IL RAGIONIERE GENERALE 
                             DELLO STATO 
 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e  successive  modificazioni,
recante nuove norme sul procedimento amministrativo; 
  Visto il decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, recante  testo
unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali (TUEL); 
  Visto l'art. 1, comma 1, lettera a),  del  decreto  legislativo  29
dicembre  2011,  n.  229,  in  cui  si  prevede  l'obbligo   per   le
amministrazioni  pubbliche  di  detenere  ed  alimentare  un  sistema
gestionale informatizzato contenente i dati necessari al monitoraggio
della spesa per opere pubbliche ed interventi correlati; 
  Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, recante «Codice
dei contratti pubblici», e successive modifiche  e  integrazioni,  in
attuazione  delle  direttive  2014/23/UE,  2014/24/UE  e   2014/25/UE
sull'aggiudicazione  dei  contratti  di  concessione,  sugli  appalti
pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori
dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 2010, n.
207, recante regolamento di  esecuzione  ed  attuazione  del  decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163,  recante  «Codice  dei  contratti
pubblici»; 
  Visto il regolamento (UE) 2021/241 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 12 febbraio 2021 che istituisce il Dispositivo  per  la
ripresa e  la  resilienza  «Recovery  and  Resilience  Facility»  (di
seguito il regolamento RRF); 
  Visto il Piano nazionale di ripresa e resilienza  (PNRR)  approvato
con decisione del Consiglio ECOFIN del 13 luglio  2021  e  notificata
all'Italia dal Segretariato generale del Consiglio con nota LT161/21,
del 14 luglio 2021; 
  Visto l'art. 1, comma 1043, legge 30 dicembre  2020,  n.  178,  che
prevede,  al  fine  di  supportare  le  attivita'  di  gestione,   di
monitoraggio, di rendicontazione e di controllo delle componenti  del
Next Generation EU, che il Ministero dell'economia e delle finanze  -
Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato sviluppa  e  rende
disponibile un apposito sistema informatico; 
  Visto il  decreto-legge  6  maggio  2021,  n.  59,  convertito  con
modificazioni, dalla legge 1° luglio 2021,  n.  101  recante  «Misure
urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa
e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del  15
luglio 2021; 
  Visto il decreto-legge 31 maggio  2021,  n.  77,  convertito  dalla
legge 29 luglio 2021, n. 108, recante «Governance del Piano nazionale
di ripresa  e  resilienza  e  prime  misure  di  rafforzamento  delle
strutture amministrative  e  di  accelerazione  e  snellimento  delle
procedure»; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e finanze del 6  agosto
2021; 
  Visto il decreto-legge  17  maggio  2022,  n.  50,  convertito  con
modificazioni dalla legge 15 luglio  2022,  n.  91,  recante  «Misure
urgenti in materia di politiche energetiche nazionali,  produttivita'
delle imprese e attrazione degli investimenti, nonche' in materia  di
politiche sociali e di crisi ucraina, ed in  particolare  l'art.  26,
recante "Disposizioni urgenti  in  materia  di  appalti  pubblici  di
lavori" ed, in particolare, l'art. 26, recante "Disposizioni  urgenti
in materia di appalti pubblici di lavori"»; 
  Visto in particolare il comma 7 del citato art. 26, che  istituisce
nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze
il «Fondo per l'avvio di opere indifferibili»; 
  Visto il decreto del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28
luglio 2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 12  settembre  2022,
n. 213, con il quale si disciplinano le modalita' di accesso al Fondo
per l'avvio di opere indifferibili; 
  Vista la circolare del Dipartimento della Ragioneria generale dello
Stato n. 37 del 9 novembre  2022,  avente  ad  oggetto  la  procedura
«semplificata» di cui all'art.  7  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 28 luglio 2022 e art. 29 del decreto-legge  n.
