IL COMITATO INTERMINISTERIALE 
                   PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA 
                      E LO SVILUPPO SOSTENIBILE 
 
  Visto il decreto-legge 14 ottobre 2019,  n.  111,  recante  «Misure
urgenti per il rispetto degli obblighi previsti  dalla  direttiva  n.
2008/50/CE sulla qualita' dell'aria e  proroga  del  termine  di  cui
all'art. 48, commi 11 e 13, del decreto-legge  17  ottobre  2016,  n.
189, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 dicembre 2016,  n.
229», convertito, con modificazioni, dalla legge 12 dicembre 2019, n.
141, e, in particolare, l'art. 1-bis, che, al fine di  rafforzare  il
coordinamento  delle  politiche  pubbliche  in  materia  di  sviluppo
sostenibile di cui alla risoluzione A/70/L.I adottata  dall'Assemblea
generale dell'organizzazione delle  Nazioni  Unite  il  25  settembre
2015, stabilisce che, a decorrere dal 1° gennaio  2021,  il  Comitato
interministeriale per la programmazione economica (di  seguito  CIPE)
assuma  la  denominazione  di  Comitato  interministeriale   per   la
programmazione  economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  (di  seguito
CIPESS); 
  Visto il decreto-legge 31  maggio  2010,  n.  78,  recante  «Misure
urgenti in materia di stabilizzazione finanziaria e di competitivita'
economica», convertito, con  modificazioni,  dalla  legge  30  luglio
2010, n. 122, e, in  particolare,  l'art.  7,  commi  26  e  27,  che
attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri, o  al  Ministro
delegato, le funzioni in materia di  politiche  di  coesione  di  cui
all'art. 24, comma 1, lettera c), del decreto legislativo  30  luglio
1999, n.  300,  ivi  inclusa  la  gestione  del  Fondo  per  le  aree
sottoutilizzate di cui all'art. 61 della legge 27 dicembre  2002,  n.
289, e successive modificazioni; 
  Visto il  decreto  legislativo  31  maggio  2011,  n.  88,  recante
«Disposizioni in materia di risorse aggiuntive e interventi  speciali
per la rimozione di squilibri economici e sociali a norma della legge
5 maggio 2009, n. 42», e in particolare l'art. 4,  il  quale  dispone
che il citato Fondo per le aree sottoutilizzate sia denominato  Fondo
per lo sviluppo e la coesione, di seguito FSC, e  sia  finalizzato  a
dare unita' programmatica e finanziaria all'insieme degli  interventi
aggiuntivi  a  finanziamento  nazionale   rivolti   al   riequilibrio
economico e sociale tra le diverse aree del Paese, nonche' l'art.  6,
ove si prevede che, allo scopo di  accelerare  la  realizzazione  dei
connessi interventi speciali, il Ministro delegato, «d'intesa con  il
Ministro dell'economia e delle  finanze  e  con  gli  altri  Ministri
interessati, stipula con le regioni e le  amministrazioni  competenti
un Contratto istituzionale di sviluppo» (di seguito CIS) che  destina
le risorse del FSC assegnate dal CIPE, individua  le  responsabilita'
delle parti, i tempi  e  le  modalita'  di  attuazione  dei  medesimi
interventi  anche  mediante   ricorso   all'Agenzia   nazionale   per
l'attrazione degli investimenti e  lo  sviluppo  d'impresa  S.p.a.  e
definisce, altresi', il cronoprogramma, i criteri di valutazione e di
monitoraggio e le sanzioni per eventuali inadempienze; 
  Visto il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, recante «Disposizioni
urgenti per il rilancio dell'economia» convertito, con modificazioni,
dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, e, in particolare, gli articoli 9 e
9-bis  che   prevedono   specifiche   disposizioni   per   accelerare
l'utilizzazione dei fondi nazionali ed europei per l'attuazione degli
interventi strategici per  la  crescita  del  Paese,  modificando  la
disciplina del CIS, di cui all'art. 6 del citato decreto  legislativo
n. 88 del 2011; 
  Visto  il  decreto-legge  31   agosto   2013,   n.   101,   recante
«Disposizioni  urgenti  per  il   perseguimento   di   obiettivi   di
razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni»,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  30  ottobre  2013,  n.   125,   e,   in
