agosto 2021; 
  Considerato inoltre, che alcune  associazioni  di  categoria  degli
operatori del settore televisivo maggiormente  rappresentative  hanno
espresso timori in relazione al livello di diffusione dei  televisori
dotati delle codifiche e standard piu'  innovativi,  per  l'andamento
stabile della vendita degli apparecchi  riceventi  fino  al  mese  di
giugno  2021,  anche  a  causa  dell'emergenza  sanitaria  e  per  il
sottoutilizzo del relativo contributo statale; 
  Ritenuto  che  a   fronte   della   situazione   evidenziata,   sia
nell'interesse generale garantire la ricezione da parte degli utenti,
la continuita' di impresa degli operatori  del  settore  e  agevolare
contestualmente  la  migrazione  tecnica  di  un'ampia  parte   della
popolazione verso standard di trasmissione avanzati; 
  Considerato altresi'  il  parere  del  16  giugno  2021  del  Radio
Spectrum  Policy  Group  in  merito  alle   interferenze   televisive
lamentate dalla  Croazia  e  che,  essendo  state  calendarizzate  le
operazioni dell'area adriatica  nell'area  4  nel  periodo  aprile  -
giugno 2022, sarebbe opportuno  anticipare  per  quanto  tecnicamente
possibile il rilascio delle frequenze interferenti, dando  attuazione
al quadro radioelettrico disposto dal nuovo PNAF; 
  Ritenuto quindi  opportuno  valutare  la  fattibilita'  tecnica  di
soluzioni alternative alle tempistiche per le operazioni tecniche  di
rilascio e attivazione delle frequenze  nonche'  per  la  dismissione
della codifica DVBT/MPEG2, indicate nel periodo transitorio settembre
2021 - giugno 2022 nel decreto del Ministro dello sviluppo  economico
19 giugno 2019 sopra citato; 
  Effettuata l'audizione, in modalita' di videoconferenza in data  27
luglio 2021, con i  rappresentanti  delle  categorie  interessate  ai
contenuti del decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 giugno
2019 sopra citato, condividendo un  documento  avente  ad  oggetto  i
seguenti punti: 1. Premessa, 2. Elementi tecnici rilevanti,  relativi
agli  aspetti  interferenziali,  alla  fattibilita'   tecnica,   alla
tempistica della transizione e alle aree geografiche, 3. Codifiche  e
standard innovativi; 
  Considerato che alla suddetta audizione sono intervenuti i seguenti
soggetti: Autorita' per  le  garanzie  delle  comunicazioni,  Aeranti
Corallo, Alpi, Aires, Andec,  Anitec-Assinform,  ASSTEL,  Borghini  e
Stocchetti, Cairo Network, Canale Italia, CNR TV, Confindustria Radio
Televisioni, Confindustria Radio Televisioni Locali,  Corecom  Emilia
Romagna, DAB Italia, Eurodab Italia, EITowers, Europa way,  Mediaset,
Persidera, Prima Tv, Rai - Radiotelevisione italiana, Rai  way,  REA,
Rete Capri, Sky Italia, TVSAT, TV Insieme,  3lettronica  Industriale,
Fondazione Ugo Bordoni, Invitalia; 
  Avuto riguardo delle osservazioni e proposte emerse dalla audizione
dei soggetti partecipanti e ritenuto in merito  di  rappresentare  le
seguenti valutazioni di sintesi; 
  Preliminarmente, si rappresenta che il decreto del  Ministro  dello
sviluppo economico del 19  giugno  2019  ha  definito  il  calendario
nazionale che individua le scadenze della tabella di marcia  ai  fini
dell'attuazione degli obiettivi della  decisione  (UE)  2017/899,  ai
sensi dell'art. 1, comma 1032, della legge 27 dicembre 2017, n.  205,
come modificato dall'art. 1, comma  1106,  della  legge  30  dicembre
2018, n. 145. secondo i criteri normativamenti previsti: 
    «a) individuazione delle aree geografiche in cui  suddividere  il
territorio nazionale per il rilascio delle frequenze anche al fine di
evitare  o   ridurre   problemi   interferenziali   verso   i   Paesi
radio-elettricamente confinanti che utilizzino la banda 700  MHz  per
il servizio mobile con scadenze anticipate rispetto all'Italia; 
    b) rilascio, alla scadenza di cui alla lettera f), da parte degli
operatori di rete titolari dei diritti  d'uso  in  ambito  locale  di
tutte le frequenze utilizzate alla data di entrata  in  vigore  della
presente legge e contestuale attivazione  delle  frequenze  destinate
dal PNAF alle trasmissioni in ambito locale; 
    c) rilascio, alla scadenza di cui alla lettera f), da  parte  del
concessionario  del  servizio  pubblico  radiofonico,  televisivo   e