144 del 2022: rimodulazioni e verifiche in itinere ed ex post; 
  Visto il decreto del Ragioniere generale dello Stato n.  52  del  2
marzo 2023, con il quale, in attuazione  dell'art.  26  comma  7  del
decreto-legge 17 maggio 2022, n. 50 e dell'art.  6  del  decreto  del
Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  28  luglio  2022,  si   e'
provveduto ad approvare l'elenco degli  interventi  ricompresi  negli
Allegati 1 e 2 del decreto del Ragioniere dello Stato n. 160  del  18
novembre 2022 per i  quali  e'  stato  riscontrato,  da  parte  delle
amministrazioni  statali  istanti,  il  requisito  dell'avvio   della
procedura di affidamento entro il 31 dicembre 2022. Con  il  medesimo
decreto,  ai  sensi  dell'art.  7  del  decreto  del  Presidente  del
Consiglio dei ministri 28 luglio 2022, si e' provveduto ad  approvare
l'elenco degli interventi per  i  quali  le  amministrazioni  statali
finanziatrici hanno validato  le  informazioni  inserite  dagli  enti
locali attuatori  con  le  modalita'  indicate  dalla  circolare  del
Dipartimento della Ragioneria  generale  dello  Stato  n.  37  del  9
novembre  2022  e,  conseguentemente,   a   rendere   definitiva   la
preassegnazione delle risorse del Fondo; 
  Considerato che gli interventi beneficiari delle  risorse  2022  di
cui al richiamato decreto del Ragioniere generale dello Stato  n.  52
del 2 marzo 2023 non possono accedere  al  Fondo  per  l'avvio  delle
opere indifferibili per l'anno 2023; 
  Vista la legge 29 dicembre 2022, n. 197, con la quale, all'art.  1,
commi da 369 a 379, e' disciplinato l'accesso al Fondo per l'avvio di
opere indifferibili relativamente alle procedure  di  affidamento  di
opere pubbliche avviate dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023; 
  Visto, in particolare, il comma 370 del citato art. 1, ai sensi del
quale «per le medesime finalita' di cui al comma 369 e a valere sulle
risorse del Fondo per l'avvio di opere indifferibili, agli interventi
degli enti locali finanziati con risorse previste dal Piano nazionale
di  ripresa  e  resilienza  nonche'  dal  Piano  nazionale  per   gli
investimenti complementari al Piano nazionale di ripresa e resilienza
e' preassegnato, in aggiunta all'importo assegnato  con  il  relativo
decreto di assegnazione, un contributo calcolato nella misura del  10
per cento dell'importo di cui al citato decreto. Alla preassegnazione
accedono, su base semestrale, gli enti locali attuatori,  cosi'  come
definiti  dall'art.  2,  comma  1,  del  testo  unico   delle   leggi
sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo  18
agosto 2000, n. 267, che avviano le procedure  di  affidamento  delle
opere  pubbliche  dal  1°  gennaio  2023  al  31  dicembre  2023.  Le
amministrazioni statali finanziatrici degli interventi o titolari dei
relativi programmi di investimento provvedono, entro e non oltre il 5
gennaio  2023,  ad  aggiornare  i   sistemi   di   monitoraggio   del
Dipartimento  della  Ragioneria  generale  dello  Stato   completando
l'inizializzazione  dei  progetti  oggetto  di  finanziamento  e   le
attivita' di profilazione degli utenti. Entro il 10 gennaio 2023 e il
10 giugno 2023 le amministrazioni statali finanziatrici  individuano,
sulla base dei dati presenti nei citati sistemi informativi, l'elenco
degli enti locali potenzialmente destinatari  della  preassegnazione,
completo  dei  codici  unici  di  progetto  (CUP).  Tale  elenco   e'
pubblicato  nel  sito  internet  istituzionale   dell'amministrazione
statale finanziatrice entro i medesimi termini.  Entro  i  successivi
venti  giorni  gli  enti  locali  accedono  all'apposita  piattaforma
informatica gia' in  uso  presso  il  Dipartimento  della  Ragioneria
generale dello Stato al fine di  confermare  la  preassegnazione.  La
mancata conferma equivale a rinuncia alla  preassegnazione  e  l'ente
locale puo' accedere alla procedura di cui ai commi 375  e  seguenti.
Con  decreto  del  Ragioniere  generale  dello  Stato,  da  adottare,
rispettivamente, entro il 15 febbraio 2023 e il 15  luglio  2023,  e'
approvato l'elenco degli interventi per i quali sia stata riscontrata
attraverso i sistemi informativi del  Dipartimento  della  Ragioneria
generale   dello   Stato   la   conferma   di   accettazione    della
preassegnazione. Il decreto di  cui  all'ottavo  periodo  costituisce
titolo per l'accertamento delle risorse a bilancio. Con il decreto di
cui al comma 377 sono definite le modalita' di verifica  dell'importo
effettivamente spettante, nei  limiti  del  contributo  preassegnato,
anche tenendo conto di quanto previsto al comma 373, e  le  modalita'
di revoca, da parte dell'amministrazione titolare, in caso di mancato
rispetto del termine di avvio delle procedure  di  affidamento  delle
opere pubbliche.»; 
  Vista        la        FAQ        pubblicata         all'indirizzo:
https://area.rgs.mef.gov.it/canali/74/guide-e-faq  con  la  quale  e'
stato chiarito che, nel caso di problematiche  tecniche  nell'accesso
ai sistemi informativi per tardiva profilazione  utenze  e/o  mancata
visualizzazione dei CUP, l'ente potesse confermare la preassegnazione
trasmettendo, entro e  non  oltre  il  2  febbraio  2023,  una  nota,
indirizzata alle amministrazioni finanziatrici delle singole opere  a
firma  del  legale  rappresentante  dell'ente,  nella  quale  fossero
indicati i CUP per i quali  confermare  la  preassegnazione  del  FOI
2023 - primo semestre 2023; 
  Visto il comma 375 del menzionato art. 1  che  disciplina  l'ordine
prioritario di assegnazione delle risorse del Fondo per l'avvio delle
opere indifferibili per l'anno 2023 mediante procedura ordinaria  ed,
in particolare, la lettera d) del citato comma, ai sensi della  quale
l'accesso al predetto Fondo e' consentito anche agli «interventi  per
i quali sia presentata, per l'anno 2022, istanza di accesso al  Fondo
di cui al comma 369 e con riguardo ai quali non  sia  stata  avviata,
nel termine prefissato, la relativa procedura di affidamento;»; 
  Ritenuto opportuno considerare nella richiamata  lettera  d)  anche
gli interventi per i quali, in attuazione della circolare n.  37  del
2022, gli enti hanno confermato la preassegnazione delle risorse  del
Fondo,  ovvero  hanno   richiesto   un   incremento   delle   risorse
preassegnate e non hanno avviato entro il  termine  del  31  dicembre
2022 le relative procedure di affidamento; 
  Visto il decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del  10
febbraio 2023, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 marzo  2023,
n. 58, con il quale, ai sensi dell'art. 1, comma 377, della legge  n.
