IL MINISTRO DELL'AGRICOLTURA, 
            DELLA SOVRANITA' ALIMENTARE E DELLE  FORESTE 
 
  Vista la legge 7 agosto 1990, n.  241  e  successive  modifiche  ed
integrazioni,  recante  «Nuove  norme  in  materia  di   procedimento
amministrativo e di diritto d'accesso ai documenti amministrativi»; 
  Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n.  300  e  successive
modifiche ed integrazioni, relativo alla «Riforma dell'organizzazione
del Governo a norma dell'art. 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59»; 
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001,  n.  165  e  successive
modifiche   ed   integrazioni,   relativo   alle   «Norme    generali
sull'ordinamento del lavoro  alle  dipendenze  delle  amministrazioni
pubbliche»; 
  Vista la  legge  31  dicembre  2009,  n.  196,  recante  «Legge  di
contabilita' e finanza pubblica»; 
  Visto il decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34,  recante  «Testo
unico in materia di foreste e filiere forestali»; 
  Vista  la  Strategia  forestale  nazionale,  predisposta  ai  sensi
dell'art. 6, comma 1, del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34  e
approvata con decreto n. 677064 del 24 dicembre  2021,  adottato  dal
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di concerto
con il  Ministero  della  cultura,  il  Ministero  della  transizione
ecologica e il Ministero dello sviluppo economico; 
  Vista la legge 30 dicembre  2018,  n.  145,  recante  «Bilancio  di
previsione  dello  Stato  per  l'anno  finanziario  2019  e  bilancio
pluriennale  per  il  triennio  2019  -  2021»  e,  in   particolare,
l'articolo 1, comma 663, il quale, al fine di assicurare  la  tutela,
la valorizzazione, il monitoraggio e la diffusione  della  conoscenza
delle foreste italiane, anche in  applicazione  del  Testo  unico  in
materia di foreste e filiere forestali, di cui al decreto legislativo
3 aprile 2018, n. 34, ha istituito  nello  stato  di  previsione  del
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali  il  «Fondo
per le foreste italiane», e comma 664, il quale  stabilisce  che  con
decreto di natura non  regolamentare  del  Ministro  delle  politiche
agricole alimentari e forestali, da adottare previa intesa in sede di
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le  regioni  e  le
Province autonome di Trento e di Bolzano, siano definiti i criteri  e
le modalita' di utilizzo del Fondo; 
  Visto il decreto  del  Presidente  del  Consiglio  dei  ministri  5
dicembre 2019, n. 179 recante «Regolamento  di  riorganizzazione  del
Ministero delle politiche agricole alimentari e  forestali,  a  norma
dell'art. 1, comma 4, del decreto-legge 21 settembre  2019,  n.  104,
convertito, con modificazioni, dalla legge 18 novembre 2019, n.  132»
come modificato e integrato dal decreto del Presidente del  Consiglio
dei ministri 24 marzo 2020, n. 53; 
  Visto il decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e
forestali n. 9361300 del 4 dicembre 2020, registrato alla  Corte  dei
conti l'11 gennaio 2021 - reg. 14, relativo all'individuazione  e  ai
compiti degli uffici dirigenziali non generali del Ministero; 
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica in data 21 ottobre
2022, con il quale l'on. Francesco  Lollobrigida  e'  stato  nominato
Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali; 
  Visto  il  decreto-legge  11  novembre  2022,   n.   173,   recante
disposizioni urgenti in materia di riordino  delle  attribuzioni  dei
Ministeri e, in particolare, l'art. 3 con cui questa  amministrazione
ha assunto la  denominazione  di  Ministero  dell'agricoltura,  della
sovranita' alimentare e delle foreste; 
  Considerato che, in base alla sopra menzionata legge  n.  145/2018,
la dotazione del Fondo per le foreste italiane  l'anno  2023  ammonta
complessivamente a euro 5.200.000,00; 
  Tenuto conto  che  con  decreto  ministeriale  n.  0655063  del  14
dicembre 2021 e' gia' stato previsto di  destinare  una  parte  delle
risorse del Fondo per le foreste italiane per  l'anno  2023,  pari  a
euro  410.000,00,  alla  concessione  di   un   contributo   per   la
realizzazione di un progetto pluriennale di  rilevazione  dei  prezzi
dei prodotti forestali legnosi e di altri dati economici e produttivi
delle stesse  filiere  forestali,  da  realizzare  in  collaborazione
istituzionale con Unioncamere; 
  Ravvisata la necessita' di procedere alla definizione dei criteri e
delle modalita' di utilizzo del Fondo per le foreste italiane per  la
