AUTORITA' PER L' INFORMATICA NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

CIRCOLARE 6 settembre 2001, n. 32 

Criteri  e  strumenti  per migliorare l'accessibilita' dei siti web e
delle applicazioni informatiche a persone disabili.
(GU n.214 del 14-9-2001)
 
 Vigente al: 14-9-2001  
 

                                      A   tutte   le  amministrazioni
                                  pubbliche

  A  seguito delle linee guida dettate nella materia dal Dipartimento
della  funzione  pubblica,  con circolare n. 3/2001 del 13 marzo 2001
(pubblicata  nella Gazzetta Ufficiale - serie generale - n. 65 del 19
marzo  2001)  vengono  indicati  criteri  e  strumenti  per  favorire
l'accesso  ai  siti web delle pubbliche amministrazioni e l'uso delle
applicazioni informatiche da parte delle persone disabili.
  In  particolare,  vengono specificati i criteri da rispettare nella
progettazione  e  manutenzione  dei sistemi informatici pubblici, per
favorire  l'accessibilita'  ai siti web che mettono a disposizione di
cittadini  e  imprese  informazioni  e  servizi  interattivi mediante
tecnologie  e  protocolli  Internet  e alle applicazioni informatiche
utilizzate   dal   personale  della  pubblica  amministrazione  e  da
cittadini e imprese per i servizi resi cosi fruibili.
  Le  amministrazioni  che  intendessero  aderire  integralmente agli
orientamenti  espressi  dal WAI "Web content accessibility guidelines
1.0"  del  consorzio  W3C, potranno raggiungere un miglior livello di
accessibilita' dei propri siti.
  Per  quanto riguarda la progettazione o la riconversione di sistemi
applicativi  rivolti  ad  un  insieme  limitato  di  utilizzatori, le
amministrazioni  sono  invitate  in  via  preliminare  a  valutare il
livello  di effettiva e possibile utilizzazione delle applicazioni da
parte di soggetti disabili.