197 del 2022, sono  determinati,  tra  l'altro,  le  modalita'  e  il
termine di presentazione  delle  domande  di  accesso  al  Fondo,  le
procedure di verifica delle domande da  parte  delle  amministrazioni
statali  finanziatrici  degli  interventi  o  titolari  dei  relativi
programmi di investimento nonche' di riscontro circa  la  sussistenza
dei requisiti di accesso ad opera del Dipartimento  della  Ragioneria
generale dello Stato. Con  il  medesimo  decreto  sono  disciplinate,
altresi',  le  modalita'  di  verifica  dell'importo   effettivamente
spettante, nei limiti del contributo  preassegnato,  agli  interventi
rientranti nella procedura di cui al comma 370 del citato art. 1; 
  Visto, in particolare, l'art. 10 del menzionato decreto,  ai  sensi
del quale gli enti locali i cui  interventi  siano  stati  ricompresi
negli Allegati 1 e 2 di cui al presente  decreto  devono  provvedere,
entro dieci giorni dall'avvio  della  procedura  di  affidamento,  al
perfezionamento del  CIG  e  all'inserimento  e/o  aggiornamento  sul
sistema Regis delle informazioni relative all'avvio della gara,  come
indicate al comma 1, lettera a) del richiamato art.  10,  nonche'  di
quelle riguardanti il  fabbisogno  finanziario  emergente  «lordo»  e
«netto», cosi' come richiesto ai sensi delle  lettera  b)  e  c)  del
medesimo  comma  1.  Con  il  medesimo  articolo  sono  disciplinate,
altresi', la procedura di validazione ad opera delle  amministrazioni
statali titolari, da svolgersi, entro cinque giorni successivi  dalla
ricezione delle verifiche ex  post  trasmesse  dall'ente  locale,  la
procedura di assegnazione definitiva nonche' quella di  revoca  delle
risorse del Fondo per l'avvio delle opere indifferibili; 
  Viste le conferme di accettazione della preassegnazione  del  Fondo
per  l'avvio  delle  opere  indifferibili  -  primo  semestre  2023 -
presentate dagli enti locali e validate dalle amministrazioni statali
finanziatrici o titolari dei relativi programmi di investimento,  ivi
comprese quelle pervenute con le modalita' previste nella citata FAQ; 
  Considerata,   la   necessita',   con   riguardo   alla   procedura
semplificata di cui al citato comma 370 dell'art. 1  della  legge  n.
197  del  2022,  di  individuare  gli  interventi  per  i  quali   le
amministrazioni  statali  finanziatrici  o  titolari   dei   relativi
programmi di investimento  hanno  proceduto  alla  validazione  delle
informazioni inserite  dagli  enti  locali  e,  conseguentemente,  di
provvedere alla preassegnazione delle relative risorse; 
  Tenuto conto dell'elenco degli interventi finanziati con le risorse
previste  dal  PNRR  e  dal  Piano  nazionale  per  gli  investimenti
complementari al PNRR per i quali, attraverso i  sistemi  informativi
del  Dipartimento  della  Ragioneria   generale   dello   Stato,   le
amministrazioni  statali  finanziatrici  o  titolari   dei   relativi
programmi  di  investimento  hanno   riscontrato   la   conferma   di
accettazione della preassegnazione da parte  degli  enti  locali  per
complessivi euro 815.676.177,39; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                     Approvazione dell'allegato 
                    e assegnazione delle risorse 
 
  1. In attuazione dell'art. 1 comma  370  della  legge  29  dicembre
2022, n. 197, sono approvati gli Allegati 1 e  2,  costituenti  parte
integrante del presente decreto, contenenti l'elenco degli interventi
finanziati con le risorse previste dal PNRR e dal Piano nazionale per
gli investimenti complementari al PNRR  per  i  quali,  attraverso  i
sistemi informativi del Dipartimento della Ragioneria generale  dello
Stato,  le  amministrazioni  statali  finanziatrici  o  titolari  dei
relativi programmi di investimento hanno riscontrato la  conferma  di
accettazione  della  preassegnazione  da  parte  degli  enti  locali,
rispettivamente per euro 800.892.538,77 e per euro 14.783.638,62. 
  2. L'Allegato 3, che  costituisce  parte  integrante  del  presente
decreto, riporta il riepilogo informativo dei totali  complessivi  di
contributi, suddivisi per ambiti di intervento e per  amministrazione
titolare.