UNIVERSITA' «LA SAPIENZA» DI ROMA

DECRETO RETTORALE 30 settembre 1996 

  Modificazione allo statuto dell'Universita'.
(GU n.242 del 15-10-1996)

                             IL RETTORE
  Visto  lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi "La Sapienza" di
Roma, approvato con  regio  decreto  14  ottobre  1926,  n.  2319,  e
successive modificazioni ed integrazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592;
  Visto il regio decreto 30 settembre 1938,  n.  1652,  e  successive
modificazioni;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 7 agosto 1990, n. 245;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 28 ottobre 1991;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1994;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 6 maggio 1994;
  Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale;
                              Decreta:
  Lo  statuto  dell'Universita'  degli  studi  "La Sapienza" di Roma,
approvato e modificato con i  decreti  indicati  nelle  premesse,  e'
ulteriormente modificato come appresso:
   l'art. 5 del titolo XI relativo al corso di laurea in fisica della
facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali e' sostituito dal
seguente nuovo articolo:
                      CORSO DI LAUREA IN FISICA
  Art.  5  (Accesso, durata ed organizzazione del corso). - L'accesso
al corso di laurea e' regolato dalle disposizioni di legge.
  La durata degli studi del corso di laurea in fisica e'  fissata  in
quattro anni articolati in un triennio a carattere formativo di base,
ed  in  successivi  indirizzi di durata annuale, alcuni con contenuti
prettamente  scientifici,   altri   con   finalita'   prevalentemente
applicative.
  Il  consiglio  di  corso  di  laurea  puo'  articolare ciascuno dei
quattro anni di corso  in  due  periodi  didattici  (semestri)  della
durata di almeno tredici settimane di insegnamento effettivo.
  L'attivita'  didattica  formativa,  teorica  e pratica, comporta un
totale di almeno 500 ore/anno. Essa e' comprensiva  di  esercitazioni
numeriche    e   di   laboratorio,   seminari,   corsi   monografici,
dimostrazioni, attivita' di tutorato, visite tecniche, prove parziali
di accertamento, stesura e discussione di elaborati, applicazione  di
metodi  computazionali  a  problemi  fisici ed alla analisi dei dati,
nonche' eventuali altre forme di didattica.
  Parte dell'attivita' didattica pratica potra' essere  svolta  anche
presso laboratori e centri esterni sotto la responsabilita' didattica
del docente del corso, previa stipula di apposite convenzioni.
  Un  corso di insegnamento annuale monodisciplinare e' costituito da
almeno 80 ore di cui almeno 20 di esercitazioni. Un modulo semestrale
e' equivalente alla meta' di una annualita'. I corsi  di  laboratorio
sono   costituiti   da   almeno  120  ore  di  attivita'  didattiche,
comprensive della elaborazione dei dati.
  Entro il primo biennio del  corso  di  laurea  lo  studente  dovra'
superare  la  prova  di  conoscenza di almeno una lingua straniera di
rilevanza scientifica. La conoscenza della lingua inglese e' ritenuto
irrinunciabile ed allo scopo sara' attivato un  corso  specifico.  Le
modalita'  dell'accertamento  saranno definite dal consiglio di corso
di laurea.
  Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente dovra'
aver seguito diciotto annualita', di norma organizzate in diciassette
corsi annuali e due corsi semestrali e superato i relativi esami.
  E'  consentita  l'organizzazione  di  una  annualita' in due moduli
differenziati.
  Superato l'esame di laurea lo studente  e'  proclamato  dottore  in
fisica.
Regolamento di Ateneo.
  Le facolta' di scienze matematiche, fisiche e naturali nel recepire
l'ordinamento  didattico  nazionale  nel  regolamento di Ateneo e nel
regolamento   didattico,   indicheranno   per   ciascuna   area   gli
insegnamenti  attingendoli  dalle  aree  e  dai  settori disciplinari
indicati in seguito.
 Manifesto degli studi.
  All'atto della predisposizione del manifesto annuale degli studi il
consiglio di facolta' su proposta del consiglio di  corso  di  laurea
definisce   i   piani   di  studio  ufficiali  del  corso  di  laurea
comprendenti le  denominazioni  degli  insegnamenti  da  attivare  in
applicazione  di quanto disposto dal secondo comma dell'art. 11 della
legge n. 341/1990.