1.   Disabilita'   e   tecnologie  assistive:  principi  generali  di
intervento per favorire l'accessibilita'.

  Per  disabilita' si intende qualsiasi restrizione o impedimento nel
normale svolgimento di un'attivita' derivante da una menomazione.
  In  questo  contesto  vengono  considerati  soltanto gli aspetti di
interazione con i sistemi informatici; il termine "accessibilita'" va
inteso  quindi  come  la proprieta' dei sistemi informatici di essere
fruibili senza discriminazioni derivanti da disabilita'.
  Le disabilita' possono essere:
    a) fisiche:  che  comprendono le disabilita' motorie, relative al
controllo  dei  movimenti  degli  arti,  e sensoriali, che riguardano
limitazioni della vista e dell'udito;
    b) cognitive:  che possono eventualmente associarsi a menomazioni
motorie  o  sensoriali.  Le  limitazioni  delle funzioni intellettive
possono  assumere caratteristiche diverse (disturbi della parola, del
linguaggio,  della coordinazione del pensiero, ecc.), tali da ridurre
i  livelli  di  comunicazione,  attenzione  e  risposta  agli stimoli
esterni.
  Le  soluzioni  tecniche,  hardware  e  software,  che permettono di
superare  o  ridurre  le  condizioni  di  svantaggio  dovute  ad  una
specifica  disabilita',  vengono  di  seguito  denominate "tecnologie
assistive" o "ausili".
  Il  grado  piu'  elevato  di accessibilita' si consegue attuando il
principio  della  "progettazione  universale",  secondo il quale ogni
attivita'  di  progettazione  deve  tenere  conto  della  varieta' di
esigenze  di  tutti  i  potenziali  utilizzatori.  Questo  principio,
applicato  ai  sistemi informatici, si traduce nella progettazione di
sistemi,  prodotti  e servizi fruibili da ogni utente, direttamente o
in combinazione con tecnologie assistive.
  L'applicazione  del  principio  di  progettazione  universale  puo'
presentare   dei  limiti  e,  in  alcuni  casi,  porre  vincoli  alla
creativita'. Nel caso dei siti web, i vincoli riguardano le modalita'
di  attuazione  delle  varie  soluzioni  tecniche,  piuttosto  che il
contenuto  e  l'estetica  dei  documenti, per cui non si traducono in
limitazioni  della  possibilita'  espressiva,  Nel  caso  di  sistemi
informatici  dedicati  a  specifiche  finalita'  applicative, vi sono
situazioni  nelle  quali  non  e'  possibile  una completa e generale
applicazione   del   principio,   in  quanto  le  soluzioni  tecniche
disponibili, allo stato, non permettono di rendere tutte le possibili
funzioni  accessibili a qualunque utente, indipendentemente dalle sue
capacita'  fisiche  e  sensoriali.  Le  possibilita' attuali coprono,
tuttavia,  una  casistica  molto  vasta  e  suscettibile di ulteriore
continuo ampliamento grazie all'evoluzione tecnologica.
  La   rispondenza   ai   requisiti  di  accessibilita'  deve  essere
interpretata  in maniera non limitativa: gli autori non devono essere
scoraggiati   ad  usare  elementi  multimediali,  ma,  al  contrario,
invitati  a  sfruttarli  per assicurare l'accesso alle informazioni a
una sempre piu' vasta platea di utenti.
  Per  quanto concerne i siti web e, piu' in generale, i programmi di
accesso   a  sorgenti  separate  di  informazione,  il  requisito  di
accessibilita' sara' tanto piu' facilmente soddisfatto quanto piu' la
progettazione  si  sia  basata  sulla separazione dei contenuti dalle
modalita'  di presentazione. La separazione e' resa oggi piu' agevole
dal   diffondersi  di  linguaggi  di  marcatura  e  dall'utilizzo  di
sylesheet.
  In  generale,  l'elemento  architetturale di un sistema informatico
che  viene  maggiormente interessato dal problema dell'accessibilita'
e'    l'interfaccia   utente;   pertanto,   nella   progettazione   o
nell'adattamento di interfacce esistenti, e' fondamentale un'adeguata
conoscenza  delle opportunita' offerte dalla tecnologie assistive per
sfruttarle   nel   modo   migliore,  tenendo  conto  delle  finalita'
applicative.
  Per  favorire  il rispetto dei principi illustrati, vengono fornite
nel  seguito  definizioni  di  accessibilita'  riferite  a specifiche
configurazioni  di postazione di lavoro e tecnologie assistive, sulle
quali effettuare i test appropriati.

