IL CAPO DEL DIPARTIMENTO 
                       della protezione civile 
 
  Visti gli articoli 25, 26 e 27 del decreto  legislativo  2  gennaio
2018, n. 1; 
  Vista la delibera del Consiglio dei ministri 22 dicembre  2017  con
la quale e' stato dichiarato, per centottanta  giorni,  lo  stato  di
emergenza in conseguenza delle  eccezionali  avversita'  atmosferiche
verificatesi nei giorni dal 25 al 28 giugno 2017, il 4, 5 e 10 agosto
2017 nel territorio della Regione Veneto; 
  Vista la delibera del Consiglio dei ministri del  24  luglio  2018,
con la quale il predetto stato di emergenza  e'  stato  prorogato  di
ulteriori dodici mesi; 
  Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile
n. 515 del  27  marzo  2018  recante  «Primi  interventi  urgenti  di
protezione  civile  in  conseguenza  delle   eccezionali   avversita'
atmosferiche verificatesi nei giorni dal 25 al 28 giugno 2017, il  4,
5 e 10 agosto 2017 nel territorio della Regione Veneto»; 
  Vista l'ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione civile
n. 597 del 12 luglio 2019 recante «Ordinanza di protezione civile per
favorire e regolare il subentro della Regione Veneto nelle iniziative
finalizzate  a  consentire  il  superamento   della   situazione   di
criticita'  determinatasi  a  seguito  delle  eccezionali  avversita'
atmosferiche verificatesi nei giorni dal 25 al 28 giugno 2017, il  4,
5 e 10 agosto 2017 nel territorio della medesima regione»; 
  Visto l'art. 1, commi 1028 e 1029 della legge 30 dicembre 2018,  n.
145,  recante:  «Bilancio  di  previsione  dello  Stato  per   l'anno
finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il  triennio  2019-2021»,
con i quali e' stata autorizzata la spesa di 800 milioni di euro  per
l'anno 2019 e di 900 milioni di euro per ciascuno degli anni  2020  e
2021 al fine di permettere l'avvio e la realizzazione  di  interventi
strutturali e infrastrutturali di cui alle lettere d) ed e) dell'art.
25, comma 2, del citato decreto legislativo n. 1/2018, da  realizzare
secondo  le  modalita'   previste   dall'ordinanza   del   Capo   del
Dipartimento della protezione civile n. 558  del  15  novembre  2018,
finalizzati esclusivamente alla mitigazione del rischio  idraulico  e
idrogeologico nonche' all'aumento del  livello  di  resilienza  delle
strutture  e  infrastrutture  individuate  dai  commissari   delegati
nominati a seguito di una serie di deliberazioni  del  Consiglio  dei
ministri di dichiarazione dello stato  di  emergenza,  tra  le  quali
anche la deliberazione dell'8 novembre 2018, di cui in  rassegna,  ed
e' stato istituito un apposito fondo nello stato  di  previsione  del
Ministero  dell'economia  e  delle  finanze  dal  quale,  le  risorse
finanziarie di  cui  trattasi,  sono  state  trasferite  al  bilancio
autonomo della Presidenza del Consiglio  dei  ministri  in  ulteriore
apposito fondo  del  Dipartimento  della  protezione  civile,  previa
assegnazione  delle  medesime  ai   diversi   contesti   emergenziali
interessati da disporsi  con  apposito  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri, su proposta del Capo del  Dipartimento  della
protezione civile; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  20
febbraio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 88 del 13 aprile 2019, recante: «Approvazione  del  Piano
nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico, il ripristino
e la tutela della risorsa ambientale», con il quale e' stato adottato
il predetto Piano nazionale comprensivo, tra l'altro,  di  misure  di
emergenza articolate nell'ambito di intervento 1  e  nelle  azioni  2
(Piano  emergenza  dissesto),  3  (Interventi  urgenti  di  messa  in
sicurezza dei territori e delle infrastrutture di trasporto e di rete
danneggiate da eventi emergenziali, finalizzati alla riduzione  degli
effetti degli eventi calamitosi di tipo idraulico e idrogeologico)  e
4  (Interventi  per  la  mitigazione   del   rischio   idraulico   ed
idrogeologico e riduzione  del  rischio  residuo,  connesso  con  gli
eventi emergenziali, nonche' di ripristino delle  strutture  e  delle
infrastrutture danneggiate, finalizzati all'aumento  del  livello  di
resilienza delle stesse),  da  realizzare  mediante  l'impiego  delle
predette risorse finanziarie; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  27
febbraio 2019, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale  della  Repubblica
italiana n. 79 del 3 aprile 2019, recante: «Assegnazione  di  risorse
finanziarie di cui all'art. 1, comma 1028, della  legge  30  dicembre
2018, n. 145», e successive modifiche e integrazioni, con il quale e'
stato disciplinato l'impiego delle  risorse  stanziate  dalla  citata
disposizione normativa, prevedendo, in particolare che: 
    il  piano  degli  investimenti  da  realizzare  con  le   risorse
finanziarie di cui trattasi potesse formare oggetto di  rimodulazione
in corso d'opera, in relazione ad esigenze straordinarie, nei  limiti
della quota parte delle risorse assegnate per ciascuna annualita'  ai
soggetti beneficiari  individuati  ai  sensi  del  medesimo  decreto,
