IL MINISTRO PER LA PROTEZIONE CIVILE E LE POLITICHE DEL MARE Al Prefetto Matteo Piantedosi Ministro dell'interno All'on. Guido Crosetto Ministro della difesa All'on. Francesco Lollobrigida Ministro dell'agricoltura, della sovranita' alimentare e delle foreste Al prof. dott. Gilberto Pichetto Fratin Ministro dell'ambiente e della sicurezza energetica All'on. Matteo Salvini Ministro delle infrastrutture e dei trasporti All'on. Gennaro Sangiuliano Ministro della cultura All'on. Roberto Calderoli Ministro per gli affari regionali e autonomie All'on. Raffaele Fitto Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Ai Presidenti delle regioni e delle province autonome Al Presidente dell'Unione delle province italiane Al Presidente dell'Associazione nazionale dei comuni italiani Come noto, l'art. 1, comma 1, del decreto-legge 31 maggio 2005, n. 90, convertito con modificazioni dalla legge 26 luglio 2005, n. 152, attribuisce al Presidente del Consiglio dei ministri il compito di individuare i tempi di svolgimento delle attivita' antincendio boschivo, attivita' delegata al sottoscritto ai sensi di quanto previsto in materia di protezione civile dall'art. 2 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri in data 12 novembre 2022. Cio' premesso, i tempi di svolgimento delle suddette attivita', per la prossima stagione estiva avranno inizio il 15 giugno e termine il 30 settembre 2023. In vista della stagione estiva 2023, per una piu' efficace azione di contrasto agli incendi boschivi e in zone di interfaccia urbano-rurale (c.d. «incendi di interfaccia»), nonche' ai rischi conseguenti, ritengo doveroso condividere con le SS.LL. alcune considerazioni che scaturiscono da quanto registrato in questi ultimi anni, e in particolare dall'andamento del fenomeno incendi non solo sul territorio nazionale ma anche europeo. Le indicazioni, comprensive delle raccomandazioni tecniche in allegato, sono rivolte a tutte le amministrazioni che a vario titolo partecipano alle attivita' di contrasto agli incendi boschivi ed in particolare alle amministrazioni regionali e alle Province autonome di Trento e di Bolzano, pienamente responsabili della materia antincendio boschivo ai sensi della legge del 21 novembre 2000, n. 353, che continueranno a curare l'adeguamento dei propri sistemi di risposta agli incendi boschivi, nei tre ambiti della previsione, prevenzione e lotta attiva, in relazione alle specificita' dei relativi contesti ambientali e territoriali. Per le Province autonome di Trento e di Bolzano restano ferme le competenze loro affidate dai relativi statuti e dalle relative norme di attuazione. E' necessario che le diverse amministrazioni statali ed i relativi corpi dello Stato sollecitino le loro diramazioni territoriali affinche' supportino, qualora richiesto, ed ognuno per i propri ambiti di competenza, quelle regionali e provinciali nell'approntamento dei sistemi di contrasto agli incendi boschivi. Il 2022 e' stato caratterizzato sia da un elevato numero di incendi al di fuori del periodo estivo sia da numerosi eventi, alcuni anche di grosse dimensioni, che hanno interessato le aree a nord del nostro paese, solitamente poco suscettibili al passaggio del fuoco durante il periodo estivo. Lo stesso tipo di fenomeno e' stato registrato anche in paesi del centro e nord Europa nei quali si prende atto che l'evento incendio boschivo va perdendo, anno dopo anno, sempre di piu' la connotazione di evento eccezionale, rendendo necessario cosi', anche in questi paesi, adeguare la propria capacita' di gestione di questa tipologia di eventi. Il 2023 registra, per il secondo anno consecutivo, significativi deficit idrici che, in particolare nelle regioni del nord Italia, si stanno caratterizzando con prolungati periodi di siccita', con ripercussioni non solo sulle aree ad uso agricolo ma anche su tutte le altre aree vegetate che, in presenza di giornate favorevoli all'innesco ed alla propagazione degli incendi boschivi, si predispongono facilmente al passaggio del fuoco aumentando la probabilita' che si verifichino eventi con forti impatti sul territorio e sulle risorse impiegate per contrastarli. Quanto accade rafforza ulteriormente l'idea che per meglio adattarsi ai cambiamenti climatici che stiamo vivendo, non e' sufficiente incrementare la sola capacita' di risposta agli eventi, ma bisogna perseguire un approccio olistico che tenga conto di tutte le fasi e di tutti i soggetti coinvolti nella gestione del rischio incendi boschivi. Tale approccio, gia' avviato nel nostro Paese e rafforzato nel 2021 con l'emanazione del decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2021, n. 155 punta a rafforzare le capacita' operative del Servizio nazionale della protezione civile, migliorare le capacita' di risposta con piu' efficaci strumenti di coordinamento e governance per un'efficace integrazione delle misure ordinariamente previste e favorire le sinergie tra tutti i soggetti interessati. Durante la campagna antincendio boschivo 2022 sono stati sperimentati, con esito positivo, nuovi strumenti per favorire una gestione coordinata ed efficace delle varie componenti del sistema antincendio boschivo; e' stata infatti istituita una cabina di regia permanente antincendio boschivo promossa dal Dipartimento della protezione civile a cui hanno partecipato il Corpo nazionale dei vigili del fuoco, i Carabinieri del Comando unita' forestali, ambientali e agroalimentari, il Comando operativo di vertice interforze dello Stato maggiore Difesa, le regioni e province autonome e il Comitato nazionale del volontariato. La cabina di regia ha operato per tutta la durata della campagna antincendio boschivo 2022 e, oltre a favorire un costante monitoraggio dell'andamento della campagna in corso, ha permesso di gestire in sinergia