IL MINISTRO 
                      DELLO SVILUPPO ECONOMICO 
 
  Vista la legge 27 dicembre  2017,  n.  205,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2018  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2018-2020» ed in  particolare  l'art.  1,
comma 1032, come modificata dalla legge 31  dicembre  2018,  n.  145,
recante «Bilancio di previsione dello Stato  per  l'anno  finanziario
2019 e bilancio pluriennale per il triennio  2019-2021»,  di  cui  in
particolare l'art. 1, comma 1106; 
  Visto il decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, recante «Disposizioni
urgenti per l'adeguamento delle strutture di Governo in  applicazione
dell'art. 1, commi 376 e 377, della legge 24 dicembre 2007, n.  244»,
convertito nella legge n. 121 del 14 luglio 2008; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  del  29
luglio 2021, n. 149  «Regolamento  concernente  l'organizzazione  del
Ministero dello sviluppo economico»; 
  Vista la  legge  31  luglio  1997,  n.  249,  recante  «Istituzione
dell'Autorita' per  le  garanzie  nelle  comunicazioni  e  norme  sui
sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo»; 
  Visto  il  codice  delle  comunicazioni  elettroniche  emanato  con
decreto legislativo 1° agosto 2003, n. 259 e successive modifiche  ed
integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo 31 luglio 2005, n. 177, recante «Testo
unico dei servizi di media audiovisivi e radiofonici»,  e  successive
modifiche ed integrazioni; 
  Visto il decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 208, di attuazione
della  direttiva  (UE)  2018/1808  del  Parlamento  europeo   e   del
Consiglio, del 14 novembre 2018; 
  Visto il  decreto-legge  2  marzo  2012,  n.  16,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 26 aprile 2012,  n.  44,  con  particolare
riferimento  all'art.  3-quinquies,  comma  3  e  5,   e   successive
modificazioni; 
  Visto il decreto  del  Ministro  dello  sviluppo  economico  del  5
ottobre 2018, recante Piano nazionale di ripartizione delle frequenze
tra 0 e 3000 GHz; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 353/11/CONS del 22 giugno  2011,  con  la  quale  e'
stato approvato il Nuovo regolamento  relativo  alla  radiodiffusione
terrestre in tecnica digitale; 
  Visti   gli   atti   finali   della   Conferenza   mondiale   delle
radiocomunicazioni  adottati  nel  2012   a   Ginevra,   sottoscritti
dall'Italia; 
  Visti   gli   atti   finali   della   Conferenza   mondiale   delle
radiocomunicazioni  adottati  nel  2015   a   Ginevra,   sottoscritti
dall'Italia; 
  Vista la  decisione  UE  2017/899  del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio sull'uso della banda di frequenza 470-790 MHz  nell'Unione,
del 17 maggio 2017, la quale prevede  il  termine  del  2020  per  la
liberazione della banda 700MHz con la flessibilita' di due  anni  per
gli Stati membri che adducano giustificate ragioni, come in Italia in
cui, tenendo conto della necessita' e complessita' di  assicurare  la
migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso standard
di trasmissione avanzati, e' stato indicato nella legge  27  dicembre
2017, n. 205 il  termine  finale  del  30  giugno  2022,  nonche'  la
conclusione del  coordinamento  internazionale  delle  frequenze  tra
paesi confinanti dell'Unione europea entro il 31 dicembre 2017  e  la
predisposizione  di  un  piano  nazionale  con   la   tempistica   di
liberazione (road map) entro il 30 giugno 2018; 
  Visti gli accordi internazionali sottoscritti dal  Ministero  dello
sviluppo economico  e  dalle  autorita'  degli  Stati  confinanti  in
attuazione della decisione (UE) 2017/899, del 17 maggio 2017; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 39/19/CONS del 7 febbraio 2019, che approva il nuovo
Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (PNAF); 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni n. 129/19/CONS del 18 aprile 2019, recante «Definizione
dei criteri per la conversione dei diritti d'uso delle  frequenze  in
ambito nazionale per il servizio digitale terrestre in diritti  d'uso
di capacita' trasmissiva e per l'assegnazione in ambito nazionale dei
diritti  d'uso  delle  frequenze  pianificate  dal  PNAF,  ai   sensi
dell'art. 1, comma 1031, della legge 27 dicembre 2017, n. 205»; 
  Vista  la   delibera   dell'Autorita'   per   le   garanzie   nelle
comunicazioni  n.   116/21/CONS   del   21   aprile   2021,   recante
«Aggiornamento del piano di numerazione automatica dei  canali  della
televisione digitale terrestre, delle modalita' di  attribuzione  dei
numeri ai fornitori di servizi di media audiovisivi autorizzati  alla
diffusione di contenuti audiovisivi in tecnica digitale  terrestre  e
delle relative condizioni di utilizzo»; 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo  economico  19  giugno
2019,  come  modificato  dal  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico 15 dicembre 2020 e dal decreto del Ministro dello  sviluppo
economico 30 luglio 2021, concernente il calendario per  il  rilascio
delle frequenze da parte di tutti gli operatori di rete  titolari  di
relativi  diritti  d'uso  in  ambito  nazionale  e  locale  ai   fini
dell'attuazione degli obiettivi della decisione (UE) 2017/899, del 17
maggio 2017; 
  Considerato che l'art. 6 del decreto del  Ministro  dello  sviluppo
economico 19  giugno  2019  sopra  citato  prevede  che  la  completa
dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 e' definita con un  successivo
provvedimento da emanare entro la fine  del  2021,  considerando  gli
effetti delle misure intraprese quali la trasmissione  esclusivamente
in DVBT/MPEG-4 di un numero rappresentativo di programmi avvenuta dal
mese  di  ottobre  2021,  oggetto  di  specifica  comunicazione   nei
confronti degli utenti; 
  Considerati gli effetti positivi ottenuti  nella  diffusione  degli
apparecchi di ricezione televisiva dotati delle codifiche e  standard
piu' innovativi grazie alle  sopra  citate  iniziative  nonche'  alle
misure economiche attive finalizzate all'acquisto di decoder dal 2019
e alle misure economiche aggiuntive volte a favorire il ricambio  dei
televisori obsoleti introdotte dalla legge 30 dicembre 2020, n. 178; 
  Considerato quindi che il  livello  di  diffusione  dei  televisori
dotati delle codifiche e standard piu'  innovativi  possa  consentire
l'attivazione  della  codifica  DVBT/MPEG-4  per  tutti  i  programmi
trasmessi dagli operatori di rete nazionali, garantendo un  uso  piu'
efficiente  dello  spettro  ed  una  maggiore  capacita'  trasmissiva
disponibile  durante  lo  spegnimento  di  reti  nelle   fasi   della
transizione facilitando la stessa e  consentendo  la  continuita'  di
impresa, indicando - nella fase temporale prevista per lo svolgimento
delle attivita' di cui all'art. 5 nell'Area 2 e Area 3  di  cui  alla
Tabella 4 del decreto del Ministro dello sviluppo economico 19 giugno
2019 e successive modifiche - una specifica data unica per  tutto  il
territorio   italiano,   per   ragioni   tecniche   correlate    alle
caratteristiche delle reti nazionali; 
  Ritenuto comunque di  consentire  ai  fornitori  di  servizi  media
audiovisivi nazionali di  ripetere  in  simulcast  programmi  con  la
codifica DVBT/MPEG-2,  con  l'obbligo  di  utilizzare  per  i  canali
generalisti di cui all'art. 3, comma 3 della delibera n.  116/21/Cons
dell'Agcom la numerazione ivi indicata per  la  trasmissione  con  la
codifica DVBT/MPEG-4, al fine di agevolare la migrazione  tecnica  di
