IL MINISTRO DELL'UNIVERSITA' 
                           E DELLA RICERCA 
 
                           di concerto con 
 
                       IL MINISTRO PER IL SUD 
                     E LA COESIONE TERRITORIALE 
 
  Visto il  decreto-legge  9  gennaio  2020,  n.  1,  convertito  con
modificazioni dalla legge 5 marzo 2020, n. 12, che  ha  istituito  il
Ministero dell'istruzione e il  Ministero  dell'universita'  e  della
ricerca, con conseguente soppressione del Ministero  dell'istruzione,
dell'universita' e della ricerca; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  n.  164
del 30 settembre 2020 (Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 309  del
14 dicembre 2020),  recante  il  regolamento  di  organizzazione  del
Ministero dell'universita' e della ricerca (di  seguito,  anche  solo
MUR) ed il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri  n.  165
del 30 settembre 2020 (Gazzetta Ufficiale, Serie generale n. 309  del
14 dicembre 2020), «Regolamento di  organizzazione  degli  uffici  di
diretta  collaborazione  del  Ministro   dell'universita'   e   della
ricerca»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12  febbraio  2021
(pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n.  38  del  15
febbraio 2021) con cui la prof.ssa  Maria  Cristina  Messa  e'  stata
nominata Ministro dell'universita' e della ricerca; 
  Visto il decreto  legislativo  30  luglio  1999,  n.  300,  recante
«Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'art. 11  della
legge 15 marzo 1997, n. 59», come da ultimo modificato  dal  predetto
decreto-legge n. 1 del 2020, e in particolare gli articoli  2,  comma
1, n. 12), 51-bis, 51-ter e 51-quater, concernenti l'istituzione  del
Ministero dell'universita' e della ricerca, «al quale sono attribuite
le funzioni e i compiti spettanti allo Stato in materia di istruzione
universitaria, di ricerca scientifica, tecnologica e artistica  e  di
alta  formazione  artistica  musicale  e   coreutica»,   nonche'   la
determinazione delle aree funzionali e l'ordinamento del Ministero; 
  Visto la legge 30  dicembre  2020,  n.  178  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2021  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2021-2023», e in  particolare  l'art.  1,
comma 177, il quale  dispone  una  prima  assegnazione  di  dotazione
aggiuntiva  a  favore  del  FSC  per  il  periodo  di  programmazione
2021-2027, nella misura di 50.000 milioni di euro, e l'art. 1,  comma
178 concernente il vincolo di destinazione territoriale del complesso
delle risorse FSC, secondo la chiave di riparto 80  per  cento  nelle
aree del Mezzogiorno e 20 per cento nelle aree del  centro-nord,  con
la seguente articolazione annuale: 4.000 milioni di euro  per  l'anno
2021, 5.000 milioni di euro annui dal 2022 al 2029 e 6.000 milioni di
euro per l'anno 2030; 
  Visto, altresi', l'art. 1, comma 178 della summenzionata  legge  n.
178/2020, il quale prevede: 
    lettera a), che la dotazione finanziaria del  FSC  sia  impiegata
per  obiettivi  strategici  relativi  ad  aree   tematiche   per   la
convergenza e la coesione economica, sociale  e  territoriale,  sulla
base delle missioni previste nel «Piano Sud 2030» nonche' in coerenza
con gli obiettivi e  le  strategie  definiti  per  la  programmazione
2021-2027 dei fondi strutturali e di investimento europei, e  con  le
politiche settoriali, di investimento e di riforma previste nel Piano
nazionale per la ripresa e la resilienza (PNRR), secondo principi  di
complementarita' e addizionalita' delle risorse; 
    lettera  b),  che  il  Ministro  per  il  sud   e   la   coesione
territoriale, in collaborazione con le  amministrazioni  interessate,
sentita la Conferenza permanente per i  rapporti  tra  lo  Stato,  le
regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano,  individui  le
aree tematiche e gli obiettivi strategici  per  ciascuna  area  e  li
comunichi alle competenti commissioni parlamentari, e che il Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile, con propria deliberazione, su proposta del Ministro  per
