DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 23 dicembre 1998 

  Proroga di stati di emergenza in ordine a situazioni di crisi socio
economico ambientale determinatesi nel  settore dello smaltimento dei
rifiuti  solido urbani  ed assimilabili,  speciali, pericolosi  e nel
sistema  di inquinamento  e depurazione  delle acque  nonche' per  le
situazioni  di  emergenza  idrica  e  per  altre  calamita'  naturali
conseguenti ad alluvioni e dissesti idrogeologici.
(GU n.7 del 11-1-1999)

                            IL PRESIDENTE
                     DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  Considerato  che con  i decreti  del Presidente  del Consiglio  dei
Ministri  protempore in  data 4  luglio 1997,  12 settembre  1997, 14
ottobre  1997 e  23 dicembre  1997 e'  stato dichiarato,  fino al  31
dicembre  1998,  lo  stato   di  emergenza  nelle  regioni  Calabria,
Campania,  Puglia, Sardegna  e bacino  del  fiume Sarno  in ordine  a
situazioni  di crisi  socio  economica ambientale  nel settore  dello
smaltimento  dei rifiuti  solido  urbani  ed assimilabili,  speciali,
pericolosi, nel sistema  di inquinamento e depurazione  delle acque e
di  approvvigionamento   di  risorse   idriche  nonche'   per  eventi
alluvionali e  dissesti idrogeologici che  hanno colpito nel  mese di
ottobre  1996  le  province  di  Catanzaro,  Crotone,  Cosenza,  Vibo
Valentia, Reggio Calabria, Messina,  Forli', Cesena, Ravenna, Rimini,
Bologna,  Pesaro-Urbino, Teramo,  Potenza,  Matera, Lecce,  Brindisi,
Asti, Alessandria  e Cuneo;  nella seconda meta'  del mese  di giugno
1997 il territorio delle  regioni Emilia-Romagna, Lombardia, province
di Sondrio, Bergamo,  Brescia, Como, Lecco, Varese,  Parma e Ferrara;
per  dissesti  idrogeologici  conseguenti ad  eccezionali  avversita'
atmosferiche  verificatisi nel  mese di  ottobre 1997  nel comune  di
Niscemi in  provincia di  Caltanissetta e per  dissesti idrogeologici
verificatisi  nel mese  di aprile  1996  nei comuni  di Petacciato  e
Ripalimosani in provincia Campobasso;
  Considerato  che le  dichiarazioni  dello stato  di emergenza  sono
state  adottate per  fronteggiare situazioni  di calamita'  naturali,
catastrofi ed  altri eventi  che per  intensita' ed  estensione hanno
richiesto l'utilizzazione di mezzi e poteri straordinari;
  Ritenuto che  il complesso  delle attivita'  poste in  essere dalle
amministrazioni  interessate richiede  ulteriori tempi  di attuazione
per  la  definizione  di  tutte  le  problematiche  connesse  con  il
superamento dell'emergenza;
  Considerato che tali situazioni di emergenza permangono tuttora;
  Viste le richieste avanzate dal  Ministro dell'ambiente con nota n.
23350/ARS/M/DI/VDA del 18 dicembre 1998, dal presidente della regione
autonoma della Sardegna - Commissario delegato con nota n. 767 del 28
ottobre 1998,  dai presidenti  delle regioni:  Lombardia con  nota n.
5367 del 27  novembre 1998, Molise con nota n.  21411 del 10 novembre
1998, Piemonte con nota n. 13308 del 1 dicembre 1998, Puglia con nota
n. 13750  del 2  dicembre 1998,  Marche con nota  n. 5830/PRC  del 30
novembre  1998, Abruzzo  con nota  n. 2821/SPC  del 1  dicembre 1998,
Calabria con  nota n. 3616 del  2 dicembre 1998, Sicilia  con nota n.
9614  del  14  dicembre  1998  e  dal  prefetto  di  Caltanissetta  -
Commissario  delegato con  nota n.  351/GAB. 12/A-10  del 2  dicembre
1998;
  Visto l'art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
  Vista la  deliberazione del  Consiglio dei Ministri  adottata nella
riunione  del   23  dicembre   1998,  sulla  proposta   del  Ministro
dell'interno delegato per il coordinamento della protezione civile;
                              Decreta:
  Ai sensi  e per gli  effetti dell'art. 5,  comma 1, della  legge 24
febbraio 1992, n. 225, e' prorogato fino al 31 dicembre 1999 lo stato
di emergenza nel  territorio delle regioni Campania,  ivi compreso il
bacino idrografico  del fiume Sarno,  Puglia, Calabria e  Sardegna in
ordine  alla  situazione  di  crisi socio  economico  ambientale  nel
settore dei  rifiuti, del  ciclo di depurazione  delle acque  e delle
risorse idriche;  nelle regioni Emilia-Romagna e  Lombardia, province
di Sondrio,  Bergamo, Brescia, Como,  Lecco, Varese, Parma  e Ferrara
per gli eventi alluvionali verificatisi  nella seconda meta' del mese
di giugno 1997, nei comuni  di Petacciato e Ripalimosani in provincia
di  Campobasso e  di  Niscemi  in provincia  di  Caltanissetta per  i
dissesti idrogeologici verificatisi nei mesi di aprile 1996 e ottobre
1997 e nel territorio delle  province di Catanzaro, Crotone, Cosenza,
Vibo  Valentia, Reggio  Calabria, Messina,  Forli', Cesena,  Ravenna,
Rimini,  Bologna,  Pesaro-Urbino,  Teramo,  Potenza,  Matera,  Lecce,
Brindisi,  Asti,   Alessandria  e  Cuneo  colpito   dalle  avversita'
atmosferiche verificatesi nel mese di ottobre 1996.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 23 dicembre 1998
                           Il Presidente del Consiglio dei Ministri
                                          D'Alema
   Il Ministro dell'interno
delegato per il coordinamento
    della protezione civile
      Russo Jervolino