un'ampia parte  della  popolazione  verso  standard  di  trasmissione
avanzati; 
  Considerato  comunque   necessario   indicare   che   la   completa
dismissione della codifica DVBT/MPEG2 dovra'  avvenire  entro  il  31
dicembre 2022; 
  Ritenuto inoltre di prevedere per  i  programmi  dei  fornitori  di
servizi media audiovisivi locali trasportati dagli operatori di  rete
in ambito locale nelle regioni, province e aree geografiche in cui le
attivita' di cui all'art. 5 del citato  decreto  del  Ministro  dello
sviluppo economico 19 giugno 2019, siano gia' avvenute alla specifica
data indicata per i soggetti  in  ambito  nazionale,  la  dismissione
della  codifica  DVBT/MPEG-2  in  favore  della  codifica  MPEG-4  su
standard  DVBT  nella  medesima  data   fissata   per   l'attivazione
generalizzata della codifica DVBT/MPEG-4 per i fornitori  di  servizi
media audiovisivi nazionali, al fine di usufruire degli effetti della
risintonizzazione per  i  programmi  diffusi  sull'intero  territorio
italiano; 
  Ritenuto altresi' che nelle  restanti  regioni  e  province  per  i
programmi dei  fornitori  di  servizi  media  audiovisivi  locali  la
dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 avvenga in coincidenza con  le
attivita' di cui all'art. 5 nelle diverse aree  geografiche,  secondo
il calendario previsto per ognuna delle stesse aree nella Tabella  4,
del citato decreto del Ministro dello sviluppo  economico  19  giugno
2019; 
  Effettuata l'audizione, in modalita' di videoconferenza in data  15
dicembre 2021, con i rappresentanti delle  categorie  interessate  ai
contenuti del presente decreto, condividendo un documento  avente  ad
oggetto i seguenti punti: 1. Premessa, 2. FSMA in  ambito  nazionale,
3. FSMA in ambito locale; 
  Considerato che alla suddetta audizione sono intervenuti i seguenti
soggetti: Autorita' per  le  garanzie  delle  comunicazioni,  Aeranti
Corallo, Alpi, Aires, Andec,  Anitec-Assinform,  ASSTEL,  Borghini  e
Stocchetti, Cairo Network, Canale Italia, CNR TV, Confindustria Radio
Televisioni, Confindustria Radio Televisioni Locali,  Corecom  Emilia
Romagna, Discovery Italia, Elettronica Industriale,  Eurodab  Italia,
EITowers,  Europa  way,  Mediaset,   Persidera,   Prima   Tv,   Rai -
Radiotelevisione italiana, Rai way, Rete Capri, Sky Italia, TVSAT, TV
Insieme,  Viacom  CBS  Networks  Italia,   3lettronica   Industriale,
Fondazione Ugo Bordoni, Invitalia; 
  Avuto riguardo delle osservazioni e proposte emerse dalla audizione
dei soggetti partecipanti e ritenuto in merito  di  rappresentare  le
seguenti valutazioni di sintesi: 
    preliminarmente, si rappresenta che l'art. 6, comma 2 del decreto
del Ministro dello sviluppo economico del 19 giugno 2019 ha  previsto
che con un successivo provvedimento da emanare entro la fine del 2021
sarebbe  stata  definita  la  completa  dismissione  della   codifica
DVBT/MPEG-2, considerando gli effetti delle misure  intraprese  quali
la  trasmissione  esclusivamente  in   DVBT/MPEG-4   di   un   numero
rappresentativo di programmi  avvenuta  dal  mese  di  ottobre  2021,
oggetto di specifica comunicazione nei confronti degli utenti; 
    a riguardo, si e' ritenuto opportuno  distinguere  la  tempistica
della dismissione della  codifica  DVBT/MPEG-2  tra  i  fornitori  di
servizi media  audiovisivi  in  ambito  locale  e  quelli  in  ambito
nazionale. Per i fornitori di  servizi  media  audiovisivi  nazionali
preliminarmente e' necessario evidenziare che, per ragioni  tecniche,
la dismissione della codifica DVBT/MPEG-2 in  favore  della  codifica
MPEG-4   su   standard   DVBT   e'   tecnicamente   fattibile    solo
contemporaneamente sull'intero territorio nazionale e non tramite  un