il sud e la coesione territoriale, ripartisca  tra  le  diverse  aree
tematiche la dotazione finanziaria del  FSC  iscritta  nel  bilancio,
nonche' provveda ad eventuali  variazioni  della  ripartizione  della
citata dotazione, su proposta della cabina di regia; 
    lettera c), che gli interventi del FSC  2021-2027  siano  attuati
nell'ambito  di  «Piani  di  sviluppo  e  coesione»  attribuiti  alla
titolarita' delle amministrazioni centrali, regionali,  delle  citta'
metropolitane e di altre amministrazioni  pubbliche  individuate  con
deliberazione del Comitato interministeriale  per  la  programmazione
economica e lo sviluppo sostenibile su proposta del Ministro  per  il
sud e la coesione territoriale; 
    lettera d), che  «nelle  more  della  definizione  dei  piani  di
sviluppo e coesione per il periodo di  programmazione  2021-2027,  il
Ministro per il  sud  e  la  coesione  territoriale  puo'  sottoporre
all'approvazione del CIPE l'assegnazione di risorse del Fondo per  lo
sviluppo  e  la  coesione  per  la  realizzazione  di  interventi  di
immediato avvio dei lavori, nel limite degli stanziamenti iscritti in
bilancio. Tali  interventi  confluiscono  nei  Piani  di  sviluppo  e
coesione, in coerenza con le aree tematiche cui afferiscono»; 
  Visto altresi', l'art. 1, comma 188, della citata legge n. 178  del
2020 il quale, al fine di favorire, nell'ambito  dell'economia  della
conoscenza, il perseguimento di obiettivi  di  sviluppo,  coesione  e
competitivita'  dei  territori  nelle  Regioni  Abruzzo,  Basilicata,
Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia,  promuove  la
costituzione   di   ecosistemi   dell'innovazione,   attraverso    la
riqualificazione  o  la  creazione  di  infrastrutture  materiali   e
immateriali per lo svolgimento di attivita'  di  formazione,  ricerca
multidisciplinare e creazione di impresa, con  la  collaborazione  di
universita', enti di ricerca, imprese,  pubbliche  amministrazioni  e
organizzazioni del Terzo settore; 
  Considerato, inoltre, il citato art. 1,  commi  189  e  190,  della
legge n. 178 del 2020, i quali dispongono l'assegnazione di  risorse,
con   deliberazione   del   Comitato   interministeriale    per    la
programmazione economica e lo sviluppo sostenibile, su  proposta  del
Ministro per il sud e la coesione territoriale, nel limite massimo di
50 milioni di euro per ciascuno degli  anni  2021,  2022  e  2023,  a
valere sul FSC programmazione  2021-2027,  per  la  costituzione  dei
citati ecosistemi dell'innovazione, al Ministero  dell'universita'  e
della  ricerca,  il  quale,  entro  sessanta  giorni  dalla  suddetta
deliberazione, di concerto con il Ministro per il sud e  la  coesione
territoriale, stabilisce, con  proprio  decreto,  i  criteri  per  la
ripartizione delle risorse, le modalita' di accesso al  finanziamento
e l'ammontare del contributo concedibile; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12  febbraio  2021
(pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n.  38  del  15
febbraio 2021) con il quale, tra l'altro, l'onorevole  Maria  Rosaria
Carfagna e' stata nominata Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13
febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole
Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la
coesione territoriale; 
  Visto il decreto-legge n. 59 del 6  maggio  2021,  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021, n.  101,  recante  «Misure
urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa
e resilienza e altre misure  urgenti  per  gli  investimenti»  e,  in
particolare, l'art. 1, il quale  prevede  l'approvazione  del  «Piano
nazionale  per  gli  investimenti   complementari»   finalizzato   ad
integrare con risorse nazionali gli interventi del Piano nazionale di
ripresa e resilienza (PNRR) per complessivi 30.622,46 milioni di euro
per gli anni dal 2021 al 2026; 
  Visto, altresi', il comma 6 del citato art. 1 del decreto-legge  n.