le varie contingenze e in particolare quelle legate all'impiego del volontariato nelle attivita' di gemellaggio fra le regioni. Le attivita' di debriefing condotte sia a livello nazionale che europeo hanno fatto emergere un nuovo andamento del fenomeno incendi con eventi di grosse dimensioni sempre piu' frequenti e in aree prima non interessate dal fenomeno. Questa evidenza sta spingendo verso un approccio proattivo anche a livello europeo, favorendo lo scambio di esperienze fra i diversi paesi, incrementando gli investimenti per accrescere le capacita' dei paesi nelle diverse fasi della gestione degli incendi boschivi, tra cui quelle relative alle risorse da allocare nella RescEU capacity. La Commissione europea ha, infatti, ulteriormente favorito l'incremento dei mezzi aerei antincendio da parte dei vari paesi cosi' da rafforzare la capacita' di risposta in tutte le aree del proprio territorio, incluse quelle che fino a qualche anno fa non erano interessate dagli incendi boschivi. In tale contesto l'Italia, anche agli esiti della campagna estiva 2022 e gli eventi registrati nel nord Italia, ha voluto integrare le proprie capacita' di risposta con due ulteriori mezzi aerei ad ala fissa da posizionare strategicamente ad integrazione dello schieramento esistente, ma a disposizione anche della RescEU capacity per interventi, se richiesti, anche in territori extra nazionali. Parallelamente, il Dipartimento della protezione civile, anche avvalendosi del Comitato tecnico ex art. 1, comma 2, del decreto-legge 8 settembre 2021, n. 120, proseguira' le attivita' di monitoraggio e coordinamento nel settore antincendio boschivo da una parte consolidando e strutturando le attivita' previste dal succitato decreto-legge, con particolare riferimento all'assegnazione, anche per l'annualita' corrente, delle risorse economiche previste nell'ambito della legge di bilancio e da dedicare al miglioramento della capacita' ed efficacia operativa, e dall'altra puntando ad un rafforzamento di tutti gli aspetti di previsione, prevenzione e lotta attiva agli incendi boschivi e di interfaccia. Il Dipartimento della protezione civile, nell'ottica di favorire le sinergie fra le diverse componenti del sistema antincendio boschivo e di protezione civile, continuera' a curare l'organizzazione dei diversi momenti di incontro plenario, solitamente organizzati prima dell'avvio della campagna antincendio boschivo estiva, per fare il punto sullo stato di approntamento del sistema di risposta nel suo complesso e, successivamente, per analizzare congiuntamente le eventuali criticita' riscontrate durante la campagna estiva, con l'auspicio che le SS.LL., facendo tesoro di quanto emerso, conducano specifiche azioni di verifica delle proprie organizzazioni al fine di programmare le eventuali azioni di medio-lungo periodo che consentano di far trovare preparato il sistema anche in occasione degli eventi a venire. Il Dipartimento della protezione civile, in particolare, continuera': a garantire le attivita' condotte nell'ambito della cabina di regia permanente antincendio boschivo anche per supportare le attivita' previste nei gemellaggi fra regioni ed organizzazioni nazionali di volontariato; a garantire la previsione delle condizioni di suscettivita' all'innesco e alla propagazione degli incendi boschivi attraverso il Bollettino di previsione nazionale incendi boschivi; ad assicurare il concorso della flotta aerea antincendio dello Stato, su richiesta delle sale operative unificate permanenti a supporto dei mezzi terrestri e aerei, comunque messi in campo dalle strutture regionali e provinciali; a svolgere il monitoraggio e la vigilanza delle situazioni emergenziali al fine di garantire, per quanto di competenza, ogni necessaria forma di collaborazione e assistenza e a raccordare le attivita' nazionali ed extra nazionali nell'ambito del Meccanismo unionale di protezione civile. Cio' premesso, si ricorda che i presidenti delle regioni e delle province autonome sono pienamente titolari della competenza antincendio boschivo, ai sensi della legge 21 novembre 2000, n. 353, e pertanto e' auspicabile che si attivino tempestivamente nell'organizzare, anche per il corrente anno 2023, i propri sistemi antincendio boschivo in termini di risorse umane e di mezzi terrestri e aerei, nell'ottica della maggior efficienza possibile, al fine di garantire gli adeguati livelli di risposta a tutela della vita, dell'integrita' fisica, dei beni, degli insediamenti, degli animali e dell'ambiente in generale. Analogo auspicio e' rivolto ai Ministri in indirizzo, a vario titolo competenti nel settore, affinche' promuovano le attivita' delle proprie strutture con particolare riferimento ai Corpi di polizia, al Corpo nazionale dei vigili del fuoco, alle Forze armate e alle prefetture - uffici territoriali di Governo verso azioni mirate a migliorare l'efficacia del sistema Paese nelle sue diverse componenti. Va inoltre rimarcato l'importante ruolo che hanno i sindaci a livello locale nel promuovere ogni adeguata misura di prevenzione da attuarsi sul proprio territorio di competenza. Nella contingenza del periodo, al fine di meglio predisporre tutte le attivita' per la prossima campagna antincendio boschivo 2023, si invitano le SS.LL., ciascuna per gli ambiti di rispettiva competenza, a voler promuovere le attivita' di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi cosi' come descritto in allegato. Si confida nella tempestiva e puntuale attuazione delle presenti raccomandazioni, con il concorso di tutte le diverse componenti istituzionali competenti nelle attivita' di antincendio boschivo, per garantire il coordinamento della risposta organizzativa e operativa nella campagna antincendio boschivo del 2023. Roma, 12 maggio 2023 Il Ministro: Musumeci