fattore geografico per area. Per  un  criterio  di  ragionevolezza  e
economicita', per i fornitori di servizi media audiovisivi in  ambito
locale si e' ritenuto di prevederla in coincidenza nelle diverse aree
geografiche con le attivita' di  attivazione  delle  frequenze  delle
nuove reti di cui all'art. 5,  secondo  il  calendario  previsto  per
ognuna delle stesse aree nella Tabella 4  del  decreto  del  Ministro
dello sviluppo economico del 19 giugno 2019 e  successive  modifiche,
fatta salva la necessita' di indicare nelle regioni, province ed aree
gia' interessate dalle attivita' del refarming delle  frequenze  alla
data dell'attivazione  generalizzata  della  codifica  da  parte  dei
fornitori di servizi  media  audiovisivi  nazionali,  la  coincidenza
nello  stesso  giorno  al  fine  di  usufruire  degli  effetti  della
risintonizzazione per  i  programmi  diffusi  sull'intero  territorio
italiano; 
    alla luce del suddetto quadro di riferimento, il Ministero  dello
sviluppo economico ha inteso procedere, previa audizione dei soggetti
interessati il 15 dicembre  2021,  all'emanazione  del  provvedimento
previsto dall'art.  6,  comma  2,  del  decreto  del  Ministro  dello
sviluppo economico 19 giugno 2019 e successive modifiche; 
    al fine di agevolare la  migrazione  tecnica  di  un'ampia  parte
della  popolazione  verso  standard  di  trasmissione  avanzati,   in
presenza dei nuovi contributi  introdotti  dalla  legge  30  dicembre
2020,  n.  178,  si  richiama  l'attenzione   sull'attuazione   della
previsione di cui all'art. 6, comma 1 del decreto del Ministro  dello
sviluppo economico del 19 giugno 2019  (Al  fine  di  consentire  nel
periodo  transitorio  un  uso  piu'  efficiente  dello  spettro,   di
garantire una maggiore capacita' trasmissiva disponibile  durante  lo
spegnimento di reti  nelle  fasi  della  transizione  facilitando  la
stessa e consentendo la continuita' di  impresa  e  di  agevolare  la
migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso standard
di  trasmissione  avanzati,  il  15  ottobre  2021  e'   avviata   la
dismissione  della  codifica  DVBT/MPEG-2  in  favore  almeno   della
codifica MPEG-4 su standard  DVBT,  coinvolgendo  in  detta  data  un
numero rappresentativo di  programmi.  Le  iniziative  relative  alla
dismissione   della   codifica   DVBT/MPEG-2   saranno   oggetto   di
comunicazione nei confronti degli utenti), tramite la quale un numero
rappresentativo di programmi e' trasmesso dal 20  ottobre  2021,  con
individuazione volontaria da parte  dei  FSMA,  a  livello  nazionale
esclusivamente con la codifica DVBT/MPEG-4; 
    l'obiettivo di conseguire una ampia diffusione  degli  apparecchi
di ricezione  televisivi  dotati  delle  nuove  tecnologie  e'  stato
conseguito anche con una campagna di comunicazione intensa nel  corso
del 2021, dalla presenza  dei  nuovi  contributi  aperti  a  tutti  i
cittadini  senza  vincoli  di  reddito  e  ISEE  e  dalle  iniziative
descritte come sopra; 
    pertanto, a seguito  dei  positivi  effetti  delle  misure  sopra
richiamate,  si  e'  ritenuto   opportuno   prevedere   l'attivazione
generalizzata della codifica DVBT/MPEG-4 per la trasmissione di tutti
i programmi diffusi dagli operatori  di  rete  in  ambito  nazionale,
garantendo un uso piu'  efficiente  dello  spettro  ed  una  maggiore
capacita' trasmissiva disponibile  durante  lo  spegnimento  di  reti
nelle fasi della transizione facilitando la stessa e  consentendo  la
continuita' di impresa, indicando - nella fase temporale prevista per
lo svolgimento delle attivita' di cui all'art. 5 nell'Area 2 e Area 3
di cui alla  Tabella  4  del  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico 19 giugno 2019 e successive modifiche - una specifica  data