  In particolare il consiglio di facolta':
    a) stabilisce nel rispetto del disposto di cui "all'articolazione
del  corso   di   laurea"   i   corsi   ufficiali   di   insegnamento
monodiscipinari  i  cui  nomi  dovranno  essere  desunti  dai settori
disciplinari. Stabilisce inoltre  le  qualificazioni  piu'  opportune
quali:   I,  II,  istituzioni,  avanzato,  progredito,  esecitazioni,
laboratorio, sperimentazioni, nonche' tutte le altre  che  giovino  a
differenziare piu' esattamente il livello ed i contenuti didattici;
    b) indica gli insegnamenti da frequentare e gli esami da superare
al  fine  di  ottenere  l'iscrizione  all'anno  di corso successivo e
precisa altresi' le eventuali propedeuticita';
    c) indica le annualita' e/o moduli comuni a corsi affini.
  Il consiglio di corso di laurea:
   stabilisce annualmente, nel rispetto di  quanto  deliberato  dalla
facolta',  i corsi a disposizione degli studenti per i vari indirizzi
elencando, per ogni indirizzo  attivato,  i  corsi  tra  i  quali  lo
studente  puo'  effettuare le sue scelte senza sottoporre il piano di
studi all'approvazione del consiglio stesso;
   stabilisce inoltre quali insegnamenti  dell'ordinamento  didattico
approvato  dalla  facolta'  siano  da  considerarsi semestrali, quali
insegnamenti si possono articolare in due moduli, ovvero quale  parte
di  un insegnamento annuale puo' essere considerata equivalente ad un
modulo semestrale;
   puo' differenziare i corsi del triennio per gruppi  di  indirizzi,
sulla base delle risorse disponibili.
Articolazione del corso di laurea.
  Il corso di studi si articola in un triennio (equivalente ad almeno
1.500   ore)  prevalentemente  di  formazione  di  base  ed  un  anno
(equivalente ad almeno 500 ore) dedicato all'orientamento scientifico
e professionale in uno degli indirizzi riportati al punto B.
A) Formazione di base.
  Area formativa 1 - Matematica.
  Lo   studente  deve  acquisire  i  concetti  di  base  del  calcolo
differenziale ed integrale, dell'algebra  lineare,  della  geometria,
della  meccanica  analitica  e  dei  continui,  ed  in  generale  gli
strumenti matematici di base necessari per lo studio della fisica.
  Sono obbligatori i seguenti insegnamenti (4 annualita'):
   geometria (1 annualita') A01C;
   analisi matematica (2 annualita') A02A;
   meccanica razionale (1 annualita') A03X.
  Area formativa 2 - Fisica.
  Lo studente deve acquisire le  nozioni  fondamentali  della  fisica
generale, dei metodi di misura, delle grandezze fisiche, dell'analisi
dei  dati,  e  delle tecniche del laboratorio di fisica, dei principi
della dinamica classica e relativistica, della meccanica dei  fluidi,
dei  principi  della  termodinamica  classica e meccanica statistica,
dell'elettromagnetismo,  dell'elettronica   e   dei   dispositivi   a
semiconduttore, dell'ottica classica.
  Lo     studente     deve    inoltre    acquisire    i    fondamenti
dell'elettrodinamica e della meccanica quantistica ed,  in  generale,
le  idee di base della fisica moderna. In particolare dovranno essere
sviluppati i fondamenti della fisica teorica e dei metodi  matematici
connessi.
  Deve  inoltre  impadronirsi della fenomenologia e dei modelli della
fisica atomica e molecolare, della fisica della  materia  condensata,
della fisica nucleare e subnucleare.
  Sono obbligatori i seguenti insegnamenti (9 annualita'):
   fisica generale (2 annualita') B01A;
   esperimentazioni di fisica (3 annualita') B01A, B03X, B04X, B05X;
   istituzioni di fisica teorica (1 annualita') B02A;
   metodi matematici della fisica (1 annualita') B02B;
   struttura della materia (1 annualita') B03X;
   istituzioni di fisica nucleare e subnucleare (1 annualita') B04X.
Area formativa 3 - Chimica.
  Lo  studente  deve  acquisire le nozioni fondamentali della chimica
generale  ed  inorganica,  con  elementi  introduttivi   di   chimica
organica. E' obbligatorio il seguente insegnamento (1 annualita'):
   chimica  generale  ed inorganica C03X che puo' essere accompagnata
da esercitazioni numeriche e/o di laboratorio.
  I corsi delle aree formative 1 e 2 quando non di  esperimentazioni,
sono  accompagnati  da  esercitazioni  numeriche  che  ne fanno parte
integrante. L'insegnamento di "Struttura della materia"  B03X  o,  in
alternativa, quello di "Istituzioni di fisica nucleare e subnucleare"
B04X  puo'  essere  eseguito nel quarto anno. In tal caso lo studente
puo' chiedere con il piano di studi, di seguire nel  terzo  anno  uno
dei  corsi  del  quarto  anno  (annuale o semestrale) e di sostenerne
l'esame.