multimediale, delle frequenze utilizzate  alla  data  di  entrata  in
vigore  della  presente  disposizione  dal  multiplex  del   servizio
pubblico   contenente   l'informazione   regionale   e    contestuale
attivazione delle frequenze destinate dal PNAF per  la  realizzazione
del nuovo multiplex con decomponibilita' per macroaree; 
    d) rilascio, alla scadenza di cui alla lettera f), da parte degli
operatori nazionali, delle frequenze che ricadono nella banda 702-734
MHz corrispondenti ai canali dal 50 al 53 e  contestuale  attivazione
di frequenze disponibili che devono essere individuate tenendo  conto
della necessita' di ridurre i disagi per gli utenti ed assicurare  la
continuita' d'impresa nonche' rilascio, alla  scadenza  di  cui  alla
lettera f), da parte degli operatori di  rete  titolari  dei  diritti
d'uso in ambito locale delle frequenze corrispondenti ai canali CH 51
e 53 per successive aree geografiche come  individuate  alla  lettera
a), comunque nel periodo  transitorio  dal  1°  gennaio  2020  al  31
dicembre 2021; 
    e)  rilascio  delle  restanti  frequenze  e   attivazione   delle
frequenze previste dal PNAF e oggetto  dei  rimanenti  diritti  d'uso
nazionali; 
    f)  individuazione   delle   scadenze,   comunque   nel   periodo
transitorio dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2021,  della  sequenza
di rilasci e contestuali attivazioni di frequenze secondo i criteri e
per gli operatori nazionali titolari dei diritti d'uso dei canali  CH
50 e 52 di cui alla lettera d), da  realizzare  per  successive  aree
geografiche come individuate  alla  lettera  a),  della  sequenza  di
rilasci di frequenze secondo i criteri e per gli operatori in  ambito
locale titolari dei diritti d'uso dei canali CH 51 e 53 di  cui  alla
lettera d),  da  realizzare  per  successive  aree  geografiche  come
individuate alla lettera a), comunque nel periodo transitorio dal  1°
gennaio 2020 al 31 dicembre  2021,  nonche'  delle  scadenze  per  il
rilascio delle  restanti  frequenze  e  attivazione  delle  frequenze
previste dal PNAF e oggetto dei rimanenti diritti d'uso di  cui  alle
lettere b), c) ed e)». 
  In particolare il decreto del Ministro dello sviluppo economico del
19 giugno 2019 sopra citato ha indicato 4 aree  geografiche,  con  al
loro interno 4 aree ristrette per il rilascio dei ch 50 - 53, nonche'
le corrispondenti fasi  temporali  per  le  operazioni  tecniche  nel
periodo transitorio individuato dal 1°  gennaio  2020  al  30  giugno
2022. Il decreto ha altresi' disposto la tempistica  e  le  modalita'
della dismissione della codifica DVBT/MPEG2 in  favore  almeno  della
codifica MPEG-4 su standard DVBT a partire dal mese di settembre 2021
e l'attivazione  dello  standard  DVBT-2  a  livello  nazionale,  nel
periodo tra il 21 giugno 2022  e  il  30  giugno  2022.  Il  suddetto
provvedimento ha altresi' individuato la facolta' per  gli  operatori
di rete titolari di diritto d'uso in ambito locale di  effettuare  il
rilascio della frequenza oggetto del relativo diritto d'uso, entro il
mese di maggio 2020, in anticipo rispetto alle scadenze disposte  dal
decreto in esame. 
  Successivamente con decreto del Ministro dello  sviluppo  economico
del 15  dicembre  2020  e'  stata  prevista  la  possibilita'  di  un
ulteriore periodo per  il  rilascio  volontario  delle  frequenze  in
ambito locale entro il mese di marzo 2021. 
  La tempistica della dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 e' stata
disposta anche sulla base  di  studi  Auditel/FUB  commissionati  dal
Ministero e realizzati con dati disponibili alla data  di  emanazione
del decreto ministeriale suddetto. La diffusione degli apparecchi  di
ricezione televisiva ha avuto pero' un andamento su cui ha inciso non
favorevolmente la  situazione  creata  a  seguito  dell'epidemia  del
Covid19 ed inoltre e' necessario considerare che le misure economiche
aggiuntive per il ricambio dei televisori obsoleti  introdotte  dalla
legge 30 dicembre 2020, n. 178 potranno avere effetto a decorrere dal
mese di agosto 2021. Pertanto e' opportuno effettuare una valutazione
dell'andamento della diffusione degli apparecchi televisivi che tenga
conto della nuova tempistica delle azioni a  supporto  delle  vendite
dei citati ricevitori televisivi. 
