IL MINISTRO DELLE IMPRESE 
                         E DEL MADE IN ITALY 
 
  Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre
2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
del 13 novembre 2014, n. 264, che istituisce un  apposito  regime  di
aiuto, di seguito  denominato  «Smart&Start  Italia»,  finalizzato  a
sostenere la nascita e lo sviluppo, su tutto il territorio nazionale,
di start-up innovative; 
  Visti i successivi decreti del Ministro  dello  sviluppo  economico
con i quali  sono  state  apportate  modifiche  e  integrazioni  alle
disposizioni di cui al predetto  decreto  24  settembre  2014  e,  in
particolare: 
    il decreto del Ministro dello sviluppo economico 9  agosto  2017,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del  18
ottobre 2017, n. 244, che ha adeguato  i  contenuti  del  decreto  24
settembre 2014 alle specifiche disposizioni dettate, con  riferimento
alle misure  per  la  nascita  e  lo  sviluppo  di  imprese  start-up
innovative, dagli articoli 25 e seguenti del decreto-legge 18 ottobre
2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla legge 17  dicembre
2012, n. 221, e successive modifiche e integrazioni; 
    il decreto del Ministro dello sviluppo economico 30 agosto  2019,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del  17
ottobre 2019, n. 244, che, in attuazione delle  disposizioni  di  cui
all'art. 29, commi 3 e 4, del decreto-legge 30 aprile  2019,  n.  34,
convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58,  ha
apportato modifiche al decreto 24 settembre 2014, finalizzate ad  una
revisione della disciplina attuativa dell'intervento improntata,  tra
l'altro, alla semplificazione  e  accelerazione  delle  procedure  di
accesso,  concessione  e   erogazione   delle   agevolazioni,   anche
attraverso  l'aggiornamento  delle  modalita'  di  valutazione  delle
iniziative  e  di   rendicontazione   delle   spese   sostenute   dai
beneficiari; 
    il decreto del Ministro  dello  sviluppo  economico  24  febbraio
2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della  Repubblica  italiana
del 17 maggio 2022,  n.  114,  che  ha  ulteriormente  modificato  il
decreto 24 settembre 2014 con il fine di introdurre, per le  start-up
innovative  beneficiarie  delle  agevolazioni,  la  possibilita'   di
richiedere,   successivamente   all'erogazione    a    saldo    delle
agevolazioni, la conversione di una quota del finanziamento agevolato
concesso in contributo a fondo perduto, a fronte di investimenti  nel
relativo capitale di rischio attuati da particolari investitori terzi
ovvero dai soci persone fisiche; 
  Visto, altresi', il decreto del Ministro dello sviluppo economico 9
agosto 2016, pubblicato nella  Gazzetta  Ufficiale  della  Repubblica
italiana del 20 ottobre 2016, n. 246, e, in particolare, l'art. 1 che
assegna allo strumento «Smart&Start  Italia»  risorse  del  Programma
operativo nazionale «Imprese e competitivita'» 2014-2020 FESR per  un
ammontare complessivo  pari  a  euro  45.500.000,00,  successivamente
rideterminato nella misura di  euro  39.500.000,00  dall'art.  3  del
decreto  del  Ministro  dello  sviluppo  economico  21  maggio  2018,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana del  16
luglio 2018, n. 163; 
  Visto  il  quadro  regolamentare  di  utilizzo  delle  risorse  del
predetto Programma operativo  nazionale  «Imprese  e  competitivita'»
2014-2020 FESR e, in particolare: 