  Per consentire  ai  consigli  di  corso  di  laurea  in  fisica  di
pianificare  l'organizzazione dei corsi la scelta dell'indirizzo deve
essere effettuata  al  momento  dell'iscrizione  al  terzo  anno.  Lo
studente  potra' all'atto dell'iscrizione al quarto anno, richiedere,
con domanda motivata, di cambiare l'indirizzo prescelto.
B) Formazione scientifica e professionale.
  Il consiglio di corso di laurea puo' sulla  base  delle  competenze
locali e delle risorse disponibili, attivare uno o piu' indirizzi tra
quelli che seguono:
   indirizzo teorico-generale;
   indirizzo di fisica nucleare e subnucleare;
   indirizzo di fisica della materia;
   indirizzo di astrofisica e fisica dello spazio;
   indirizzo didattico e di storia della fisica;
   indirizzo di fisica dei biosistemi;
   indirizzo di fisica terrestre e dell'ambiente;
   indirizzo elettronico-cibernetico;
   indirizzo di fisica applicata.
  Per  quanto  riguarda  le  discipline  da  attivare ed indicare nel
manifesto degli studi, queste vengono desunte dai settori A, B, C, D,
E, K, M sulla  base  delle  specifiche  competenze  e  delle  risorse
disponibili.
  Ciascuno  di  questi indirizzi sara' articolato in tre annualita' e
in due moduli semestrali (che, a richiesta dello  studente,  potranno
essere    sostituiti   da   un'unica   annualita')   in   modo   che,
complessivamente,   almeno   due   annualita'   siano    strettamente
caratterizzanti   ed   almeno   una   annualita'  corrisponda  ad  un
laboratorio specialistico, ad eccezione  dell'indirizzo  teorico  per
cui sara' sufficiente un modulo semestrale a carattere fenomenologico
o di laboratorio.
  I primi quattro indirizzi sono finalizzati all'attivita' di ricerca
e  tecnologica  nei seguenti campi: fisica teorica, fisica nucleare e
subnucleare, fisica della materia, dell'astronomia e fisica spaziale.
  Gli ultimi cinque indirizzi hanno un carattere interdisciplinare  e
presuppongono a seconda dell'indirizzo:
   conoscenze approfondite sui fondamenti della fisica, sia dal punto
di  vista  disciplinare  sia  da  quello storico-epistemiologico, sul
ruolo degli esperimenti  e  dei  processi  di  formalizzazione  nella
costruzione  della conoscenza fisica, sulle strategie di insegnamento
e sulla progettazione di specifici ambienti di apprendimento;
   conoscenze di base per la  ricerca  nei  campi  della  fisica  dei
biosistemi della fisica sanitaria;
   conoscenze   sulla   struttura   del   pianeta  terra  sui  metodi
sperimentali utilizzabili in  geofisica,  sui  processi  geodinamici,
atmosferici   ed   oceanografici,  anche  con  l'uso  di  metodologie
computazionali e statistiche e  sul  monitoraggio  dell'ambiente  con
tecniche fisiche;
   conoscenze  avanzate  nel  campo  dell'elettronica, in particolare
della micro e nanoelettronica,  nella  loro  applicazione  a  sistemi
informatici    e   cibernetici,   con   particolare   riferimento   a
strumentazione dedicata;
   approfondite conoscenze della strumentazione  e  delle  tecnologie
fisiche  in  campi  quali  la  progettazione  ed  applicazione  degli
acceleratori, lo sviluppo, il trattamento e l'analisi  di  materiali,
le  analisi  di  beni  culturali anche con tecniche spettroscopiche e
nucleari.
  La facolta' puo', sulla base di  effettive  esigenze  e  competenze
locali,  istituire  un indirizzo locale che comunque dovra' mantenere
la formazione di base riportata  in  A  (formazione  di  base)  e  la
presenza di uno specifico corso di laboratorio caratterizzante.
Esame di laurea.
  Il  consiglio  di  corso  di  laurea  stabilisce  le  modalita'  di
svolgimento dell'esame di laurea che deve comprendere la  discussione
di   una  tesi  scritta  su  un  argomento  pertinente  all'indirizzo
prescelto dallo studente.
  Superato l'esame di  laurea  lo  studente  consegue  il  titolo  di
dottore  in  fisica,  indipendentemente dall'indirizzo prescelto, del
quale potra' essere fatta menzione nel certificato di laurea.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Roma, 30 settembre 1996
                                                    Il rettore: TECCE