  Inoltre il Radio Spectrum Policy Group ha  espresso  il  16  giugno
2021 un parere in merito alle interferenze televisive lamentate dalla
Croazia ed  essendo  state  calendarizzate  le  operazioni  dell'area
adriatica nell'area 4 nel  periodo  aprile  -  giugno  2022,  sarebbe
opportuno anticipare per quanto tecnicamente  possibile  il  rilascio
delle   frequenze   interferenti,   dando   attuazione   al    quadro
radioelettrico disposto dal nuovo PNAF. 
  Si e' ritenuto quindi opportuno valutare la fattibilita' tecnica di
soluzioni alternative alle tempistiche per le operazioni tecniche  di
rilascio e attivazione delle frequenze  nonche'  per  la  dismissione
della codifica DVBT/MPEG2, indicate nel periodo transitorio settembre
2021 - giugno 2022 nel decreto del Ministro dello sviluppo  economico
19 giugno 2019 sopra citato; 
  Alla luce del mutato quadro  di  riferimento,  il  Ministero  dello
sviluppo economico ha inteso procedere, previa audizione dei soggetti
interessati il 27  luglio  2021,  all'aggiornamento  del  decreto  19
giugno 2019, concernente il calendario  nazionale  che  individua  le
scadenze della  tabella  di  marcia  ai  fini  dell'attuazione  degli
obiettivi della decisione (UE) 2017/899, ai sensi dell'art. 1,  comma
1032, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, come modificato dall'art.
1, comma 1106, della legge 30 dicembre 2018, n. 145. 
  L'aggiornamento  del  calendario  di  rilascio  deve  avvenire  nel
rispetto di quanto prescritto dalla legge 27 dicembre 2017,  n.  205,
come modificata dalla legge 30 dicembre 2018,  n.  145,  e  dal  PNAF
dell'AGCom, tenendo conto degli aspetti tecnici correlati.  Pertanto,
si ritiene che il calendario debba individuare le aree geografiche in
cui  suddividere  il  territorio  nazionale  per  il  rilascio  delle
frequenze anche al fine di evitare o ridurre problemi interferenziali
verso i Paesi radio-elettricamente confinanti che utilizzino la banda
700MHz per  il  servizio  mobile  con  scadenze  anticipate  rispetto
all'Italia, nell'osservanza degli accordi internazionali sottoscritti
in attuazione della  decisione  n.  899/2017;  indicare  le  date  di
rilascio nel periodo 1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2021 dei canali CH
50, 51, 52, 53 nelle aree identificate quali aree interferenti  dagli
accordi stessi; indicare le date di rilascio del multiplex contenente
l'informazione regionale da parte  del  concessionario  del  servizio
pubblico, degli operatori di rete in ambito locale e degli  operatori
di rete in ambito nazionale; indicare le date  di  attivazione  delle
frequenze di cui al PNAF  dell'AGCom;  prevedere  la  conclusione  di
tutte le operazioni di refarming entro il 30 giugno 2022. 
  Nel rispetto dei criteri indicati, la modifica  del  calendario  di
rilascio delle frequenze disposto  dal  decreto  del  Ministro  dello
sviluppo economico  del  19  giugno  2019  per  le  ragioni  esposte,
presuppone  una  riduzione  delle  tempistiche  necessarie   per   il
refarming  delle  frequenze,  con  una  successione  temporale  delle
operazioni  nelle  aree  tecniche  tali   da   ridurre   i   problemi
interferenziali verso  l'estero  nonche'  le  possibili  interferenze
interne. 
  Pertanto la calendarizzazione proposta prevede lo svolgimento delle
operazioni tecniche nella regione Sardegna negli ultimi due mesi  del
2021  in  quanto   il   refarming   puo'   avvenire   senza   impatti
interferenziali nocivi all'interno del territorio  nazionale  per  la
posizione geografica dell'area, e  le  operazioni  sono  tecnicamente
sostenibili considerando le modifiche frequenziali da  attuare  dagli
operatori di rete e lo stato di predisposizione  delle  stesse,  alla
luce della calendarizzazione originaria dal mese di gennaio 2022.  La
nuova tempistica proposta non ha sollevato  obiezioni,  ma  e'  stata
rappresentata l'opportunita' di effettuare una comunicazione efficace
per la transizione nella regione. 
  Le successive operazioni di refarming sono previste di  seguito,  a
partire da gennaio 2022 nelle regioni del Nord Italia (area 2 e  area
3) proseguendo poi senza soluzione di continuita', dal mese di  marzo
2022, con le regioni dell'area 4, al fine di anticipare  il  rilascio
delle frequenze causa delle lamentate interferenze estere, terminando
poi con le restanti regioni dell'area tirrenica  (area  1)  entro  il
termine del 30 giugno 2022, termine non superabile per  rispettare  i
vincoli normativi dell'Unione europea  (decisione  (UE)  2017/899)  e
nazionali (legge 27 dicembre 2017,  n.  205,  come  modificata  dalla
legge 30 dicembre 2018, n. 145). 