particolare, l'art. 10, che  istituisce  l'Agenzia  per  la  coesione
territoriale,  la  sottopone  alla  vigilanza  del   Presidente   del
Consiglio dei ministri  o  del  Ministro  delegato  e  ripartisce  le
funzioni relative alla politica di coesione  tra  la  Presidenza  del
Consiglio  dei  ministri  e  la  stessa  Agenzia  e  prevede  che  la
Presidenza del Consiglio dei ministri,  per  rafforzare  l'attuazione
della politica di coesione e garantire la tempestiva  attuazione  dei
programmi cofinanziati dai fondi strutturali e  l'integrale  utilizzo
delle relative  risorse  dell'Unione  europea  assegnate  allo  Stato
Italiano, possa avvalersi  dell'Agenzia  nazionale  per  l'attrazione
degli investimenti e lo sviluppo  d'impresa  S.p.a.  anche  ai  sensi
dell'art. 55-bis del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, concernente
disposizioni  urgenti  per  la   concorrenza,   lo   sviluppo   delle
infrastrutture e la  competitivita',  convertito  con  modificazioni,
dall'art. 1 della legge 24 marzo 2012, n. 27; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  15
dicembre 2014, che istituisce il Dipartimento  per  le  politiche  di
coesione tra le strutture generali della Presidenza del Consiglio dei
ministri, in attuazione del citato art. 10 del decreto-legge  n.  101
del 2013; 
  Considerato che la dotazione complessiva del FSC per il periodo  di
programmazione 2014-2020, pari a 68.810,00 milioni di  euro,  risulta
determinata come segue: 
    un  importo  pari  a  43.848,00  milioni  di  euro,  inizialmente
iscritto in bilancio quale quota dell'80 per cento della dotazione di
54.810,00 milioni di euro, individuata dall'art. 1,  comma  6,  della
legge  27  dicembre  2013,  n.  147,  recante  «Disposizioni  per  la
formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato  (Legge  di
stabilita' 2014)»; 
    un importo pari a 10.962,00 milioni di euro,  stanziato  per  gli
anni 2020 e successivi dalla legge 11 dicembre 2016, n. 232,  recante
«Bilancio di previsione dello Stato per  l'anno  finanziario  2017  e
bilancio pluriennale per  il  triennio  2017-2019»,  quale  rimanente
quota del 20 per cento inizialmente non iscritta in bilancio; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 27 dicembre 2017, n. 205, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il
triennio 2018-2020»; 
    un importo di 4.000 milioni di euro,  quale  dotazione  stanziata
dalla legge 30 dicembre 2018, n. 145, recante «Bilancio di previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2019 e bilancio pluriennale per il
triennio 2019-2021»; 
    un importo di 5.000 milioni di euro,  quale  ulteriore  dotazione
stanziata dalla legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2020  e  bilancio
pluriennale per il triennio 2020-2022»; 
  Considerato  che  la  legge  23  dicembre  2014,  n.  190,  recante
«Disposizioni per la formazione del bilancio  annuale  e  pluriennale
dello Stato (legge di stabilita' 2015)», e, in particolare, l'art. 1,
comma 703, ferme restando le vigenti disposizioni  sull'utilizzo  del
FSC,  detta  ulteriori  disposizioni  per  l'impiego  delle   risorse
assegnate per il periodo di programmazione 2014-2020, prevedendo alla
lettera g) che, in sede di attuazione del piano stralcio e dei  piani
operativi da parte del CIPE, l'Autorita'  politica  per  la  coesione
coordina l'attuazione dei piani a livello  nazionale  e  regionale  e
individua i casi nei quali, per gli  interventi  infrastrutturali  di
notevole  complessita',  si  debba  procedere  alla  stipulazione  di
appositi CIS; 
  Visto il decreto-legge 20 giugno 2017, n. 91, recante «Disposizioni
urgenti per la crescita economica nel  Mezzogiorno»  convertito,  con
modificazioni, dalla legge 3 agosto 2017, n. 123, e, in  particolare,
l'art. 7, comma 1,  che  indica  nel  Presidente  del  Consiglio  dei
ministri  o  nel  Ministro  delegato  per  il  sud  e   la   coesione
territoriale, l'Autorita' politica che individua gli interventi per i