parte rimanente delle risorse finanziarie stanziate per  l'annualita'
2023, ai sensi di quanto previsto dall'art. 1, comma 664, della legge
n. 145/2018, con l'obiettivo di dare avvio o realizzare attivita'  di
interesse comune tra Stato ed enti locali in  materia  di  foreste  e
filiere forestali; 
  Considerato che il  decreto  legislativo  3  aprile  2018,  n.  34,
all'art. 2, comma 1, lettere b) e c), enuncia, tra le  sue  finalita'
principali,  tanto  quella  di  «promuovere  la  gestione  attiva   e
razionale del patrimonio forestale nazionale al fine di garantire  le
funzioni ambientali, economiche e socio-culturali» quanto  quella  di
«promuovere e tutelare l'economia forestale, l'economia montana e  le
rispettive filiere produttive nonche'  lo  sviluppo  delle  attivita'
agro-silvo-pastorali attraverso la protezione e il razionale utilizzo
del  suolo  e  il  recupero  produttivo  delle  proprieta'  fondiarie
frammentate e dei terreni  abbandonati,  sostenendo  lo  sviluppo  di
forme di gestione associata delle proprieta'  forestali  pubbliche  e
private»; 
  Tenuto  conto,  inoltre,  che  l'art.  10  del  menzionato  decreto
legislativo 3 aprile 2018, n. 34, rubricato «Promozione ed  esercizio
delle attivita' selvicolturali di gestione», riconosce in  capo  alle
regioni, tra l'altro,  il  compito  di  promuovere  l'associazionismo
fondiario tra i proprietari dei  terreni  pubblici  o  privati  e  la
valorizzazione della gestione  associata  delle  piccole  proprieta',
delle proprieta' collettive e degli usi civici delle popolazioni  con
il fine di garantire la tutela e la  gestione  attiva  delle  risorse
agro-silvo-pastorali, il miglioramento dei  fondi  abbandonati  e  la
ricostituzione di unita'  produttive  economicamente  sostenibili  in
grado di favorire l'occupazione, la costituzione ed il consolidamento
di nuove attivita' imprenditoriali; 
  Considerato che la superficie forestale del territorio italiano  e'
caratterizzata  da   un'elevata   frammentazione   delle   proprieta'
silvo-pastorali e che tale fattore costituisce il  principale  limite
alla  diffusione  della  pianificazione  forestale  e  alla  gestione
sostenibile del territorio e del patrimonio forestale; 
  Tenuto conto che l'abbandono gestionale  delle  superfici  boscate,
derivante dallo scarso interesse, anche economico,  conseguente  alle
ridotte dimensioni delle singole  proprieta',  e'  causa  di  effetti
negativi in termini di riduzione  della  biodiversita'  floristica  e
faunistica, di perdita progressiva  delle  identita'  paesaggistiche,
nonche' di aumento del rischio di dissesto idrogeologico e della loro
vulnerabilita' ai disturbi naturali e antropici; 
  Atteso che la gestione associata delle  proprieta'  silvo-pastorali
puo' rappresentare lo strumento idoneo  per  garantire  non  solo  la
gestione attiva del territorio ma anche la  competitivita'  economica
delle filiere del settore forestale, assicurando, inoltre, servizi di
tutela dalle calamita' e di  protezione  territoriale,  ambientale  e
paesaggistica; 
  Considerato, inoltre, che la Strategia forestale nazionale  per  il
settore forestale e le sue filiere, tratteggiando le  caratteristiche
del settore forestale italiano con il fine di definire gli  obiettivi
strategici di indirizzo  della  gestione  del  patrimonio  forestale,
individua nello sviluppo  di  forme  aggregative  di  aree  forestali
adiacenti, ai fini di una gestione unitaria di piu'  ampie  superfici
in ambiti territoriali omogenei, una  delle  opportunita'  principali
per valorizzare le caratteristiche, le peculiarita'  e  le  vocazioni
ambientali, produttive, paesaggistiche o socio-ricreative delle  aree
forestali, nel rispetto del prioritario  interesse  generale  proprio
delle foreste pubbliche e in sintonia con gli impegni  internazionali
assunti dall'Italia per una gestione sostenibile delle foreste; 
  Tenuto conto che  il  Piano  operativo  agricoltura  -  POA  -  FSC
2014-2020, di  competenza  di  questo  Ministero,  approvato  con  la
delibera CIPE del 1° dicembre 2016, n. 53 aveva  gia'  destinato  una
dotazione di fondi pari a 4.898.562,93 euro per dare attuazione,  tra
l'altro, al Sottopiano 3 - «Multifunzionalita' della  foresta  e  uso
sostenibile delle risorse rinnovabili nelle aree  rurali»  attraverso
un bando per la selezione di proposte progettuali per la costituzione
di  forme  associative  o   consortili   di   gestione   delle   aree
silvo-pastorali; 
  Atteso che tale iniziativa ha riscontrato un significativo successo