  La modifica del calendario rende anche necessario adeguare  i  casi
particolari per evitare interferenze o per  favorite  la  transizione
disponendo, su espressa indicazione del concessionario  del  servizio
pubblico, lo spegnimento del CH 30 su tutto il territorio nazionale a
decorrere dal 15 ottobre 2021 e l'attivazione  delle  frequenze  PNAF
del multiplex regionale del concessionario del servizio  pubblico  in
Sardegna  entro  il  10  gennaio  2022.  Ulteriore  caso  particolare
consiste nella conferma della  previsione  del  possibile  uso  delle
frequenze in banda VHF tranne le frequenze  del  multiplex  regionale
del concessionario del servizio pubblico  e  della  banda  700MHz  da
parte degli operatori nazionali, fino all'ultima fase temporale delle
operazioni  tecniche  di  maggio  -  giugno  2022,  fatto  salvo   lo
spegnimento dei CH 50 - 53 nelle aree di coordinamento internazionale
nella tempista normativamente prevista. 
  Nessuna osservazione di problematiche tecniche  sulla  fattibilita'
della nuova calendarizzazione  e'  stata  sollevata  a  riguardo  dai
soggetti intervenuti. 
  Al fine di  facilitare  le  operazioni  di  refarming,  di  ridurre
interferenze a livello nazionale e internazionale e  considerando  la
precedente calendarizzazione  delle  regioni  secondo  la  quale  gli
operatori di  rete  in  ambito  locale  dell'area  2  e  dell'area  3
avrebbero dovuto rilasciare  le  frequenze  nel  periodo  settembre -
dicembre  2021,  si  ritiene  opportuno  prevedere  la  facolta'   di
effettuare per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte
le quattro aree geografiche, il rilascio della frequenza oggetto  del
relativo diritto d'uso in anticipo rispetto alle nuove scadenze,  con
la  possibilita'  di  presentare  la  domanda  di  rilascio,   previo
spegnimento degli impianti, entro trenta  giorni  a  decorrere  dalla
pubblicazione  nella  Gazzetta   Ufficiale   del   presente   decreto
ministeriale di modifica del  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico del 19 giugno 2019. La proposta non  ha  sollevato  nessuna
obiezione o osservazione. 
  Al fine di agevolare la migrazione tecnica di un'ampia parte  della
popolazione verso standard di trasmissione avanzati, in presenza  dei
nuovi contributi introdotti dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178,  in
audizione e' stata richiamata la previsione di cui all'art. 6,  comma
5 del decreto del Ministro dello sviluppo  economico  del  19  giugno
2019 (... durante  il  periodo  transitorio  gli  operatori  di  rete
possono effettuare la trasmissione di uno o  piu'  programmi  con  la
codifica DVBT/MPEG-4 o codifiche e standard piu' evoluti in  anticipo
rispetto  alle  scadenze  del  presente  articolo.  Dette  iniziative
saranno oggetto di  comunicazione  nei  confronti  degli  utenti...),
ritenendo utile nell'interesse generale che un numero rappresentativo
di programmi possa essere trasmesso, con individuazione volontaria da
parte  dei  FSMA,  a  livello  nazionale  almeno  con   la   codifica
DVBT/MPEG-4. 
  L'obiettivo di conseguire una ampia diffusione degli apparecchi  di
ricezione televisivi dotati  delle  nuove  tecnologie  dovra'  essere
conseguito con una campagna di comunicazione intensa  nel  corso  del
2021 e 2022, dalla presenza dei nuovi contributi  aperti  a  tutti  i
cittadini  senza  vincoli  di  reddito  e  ISEE  e  dalle  iniziative
descritte come sopra. 
  Pertanto, la  dismissione  della  codifica  DVBT/MPEG-2  in  favore
almeno della codifica MPEG-4 su standard DVBT,  attualmente  prevista
in coincidenza con il primo  giorno  di  avvio  delle  attivita'  del
periodo transitorio nell'Area 2, si e' ritenuto opportuno  che  venga
avviata a partire dal 15 ottobre  2021.  In  particolare  nella  data
suddetta si e' condiviso con i  soggetti  partecipanti  all'audizione
che avvenga lo spegnimento contestuale  a  livello  nazionale  di  un
numero  di  programmi  rappresentativi  in  DVBT/MPEG-2,  utilizzando
almeno la codifica DVBT/MPEG-4, e che detta iniziativa sia  l'oggetto
di una campagna di comunicazione  diffusa  e  intensiva  per  rendere
consapevoli i cittadini della necessita'  di  dotarsi  di  apparecchi
televisivi adeguati. 
  La dismissione generalizzata della codifica DVBT/MPEG-2  sara'  poi
definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del
2021, considerando gli effetti delle misure tecniche,  finanziarie  e
di comunicazione sopra descritte. 