    il regolamento (UE) n. 1303/2013 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio  del  17  dicembre   2013,   e   successive   modifiche   e
integrazioni,  recante  disposizioni  comuni  sul  Fondo  europeo  di
sviluppo regionale (FESR), sul Fondo sociale europeo (FSE), sul Fondo
di coesione, sul  Fondo  europeo  agricolo  per  lo  sviluppo  rurale
(FEASR) e sul Fondo europeo per  gli  affari  marittimi  e  la  pesca
(FEAMP)  e  disposizioni  generali  sul  Fondo  europeo  di  sviluppo
regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo  di  coesione  e  sul
Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e  che  abroga  il
regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; 
    il regolamento (UE) n. 1301/2013 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio,  del  17  dicembre  2013,   e   successive   modifiche   e
integrazioni, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale  (FESR)
e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo  «Investimenti  a
favore della crescita e dell'occupazione» e che abroga il regolamento
(CE) n. 1080/2006; 
    il  Programma  operativo  nazionale  «Imprese  e  competitivita'»
2014-2020 FESR (di seguito, «PON IC»), adottato con  decisione  della
Commissione  europea  C(2015)  4444  final  del  23  giugno  2015   e
successive  modificazioni   e,   in   particolare,   l'Asse   III   -
Competitivita' PMI, Azione 3.5.1 «Interventi di supporto alla nascita
di nuove imprese» che include,  tra  gli  strumenti  attuativi  della
stessa Azione, gli interventi a valere sulla misura  «Smart  &  Start
Italia»  di  cui  al  citato  decreto  del  Ministro  dello  sviluppo
economico 24 settembre 2014; 
  Considerato che con informativa  del  20  maggio  2016  sono  stati
portati a conoscenza del Comitato di sorveglianza del  programma  gli
esiti della «valutazione ex ante» prevista dall'art. 37, paragrafo 2,
del  regolamento  (UE)  n.  1303/2013  per  l'implementazione   degli
strumenti finanziari; 
  Considerato che e'  stato  costituito  un  fondo  rotativo  per  la
concessione di finanziamenti  agevolati  nell'ambito  dell'intervento
«Smart&Start Italia»,  qualificato  quale  strumento  finanziario  ai
sensi degli articoli 37 e seguenti del  citato  regolamento  (UE)  n.
1303/2013, alimentato, tra le altre, da risorse del PON IC; 
  Vista la convenzione sottoscritta in data  8  giugno  2015  tra  il
Ministero  dello  sviluppo  economico  e  l'Agenzia   nazionale   per
l'attrazione degli investimenti e  lo  sviluppo  d'impresa  S.p.a.  -
Invitalia (nel seguito anche «Agenzia»), per la regolamentazione  dei
reciproci rapporti in ordine all'attuazione e gestione del regime  di
aiuto «Smart&Start Italia», come modificata e integrata con gli  atti
aggiuntivi del 18 aprile  2017,  del  21  settembre  2021  e  del  30
novembre 2022 sottoscritti tra il medesimo Ministero e l'Agenzia; 
  Visto,  altresi',  l'«Accordo  di  finanziamento»  dello  strumento
finanziario, redatto in conformita' alla vigente  normativa  unionale
sui Fondi strutturali e di investimento europei, e le sue  successive
modifiche ed integrazioni; 
  Visto il regolamento (UE) n. 2021/1060 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 24 giugno 2021,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione europea L 231 del 30 giugno 2021, e successive  modifiche
e integrazioni, recante le disposizioni comuni applicabili  al  Fondo