quali si procede alla sottoscrizione di appositi  CIS,  su  richiesta
delle amministrazioni interessate; 
  Visto il decreto-legge 30  aprile  2019,  n.  34,  recante  «Misure
urgenti di crescita economica e  per  la  risoluzione  di  specifiche
situazioni di crisi», e, in particolare, l'art.  44,  comma  12,  che
stabilisce che «In relazione alle nuove risorse del Fondo sviluppo  e
coesione attribuite con la legge 30  dicembre  2018,  n.  145  e  non
ancora programmate alla  data  di  entrata  in  vigore  del  presente
decreto, le proposte di assegnazione di risorse da sottoporre al CIPE
per il finanziamento di  interventi  infrastrutturali  devono  essere
corredate  della  positiva   valutazione   tecnica   da   parte   del
Dipartimento per le politiche di coesione. Salvo diversa  e  motivata
previsione nella delibera di assegnazione del CIPE, tali assegnazioni
decadono ove non diano luogo a obbligazioni giuridicamente vincolanti
entro tre anni dalla pubblicazione  nella  Gazzetta  Ufficiale  della
Repubblica italiana della medesima delibera. Le relative risorse  non
possono essere riassegnate alla medesima amministrazione»; 
  Visto il decreto-legge 16  luglio  2020,  n.  76,  recante  «Misure
urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale», convertito,
con modificazioni, dalla legge  11  settembre  2020,  n.  120  e,  in
particolare, l'art. 41, comma 1, che ha modificato l'art.  11,  commi
2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della legge 16 gennaio 2003, n.
3, in materia di Codice unico di progetto degli investimenti pubblici
(CUP), stabilendo al comma 2-bis che «gli atti  amministrativi  anche
di  natura  regolamentare  adottati  dalle  amministrazioni  di   cui
all'art. 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001,  n.  165,
che dispongono il finanziamento pubblico o  autorizzano  l'esecuzione
di progetti di investimento  pubblico,  sono  nulli  in  assenza  dei
corrispondenti codici di cui al comma 1  che  costituiscono  elemento
essenziale dell'atto stesso»; 
  Vista la delibera CIPE 26 novembre 2020, n. 63, recante «Attuazione
dell'art. 11, commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 2-quinquies, della legge
16 gennaio 2003, n. 3, come modificato dall'art.  41,  comma  1,  del
decreto-legge 16 luglio 2020, n. 76, convertito,  con  modificazioni,
dalla legge 11 settembre 2020, n. 120»; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 febbraio  2021,
con il quale, tra l'altro,  l'onorevole  Maria  Rosaria  Carfagna  e'
stata nominata Ministro senza portafoglio; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  13
febbraio 2021, con il quale al Ministro senza portafoglio,  onorevole
Maria Rosaria Carfagna, e' stato conferito l'incarico per il sud e la
coesione territoriale; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 marzo
2021, concernente la delega di funzioni al Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale, onorevole Maria Rosaria Carfagna; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 25 febbraio  2021,
con  il  quale  l'onorevole   Bruno   Tabacci   e'   stato   nominato
Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri; 
  Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 19 marzo
2021, con il  quale  l'onorevole  Bruno  Tabacci  e'  stato  nominato
Segretario  del  Comitato  interministeriale  per  la  programmazione
economica  e  lo  sviluppo  sostenibile  (CIPESS),  e  gli  e'  stata
assegnata,  tra  le  altre,  la  delega  ad  esercitare  le  funzioni
spettanti al Presidente del Consiglio  dei  ministri  in  materia  di
coordinamento  della  politica  economica  e   programmazione   degli
investimenti pubblici di interesse nazionale; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77,  recante  «Governance
del Piano nazionale  di  ripresa  e  resilienza  e  prime  misure  di
rafforzamento delle strutture amministrative  e  di  accelerazione  e
snellimento delle procedure», convertito,  con  modificazioni,  dalla
legge 29 luglio 2021, n. 108, e, in particolare, l'art. 14  il  quale