  L'attivazione dello  standard  DVBT-2  a  livello  nazionale  sara'
disposta a partire dal  1°  gennaio  2023,  ritenendo  necessario  un
periodo piu' ampio per l'implementazione a regime del nuovo standard. 
  La  maggior  parte  dei  soggetti  intervenuti  ha  evidenziato  la
necessita' della certezza delle date per il  processo  di  refarming,
condividendo in modo unanime il rispetto della  data  del  30  giugno
2022 per il refarming delle frequenze ed in gran parte l'opportunita'
della nuova tempistica per l'applicazione degli standard e  codifiche
innovative, mentre la richiesta di alcuni partecipanti  di  procedere
con l'attivazione generale dello  standard  DVBT-2  nel  corso  delle
operazioni di refarming del primo semestre 2022 e' in  contrasto  con
il  presupposto   della   sufficiente   diffusione   dei   ricevitori
televisivi,  elemento  che  ha  dato  origine  alla   necessita'   di
ridefinire il calendario di rilascio della banda  700MHz  e  pertanto
non puo' essere considerata accoglibile. 
  Ritenuto, pertanto, di dover prevedere una diversa  tempistica  per
le quattro  aree  geografiche  per  il  rilascio  delle  frequenze  -
suddividendo l'area 1 in area 1A - Sardegna  e  area  1B  -  Liguria,
Toscana,   Umbria,   Lazio,   Campania -   senza   modifiche    della
calendarizzazione per le  quattro  aree  ristrette,  interessate  dai
rilasci delle frequenze dei canali 50 - 53, anche  con  lo  scopo  di
evitare  o   ridurre   problemi   interferenziali   verso   i   Paesi
radio-elettricamente confinanti che utilizzino la banda 700  MHz  per
il servizio  mobile  con  scadenze  anticipate  rispetto  all'Italia,
tenendo conto di  quanto  dichiarato  e  concordato  nell'ambito  dei
coordinamenti internazionali e di  quanto  disposto  dalla  legge  27
dicembre 2017, n. 205, come modificata dalla legge 30 dicembre  2018,
n. 145, ed al fine di assicurare  un  uso  efficiente  delle  risorse
frequenziali, la segmentazione dell'utenza  coinvolta  in  piu'  aree
geografiche, la riduzione dei disagi per i cittadini e dei costi  per
gli operatori di rete, in coerenza con le  aree  tecniche  utilizzate
nel Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (PNAF); 
  Considerato che  detta  modifica  e'  stata  ritenuta  tecnicamente
sostenibile dagli operatori di  settore  interessati,  auditi  il  27
luglio 2021, e che pertanto e' possibile aggiornare  il  decreto  del
Ministro dello  sviluppo  economico  19  giugno  2019,  definendo  un
calendario di transizione per le quattro  aree  geografiche,  dal  15
novembre 2021 al 30 giugno 2022, sostanzialmente omogeneo da un punto
di vista temporale tra i vari soggetti coinvolti - operatori di  rete
nazionali, operatori di rete in ambito locale  e  concessionario  del
servizio pubblico - fermo restando il rilascio anticipato dei  canali
50 - 53  nelle  aree  ristrette  entro  il  31  dicembre  2021  e  la
previsione di casi particolari di rilascio di  alcune  frequenze  per
evitare interferenze o facilitare la transizione; 
  Ritenuto  di  indicare  modalita'  di  transizione  e  le  relative
tempistiche, in modo da tutelare gli utenti riducendo le interferenze
e di semplificare le operazioni tecniche  degli  operatori  di  rete,
contribuendo  al  positivo  svolgimento  delle  operazioni   tecniche
necessarie, valutando il quadro frequenziale risultante dalle attuali
assegnazioni dei diritti d'uso e la pianificazione  del  nuovo  PNAF,
nonche' in ragione delle tempistiche ridotte per ogni area geografica
di  semplificare  le  comunicazioni  del  Ministero  in  merito  alle
modalita' operative e alle tempistiche specifiche; 
  Ritenuto  opportuno  prevedere  per  facilitare  le  operazioni  di
refarming,  per  ridurre  le  interferenze  a  livello  nazionale   e
internazionale, considerando la  precedente  calendarizzazione  delle
operazioni di spegnimento degli impianti, la facolta'  di  effettuare
per tutti gli operatori di rete in ambito locale, in tutte le quattro
Aree geografiche, il rilascio della frequenza  oggetto  del  relativo
diritto d'uso in anticipo rispetto alle nuove scadenze; 
  Ritenuto, al fine di consentire nel periodo transitorio un uso piu'
efficiente dello spettro,  di  garantire  il  trasporto  del  maggior
numero di programmi trasmessi  dai  fornitori  di  servizi  di  media
audiovisivi nel corso delle operazioni di transizione e di  agevolare
la migrazione tecnica  di  un'ampia  parte  della  popolazione  verso
standard di  trasmissione  avanzati,  tenendo  in  considerazione,  a
tutela degli utenti, il livello di diffusione dei  televisori  dotati
delle codifiche e standard  piu'  innovativi,  di  prevedere  l'avvio
della dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 in favore  almeno  della