59 del 2021, il quale prevede che  «Agli  interventi  ricompresi  nel
Piano [...] si applicano, in  quanto  compatibili,  le  procedure  di
semplificazione  e  accelerazione,  le  misure   di   trasparenza   e
conoscibilita' dello stato di  avanzamento  stabilite  per  il  Piano
nazionale di ripresa e resilienza»; 
  Visto, inoltre, l'art. 1, comma 2, lettera a), punto 4), del citato
decreto-legge n. 59 del 2021 che prevede l'iscrizione  delle  risorse
nei pertinenti capitoli  dello  stato  di  previsione  del  Ministero
dell'economia e delle finanze per il trasferimento al bilancio  della
Presidenza  del  Consiglio  dei  ministri  destinati   all'intervento
«Ecosistemi   per   l'innovazione   al   sud   in   contesti   urbani
marginalizzati» pari a 70 milioni di euro per ciascuno degli anni dal
2022 al 2026; 
  Considerato, che  il  Piano  nazionale  di  ripresa  e  resilienza,
approvato il 13 luglio 2021 dal Consiglio Ecofin dell'Unione  europea
ha  individuato,  nell'ambito  della  Missione  4C2  «Dalla   ricerca
all'impresa», la linea di investimento 1.5 dedicata alla creazione  e
al rafforzamento  di  «Ecosistemi  dell'innovazione»,  da  intendersi
quali luoghi di  contaminazione  e  collaborazione  tra  universita',
centri di ricerca, societa' e istituzioni locali aventi la  finalita'
di realizzare formazione di alto  livello  e  innovazione  e  ricerca
applicata sulla base  delle  specifiche  vocazioni  territoriali,  da
concretizzarsi entro il 2026 attraverso il  finanziamento  di  dodici
«campioni territoriali di  R&S»,  esistenti  o  nuovi,  che  verranno
selezionati  sulla  base  di  apposite  procedure  competitive,   con
attenzione alla capacita' di promuovere  progetti  di  sostenibilita'
sociale; 
  Visto il Piano «SUD 2030», documento cardine per la  programmazione
del FSC 2021-2027 adottato dal Ministro per  il  sud  e  la  coesione
territoriale  nel  febbraio  2020  e  in  particolare   il   seguente
passaggio: «Presso i  poli  universitari  si  sono  sviluppati  negli
ultimi anni alcuni ecosistemi dell'innovazione, in cui  si  insediano
grandi imprese e startup e i cui corsi di studio sono coordinati  con
le esigenze della  trasformazione  digitale.  E'  il  caso  del  Polo
universitario di San Giovanni a Teduccio (tra l'altro  best  practice
della Commissione europea sul FESR) e  del  centro  sull'intelligenza
artificiale a Cosenza. A piu' di dieci anni dal sisma dell'Aquila del
2009, il Gran Sasso Science Institute si e' consolidato  come  centro
di eccellenza scientifica e polo di attrazione internazionale,  anche
grazie a competenze specializzate presenti nel territorio, tra cui  i
laboratori dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (INFN).  Questi
esempi dimostrano come  al  sud  sia  possibile  fare  politiche  per
l'insediamento di imprese innovative, per l'attrazione  dei  talenti,
per il trasferimento tecnologico.  Tuttavia,  la  collaborazione  tra
imprese e universita' o centri di ricerca ancora non realizza appieno
il suo potenziale di  sviluppo  economico-produttivo,  ne'  valorizza
sufficientemente  all'interno  delle  aziende   il   capitale   umano
qualificato, che pure il sistema educativo  produce,  a  partire  dai
ricercatori»; 
  Vista  la  delibera   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica e lo  sviluppo  sostenibile  n.  48  del  27
luglio 2021 che assegna al Ministero dell'universita' e della ricerca
risorse  per  la  costituzione  di  ecosistemi  dell'innovazione  nel
Mezzogiorno a  valere  sul  Fondo  per  lo  sviluppo  e  la  coesione
2021-2027, con il seguente profilo finanziario: 
    a) anno 2021: 50,00 milioni di euro; 
    b) anno 2022: 50,00 milioni di euro; 
    c) anno 2023: 50,00 milioni di euro. 