2. Linee guida e criteri per l'accessibilita' dei siti web.

  Un  "sito  web  accessibile"  e'  un sito Internet il cui contenuto
informativo   multimediale  e  le  cui  procedure  di  interazione  e
navigazione  siano  fruibili  da utenti dotati di browser con diverse
configurazioni,   che  consentano  di  disabilitare  le  funzioni  di
caricamento di immagini, animazione, suono, colore, temporizzazione e
omettere l'uso di visualizzatori addizionali.
  Per  rendere  accessibile  un  sito  web  ci  si deve attenere alle
seguenti indicazioni:
    a) struttura del sito:
      nel   progettare   il  sito  occorre  prevedere  una  struttura
comprensibile,  applicando quei criteri di usabilita' che prescrivono
di  evitare  l'affollamento  di  link  e  strutture  di  pagina  e di
navigazione complesse;
      il  sito  deve  essere  dotato  di  una  mappa  di  navigazione
interattiva  per  migliorare  la comprensione della struttura e di un
motore di ricerca con controllo ortografico incorporato;
      e' consigliabile mantenere una struttura omogenea delle pagine;
    b) accessibilita':
      e'  sconsigliabile  il  ricorso  a versioni parallele (grafica,
solo  testo,  grandi  caratteri,  ecc.),  per le conseguenti maggiori
difficolta'  di aggiornamento, a meno che non sia questo l'unico modo
per garantire un miglioramento effettivo del grado di accessibilita'.
In  questo  caso, deve essere assicurato l'allineamento del contenuto
delle  pagine  del sito accessibile e con quelle del sito principale.
Nel  caso  di  intervento  di  recupero  di accessibilita' su un sito
esistente, si raccomanda di utilizzare la soluzione di restauro delle
pagine, rispettando le regole di accessibilita';
      nella   realizzazione   dei   documenti,  si  devono  ricercare
soluzioni  che  permettano  la  compresenza di componenti orientate a
diverse  necessita'  degli  utenti. Ad esempio, per i browser che non
trattano  queste  componenti occorre utilizzare le opzioni noframes e
noscripts,  che  forniscono procedure alternative; un'altra soluzione
consiste  negli  "equivalenti  testuali" che consentono di fornire le
stesse  informazioni  a  coloro  che non possono fruire di una o piu'
componenti  multimediali.  Gli equivalenti testuali vanno applicati a
componenti  quali:  immagini,  rappresentazioni  grafiche  del  testo
(inclusi  i  simboli), bottoni grafici, regioni delle mappe immagine,
applets  e  altri  oggetti  di  programmazione,  ASCII  art,  piccole
immagini   usate   come  identificatori  delle  voci  di  una  lista,
spaziatori,  disegni,  grafi,  filmati o altre immagini in movimento,
come  GIF  animate. Gli equivalenti testuali potranno essere semplici
etichette   associate  all'elemento  o  vere  e  proprie  descrizioni
dettagliate  inserite in una pagina separata e collegata all'elemento
grafico  mediante  un  link,  in  funzione  del contenuto informativo
dell'elemento  grafico stesso: per una immagine, una vera descrizione
e'  necessaria  soltanto  se  significativa  per  la comprensione del
documento  nel  quale  e'  inserita;  negli altri casi e' sufficiente
un'etichetta testuale che ne indichi la funzione;
      si  sconsiglia  l'uso  di  figure  di sfondo ad una pagina e di
testi  realizzati in forma di immagine: una figura di sfondo disturba
la percezione del testo sovrapposto da parte dei disabili cognitivi e
degli  ipovedenti  e  un'immagine di testo non possiede flessibilita'
sufficiente per adattarsi alle esigenze degli utenti ipovedenti;
    c) formati e fruibilita' delle informazioni:
      e'  utile  predisporre  una versione compressa dei documenti di
grandi  dimensioni  da scaricare, la quale comprenda i file collegati
indispensabili  alla  navigazione  fuori  linea,  usando link di tipo
relativo. I nomi dei file e delle directory devono essere compatibili
con  tutti  i  programmi  di navigazione. I formati dovrebbero essere
accessibili e non proprietari: HTML, RTF, testo. Se fossero necessari
altri  formati,  come PDF, GIF, JPG, sarebbe necessario accompagnarli
con una versione accessibile;
      si  raccomanda  l'uso  di  fogli  di stile, in applicazione del
principio  di  separazione  fra  contenuto  e  visualizzazione  delle
pagine.  La  flessibilita'  e  intercambiabilita'  dei fogli di stile