codifica MPEG-4 su standard DVBT dal 15 ottobre 2021, coinvolgendo in
detta data un numero rappresentativo di programmi e con  il  supporto
di una adeguata  campana  di  comunicazione,  definendo  la  completa
dismissione   della   codifica   DVBT/MPEG-2   con   un    successivo
provvedimento da emanare entro la fine del 2021, e di individuare, al
termine delle operazioni di transizione, a  partire  dal  1°  gennaio
2023, l'attivazione dello standard DVBT-2, con possibilita'  per  gli
operatori  di  rete  interessati  di  attivare  i  nuovi  standard  e
codifiche anche prima della suddetta scadenza; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
  1. Al decreto del Ministro dello sviluppo economico del  19  giugno
2019, concernente il calendario per il rilascio  delle  frequenze  da
parte di tutti gli operatori di rete  titolari  di  relativi  diritti
d'uso in ambito nazionale e  locale  ai  fini  dell'attuazione  degli
obiettivi della decisione (UE) 2017/899, del  17  maggio  2017,  sono
apportate le seguenti modifiche: 
    a) il comma 2, dell'art. 2 e' cosi' sostituito:  «2.  Il  periodo
dal 15 novembre 2021 al 30 giugno 2022 e' suddiviso in  quattro  fasi
temporali cui associare rispettivamente le quattro  aree  geografiche
di cui all'art. 1, comma 1, per lo svolgimento delle attivita' di cui
all'art. 1, comma 1032, lettere b), c) ed e), della legge 27 dicembre
2017, n. 205, come modificato dall'art. 1, comma 1106 della legge  31
dicembre 2018, n. 145.»; 
    b) il comma 2 dell'art. 3 e' cosi' sostituito: «2.  Il  Ministero
fornisce le modalita'  operative  e  le  tempistiche  specifiche  per
ciascuna delle aree geografiche di cui alle tabelle 1 e  2,  art.  1,
commi 1 e 2, secondo il calendario previsto dalle tabelle 3, 4  e  5,
allegate al presente decreto.»; 
    c) il comma 3 dell'art. 4 e' cosi' sostituito:  «3.  Nel  periodo
dal 15 novembre 2021 al 30  giugno  2022,  secondo  le  quattro  fasi
temporali riferite alle quattro aree geografiche di cui alla  tabella
4,  conformemente  alle  modalita'  operative  e   alle   tempistiche
specifiche fornite dal Ministero, gli operatori di rete  nazionali  e
locali, fatto salvo quanto disposto dal seguente comma 4,  rilasciano
le restanti frequenze utilizzate alla data di entrata in vigore della
legge 27 dicembre 2017, n. 205, oggetto di diritto d'uso  nonche'  le
frequenze di cui all'art. 5, comma 2 e 3, attivate in via transitoria
dagli operatori nazionali.»; 
    d) il comma 9 dell'art. 4 e' cosi' sostituito: «9. In ogni  caso,
gli operatori di rete titolari di  diritto  d'uso  in  ambito  locale
hanno facolta' di effettuare il rilascio della frequenza oggetto  del
relativo diritto d'uso in anticipo rispetto alle scadenze di cui alla
tabella 4, in  coincidenza  con  la  fase  temporale  disposta  nella
tabella 3  per  l'Area  ristretta  A,  entro  sessanta  giorni  dalla
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale del decreto di cui all'art. 1,
comma 1039, lettera  b),  della  legge  27  dicembre  2017,  n.  205,
concernente l'erogazione  degli  indennizzi  per  il  rilascio  delle
frequenze da parte degli operatori in  ambito  locale  nonche'  entro
trenta  giorni  dalla  pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale  del
decreto del Ministro dello sviluppo economico di  riformulazione  del
calendario per il rilascio della banda 700  MHz,  conformemente  alle
modalita'  operative  e  alle  tempistiche  specifiche  fornite   dal
Ministero.»; 
    e) il primo periodo del comma 1 dell'art. 5 e' cosi'  sostituito:
«1. Nel periodo dal 15 novembre 2021 al 30 giugno  2022,  secondo  la
sequenza temporale delle quattro aree geografiche di cui alla tabella
4,  conformemente  alle  modalita'  operative  e   alle   tempistiche
specifiche  fornite  dal  Ministero,  sono  attivate   le   frequenze
pianificate dal PNAF e assegnate dal Ministero:»; 
    f) l'art. 6 e' cosi' sostituito: 
      «Art. 6 (Codifiche e standard). - 1. Al fine di consentire  nel
periodo  transitorio  un  uso  piu'  efficiente  dello  spettro,   di
garantire una maggiore capacita' trasmissiva disponibile  durante  lo
spegnimento di reti  nelle  fasi  della  transizione  facilitando  la
stessa e consentendo la continuita' di  impresa  e  di  agevolare  la
migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso standard
di  trasmissione  avanzati,  il  15  ottobre  2021  e'   avviata   la
dismissione  della  codifica  DVBT/MPEG-2  in  favore  almeno   della
codifica MPEG-4 su standard  DVBT,  coinvolgendo  in  detta  data  un
numero rappresentativo di  programmi.  Le  iniziative  relative  alla
dismissione   della   codifica   DVBT/MPEG-2   saranno   oggetto   di
comunicazione nei confronti degli utenti. 