  Considerato  che  l'art.  2  della  citata  delibera  del  Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile n. 48 del 27 luglio 2021 stabilisce che  il  Dipartimento
per le politiche di  coesione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri e il Ministero dell'universita' e della ricerca, in raccordo
con il Ministero dell'economia e delle finanze -  Dipartimento  della
Ragioneria generale dello Stato, provvederanno al coordinamento delle
iniziative intraprese con quelle  afferenti  al  PNRR,  Missione  4C2
«Dalla ricerca all'impresa», linea di  investimento  1.5  «Ecosistemi
dell'innovazione», e quelle relative  al  «Piano  nazionale  per  gli
investimenti complementari», di  cui  al  citato  art.  1,  comma  2,
lettera a), punto 4) «Ecosistemi per l'innovazione al sud in contesti
urbani marginalizzati» del decreto-legge n. 59 del 2021; 
  Considerato, inoltre, che il citato art. 2, comma 2 della  delibera
del Comitato interministeriale per la programmazione economica  e  lo
sviluppo sostenibile  n.  48  del  27  luglio  2021  dispone  che  il
Dipartimento per  le  politiche  di  coesione  della  Presidenza  del
Consiglio dei ministri, presenti al  Comitato  un'apposita  relazione
annuale sulle attivita' di coordinamento e, nelle more  dell'adozione
dei Piani di sviluppo  e  coesione  programmazione  2021-2027,  anche
sulla base dei dati forniti dal Ministero  dell'universita'  e  della
ricerca, sullo stato di avanzamento degli interventi; 
  Considerato che l'Agenzia per la coesione territoriale  ha  indetto
una  manifestazione  di  interesse  per  la   candidatura   di   idee
progettuali da ammettere ad una procedura  negoziale  finalizzata  al
finanziamento     di     interventi     di     riqualificazione     e
rifunzionalizzazione  di  siti  per  la   creazione   di   ecosistemi
dell'innovazione nel Mezzogiorno mediante un Avviso pubblico, emanato
con d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, ai sensi del decreto-legge  n.
59 del 6 maggio 2021 «Misure urgenti relative al Fondo  complementare
al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per
gli investimenti», convertito, con modificazioni, dalla legge n.  101
del 2021; 
  Atteso che il suddetto avviso pubblico dell'Agenzia per la coesione
territoriale, di cui al d.d. n. 204 del 29 settembre 2021,  definisce
le modalita' di candidatura di idee progettuali da ammettere  ad  una
procedura negoziale (art.  1),  le  aree  eleggibili  (art.  5)  e  i
soggetti ammissibili (art. 6)  per  la  creazione  di  infrastrutture
materiali o la rigenerazione di quelle abbandonate con  lo  scopo  di
promuovere lo sviluppo di capitale umano  altamente  qualificato,  la
ricerca multidisciplinare, la creazione  e  l'attrazione  di  imprese
innovative negli ambiti individuati Programma nazionale della ricerca
(PNR) 2021-2027 approvato con delibera del Comitato interministeriale
per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile n.  74  del
25 dicembre 2020; 
  Tenuto conto dell'esigenza di garantire la  necessaria  coerenza  e
complementarita' tra le iniziative  di  sostegno  alla  creazione  di
Ecosistemi dell'innovazione nel Mezzogiorno  ricadenti  negli  ambiti
tematici del  richiamato  Programma  nazionale  della  ricerca  (PNR)
2021-2027 approvato con delibera del Comitato  interministeriale  per
la programmazione economica n. 74/2020 del 15 dicembre 2020; 
  Esaminata la lettera del Capo del settore legislativo, d'intesa con
il  Capo  di  Gabinetto  del  Ministro  per  il  sud  e  la  coesione
territoriale n. 2312-P del  27  dicembre  2021,  acquisita  al  prot.
Gabmur 19902 di pari data, con la quale si invita questo Ministero  a
valutare la possibilita' di prevedere quali soggetti beneficiari  gli
«Organismi di ricerca»,  pubblici  e  privati  e  non  unicamente  le
universita' statali sostenute dal Fondo  di  finanziamento  ordinario
(FFO) e gli enti pubblici di  ricerca  interessati  dal  riparto  del
Fondo ordinario enti di ricerca (FOE); 
  Ritenuto  pertanto,  per  un  efficace  raccordo  tra   le   citate
iniziative, nonche' al fine di ricercare sinergie con ulteriori  leve
d'intervento in corso di attuazione («Fondo PNR» anch'esso  istituito
dalla legge n. 178/2020 e disciplinato dal  decreto  ministeriale  n.
737/2021), di dover individuare i soggetti attuatori nell'ambito  dei
soggetti proponenti dell'iniziativa «Ecosistemi per l'innovazione  al
sud in contesti urbani marginalizzati» di cui all'art. 3  del  citato
d.d.  n.  204/2021,  che  risulteranno   utilmente   posizionati   in
graduatoria  all'esito  della  procedura  ad  evidenza  pubblica;  in
particolare, si ritiene di individuare quali beneficiari ai fini  del
presente decreto gli «Organismi  di  ricerca»,  cosi'  come  verranno
individuati nella graduatoria stilata dall'Agenzia  per  la  coesione
territoriale in esito della procedura di evidenza pubblica di cui  al
medesimo d.d. n. 204/2021. 