europeo di sviluppo regionale, al  Fondo  sociale  europeo  Plus,  al
Fondo di coesione, al Fondo per  una  transizione  giusta,  al  Fondo
europeo per gli affari marittimi, la pesca  e  l'acquacoltura,  e  le
regole finanziarie  applicabili  a  tali  fondi  e  al  Fondo  asilo,
migrazione  e  integrazione,  al  Fondo  sicurezza  interna  e   allo
Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle  frontiere  e
la politica dei visti; 
  Visto il regolamento (UE) n. 2021/1058 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 24 giugno 2021,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione europea L 231 del  30  giugno  2021,  relativo  al  Fondo
europeo di sviluppo regionale e al Fondo di coesione; 
  Visto l'Accordo di partenariato per l'Italia relativo al  ciclo  di
programmazione 2021-2027, adottato con decisione di esecuzione  della
Commissione europea C(2022) 4787 final del 15 luglio 2022; 
  Visto il Programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitivita'
per la  transizione  verde  e  digitale  2021-2027,  approvato  dalla
Commissione europea con decisione di esecuzione  C(2022)  8821  final
del 29 novembre 2022; 
  Visto il Rapporto ambientale relativo alla procedura di Valutazione
ambientale  strategica  (VAS)  del  Programma   nazionale   «Ricerca,
innovazione e competitivita' per  la  transizione  verde  e  digitale
2021-2027»; 
  Visto il documento recante i criteri di selezione delle  operazioni
del Programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitivita' per la
transizione verde e digitale 2021-2027», approvato  dal  Comitato  di
sorveglianza con procedura scritta conclusa il 2 marzo 2023; 
  Considerata la coerenza dello strumento «Smart&Start Italia» con le
finalita'  previse   dalla   Priorita'   1   «Ricerca,   innovazione,
digitalizzazione,  investimenti  e  competenze  per  la   transizione
ecologica  e  digitale»,  Obiettivo  specifico  1.3  «Rafforzare   la
crescita sostenibile e la competitivita' delle PMI e la creazione  di
posti  di  lavoro  nelle  PMI,   anche   grazie   agli   investimenti
produttivi»,   Azione   1.3.2   «Sviluppo   delle   PMI    e    nuova
imprenditorialita'»,  del  Programma  nazionale  sopra  indicato  che
comprende, tra gli altri, interventi di innovazione volti a sostenere
la nascita e  la  crescita  delle  start-up  innovative  e  di  nuova
imprenditorialita'; 
  Considerato che  il  Programma  nazionale  ricerca,  innovazione  e
competitivita' per la transizione verde e digitale 2021-2027 ha  come
obiettivo la realizzazione di investimenti a favore  dell'occupazione
e della crescita nelle Regioni Molise, Campania, Puglia,  Basilicata,
Calabria, Sicilia e Sardegna; 
  Visto l'art. 58,  paragrafo  3,  del  citato  regolamento  (UE)  n.
2021/1060 che prevede che  il  sostegno  offerto  mediante  strumenti
finanziari deve basarsi su una valutazione ex ante, redatta sotto  la
responsabilita' dell'Autorita' di gestione del  programma,  che  deve
essere completata prima che l'Autorita' di gestione eroghi contributi
del programma a strumenti finanziari; 
  Visto il medesimo paragrafo 3 dell'art. 58  che  prevede,  inoltre,
che la valutazione ex ante puo' essere riveduta  o  aggiornata,  puo'
riguardare una parte o l'intero territorio dello Stato membro e  puo'
basarsi su valutazioni ex ante esistenti o aggiornate; 
  Visto, altresi', l'art. 68, paragrafo 2, del  regolamento  (UE)  n.
