IL MINISTRO PER GLI AFFARI EUROPEI, IL SUD, LE POLITICHE DI COESIONE E IL PNRR Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, recante «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri», e successive modificazioni; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 303, recante «Ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59», e successive modificazioni; Visto, in particolare, l'articolo 7, commi 1, 2 e 3, del predetto decreto legislativo n. 303 del 1999, secondo cui il Presidente del Consiglio dei ministri individua, con propri decreti, le aree funzionali omogenee da affidare alle strutture in cui si articola il segretariato generale della Presidenza del Consiglio dei ministri e indica, per tali strutture e per quelle di cui si avvalgono Ministri o sottosegretari di Stato da lui delegati, il numero massimo degli uffici e dei servizi, restando l'organizzazione interna delle strutture medesime affidata alle determinazioni del segretario generale o dei Ministri e Sottosegretari delegati, secondo le rispettive competenze; Visto il decreso legislativo 30 marzo 2001, n. 165, recante «Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche», e successive modificazioni; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 22 novembre 2010, e successive modificazioni, recante la disciplina dell'autonomia finanziaria e contabile della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, e successive modificazioni, recante «Ordinamento delle strutture generali della Presidenza del Consiglio dei ministri» e, in particolare, l'articolo 24-bis relativo al Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 dicembre 2012, recante «Individuazione dei datori di lavoro, ai sensi del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni, nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Visto il decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, recante «Disposizioni urgenti per il perseguimento di obiettivi di razionalizzazione nelle pubbliche amministrazioni» e, in particolare, l'articolo 10, che istituisce l'Agenzia per la coesione territoriale sottoposta alla vigilanza del Presidente del Consiglio dei ministri, e ripartisce le funzioni relative alla politica di coesione tra la Presidenza del Consiglio dei ministri e la medesima Agenzia; Visto il decreto del Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri 29 aprile 2016, recante: «Organizzazione interna del Dipartimento per le politiche di coesione»; Visto il regolamento (UE) 2021/1060 del Parlamento europeo e del Consiglio del 24 giugno 2021, recante le disposizioni comuni applicabili al Fondo europeo di sviluppo regionale, al Fondo sociale europeo plus, al Fondo di coesione, al Fondo per una transizione giusta, al Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura, e le regole finanziarie applicabili a tali fondi e al Fondo asilo, migrazione e integrazione, al Fondo sicurezza interna e allo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e la politica dei visti; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 30 luglio 2021, recante «Istituzione delle unita' di missione nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Visto il decreto-legge 24 febbraio 2023, n. 13, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 aprile 2023, n. 41, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al PNRR (PNC), nonche' per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune»; Visto, in particolare, l'art. 50, comma 1, del citato decreto-legge n. 13 del 2023, il quale prevede che, al fine di assicurare un piu' efficace perseguimento delle finalita' di cui all'articolo 119, quinto comma, della Costituzione, di rafforzare l'attivita' di programmazione, di coordinamento e di supporto all'attuazione, al monitoraggio, alla valutazione e al sostegno delle politiche di coesione, con riferimento alle pertinenti risorse nazionali e comunitarie, nonche' di favorire l'integrazione tra le politiche di coesione e il PNRR, a decorrere dalla data stabilita con il decreto di cui al successivo comma 2, l'Agenzia per la coesione territoriale di cui all'articolo 10 del decreto-legge 31 agosto 2013, n. 101, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2013, n. 125, e' soppressa e l'esercizio delle relative funzioni e' attribuito al Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei ministri, che succede a titolo universale in tutti i rapporti attivi e passivi al predetto ente e ne acquisisce le risorse umane, strumentali e finanziarie, con conseguente incremento della dotazione organica della Presidenza del Consiglio dei ministri; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 novembre 2023, con il quale, in attuazione del comma 2 del predetto articolo 50 del decreto-legge n. 13 del 2023, si provvede alla puntuale individuazione delle risorse umane, finanziarie e strumentali, ai sensi del comma 1 del medesimo articolo, e alla definizione della disciplina per il trasferimento delle medesime risorse, individuando altresi' la data a decorrere dalla quale transitano i rapporti giuridici attivi e passivi relativi alle funzioni gia' di titolarita' dell'Agenzia per la coesione territoriale, oltre alle unita' di personale, nonche' si modifica l'articolo 24-bis del citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 ottobre 2022, con il quale l'on. Raffaele Fitto e' stato nominato Ministro senza portafoglio; Visti i decreti del Presidente del Consiglio dei ministri 23 ottobre 2022 e 10 novembre 2022, con i quali e' stato conferito, al predetto Ministro, l'incarico per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 novembre 2022, recante delega di funzioni al Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il Piano nazionale per la ripresa e la resilienza; Tenuto conto che il predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 10 novembre 2023, nel modificare l'articolo 24-bis del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° ottobre 2012, prevede che il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud si articoli in non piu' di cinque uffici di livello dirigenziale generale e non piu' di diciotto servizi di livello dirigenziale non generale; Ritenuta la necessita' di ridefinire l'organizzazione interna del Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud, alla luce delle modifiche intervenute; Informate le organizzazioni sindacali; Decreta: Art. 1 Ambito della disciplina 1. Nell'ambito della Presidenza del Consiglio dei ministri, il Dipartimento per le politiche di coesione e per il sud, di seguito denominato «Dipartimento», e' organizzato secondo le disposizioni del presente decreto.