IL CAPO DEL DIPARTIMENTO 
                per gli affari interni e territoriali 
                     del Ministero dell'interno 
 
                           di concerto con 
 
                 IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO 
             del Ministero dell'economia e delle finanze 
 
  Vista  la  legge  23  agosto  1988,  n.  400,  recante  «Disciplina
dell'attivita'  di  Governo  e  ordinamento  della   Presidenza   del
Consiglio dei ministri»; 
  Vista la legge 29 dicembre 2022, n. 197,  «Bilancio  di  previsione
dello Stato per l'anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il
triennio 2023-2025»; 
  Visto il decreto-legge 29 dicembre 2022, n.  198,  convertito,  con
modificazioni,  dalla  legge  24  febbraio  2023,  n.   14,   recante
«Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi»; 
  Visto, in particolare, l'art. 1, comma 852, della citata  legge  n.
197 del 2022, il  quale  prevede  che  al  fine  di  accompagnare  il
processo  di  incremento  dell'efficienza  della  riscossione   delle
entrate proprie, ai comuni sede di citta' metropolitane della Regione
Siciliana con un'incidenza del fondo crediti di  dubbia  esigibilita'
accantonato nel risultato  di  amministrazione  rispetto  ai  residui
attivi del titolo I e del titolo III superiore all'80 per cento, come
risultante dal rendiconto relativo all'esercizio 2021, trasmesso alla
banca dati delle amministrazioni pubbliche alla data del 31  dicembre
2022, e' destinato un  contributo  di  natura  corrente,  nel  limite
complessivo massimo di 40 milioni di euro per l'anno 2024; 
  Considerato che il successivo comma 853 dell'art. 1 della legge  n.
197 del 2022 dispone, al primo periodo,  che  il  citato  contributo,
destinato alla riduzione del disavanzo, e'  ripartito,  entro  il  31
gennaio 2023, con decreto del Ministero dell'interno, di concerto con
il Ministero dell'economia e delle finanze, previa intesa in sede  di
Conferenza  Stato-citta'  ed  autonomie  locali,  in  proporzione  al
disavanzo  risultante  dai  rendiconti  relativi  all'esercizio  2021
inviati alla banca dati delle amministrazioni pubbliche  e  non  puo'
essere superiore al disavanzo di amministrazione al 31 dicembre  2021
e che tale termine e' stato prorogato al  31  marzo  2023  dal  comma
10-ter dell'art. 10 del menzionato decreto-legge 29 dicembre 2022, n.
198, inserito dalla legge di conversione 24 febbraio 2023, n. 14; 
  Valutato che il secondo periodo del richiamato  comma  853  precisa
che, a seguito dell'utilizzo  del  contributo,  l'eventuale  maggiore
ripiano  del  disavanzo  di  amministrazione,  applicato   al   primo
esercizio del bilancio di previsione rispetto a quanto  previsto  dai
piani di  rientro,  puo'  non  essere  applicato  al  bilancio  degli
esercizi successivi; 
  Considerato, altresi', che il secondo periodo del richiamato  comma
10-ter dispone che, in considerazione dello straordinario aumento del
numero di  sbarchi  di  migranti  nell'anno  2022,  per  le  medesime
finalita' di cui al citato comma 852, al Comune di Lampedusa e Linosa
e' destinato un contributo di natura corrente di 2,5 milioni di  euro
per l'anno 2024, da assegnare con il precitato decreto; 
  Acquisita l'intesa in sede di Conferenza Stato-citta' ed  autonomie
locali nella seduta del 16 marzo 2023; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
Riparto del contributo per l'anno 2024 previsto  dall'art.  1,  comma
              852, della legge 29 dicembre 2022, n. 197 
 
  1. In applicazione dell'art. 1, commi 852 e 853, della legge n. 197
del 2022, il contributo di natura corrente nel limite massimo  di  40
milioni di euro per l'anno 2024,  destinato,  per  la  riduzione  del
disavanzo, ai comuni  sede  di  citta'  metropolitane  della  Regione
Siciliana con un'incidenza del fondo crediti di  dubbia  esigibilita'
accantonato nel risultato  di  amministrazione  rispetto  ai  residui
attivi del titolo I e del titolo III superiore all'80 per cento, come
risultante dal rendiconto relativo all'esercizio 2021, e' interamente
assegnato al solo Comune di Palermo sulla base dei criteri e dei dati
esplicitati nell'allegato  A  «Nota  metodologica»,  che  costituisce
parte integrante e sostanziale del presente decreto.