consentono  di  personalizzare la presentazione dei documenti secondo
le  esigenze  dell'utente,  attraverso  la  scelta  dei font, le loro
dimensioni  e  il  piu'  adatto  contrasto cromatico. In generale, e'
consigliabile  che  la rappresentazione grafica, per i testi e per le
immagini, sia semplice: vanno evitati caratteri troppo piccoli, righe
compresse, font bizzarri, colori sfumati o con tenui contrasti con lo
sfondo;
      si  sconsiglia  l'uso  di  tabelle  ai fini dell'organizzazione
della  struttura delle pagine, almeno quando il contenuto perda senso
se  la tabella venga linearizzata. Riguardo all'uso delle tabelle per
la  presentazione  e  la  tabulazione  dei  dati,  occorre comporre i
documenti  con i marcatori necessari per l'individuazione della cella
all'interno  della  griglia.  In  particolare,  e'  utile inserire le
intestazioni   di   riga   e  di  colonna,  affinche'  i  dispositivi
alternativi  di  visualizzazione  possano  procedere  ad una corretta
individuazione  della  cella.  Risulta  anche  utile  una descrizione
dell'organizzazione  dei  dati,  fornita  ad  esempio come didascalia
della tabella. Quando si debbano creare tabelle complesse (ad esempio
con  struttura  nidificata),  e'  consigliabile  fornire  una  pagina
alternativa con una versione linearizzata delle tabelle stesse.
  La  procedura  di  verifica  di  accessibilita'  deve  simulare  le
condizioni di utilizzo da parte dell'utente disabile.
  Si  considera  accessibile un sito che non ostacoli l'orientamento,
la  navigazione, la lettura di pagine e documenti, lo scaricamento di
file  e l'interazione con form o quant'altro richieda introduzione di
dati  e gestione di comandi, quando tali operazioni siano eseguite da
una persona sufficientemente addestrata nell'uso di una postazione di
lavoro,  con  una  configurazione  dotata  di uno o piu' dei seguenti
software e ausili:
    1)  browser  grafico,  anche se privo di visualizzatori speciali,
con  capacita'  di  gestione  di  fogli  di  stile  o  di  componenti
multimediali  disabilitate  (immagini, animazioni, suoni, colore): MS
Internet Explorer, Netscape Navigator, Opera, Amaya;
    2)  browser  testuale Lynx 2.8 o superiore, in versione per Unix,
Dos o "Prompt di Dos" di Windows 95 o superiore;
    3)  come  al  punto  2),  in  combinazione  con uno screen reader
testuale per Dos;
    4)  come  al  punto 1), in combinazione con uno screen reader per
ciechi operante sotto Windows 95 o superiore;
    5)  come  al  punto  1),  in  combinazione con un ingranditore di
schermo per ipovedenti;
    6)  come al punto 1), in combinazione con un ausilio per disabili
motori, con tastiera e/o mouse alternativi;
    7)  come  al  punto  1),  in combinazione con un sistema di input
vocale a controllo completo dell'interfaccia utente.
  Gli  ausili  si  intendono  in  "versione  italiana recente", cioe'
disponibile in Italia da gennaio 2000 o successivamente.
  I  browser  ai  punti  1) e 2), essendo svincolati dalla tecnologia
assistiva,   rispondono   all'esigenza   di  una  verifica  di  prima
approssimazione,  effettuabile  direttamente  dallo  sviluppatore,  e
coprono  le  necessita' di quegli utenti che, pur non essendo affetti
da  minorazioni motorie o sensoriali, si trovano in condizione di non
poter  fruire  pienamente  di  tutte le componenti multimediali di un
sito, a causa di condizioni ambientali o di limitazioni tecnologiche.
  Le  verifiche  di  accessibilita' con le configurazioni indicate al
punto   1)   potranno   simulare  varie  condizioni  di  disabilita',
attraverso  la  disattivazione selettiva di una o dell'altra funzione
multimediale (ad esempio: immagini e grafica per simulare la cecita',
suoni per la sordita', colori per i difetti di percezione cromatica).
  La   verifica,   allorche'  siano  adottate  le  diverse  forme  di
tecnologia  assistiva  nei  punti  da 3) a 7), consente di riprodurre
meglio le condizioni operative di utenti disabili. E' raccomandata la
compatibilita'  con  tutti  i  modelli  o versioni delle tipologie di
ausilio  elencate;  tuttavia  il  livello minimo di accessibilita' si
potra'  considerare  raggiunto  anche  se assicurato soltanto con gli
ausili piu' avanzati.