stabilisce  che  le  misure  e  le  procedure  di   accelerazione   e
semplificazione  per  l'efficace  e   tempestiva   attuazione   degli
interventi, previste dal medesimo decreto-legge, si  applicano  anche
ai contratti istituzionali di sviluppo di cui all'art. 6  del  citato
decreto legislativo n. 88 del 2011; 
  Considerato che in data 5 agosto 2021 il Ministro per il sud  e  la
coesione territoriale ha avviato la  fase  di  concertazione  con  le
amministrazioni  centrali  interessate,  la  Regione  Campania  e   i
rappresentanti degli enti locali, volta alla sottoscrizione di un CIS
denominato  «Dalla  Terra  dei  fuochi  al   giardino   d'Europa»   e
all'individuazione delle relative priorita' progettuali; 
  Vista la nota del Capo di Gabinetto d'ordine del  Ministro  per  il
sud e la coesione territoriale, prot. n. 191-P del 1° febbraio  2022,
e l'allegata nota informativa predisposta dal competente Dipartimento
per le politiche di  coesione  della  Presidenza  del  Consiglio  dei
ministri, unitamente all'istruttoria  dell'Agenzia  per  la  coesione
territoriale, concernente la proposta di assegnazione di risorse  FSC
2014-2020 per il finanziamento del CIS «Dalla  Terra  dei  fuochi  al
giardino d'Europa»; 
  Viste le note prot. n. 10792 del 6 agosto 2021 e prot. n. 11490 del
1°  settembre  2021,  con  le  quali  l'Agenzia   per   la   coesione
territoriale ha comunicato ai soggetti interessati le linee guida  di
azione e il cronoprogramma finalizzato alla sottoscrizione  del  CIS,
invitando i medesimi ad inviare  le  proposte  progettuali  entro  il
termine del 30 settembre 2021, poi prorogato al 30 ottobre  2021.  In
particolare, nelle citate note sono specificati: 
    i criteri per la valutazione delle proposte  progettuali,  ossia,
tra  gli  altri,  strategicita',  declinata  in  quattro   indicatori
(impatto  e  sostenibilita'  ambientale;  creazione  di  partnership;
impatto   sociale   e   sull'occupazione;   impatto   di    sistema),
complementarieta', in termini  di  integrazione  dell'intervento  con
altre progettualita' del territorio, cantierabilita', in  termini  di
rapidita'   di   realizzazione   dell'intervento,    significativita'
economica, con assegnazione di una priorita' bassa alle proposte  con
un costo eccessivamente contenuto; 
    le  aree  tematiche  di  riferimento,   di   seguito   riportate:
«Ambiente», con particolare riferimento  alle  fragilita'  ambientali
presenti nella zona e con esclusione degli interventi di bonifica  in
senso stretto e delle infrastrutture per  i  rifiuti;  «Rigenerazione
urbana e sociale», con particolare riferimento alle linee  di  azione
conducenti ad una maggiore inclusivita' sociale per i  territori  che
quotidianamente convivono con un rilevante livello di  disagio  e  di
ingerenza della criminalita'; «Cultura»,  con  interventi  mirati  al
rilancio culturale, inteso come volano per la rinascita; 
  Tenuto conto che i territori hanno inviato complessivamente n.  452
proposte progettuali,  per  un  fabbisogno  di  investimenti  pari  a
1.900,00 milioni di euro. L'Agenzia per la  coesione  territoriale  e
l'Agenzia nazionale per l'attrazione e lo sviluppo d'impresa  S.p.a.,
cui e' stato affidato il coordinamento  delle  attivita',  dopo  aver
analizzato il parco progetti,  hanno  individuato  gli  interventi  a
priorita' alta meritevoli di immediato finanziamento, sulla base  dei
criteri sopra citati; 
  Tenuto conto, altresi', che, nella riunione del 26 agosto 2021,  il
Tavolo dei sottoscrittori del CIS, presieduto dal Ministro per il sud
e la coesione territoriale, ha  approvato  lo  schema  di  Contratto,
recante  gli  elenchi  di  progetti  allegati  al   medesimo,   cosi'
suddivisi: 
    n. 67 interventi di priorita' alta, per un importo complessivo di
199.473.707,29 euro; 
    n. 53 interventi di priorita' media, per un  importo  complessivo
di 399.262.944,18 euro; 
    n. 260 interventi di priorita' bassa, per un importo  complessivo
di 1.185.245.565,25 euro. 