      2.  La  completa  dismissione  della  codifica  DVBT/MPEG-2  e'
definita con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del
2021, considerando gli effetti delle misure intraprese ai  sensi  del
comma 1. 
      3. Al termine delle operazioni di transizione delle  reti  alla
struttura dei multiplex definita dal PNAF, e' disposta  l'attivazione
dello standard DVBT-2 a livello nazionale, a partire dal  1°  gennaio
2023. 
      4. Al fine di consentire senza disagi la ricezione del servizio
pubblico agli utenti, nel periodo transitorio il  concessionario  del
servizio  pubblico,  con  riferimento  esclusivamente  al   multiplex
contenente  l'informazione   regionale   con   decomponibilita'   per
macroaree, procedera' alla dismissione  della  codifica  DVBT/MPEG-2,
secondo le modalita' e tempistiche indicate nel comma  2,  in  favore
della codifica MPEG-4 su standard DVBT, ferma restando  l'attivazione
dello standard DVBT-2 come disciplinato dal comma 3. 
      5. Gli operatori di rete possono comunque attivare la  codifica
DVBT/MPEG-4 o lo standard DVBT-2 prima delle scadenze di cui ai commi
1, 2 e 3, in base al principio della neutralita' tecnologica.»; 
    g) la tabella 1 e' cosi' sostituita: 
      «Tabella 1 - Aree geografiche 
 
            +---------+---------------------------------+
            |         |Area 1A Sardegna Area 1B Liguria,|
            |AREA 1   |Toscana, Umbria, Lazio, Campania |
            +---------+---------------------------------+
            |         |Valle d'Aosta, Piemonte,         |
            |         |Lombardia tranne la Provincia di |
            |         |Mantova, Provincia di Piacenza,  |
            |         |Provincia di Trento, Provincia di|
            |AREA 2   |Bolzano;                         |
            +---------+---------------------------------+
            |         |Veneto, Provincia di Mantova,    |
            |         |Friuli-Venezia Giulia, Emilia    |
            |         |Romagna tranne la Provincia di   |
            |AREA 3   |Piacenza                         |
            +---------+---------------------------------+
            |         |Sicilia, Calabria, Puglia,       |
            |         |Basilicata; Abruzzo, Molise,     |
            |AREA 4   |Marche                           |
            +---------+---------------------------------+
 
    h) la tabella 2 e' cosi' sostituita: 
      «Tabella 2 - Aree geografiche ristrette 
 
 +-------------------+---------------------------------------------+
 |                   |Province di: Imperia, Savona, Genova, La     |
 |                   |Spezia, Massa Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, |
 |                   |Grosseto, Viterbo, Roma, Latina, Oristano,   |
 |AREA Ristretta A   |Sassari.                                     |
 +-------------------+---------------------------------------------+
 |                   |Province di: Verbania-Cusio-Ossola, Vercelli,|
 |                   |Biella, Novara, Varese, Como, Lecco, Milano, |
 |                   |Lodi, Monza-Brianza, Pavia, Cremona, Bergamo,|
 |                   |Piacenza; Area di copertura degli impianti di|
 |                   |Malles Venosta, Plan De Corones, Brennero,   |
 |                   |Vipiteno Valle Isarco, Valle Isarco, San     |
 |                   |Candido, Prato alla Drava, Alta Val Venosta, |
 |AREA Ristretta B   |Curon Venosta e Solda                        |
 +-------------------+---------------------------------------------+
 |                   |Province di: Trieste, Gorizia, Pordenone,    |
 |                   |Udine, Venezia, Treviso, Verona, Vicenza,    |
 |                   |Rovigo, Padova, Mantova, Bologna, Ferrara,   |
 |                   |Forli-Cesena, Modena, Ravenna, Rimini,       |
 |                   |Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata,      |
 |                   |Pesaro Urbino, Chieti, Pescara, Teramo,      |
 |                   |Campobasso, Foggia, Bari,                    |
 |                   |Barletta-Andria-Trani, Brindisi, Taranto,    |
 |                   |Lecce, Matera, Cosenza, Crotone, Catanzaro,  |
 |AREA Ristretta C   |Reggio Calabria.                             |
 +-------------------+---------------------------------------------+
 |                   |Province di: Trapani, Agrigento,             |
 |                   |Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa,       |
 |AREA Ristretta D   |Catania.»                                    |
 +-------------------+---------------------------------------------+
 
    i) la tabella 4 e' cosi' sostituita: 
      «Tabella 4 - Calendario per lo svolgimento delle  attivita'  di
cui all'art. 4, comma 3 e 5 e art. 5, comma 1 del presente decreto 
 
          +-----------------+-----------------------------+