3.  Linee  guida  e  criteri  per l'accessibilita' delle applicazioni
software.

  Le  barriere presenti nelle applicazioni software costituiscono uno
degli   ostacoli   all'integrazione   del  personale  disabile  nelle
attivita'  degli  uffici  ed  una  fonte  di  discriminazione  per  i
cittadini disabili che vengono esclusi o limitati nella fruizione dei
servizi disponibili per via telematica. Una tipologia particolarmente
importante  e' quella delle applicazioni didattiche multimediali, per
le  conseguenze  che  ha sull'integrazione dei ragazzi disabili nella
scuola.  Per  le  applicazioni  multimediali che adottino le medesime
modalita'   di   presentazione   del   web,   le   problematiche   di
accessibilita' si riconducono a quelle esposte in precedenza.
  Ai  fini  dell'accessibilita',  i  criteri fondamentali ai quali le
amministrazioni   sono   invitate  ad  attenersi  nello  sviluppo  di
applicazioni informatiche sono i seguenti:
    a) accessibilita' dalla tastiera:
      tutte  le funzioni dell'applicazione devono essere gestibili da
tastiera.  Tutte  le  azioni  previste  con  l'uso  di dispositivi di
puntamento  e  manipolazione  di oggetti devono essere rese possibili
anche con equivalenti comandi di tastiera e devono essere chiaramente
descritte nella documentazione dell'applicazione;
      i  comandi impartiti con combinazione di tasti di scelta rapida
devono  rispettare, per le operazioni piu' comuni, le scelte abituali
del  sistema  operativo  e devono essere ridefinibili dall'utente per
risolvere eventuali problemi di conflitto con quelli della tecnologia
assistiva. Vanno inoltre preferite combinazioni semplici di tasti che
risultino  di facile memorizzazione e richiedano una modesta abilita'
manuale per l'esecuzione;
      l'applicazione  deve  prevedere  una  successione  logica delle
operazioni  di  interazione.  La  successione deve essere chiaramente
individuabile  dalla tecnologia assistiva, per seguirne il percorso e
consentire l'interpretazione alternativa delle operazioni;
      l'applicazione   non   deve  interferire  con  le  funzioni  di
accessibilita' eventualmente disponibili nel sistema operativo;
      i  comandi  che  prevedono  una  risposta a tempo devono essere
evitati,   oppure   deve   essere   prevista   la  possibilita',  per
l'utilizzatore, di regolare il tempo di risposta;
    b) icone:
      tutte  le  icone  devono  avere una chiara etichetta testuale o
un'alternativa testuale selezionabile dall'utilizzatore;
      ad  ogni  icona deve essere associata una combinazione di tasti
di scelta rapida. Per le barre di icone deve essere disponibile anche
un menu' a tendina con comandi equivalenti;
    c) oggetti:
      l'applicazione   deve  usare  le  routine  di  sistema  per  la
presentazione  del  testo,  in  modo da permetterne l'interpretazione
alla  tecnologia assistiva. L'informazione minima da fornire per tale
interpretazione  e'  costituita dal contenuto testuale dello schermo,
dagli attributi del testo e dalla posizione del cursore;
      l'applicazione    deve    rendere    disponibili    sufficienti
informazioni  sugli  oggetti usati dall'interfaccia utente, affinche'
la  tecnologia  assistiva  possa  identificarli  e  interpretarne  la
funzione;
    d) multimedia:
      l'applicazione    deve   prevedere   opzioni   alternative   di
segnalazione  visiva  di  avvertimento  e rinforzo delle segnalazioni
sonore di allarme del programma;
      l'applicazione   deve   prevedere   opzioni   di  presentazione
sincronizzata in formato testuale di tutte le informazioni audio, per
mezzo  di  didascalie,  sotto-titolazioni  o altro, se questo non sia
palesemente   in   contrasto   con   le   funzioni  del  programma  o
oggettivamente  impossibile  da  realizzare  o non sufficiente per un
utilizzatore non udente;
      l'applicazione  deve  prevedere opzioni di descrizione vocale o
presentazione   sincronizzata   in   formato  testuale  di  tutte  le
informazioni  di tipo video se questo non e' palesemente in contrasto
con  le  funzioni  del  programma  o  oggettivamente  impossibile  da
realizzare  o  non  sufficiente  per  un utilizzatore non vedente (ad
esempio programmi CAD o di montaggio fotografico);
    e) presentazione a video:
      l'applicazione  non deve usare il colore come mezzo per fornire
informazione  o  indicare  una azione selezionabile in un menu oppure
deve  prevedere  un  metodo alternativo utilizzabile anche da chi non
percepisce i colori;