2021/1060 che stabilisce che  quando  uno  strumento  finanziario  e'
attuato in piu' periodi di programmazione  consecutivi,  il  sostegno
puo' essere fornito  ai  destinatari  finali,  o  a  loro  beneficio,
inclusi costi e commissioni di gestione,  sulla  base  degli  accordi
conclusi nel  periodo  di  programmazione  precedente,  purche'  tale
sostegno  rispetti  le  regole  di  ammissibilita'  del  periodo   di
programmazione successivo. In tali casi, l'ammissibilita' delle spese
presentate nelle domande di pagamento  e'  determinata  conformemente
alle regole del rispettivo periodo di programmazione; 
  Visto il regolamento (UE) 2020/852 del  Parlamento  europeo  e  del
Consiglio del 18 giugno 2020,  pubblicato  nella  Gazzetta  Ufficiale
dell'Unione  europea  L  198/13  del   22   giugno   2020,   relativo
all'istituzione  di  un  quadro  che   favorisce   gli   investimenti
sostenibili e recante  modifica  del  regolamento  (UE)  2019/2088  e
successive modifiche e integrazioni, e in particolare l'art.  9,  che
individua gli obiettivi ambientali, e l'art.  17,  che  definisce  il
principio  di  non  arrecare  un  danno  significativo  ai   predetti
obiettivi, nonche' la comunicazione della Commissione europea  2021/C
58/01, recante «Orientamenti tecnici sull'applicazione del  principio
«non arrecare un danno significativo» a  norma  del  regolamento  sul
dispositivo per la ripresa e la resilienza»; 
  Visto il regolamento delegato (UE) 2021/2139 della Commissione  del
4 giugno 2021 e successive modifiche e integrazioni, che  integra  il
regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento  europeo  e  del  Consiglio,
fissando i criteri di vaglio tecnico che consentono di determinare  a
quali condizioni si  possa  considerare  che  un'attivita'  economica
contribuisce in modo sostanziale  alla  mitigazione  dei  cambiamenti
climatici o all'adattamento ai cambiamenti climatici e se non  arreca
un danno significativo a nessun altro obiettivo ambientale; 
  Visto il regolamento (UE) n. 651/2014  della  Commissione,  del  17
giugno 2014, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione  europea
L 187 del 26 giugno 2014, e successive modifiche e integrazioni,  che
dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato  comune
in  applicazione  degli  articoli  107  e  108   del   Trattato   sul
Funzionamento dell'Unione europea (regolamento generale di  esenzione
per categoria); 
  Vista la Carta degli aiuti  di  Stato  a  finalita'  regionale  per
l'Italia relativa al periodo 1º gennaio  2021  -  31  dicembre  2027,
approvata con decisione della Commissione europea il 2 dicembre  2021
(C(2021) 8655 final - Aiuto di Stato SA.100380  (2021/N)  -  Italia),
come successivamente modificata e integrata dalla Commissione europea
il 18 marzo 2022  (C(2022)  1545  final-  Aiuto  di  Stato  SA.101134
(2021/N) - Italia); 
  Ritenuto  opportuno  assicurare  la  continuita'   dell'azione   di
sostegno  alla  nuova  imprenditorialita'  innovativa  attraverso  lo
strumento «Smart&Start Italia», nel territorio delle Regioni  Molise,
Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e  Sardegna,  oggetto
del Programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitivita' per la
transizione verde e digitale 2021-2027»; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
Assegnazione allo  strumento  «Smart&Start  Italia»  di  risorse  del
  Programma nazionale «Ricerca, innovazione e competitivita'  per  la
  transizione verde e digitale 2021-2027» 
 
  1. Allo strumento «Smart&Start Italia»,  disciplinato  dal  decreto
del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014 e  successive
modifiche e integrazioni, sono assegnate risorse, per un importo pari
a euro  100.000.000,00  (centomilioni/00),  a  valere  sul  Programma
nazionale «Ricerca, innovazione e competitivita' per  la  transizione
verde e  digitale  2021-2027»,  Priorita'  1  «Ricerca,  innovazione,
digitalizzazione,  investimenti  e  competenze  per  la   transizione
ecologica  e  digitale»,  Obiettivo  specifico  1.3,   Azione   1.3.2
«Sviluppo delle PMI e nuova imprenditorialita'». 
  2. Con apposita convenzione tra il Ministero e l'Agenzia  nazionale
per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa S.p.a.  -
Invitalia, in qualita' di Soggetto gestore dello strumento  ai  sensi
dell'art. 3 del decreto del  Ministro  dello  sviluppo  economico  24
settembre 2014, sono definiti i compiti di esecuzione di quest'ultima
e determinati i relativi oneri di gestione nel  rispetto  dei  limiti
previsti dall'art. 68, paragrafo 4, del regolamento (UE) 2021/1960.