unica  per  tutto  il  territorio  italiano,  per  ragioni   tecniche
correlate alle caratteristiche delle reti nazionali, individuata  nel
giorno 8 marzo 2022, giorno in cui la maggior parte della popolazione
delle suddette aree geografiche sara' interessata dalle operazioni di
refarming delle frequenze. Si e' ritenuto comunque di  consentire  ai
fornitori di servizi  media  audiovisivi  nazionali  di  ripetere  in
simulcast programmi con la codifica  DVBT/MPEG-2,  con  l'obbligo  di
utilizzare per i canali generalisti di cui all'art. 3, comma 3  della
delibera n. 116/21/Cons dell'Agcom la numerazione ivi indicata per la
trasmissione con la codifica DVBT/MPEG-4, al  fine  di  agevolare  la
migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso standard
di trasmissione avanzati.  La  completa  dismissione  della  codifica
DVBT/MPEG-2  dovra'  avvenire  entro  il  31  dicembre  2022.  Per  i
fornitori di  servizi  media  audiovisivi  in  ambito  locale  si  e'
ritenuto di prevedere la dismissione della  codifica  DVBT/MPEG-2  in
coincidenza nelle  diverse  aree  geografiche  con  le  attivita'  di
attivazione delle frequenze delle  nuove  reti  di  cui  all'art.  5,
secondo il calendario previsto per ognuna  delle  stesse  aree  nella
Tabella 4 del decreto del Ministro dello sviluppo  economico  del  19
giugno 2019 e successive modifiche, mentre nelle regioni, province ed
aree gia' interessate dalle attivita' del refarming  delle  frequenze
alla data del 8 marzo 2022,  la  dismissione  della  citata  codifica
nella  suddetta  data  al  fine  di  usufruire  degli  effetti  della
risintonizzazione per  i  programmi  diffusi  sull'intero  territorio
italiano; 
    la quasi totalita'  dei  soggetti  intervenuti  ha  rappresentato
apprezzamento  per   l'individuazione   di   una   data   unica   per
l'attivazione  generalizzata  della  codifica   DVBT/MPEG-4   per   i
fornitori di servizi media audiovisivi nazionali, in quanto  solo  un
soggetto ha espresso la preferenza per una implementazione  per  aree
tecniche o regioni, modalita' che per ragioni tecniche non superabili
non risulta essere fattibile. La data proposta dell'8 marzo  2022  ha
avuto ampio consenso. Il  concessionario  del  servizio  pubblico  ha
rappresentato la fattibilita' tecnica della  suddetta  previsione  in
relazione  al  multiplex  con  composizione   macroregionale   e   in
particolare  alla  trasmissione   dei   programmi   di   informazione
regionali, rappresentando esclusivamente, per problematiche tecniche,
l'impossibilita' di avvalersi della facolta'  della  trasmissione  in
simulcast  per  detto  programma.  Supporto  ampio  ha  ricevuto   la
previsione di utilizzare per i canali generalisti di cui all'art.  3,
comma 3 della delibera n. 116/21/Cons dell'Agcom la  numerazione  ivi
indicata per la trasmissione con la codifica DVBT/MPEG-4, al fine  di
agevolare la migrazione tecnica di un'ampia parte  della  popolazione
verso  standard  di  trasmissione  avanzati.   La   disposizione   di
effettuare l'attivazione della codifica DVBT/MPEG-4 per  i  fornitori
di servizi media audiovisivi in ambito locale  in  coincidenza  nelle
diverse aree  geografiche  con  le  attivita'  di  attivazione  delle
frequenze delle nuove reti non e' stata ritenuta opportuna solo da un
intervenuto.  La  data  ultima  per  la  dismissione  della  codifica
DVBT/MPEG-2 indicata al 31 dicembre 2022 e' stata ritenuta  dai  piu'
come opportuna, qualcuno ha chiesto di anticipare  la  stessa,  altri
invece di posticiparla o di eliminarla. Molti intervenuti  hanno  poi
rappresentato l'utilita' della prosecuzione del  contributo  pubblico
per il sostegno alla vendita degli apparecchi di ricezione televisiva
e di una campagna di comunicazione intensa ed efficace. 