in termini di partecipazione al bando,  tanto  che  il  finanziamento
disponibile ha consentito di soddisfare solo in maniera  parziale  le
numerose proposte progettuali presentate, a dimostrazione  del  fatto
che trattasi di iniziativa che  intercetta  una  forte  esigenza  dei
territori nelle aree interne del Paese  in  quanto  opportunita'  per
superare i limiti derivanti dalle condizioni sfavorevoli  conseguenti
alle  ridotte  dimensioni  e  all'isolamento  di   molte   proprieta'
forestali; 
  Ritenuto, pertanto, opportuno proseguire  nell'azione  di  favorire
l'associazionismo forestale soprattutto in ragione della sua  valenza
strategica  per  contrastare  il   frazionamento   delle   proprieta'
silvo-pastorali e, in tal  modo,  incrementare  la  pianificazione  e
promuovere una gestione sostenibile e responsabile di  molte  realta'
forestali italiane; 
  Visto il Trattato  sul  funzionamento  dell'Unione  europea  e,  in
particolare, gli articoli 107 e 108,  relativi  alla  concessione  di
aiuti di Stato da parte degli Stati membri; 
  Visti gli orientamenti dell'Unione europea per gli aiuti  di  Stato
nei settori agricolo e forestale e nelle zone rurali (2022/C 485/01); 
  Visto  il  regolamento  (UE)  2022/2472   della   Commissione   del
14.12.2022 che  dichiara  compatibili  con  il  mercato  interno,  in
applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul  funzionamento
dell'Unione europea, alcune categorie di aiuti nei settori agricolo e
forestale e nelle zone rurali; 
  Visto, in particolare, l'art 54 del  sopra  menzionato  regolamento
(UE) n. 2022/2472, relativo agli aiuti per promuovere la cooperazione
nel settore forestale il quale, tra l'altro, al comma  10,  elenca  i
costi ammissibili al finanziamento nell'ambito di tale  categoria  di
aiuti; 
  Visto il regolamento (UE) n. 1407/2013  della  Commissione  del  18
dicembre 2013 relativo all'applicazione degli articoli 107 e 108  del
trattato  sul  funzionamento  dell'Unione  europea  agli  aiuti   «de
minimis»; 
  Tenuto conto che le norme sopra citate  definiscono  i  criteri  di
compatibilita' per gli aiuti di Stato al settore forestale, oltre che
a quello agricolo, e per gli aiuti alle  imprese  attive  nelle  zone
rurali che altrimenti non rientrerebbero nel  campo  di  applicazione
dell'art. 42 del Trattato; 
  Vista la comunicazione della Commissione UE del 9  marzo  2023  sul
Quadro temporaneo di crisi e transizione per misure di aiuto di Stato
a sostegno dell'economia  a  seguito  dell'aggressione  della  Russia
contro l'Ucraina (2023/C 101/03); 
  Ravvisata l'opportunita' d'incentivare l'attivita' delle regioni  e
delle Province autonome per favorire l'attuazione delle  disposizioni
del decreto legislativo 3 aprile 2018, n.  34  sopra  menzionate,  di
particolare  rilevanza  per  gli  aspetti  che  le  stesse  intendono
regolamentare nell'ottica  di  perseguire  una  migliore  gestione  e
valorizzazione dei beni boschivi e del patrimonio forestale italiano,
in sintonia con gli impegni internazionali  assunti  dall'Italia  per
una gestione sostenibile delle foreste, e, pertanto, di  destinare  a
tale finalita' le risorse del  Fondo  per  le  foreste  italiane  per
l'anno 2023; 
  Tenuto  conto  del  parere  positivo  rilasciato  dal   Tavolo   di
concertazione permanente del settore  forestale  di  cui  al  decreto
ministeriale n 6792 del 26 giugno 2019, nella  seduta  del  31  marzo
2023; 
  Tenuto conto di quanto rappresentato dal Ministero dell'economia  e
delle  finanze,  con  parere  tecnico  reso  dal  Dipartimento  della
Ragioneria generale dello Stato, con nota prot. 140749 del 23  maggio
2023; 
  Acquisita l'intesa della Conferenza permanente dei rapporti tra  lo
Stato, le regioni e le Province  autonome  di  Trento  e  di  Bolzano
sancita nella seduta del 26 luglio 2023; 
 
                              Decreta: 
 
                               Art. 1 
 
                              Finalita' 
 
  1. Per quanto indicato nelle premesse, le risorse del Fondo per  le
foreste italiane per l'anno 2023, pari  ad  euro  4.790.000,00,  sono
destinate alla concessione di  un  contributo  alle  regioni  e  alle
province  autonome   finalizzato   a   promuovere   l'associazionismo
fondiario tra i proprietari  di  terreni  pubblici  o  privati  e  la
valorizzazione della gestione  associata  delle  piccole  proprieta',
delle proprieta' collettive e degli  usi  civici  delle  popolazioni,
nell'ambito del quadro delle attivita' previste dall'art.  10,  comma
5, del decreto legislativo 3 aprile 2018, n. 34.