previa autorizzazione del  Capo  del  Dipartimento  della  protezione
civile (art. 2,  comma  1);  relativamente  alle  economie  derivanti
dall'attuazione dei piani delle tre annualita', fosse  consentito  di
procedere  a  specifiche  rimodulazioni  finalizzate   a   consentire
l'utilizzo mediante nuovi interventi  per  i  quali  la  stipula  dei
relativi contratti  o  la  definizione  delle  connesse  obbligazioni
giuridicamente  vincolanti  avrebbe  dovuto  avvenire  entro  il   30
settembre successivo all'annualita' di riferimento del piano  a  tale
scopo rimodulato (art. 2, comma 4-ter); 
    gli interventi di cui trattasi fossero attuati con  le  modalita'
di cui alla richiamata ordinanza  del  Capo  del  Dipartimento  della
protezione civile n. 558/2018 (art. 2, comma 5); 
    con apposita ordinanza del Capo del Dipartimento della protezione
civile fossero individuate le modalita' di completamento in ordinario
dei piani degli interventi medesimi (art. 2, comma 6); 
    la rendicontazione delle risorse finanziarie utilizzate avvenisse
ai  sensi  di  quanto  previsto  dall'art.  27  del  citato   decreto
legislativo n. 1/2018, applicandosi, conseguentemente, il decreto del
Ministro dell'economia e delle finanze del 27 marzo 2009,  pubblicato
nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 80 del 6 aprile
2009 (art. 6, comma 2); 
    gli interventi realizzati  con  le  risorse  finanziarie  di  cui
trattasi fossero monitorati ai sensi di quanto previsto  dal  decreto
legislativo 29 dicembre 2011, n. 229 (art. 6, comma 3); 
  Visto l'art. 1, comma 4-undevicies, del richiamato decreto-legge n.
125/2020, convertito, con modificazioni dalla legge n. 159/2020,  con
il quale e' stato stabilito  che,  in  considerazione  dell'emergenza
epidemiologica da COVID-19, al fine di consentire, senza soluzione di
continuita',  la  conclusione  degli  interventi  finanziari  con  le
risorse di cui all'art. 1, comma 1029 della legge 30  dicembre  2018,
n. 145, e all'art. 24-quater del decreto-legge 23  ottobre  2018,  n.
119, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 dicembre 2018,  n.
136, la durata delle contabilita' speciali aperte ai sensi  dell'art.
27  del  citato  decreto  legislativo  n.  1/2018  sulle  quali  sono
confluite le richiamate risorse finanziarie, fosse  prorogabile  fino
al 31 dicembre 2024 con apposita ordinanza del Capo del  Dipartimento
della protezione civile, da adottare ai sensi dell'art. 25, comma  5,
del medesimo decreto legislativo, previa verifica del  cronoprogramma
dei  pagamenti  disposto  tramite  il  sistema  di  cui  al   decreto
legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, stabilendo, altresi', che  alle
risorse disponibili sulle  predette  contabilita'  speciali  relative
agli stanziamenti disposti  a  valere  sul  Fondo  per  le  emergenze
nazionali si  applicassero  le  procedure  di  cui  all'art.  27  del
richiamato decreto legislativo n. 1/2018; 
  Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei  ministri  dell'11
luglio 2019, 9 gennaio 2020 e 21 ottobre 2020; 
  Considerato che, previa verifica del cronoprogramma  dei  pagamenti
tramite il sistema di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n.
229 secondo le procedure stabilite dall'art. 2, comma 4 del  presente
provvedimento, con successiva ordinanza  del  Capo  del  Dipartimento
della protezione civile puo' essere  disposta,  ove  necessario,  una
ulteriore proroga della contabilita' speciale  fino  al  31  dicembre
2024 ai sensi del citato art. 1, comma 4-undevicies del decreto-legge
n. 125/2020; 
  Viste le note della Regione Veneto del 2 settembre e del 20 ottobre
2021, con cui e' stato, tra l'altro, trasmesso un  prospetto  recante
gli interventi attualmente finanziati con le risorse di cui  all'art.
1, comma 1028, della legge 30 dicembre 2018,  n.  145,  con  relativi
Codici unici di progetto (CUP); 
  Ritenuto,  quindi,  necessario,  adottare  un'ordinanza  ai   sensi
dell'art. 1, comma 4-undevicies, del decreto-legge 7 ottobre 2020, n.
125 convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre  2020,  n.
159,  con  cui  consentire  senza   soluzione   di   continuita'   la
prosecuzione degli  interventi  finanziati  con  le  risorse  di  cui
all'art. 1, comma 1028, della legge 30 dicembre 2018, n. 145; 
  Acquisita l'intesa della Regione Veneto con nota  del  17  dicembre
2021; 
  Di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze; 
 
                              Dispone: 
 
                               Art. 1 
 
               Sostituzione del soggetto responsabile 
 
  1. Il direttore della struttura regionale «Direzione gestione  post
emergenze  connesse  ad  eventi   calamitosi   ed   altre   attivita'
commissariali»   della   Regione   Veneto,    individuato    soggetto
responsabile ai sensi dell'ordinanza del Capo del Dipartimento  della
protezione civile n. 597 del 12 luglio 2019,  e'  sostituito  con  il
direttore della Direzione  protezione  civile,  sicurezza  e  polizia
locale della medesima regione, a cui viene intestata la  contabilita'
speciale n. 6089.