          |15 novembre      |                             |
          |2021 - 18        |                             |
          |dicembre 2021    |Area 1A Sardegna             |
          +-----------------+-----------------------------+
          |                 |Area 2 - Valle d'Aosta,      |
          |                 |Piemonte, Lombardia tranne la|
          |                 |Provincia di Mantova,        |
          |                 |Provincia di Piacenza,       |
          |                 |Provincia di Trento,         |
          |                 |Provincia di Bolzano; Area 3 |
          |                 |- Veneto, Provincia di       |
          |                 |Mantova, Friuli-Venezia      |
          |3 gennaio 2022 - |Giulia, Emilia Romagna tranne|
          |15 marzo 2022    |la Provincia di Piacenza     |
          +-----------------+-----------------------------+
          |                 |Area 4 - Sicilia, Calabria,  |
          |1° marzo 2022 -  |Puglia, Basilicata; Abruzzo, |
          |15 maggio 2022   |Molise, Marche               |
          +-----------------+-----------------------------+
          |1° maggio 2022 - |Area 1B - Liguria, Toscana,  |
          |30 giugno 2022   |Umbria, Lazio, Campania      |
          +-----------------+-----------------------------+
 
    l) la tabella 5 e' cosi' sostituita: 
      «Tabella 5 - Calendario per lo svolgimento delle  attivita'  di
cui all'art. 4, comma 4 del presente decreto 
 
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |                          |Area 1 - Liguria, Toscana,|
|             |                          |Umbria, Lazio, Campania,  |
|             |                          |Sardegna; Area 2 - Valle  |
|             |                          |d'Aosta, Piemonte,        |
|             |                          |Lombardia tranne la       |
|             |                          |Provincia di Mantova,     |
|             |                          |Provincia di Piacenza,    |
|             |                          |Provincia di Trento,      |
|             |                          |Provincia di Bolzano; Area|
|             |                          |3 - Veneto, Provincia di  |
|             |                          |Mantova, Friuli-Venezia   |
|             |                          |Giulia, Emilia Romagna    |
|             |                          |tranne la Provincia di    |
|             |                          |Piacenza; Area 4 -        |
|             |                          |Sicilia, Calabria, Puglia,|
|15 ottobre   |                          |Basilicata; Abruzzo,      |
|2021         |multiplex CH 30           |Molise, Marche.           |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |frequenze in banda VHF +  |                          |
|             |UHF del multiplex         |                          |
|             |contenente l'informazione |                          |
|3 gennaio    |regionale del             |                          |
|2022 - 10    |concessionario del        |                          |
|gennaio 2022 |servizio pubblico         |Area 1A - Sardegna        |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
|             |                          |Area 1 - Liguria, Toscana,|
|             |                          |Umbria, Lazio, Campania,  |
|             |                          |Sardegna; Area 2 - Valle  |
|             |                          |d'Aosta, Piemonte,        |
|             |                          |Lombardia tranne la       |
|             |                          |Provincia di Mantova,     |
|             |                          |Provincia di Piacenza,    |
|             |                          |Provincia di Trento,      |
|             |                          |Provincia di Bolzano; Area|
|             |frequenze di operatori    |3 - Veneto, Provincia di  |
|             |nazionali in banda 700MHz |Mantova, Friuli-Venezia   |
|             |e in banda VHF in         |Giulia, Emilia Romagna    |
|             |multiplex differenti dal  |tranne la Provincia di    |
|             |multiplex contenente      |Piacenza; Area 4 -        |
|1° maggio    |l'informazione regionale  |Sicilia, Calabria, Puglia,|
|2022 - 30    |del concessionario del    |Basilicata; Abruzzo,      |
|giugno 2022  |servizio pubblico         |Molise, Marche.           |
+-------------+--------------------------+--------------------------+
 
  Il presente decreto sara' trasmesso  agli  organi  di  controllo  e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. 
 
    Roma, 30 luglio 2021 
 
                                               Il Ministro: Giorgetti 

Registrato alla Corte dei conti il 17 settembre 2021 
Ufficio  di  controllo  sugli  atti  del  Ministero  dello   sviluppo
economico e del Ministero delle politiche agricole, n. 833