  Ritenuto di dover favorire l'impiego di personale per  esigenze  di
ricerca non ricomprese nell'attivita' ordinaria  dei  beneficiari  ai
fini del presente  decreto,  nonche'  l'attivazione  di  percorsi  di
dottorato; in  ambedue  i  casi,  la  focalizzazione  e'  inerente  a
tematiche riguardanti l'innovazione, la doppia transizione digitale e
green,  anche  al  fine   di   promuovere   negli   «Ecosistemi   per
l'innovazione  al  Sud  in   contesti   urbani   marginalizzati»   la
contaminazione   reciproca   tra    la    formazione    universitaria
tradizionale, la ricerca, l'innovazione per un  maggior  interscambio
tra mondo produttivo, mondo della ricerca e terzo settore. 
  Acquisito il concerto  del  Ministro  per  il  sud  e  la  coesione
territoriale; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                         Oggetto e finalita' 
 
  1. Ai sensi dell'art. 1, commi 189 e 190, della legge  n.  178  del
2020, citato in premessa, il presente decreto definisce i criteri per
la  ripartizione  delle  risorse,  le   modalita'   di   accesso   al
finanziamento  e  l'ammontare  del  contributo  concedibile  per   la
costituzione degli «Ecosistemi dell'Innovazione» istituiti  dall'art.
188 della medesima  legge  n.  178/2020  e  destinati  a  fare  parte
integrante  del  Piano  sviluppo  e  coesione  (FSC)  del   Ministero
dell'universita' e della ricerca, programmazione 2021-2027. 
  Entro sessanta giorni dalla pubblicazione della  deliberazione  del
Comitato interministeriale  per  la  programmazione  economica  e  lo
sviluppo sostenibile n. 48/2021, di concerto con il Ministro  per  il
sud e  la  coesione  territoriale  il  MUR  stabilisce,  con  proprio
decreto, i criteri per la ripartizione delle risorse, le modalita' di
accesso al finanziamento e l'ammontare del contributo concedibile. 
  2. L'obiettivo dell'intervento e'  di  contribuire  all'avanzamento
tecnologico e allo sviluppo socio-economico dei territori delle  otto
regioni del Mezzogiorno  mediante  la  realizzazione  di  «ecosistemi
dell'innovazione» da intendersi  quali  luoghi  di  contaminazione  e
collaborazione  tra  universita',  centri  di  ricerca,  societa'   e
istituzioni locali aventi la finalita' di  realizzare  formazione  di
alto livello e innovazione  e  ricerca  applicata  sulla  base  delle
specifiche vocazioni territoriali. 
  3. Al fine di garantire la necessaria coerenza e  complementarieta'
tra  le  iniziative  di  sostegno  alla  creazione   di   «Ecosistemi
dell'innovazione nel Mezzogiorno»,  gli  ecosistemi  dell'innovazione
ammessi  a  finanziamento  all'esito  della  procedura  di   evidenza
pubblica, indetta  dall'Agenzia  per  la  coesione  territoriale,  in
attuazione del d.d. n. 204 del 29 settembre 2021, potranno  avvalersi
delle risorse destinate al Ministero dell'universita' e della ricerca
dalla delibera del Comitato interministeriale per  la  programmazione
economica e lo sviluppo sostenibile n. 48  del  27  luglio  2021  per
sviluppare ulteriori interventi di rafforzamento del capitale umano e
delle competenze di cui al successivo comma 4. 
  4. Le risorse FSC 2021-2027, assegnate con la citata  delibera  del
Comitato interministeriale  per  la  programmazione  economica  e  lo
sviluppo  sostenibile  n.  48  del  27  luglio  2021   al   Ministero
dell'universita' e della ricerca, per la costituzione di  «Ecosistemi
dell'innovazione nel Mezzogiorno», di cui al presente  decreto,  sono
finalizzate al rafforzamento del capitale umano  e  al  potenziamento
della dotazione di competenze degli organismi di ricerca mediante  il
sostegno all'attivazione di percorsi di dottorato, borse di  ricerca,
contratti  di  ricerca  -  ed  esigenze  di  ricerca  non  ricomprese
nell'attivita' ordinaria degli  stessi  -  su  tematiche  riguardanti
l'innovazione, la doppia transizione digitale e green,  nonche'  alla
promozione di iniziative  di  Terza  missione  volte  a  favorire  la
contaminazione   reciproca   tra    la    formazione    universitaria
tradizionale, la ricerca, l'innovazione per un  maggior  interscambio
tra mondo produttivo, mondo della ricerca e terzo settore.