  Ritenuto pertanto, che a seguito dell'avvio della  trasmissione  di
un numero significativo di programmi dal mese di ottobre 2021 con  la
codifica DVBT/MPEG-4, della intensa campagna di comunicazione  e  del
contributo finanziario per  l'acquisto  di  apparecchi  di  ricezione
televisiva, si sia raggiunta una ampia diffusione  dei  televisori  e
decoder  dotati  delle  nuove  tecnologie  e   di   dover   prevedere
coerentemente  la  tempistica  per  la  dismissione  della   codifica
DVBT/MPEG-2, indicando la data dell'8 marzo 2022 quale giorno in  cui
tutti i programmi diffusi dagli operatori di rete in ambito nazionale
utilizzeranno la codifica DVBT/MPEG-4, con la facolta' di ripetere in
simulcast programmi con la codifica  DVBT/MPEG-2,  con  l'obbligo  di
utilizzare per i canali generalisti di cui all'art. 3, comma 3  della
delibera n. 116/21/Cons dell'Agcom la numerazione ivi indicata per la
trasmissione con la codifica DVBT/MPEG-4, al  fine  di  agevolare  la
migrazione tecnica di un'ampia parte della popolazione verso standard
di trasmissione avanzati, prevedendo la  dismissione  completa  della
codifica  DVBT/MPEG-2  entro  il  31  dicembre  2022,  data  ritenuta
ragionevole a fronte delle istanze rappresentate di contenuto diverso
e in conflitto reciproco; 
  Ritenuto inoltre che per i fornitori di servizi  media  audiovisivi
in ambito locale  sia  ragionevole  prevedere  la  dismissione  della
codifica DVBT/MPEG-2 in coincidenza nelle  diverse  aree  geografiche
con le attivita' di attivazione delle frequenze delle nuove  reti  di
cui all'art. 5, secondo  il  calendario  previsto  per  ognuna  delle
stesse aree nella Tabella 4 del decreto del Ministro  dello  sviluppo
economico del 19 giugno 2019 e successive modifiche, fatta  salva  la
necessita'  di  indicare  nelle  regioni,  province  ed   aree   gia'
interessate dalle attivita' del refarming delle frequenze  alla  data
dell'attivazione generalizzata della codifica da parte dei  fornitori
di servizi media audiovisivi nazionali, la coincidenza  nello  stesso
giorno al fine di usufruire degli effetti della risintonizzazione per
i programmi diffusi sull'intero territorio italiano; 
  Considerato  che  la  tempistica  e  la  modalita'   proposta   per
l'attivazione generalizzata  della  codifica  DVBT/MPEG-4  e  per  la
dismissione  della   codifica   DVBT/MPEG-2   sono   state   ritenute
tecnicamente sostenibili dai rappresentanti di  settore  interessati,
auditi il 15 dicembre 2021, e che inoltre e' opportuno,  al  fine  di
consentire nel periodo  transitorio  un  uso  piu'  efficiente  dello
spettro, di garantire il trasporto del maggior  numero  di  programmi
trasmessi dai fornitori di servizi di  media  audiovisivi  nel  corso
delle operazioni di transizione e di agevolare la migrazione  tecnica
di un'ampia parte della popolazione verso  standard  di  trasmissione
avanzati, tenendo  in  considerazione,  a  tutela  degli  utenti,  il
livello  di  diffusione  dei  televisori  dotati  delle  codifiche  e
standard  piu'  innovativi,  prevedere  una   data   di   attivazione
generalizzata a livello nazionale della codifica DVBT/MPEG-4 in  data
8 marzo 2022 e la dismissione della codifica  DVBT/MPEG-2  in  favore
almeno della codifica MPEG-4 su standard DVBT entro  il  31  dicembre
2022, distinguendo le date di dismissione per i fornitori di  servizi
media audiovisivi in ambito locale per le motivazioni sopra espresse,
consentendo in ogni caso l'attivazione della codifica  DVBT/MPEG-4  o
lo  standard  DVBT-2  prima  delle  scadenze  indicate,  in  base  al
principio della neutralita' tecnologica; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                  Dismissione codifica DVBT/MPEG-2 
 
  1. Al fine di  consentire  nel  periodo  transitorio  un  uso  piu'