      l'applicazione  deve permettere all'utilizzatore di scegliere i
colori  e regolare il loro contrasto, sia nell'interfaccia utente sia
nelle aree di lavoro e presentazione dei dati;
      l'applicazione   non  deve  contenere  immagini  di  sfondo  in
presenza  di  un  testo  o  un grafico importante, oppure deve essere
fornita di una opzione per eliminare tale sfondo;
      l'applicazione  deve  permettere  all'utilizzatore  di cambiare
dimensioni  e tipo di caratteri, per mezzo del sistema operativo, per
la presentazione a video e per la stampa;
      l'applicazione  deve  permettere all'utilizzatore di regolare o
bloccare  gli  effetti  di  lampeggio,  rotazione  o  movimento delle
presentazioni  a  video,  se  questo  non  interferisce  con lo scopo
dell'applicazione;
      l'applicazione  deve  permettere  all'utente  di selezionare la
definizione di schermo preferita;
      l'applicazione  deve  rispettare le scelte dell'utente relative
ai puntatori di sistema del mouse;
      per  gli elementi selezionabili, si deve prevedere una distanza
minima  di  almeno  il  4%  della  larghezza o altezza dello schermo,
oppure deve essere prevista un'opzione di ridimensionamento;
    f) etichette dei campi:
      le  etichette  relative  ai  campi  dei  dati  devono  trovarsi
immediatamente vicine ai campi stessi, preferibilmente a sinistra, in
modo  da  facilitare  la  loro  lettura,  e  l'associazione  al campo
relativo, da parte degli screen reader per i ciechi;
    g) documentazione:
      tutta  la  documentazione  deve essere fornita anche in formato
elettronico  accessibile  e deve includere anche descrizioni testuali
di figure e grafici;
      qualunque   uscita   prodotta   dall'applicazione  deve  essere
disponibile in formato accessibile.
  La  procedura  di  verifica  di  accessibilita'  deve  simulare  le
condizioni di utilizzo da parte dell'utente disabile.
  Si  considera  accessibile  un'applicazione  informatica  dotata di
un'interfaccia  utente  che,  con  l'eventuale  ausilio di tecnologia
assistiva,  non  presenti  difficolta'  di:  lettura del contenuto di
tutte   le   finestre   visualizzabili   sullo   schermo,   controllo
dell'inserimento  di  dati  e dell'interazione con elementi o oggetti
dell'interfaccia  (menu  orizzontali  o  a tendina, bottoni, campi di
editing,  check  box,  radio box, ecc.), quando tali operazioni siano
eseguite  da  una persona sufficientemente addestrata nell'uso di una
postazione  di  lavoro,  con una configurazione dotata, a seconda dei
casi, di strumenti di tecnologia assistiva quali:
    screen reader per ciechi, con sintesi vocale o display Braille;
    funzioni  di ausilio per ipovedenti e disabili motori fornite dal
sistema;
    applicativo specifico di ingrandimento di schermo;
    sistema  di  input vocale, con dettatura di testo e emulazione di
comandi di tastiera e/o mouse;
    ausilio per disabili motori, con tastiera e/o mouse alternativi.
  Gli  ausili  si  intendono  in  "versione  italiana recente", cioe'
disponibile in Italia da gennaio 2000 o successivamente.
  Le  caratteristiche  di  accessibilita' devono essere possedute dal
software  applicativo, indipendentemente dalla piattaforma hardware e
software  di  destinazione,  purche'  sia  disponibile  la  specifica
tecnologia   assistiva.   Nel   caso   di   applicativi  per  sistemi
multi-utente  le  condizioni  di  accessibilita' si possono applicare
all'emulatore  di  terminale,  il  quale  puo' funzionare sotto altro
sistema   operativo,  permettendo  di  scegliere  la  soluzione  piu'
favorevole.
  Sul  sito  dell'Aipa,  all'indirizzo  www.aipa.it e' pubblicata una
selezione  di riferimenti sul tema dell'accessibilita'. L'Aipa, anche
in  collaborazione  con  altre  amministrazioni,  sta  progettando la
realizzazione    di    un   sito   specificatamente   dedicato   alla
accessibilita'. Nel frattempo, chiunque volesse inviare osservazioni,
contributi, richieste, puo' inviare un messaggio di posta elettronica
all'indirizzo accesso@aipa.it
  Si  confida  che le amministrazioni vogliano adottare le iniziative
necessarie  per  migliorare  la  accessibilita'  dei siti web e delle
applicazioni software ad operatori ed utenti disabili.
  Entro  un  anno  si procedera' ad aggiornare la presente circolare,
sulla base dell'esperienza maturata nel frattempo e degli avanzamenti
tecnologici.
  Si rimane a disposizione per ogni necessario ragguaglio.
    Roma, 6 settembre 2001
                                               Il presidente: Zuliani