  Considerato che, nella medesima riunione  del  26  agosto  2021,  i
rappresentanti  delle  parti  contraenti  hanno   dato   mandato   al
Presidente del Tavolo di avanzare una  proposta  di  finanziamento  a
questo Comitato dei n.  67  interventi  di  priorita'  alta,  per  un
fabbisogno finanziario complessivo pari a 199.473.707,29 euro; 
  Tenuto conto che in data 26 gennaio 2022 il Ministro per il  sud  e
la coesione territoriale  ha  formalmente  sottoscritto,  insieme  al
Ministero delle infrastrutture  e  delle  mobilita'  sostenibili,  al
Ministero dell'economia e delle finanze, al Ministero dello  sviluppo
economico, al Ministero della cultura, al Ministero del turismo e  al
Ministero della  transizione  ecologica,  all'Agenzia  nazionale  per
l'attrazione e lo sviluppo d'impresa S.p.a.,  ai  rappresentanti  dei
comuni interessati e della Regione Campania, il CIS «Dalla Terra  dei
fuochi  al  giardino  d'Europa»  al  fine  di  favorire   la   rapida
realizzazione  di  progetti  e  investimenti  volti  a  rilanciare  i
territori interessati; 
  Considerato che l'efficacia del sopra indicato CIS  e'  subordinata
al perfezionamento della presente  delibera  ai  sensi  dell'art.  8,
comma 2, del contratto stesso; 
  Tenuto conto che in data 15  febbraio  2022  la  Cabina  di  regia,
istituita con decreto del Presidente del Consiglio  dei  ministri  25
febbraio 2016 ai sensi della lettera c) dell'art. 1, comma 703, della
citata legge 23 dicembre 2014, n. 190, ha condiviso l'opportunita' di
procedere a tale assegnazione; 
  Vista  la  delibera  CIPE  28  novembre  2018,   n.   82,   recante
«Regolamento  interno   del   Comitato   interministeriale   per   la
programmazione economica», cosi' come modificata dalla delibera  CIPE
15 dicembre 2020, n. 79, recante «Regolamento  interno  del  Comitato
interministeriale per  la  programmazione  economica  e  lo  sviluppo
sostenibile (CIPESS)»; 
  Vista la nota predisposta congiuntamente dal  Dipartimento  per  la
programmazione e il  coordinamento  della  politica  economica  della
Presidenza del Consiglio dei ministri e dal Ministero dell'economia e
delle finanze, posta a base della odierna seduta del Comitato; 
  Sulla proposta del Ministro per il sud e la coesione territoriale; 
 
                              Delibera: 
 
1. Assegnazione di risorse FSC 2014-2020 per il finanziamento del CIS
  «Dalla Terra dei fuochi al giardino d'Europa». 
 
  1.1 A valere sulle risorse del Fondo per lo sviluppo e la  coesione
2014-2020, e' disposta, l'assegnazione di 199.473.707,29 euro per  il
finanziamento del CIS «Dalla Terra dei fuochi al giardino  d'Europa»,
destinati alla copertura finanziaria degli  interventi  di  priorita'
alta riportati nella tabella allegata alla presente delibera, che  ne
costituisce parte integrante, con il seguente profilo finanziario: 
    in conto residui 2019, per 17,548 milioni di euro; 
    in conto residui 2020, per 40,000 milioni di euro; 
    in conto residui 2021, per 40,000 milioni di euro; 
    per l'annualita' 2023, per 7,000 milioni di euro; 
    per l'annualita' 2024, per 94,926 milioni di euro. 
2. Attuazione e monitoraggio degli interventi 
 
  2.1 Le modalita' attuative, di gestione e di monitoraggio,  nonche'
le responsabilita' e gli obblighi sono definite nell'ambito  del  CIS
«Dalla Terra dei fuochi al giardino d'Europa», ai sensi  dell'art.  6
del citato decreto legislativo 31 maggio 2011, n.  88,  e  successive
modificazioni. 
  2.2. In linea con le disposizioni di cui al citato decreto-legge 30
aprile 2019, n. 34, art. 44, comma 12,  le  assegnazioni  ai  singoli
interventi riportati nella tabella citata  al  precedente  punto  1.1
decadono,  ove  non  diano  luogo   a   obbligazioni   giuridicamente
vincolanti,  entro  tre  anni  dalla  pubblicazione  nella   Gazzetta
Ufficiale della Repubblica italiana della presente delibera. 
    Roma, 15 febbraio 2022 
 
                                             Il Presidente: Draghi    
 
  Il segretario: Tabacci                                              

Registrato alla Corte dei conti il 26 aprile 2022 
Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia  e  delle
finanze, n. 771