efficiente  dello  spettro,  di  garantire  una  maggiore   capacita'
trasmissiva disponibile durante lo spegnimento  di  reti  nelle  fasi
della transizione, facilitando la stessa e consentendo la continuita'
di impresa, e di agevolare la migrazione tecnica  di  un'ampia  parte
della popolazione verso standard di trasmissione avanzati,  a  fronte
degli effetti sulla diffusione  degli  apparecchi  televisivi  dotati
delle tecnologie  piu'  innovative,  e'  disposta  contemporaneamente
sull'intero territorio  italiano,  in  una  unica  data  per  ragioni
tecniche in considerazione della struttura delle reti  nazionali,  la
trasmissione di tutti i programmi  dei  fornitori  di  servizi  media
audiovisivi nazionali almeno con la codifica DVBT/MPEG-4, in  data  8
marzo 2022, giorno in cui la maggior parte  della  popolazione  delle
aree geografiche 2 e 3 di cui alla Tabella 4 del decreto del Ministro
dello sviluppo economico del 19 giugno 2019, e successive  modifiche,
e' interessata dalle operazioni  di  refarming  delle  frequenze.  E'
facolta'  dei  fornitori  di  servizi  media  audiovisivi   nazionali
trasmettere programmi in simulcast con  la  codifica  DVBT/MPEG-2.  I
canali generalisti nazionali di cui all'art. 3, comma 3 dell'allegato
A della delibera n. 116/21/Cons dell'Autorita' per le garanzie  nelle
comunicazioni, destinatari  dei  numeri  di  LCN  da  1  a  9  e  20,
utilizzano la suddetta numerazione per la trasmissione esclusiva  con
la codifica DVBT/MPEG-4, impiegando per l'eventuale trasmissione  dei
medesimi contenuti con la codifica DVBT/MPEG-2 numeri di altri  archi
di numerazione disponibili. 
  2.  Entro  il  31  dicembre  2022  la   codifica   DVBT/MPEG-2   e'
completamente dismessa in favore  almeno  della  codifica  MPEG-4  su
standard DVBT. 
  3. Per i programmi  dei  fornitori  di  servizi  media  audiovisivi
locali, diffusi nelle regioni, province e aree  geografiche  in  cui,
alla data indicata  al  comma  1,  siano  gia'  state  effettuate  le
attivita' di cui all'art. 5 del decreto del Ministro  dello  sviluppo
economico 19 giugno 2019 e successive modifiche, la dismissione della
codifica DVBT/MPEG-2  in  favore  almeno  della  codifica  MPEG-4  su
standard DVBT e' disposta in data 8 marzo 2022, al fine di  usufruire
degli effetti della risintonizzazione per i programmi  dei  fornitori
di servizi  media  audiovisivi  nazionali.  Nelle  restanti  regioni,
province e aree geografiche la dismissione della codifica DVBT/MPEG-2
in  favore  almeno  della  codifica  DVBT/MPEG-4   e'   disposta   in
coincidenza con le attivita'  di  cui  all'art.  5  del  decreto  del
Ministro  dello  sviluppo  economico  19  giugno  2019  e  successive
modifiche nelle  diverse  aree  geografiche,  secondo  il  calendario
previsto per ognuna delle stesse aree nella Tabella  4,  del  decreto
medesimo. 
  4. Ai programmi trasportati dal multiplex contenente l'informazione
regionale con decomponibilita' per macroaree del  concessionario  del
servizio pubblico trasmessi con codifica DVBT/MPEG-2, si applicano le
disposizioni di cui al comma 1 analogamente a quanto disposto per gli
altri fornitori di servizi media audiovisivi nazionali. 
  5. E' data facolta', comunque, di attivare la codifica  DVBT/MPEG-4
o lo standard DVBT-2 prima delle scadenze di cui ai commi 1, 2,  3  e
4, in base al principio della neutralita' tecnologica. 
  Il presente decreto sara' trasmesso  agli  organi  di  controllo  e
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. 
    Roma, 21 dicembre 2021 
 
                                               Il Ministro: Giorgetti 

Registrato alla Corte dei conti il 21 gennaio 2022 
Ufficio  di  controllo  sugli  atti  del  Ministero  dello   sviluppo
economico, del  Ministero  delle  politiche  agricole,  alimentari  e
forestali e del turismo, reg. n. 57