DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 maggio 1992
Dichiarazione dello stato di emergenza per fronteggiare il pericolo derivante dal rinvenimento in taluni comuni della regione Liguria di rilevanti quantita' di rifiuti tossico-nocivi in discariche abusive.(GU n.125 del 29-5-1992)
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D'INTESA CON IL MINISTRO PER IL COORDINAMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E IL MINISTRO DELL'AMBIENTE Vista la legge 24 febbraio 1992, n. 225; Vista la relazione in data 25 maggio 1992 con la quale il Ministro dell'ambiente ha rappresentato al Consiglio dei Ministri il grave pericolo per la pubblica incolumita' e per l'ambiente venutosi a determinare nella regione Liguria a seguito del rinvenimento di massicce quantita' di rifiuti tossico-nocivi interrati in discariche abusive site nelle zone del ponente savonese e, specificatamente,nel territorio dei comuni di Borghetto S. Spirito, Tovo S. Giacomo, Magliolo e Andora; Considerato che dalla predetta relazione del Ministro dell'ambiente emerge l'incombente pericolo di inquinamento di falde acquifere che riforniscono molti comuni limitrofi, attesa, peraltro, la natura particolarmente permeabile del suolo; Ritenuta l'esigenza di provvedere con la massima urgenza alla messa in sicurezza dei materiali rinvenuti; Considerato che l'onere, che ammonterebbe secondo le stime della regione Liguria a lire 10 miliardi, potrebbe far carico per lire 2 miliardi sul bilancio della regione stessa e per la restante somma sulle disponibilita' del Ministero dell'ambiente; Considerata la necessita' di attivare i poteri straordinari del Ministro per il coordinamento della protezione civile, al fine di consentire l'utilizzo delle predette somme mediante procedure straordinarie e derogatorie atte a permettere una immediata esecuzione degli interventi; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri adottata nella riunione del 26 maggio 1992; Decreta: Si dichiara nella regione Liguria, in particolare nei comuni di Borghetto S. Spirito, Tovo S. Giacomo, Magliolo e Andora ed in quelli che dovessero risultare interessati dal fenomeno inquinante, lo stato di emergenza in relazione alla situazione di estremo pericolo per la pubblica incolumita' e per l'ambiente derivante dal rinvenimento di sostanze tossico-nocive costituenti causa di inquinamento per le falde acquifere sottostanti. Il Ministro per il coordinamento della protezione civile, previa intesa con il Ministro dell'ambiente e con il Ministro del tesoro, e' autorizzato ad integrare il Fondo per la protezione civile della somma di lire 8 miliardi messa a disposizione dal Ministro dell'ambiente per il successivo trasferimento alla regione Liguria, nonche' ad emanare provvedimenti straordinari ed urgenti intesi alla celere definizione degli interventi atti a fronteggiare la dichiarata emergenza. Per l'attuazione degli interventi di cui al comma precedente il Ministro per il coordinamento della protezione civile disporra', con successivo provvedimento, la nomina del presidente della regione Liguria quale commissario delegato ai sensi dell'art. 5, comma 4, della legge 24 febbraio 1992, n. 225. Il presente decreto ha effetto immediato ed avra' la durata di sei mesi. Roma, 28 maggio 1992 Il Presidente del Consiglio dei Ministri ANDREOTTI Il Ministro per il coordinamento della protezione civile CAPRIA Il Ministro dell'ambiente RUFFOLO