Istituzione della scuola di specializzazione in "patologia clinica".(GU n.280 del 1-12-1997)
IL RETTORE Visto lo statuto di questa Universita', approvato con decreto del Presidente della Repubblica 27 ottobre 1983, n. 1240, e successive modificazioni ed integrazioni; Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592, e successive modificazioni e integrazioni; Visto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, recante modifiche ed aggiornamenti al testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Visto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, recante disposizioni sull'ordinamento didattico universitario, e successive modificazioni; Vista la legge 9 maggio 1989, n 168, ed in particolare l'art. 16 recante norme sull'autonomia delle Universita'; Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341, ed in particolare gli articoli 4, 9 e 16 recanti norme sull'istituzione, ordinamento didattico e attivazione dei corsi di diploma di specializzazione; Visto il decreto legislativo 8 agosto 1991, n. 257, recante particolari disposizioni per le scuole di specializzazione dell'area medica in attuazione alla direttiva CEE; Visto il decreto ministeriale dell'11 maggio 1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 19 luglio 1995 che ha modificato l'ordinamento didattico universitario, relativamente alle scuole di specializzazione del settore medico, e che ha approvato la tabella didattica XLV/2 relativa alle scuole di specializzazione dell'area medica, tra cui quella di patologia clinica; Visto il decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1995 "Approvazione del piano di sviluppo delle universita' per il triennio 1994-96", ed in particolare l'art. 13 "scuole di specializzazione e dottorati di ricerca"; Visto il decreto ministeriale del 14 febbraio 1996, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 84 del 10 aprile 1996 recante rettifica al decreto ministeriale 11 maggio 1995 citato; Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dalle autorita' accademiche di questa Universita' concernente l'istituzione della scuola di specializzazione in "patologia clinica" presso la facolta' di medicina e chirurgia; Visto il parere del Consiglio universitario nazionale, espresso nella riunione del 13 settembre 1996; Vista la deliberazione del consiglio della facolta' di medicina e chirurgia relativa al recepimento delle osservazioni espresse dal Consiglio universitario nazionale; Visto il decreto ministeriale 1 ottobre 1997 recante l'autorizzazione ad istituire presso questa Universita' la scuola di specializzazione in "patologia clinica"; Considerato che, nelle more dell'approvazione e dell'emanazione del regolamento didattico di Ateneo, le modifiche relative agli ordinamenti degli studi dei corsi di laurea, di diploma e delle scuole di specializzazione vengono operate sul vecchio statuto di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1240/1983 citato e successive modificazioni ed integrazioni; Riconosciuta la particolare urgente necessita' di approvare le modifiche proposte nel rispetto delle disposizioni e delle procedure previste dalla normativa vigente; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Reggio Calabria, approvato e modificato con i decreti indicati in premessa, e' modificato come appresso indicato: Articolo unico Dopo gli articoli relativi alla normativa generale delle scuole di specializzazione dell'area medica ed agli ordinamenti didattici delle scuole di specializzazione gia' istituite, sono inseriti, con lo scorrimento della numerazione degli articoli successivi, i seguenti nuovi articoli relativi alla istituzione della scuola di specializzazione in "patologia clinica" presso la facolta' di medicina e chirurgia: Scuola di specializzazione in patologia clinica Art. 1. - La scuola di specializzazione in patologia clinica risponde alle norme generali delle scuole di specializzazione dell'area medica. Art. 2. - La scuola ha lo scopo di fornire competenze professionali specifiche nel campo della diagnostica di laboratorio e della prevenzione, relativamente alla patologia umana, nonche' competenze nell'organizzazione del laboratorio e nelle sue relazioni con la clinica. Art. 3. - La scuola rilascia il titolo di specialista in patologia clinica. A partire dal terzo anno sono previsti tre indirizzi: a) generale e direttivo; b) immunoematologico; c) tecnico. Gli indirizzi a) e b) sono riservati ai laureati in medicina e chirurgia; l'indirizzo c) e' aperto anche ai laureati in altre discipline scientifiche. Art. 4. - Il corso ha durata di cinque anni. Art. 5. - Concorrono al funzionamento della scuola le strutture della facolta' di medicina e chirurgia dell'Universita' degli studi di Reggio Calabria, con sede in Catanzaro, e quelle del Servizio sanitario nazionale individuate nei protocolli di intesa di cui all'art. 6, comma 2, del D.Lgs. n. 502/1992 ed il relativo personale universitario appartenente ai settori scientificodisciplinari di cui alla tabella A e quello dirigente del Servizio sanitario nazionale delle corrispondenti aree funzionali e discipline. Art. 6. - Il numero massimo di specializzandi che possono essere ammessi, tenuto conto delle capacita' formative delle strutture di cui all'art. 5, e' pari a dodici per ogni anno di corso. Tabella A - Aree di addestramento professionalizzante e relativi settori scientificodisciplinari A. Area propedeutica. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le conoscenze fondamentali delle tecnologie applicabili alla diagnostica di laboratorio. Settori: F01X Statistica medica; E10X Biofisica; E04B Biologia molecolare; E05A Biochimica; E12X Microbiologia generale. B. Area di patologia generale. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere le basi biologiche delle malattie della genetica e biologia molecolare, delle infezioni virali e dell'integrazione del genoma virale in cellule eucariotiche. Settori: E13X Biologia applicata; F03X Genetica; F04A Patologia generale; E12X Microbiologia generale. C. Area di patologia clinica. Obiettivo: lo specializzando deve acquisire le competenze per la diagnostica di laboratorio, la citopatologia e la citodiagnostica, anche mediante l'uso di sonde molecolari. Deve, inoltre, acquisire le competenze nell'ambito della programmazione della sperimentazione, validazione, controllo di qualita' ed uso clinico della medicina dei trapianti e della terapia genica. Settori: F04A Patologia generale; F04B Patologia clinica; F03X Genetica medica; F05X Microbiologia e Microbiologia clinica; F06A Anatomia patologica; F07G Malattie del sangue; F07A Medicina interna; F07I Malattie infettive. D. Area di organizzazione di laboratorio. Obiettivo: lo specializzando deve apprendere i fondamenti dell'organizzazione e della legislazione del laboratorio di patologia clinica. Deve acquisire, altresi', i fondamenti per la sicurezza di laboratorio e dello smaltimento dei rifiuti. Settori: F04B Patologia clinica; F22B Medicina legale; F07A Medicina interna. E. Area disciplinare di immunoematologia (indirizzo immunoematologico). Obiettivo: lo specializzando deve acquisire gli elementi necessari per eseguire la tipizzazione di sangue e derivati e per la terapia trasfusionale. Settori: F04B Patologia clinica; F07G Malattie del sangue; F22B Medicina legale. F. Area delle tecnologie strumentali in patologia clinica (indirizzo tecnico). Obiettivo: lo specializzando deve acquisire gli elementi necessari all'utilizzo ed allo sviluppo della strumentazione del laboratorio di patologia clinica ed alla sintesi delle molecole utilizzabili come sonde per il riconoscimento di batteri, virus e parassiti patogeni. Settori: F04A Patologia generale; F04B Patologia clinica; F05X Microbiologia e microbiologia clinica. Tabella B - Standard complessivo di addestramento professionalizzante Gli specializzandi, per essere ammessi all'esame di diploma, debbono aver adempiuto ai seguenti obblighi in relazione all'indirizzo seguito: 1. Indirizzo generale e direttivo: partecipazione all'attivita' diagnostica di almeno 1.000 casi clinici; preparazione (compreso il prelievo) e lettura al microscopio di 1.000 preparati ematologici, di cui 100 da midollo; 100 determinazioni emocromocitometriche al contatore automatico; 200 letture di sedimenti urinari al microscopio; 100 esami delle feci compresa la ricerca di parassiti; 100 dosaggi radioimmunologici; 100 dosaggi EIA, ELISA, etc.; 100 ore di pratica con analizzatore automatico multicanale; 500 determinazioni di gruppi sanguigni e di compatibilita' trasfusionale; preparazione (compreso il prelievo) e lettura di 1.000 preparati citologici ottenuti sia per citologia esfoliativa che per agoaspirati; identificazione di malattie virali; identificazione di oncogeni; identificazione di polimorfismi genici; gestione delle urgenze in laboratorio; analisi biotossicologiche. 2. Indirizzo immunoematologico: preparazione (compreso il prelievo) e lettura al microscopio di 500 preparati ematologici, di cui 50 da midollo; 100 determinazioni emocromocitometriche al contatore automatico; 1.500 determinazioni di gruppi sanguigni e compatibilita' trasfusionale; 500 identificazioni di contaminazioni virali nel sangue ed in emoderivati; tipizzazione di 500 campioni ematologici per terapia trasfusionale; controllo della qualita' di emoderivati per terapia trasfusionale; gestione delle urgenze in laboratorio. 3. Indirizzo tecnico: preparazione (escluso il prelievo) e lettura al microscopio di 100 preparati ematologici, di cui 10 da midollo; 200 determinazioni emocromocitometriche al contatore automatico; 100 letture di sedimenti urinari al microscopio; 100 esami delle feci compresa la ricerca dei parassiti; 300 dosaggi radioimmunologici; 300 dosaggi EIA, ELISA, ecc.; 300 ore di pratica con analizzatore automatico multicanale; preparazione (escluso il prelievo) e lettura di 100 preparati citologici, ottenuti sia per citologia esfoliativa che per agoaspirato; identificazione di patologie utilizzando sonde molecolari; analisi biotossicologiche. Nel regolamento didattico d'Ateneo verranno eventualmente specificate le tipologie delle diverse metodologie ed il relativo peso specifico. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Reggio Calabria, 30 ottobre 1997 Il rettore: Pietropaolo