MINISTERO DELLA SALUTE

DECRETO 28 dicembre 2004 

Sospensione,   ai   sensi  dell'articolo 17,  comma  2,  del  decreto
ministeriale  12 novembre  1992,  n. 542, come modificato dal decreto
ministeriale   29 dicembre  2003,  della  validita'  dei  decreti  di
riconoscimento delle acque minerali.
(GU n.305 del 30-12-2004)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                     della prevenzione sanitaria
  Visto il regio decreto 28 settembre 1919, n. 1924;
  Visto il decreto ministeriale 20 gennaio 1927;
  Visto il decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105;
  Visto il decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 339;
  Visto  il  decreto  ministeriale  12 novembre  1992,  n.  542, come
modificato   dal   decreto   ministeriale   29 dicembre  2003  ed  in
particolare gli articoli 5 e 6 che prevedono, tra l'altro, la ricerca
nelle   analisi  chimiche  di  acque  minerali  dei  nuovi  parametri
antimonio  e nichel ed i relativi limiti massimi ammissibili, nonche'
la modifica dei limiti massimi ammissibili per i parametri arsenico e
manganese;
  Visto che l'art. 17, comma 2, del sopra citato decreto ministeriale
12 novembre  1992,  n.  542, come modificato dal decreto ministeriale
29 dicembre  2003, per verificare la rispondenza delle acque minerali
gia'  riconosciute  alle nuove disposizioni normative, ha previsto la
revisione  dei  riconoscimenti  e,  a  tal fine, ha reso obbligatorio
produrre  al  Ministero della salute, entro il termine del 31 ottobre
2004,  certificati  analitici  relativi  alla determinazione dei soli
parametri antimonio, arsenico e manganese;
  Considerato  che il suddetto art. 17, comma 2, prevede altresi' che
la  mancata ricezione nel termine del 31 ottobre 2004 dei certificati
analitici  relativi  alla  determinazione  dei  parametri  antimonio,
arsenico  e  manganese  comporta  la  sospensione,  a  far  data  dal
1° gennaio 2005, della validita' del decreto di riconoscimento;
  Preso  atto  che  da parte dei soggetti titolari dei riconoscimenti
delle   sotto   elencate  acque  minerali  non  e'  pervenuta  alcuna
certificazione analitica nel termine del 31 ottobre 2004;
  Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165;
                              Decreta:
                               Art. 1.
  1)  Ai  sensi  dell'art.  17,  comma  2,  del  decreto ministeriale
12 novembre  1992,  n.  542, come modificato dal decreto ministeriale
29 dicembre  2003,  in  considerazione  della  mancata  ricezione dei
certificati  analitici  entro  il  termine  del  31 ottobre  2004, e'
sospesa,  a far data dal 1° gennaio 2005, la validita' dei decreti di
riconoscimento delle seguenti acque minerali naturali:
    Acqua della Grotta di Conversano (Bari);
    Acqua del Limbara di Tempio Pausania (Sassari);
    Acqua  Madonna  delle  Grazie  - Sorgente Acquarolo di Castei San
Vincenzo (Isernia);
    Acqua Terziana di Terzo d'Aquileia (Udine);
    Acquabaida di Palermo;
    Acquevive di Rocchetta al Volturno (Isernia);
    Agabuna di Frisanco (Pordenone);
    Albaviva di Valli del Pasubio (Vicenza);
    Amica di Cerreto di Spoleto (Perugia);
    Antica Fonte di Barbarano di Barbarano (Vicenza);
    Arvenis di Ovaro (Udine);
    Ativa di Transacqua (Trento);
    Augina di Scorze' (Venezia);
    Aurora di Castelletto d'Orba (Alessandria);
    Bagolino di Bagolino (Brescia);
    Benaglia di Lazise (Vercelli);
    Bonora di Montefiora Conca (Rimini);
    Camorei di Borgo San Dalmazzo (Cuneo);
    Canali di Carmiano (Lecce);
    Canay di Murialdo (Savona);
    Certosa Fonte Camarda di Polia (Vibo Valentia);
    Certosa Fonte Serrine di Polia (Vibo Valentia);
    Certosa Fonte Pietre Bianche di Polia (Vibo Valentia);
    Ciappazzi di Castroreale (Messina);
    Cinciano di Poggibonsi (Siena);
    Cinzia di Pennabilli (Pennabilli);
    Cisano di Bardolino (Verona);
    Col de' Venti di Muccia (Macerata);
    Corona di San Giuliano Terme (Pisa);
    Faito di Castellammare di Stabia (Napoli);
    Fonte del Parco di Montefiorino (Modena);
    Fonte della Virtu' di Pontermoli (Massa);
    Fonte Cerreto di Montecavallo (Macerata);
    Fonte della Buvera di Anzolo d'Ossola (Verbania);
    Fonte di Tito di Greve in Chianti (Firenze);
    Fonte Geu di Forni Avoltri (Udine);
    Fonte Maddalena di Ardea (Roma);
    Fontemura di Arezzo;
    Fontenova di Fornovo di Taro (Parma);
    Fonte Napoleone di Marciana (Livorno);
    Fonti Feja di Castelletto d'Orba (Alessandria);
    Fucoli di Chianciano (Siena);
    Futura di Pianipoli (Catanzaro);
    Gajum di Canzo (Como);
    Gallo di Montefortino (Ascoli Piceno);
    Gemma di Monasterolo del Castello (Bergamo);
    Generosa di San Miniato (Pisa);
    Giada di Salerno (Salerno);
    Giardinella di Fasano (Brindisi);
    Goccia Azzurra di San Gregorio d'Ippona (Vibo Valentia);
    Goccia Diamante di Cimadolmo (Treviso);
    Idrea di Tonadico (Trento);
    La Vena d'Oro di Ponte nelle Alpi (Belluno);
    La Vittoria di Courmayeur (Aosta);
    L'Aqua di Arezzo;
    Laurentina di Roma;
    Lavagello di Castelletto d'Orba (Alessandria);
    Lentula di Cantagallo (Prato);
    Leona di Montevarchi (Arezzo);
    Levico Forte di Levico Terme (Trento);
    Le Grazie di Salzano (Venezia);
    Lizzarda di Recoaro (Vicenza);
    Lyde di Vitulazzo (Caserta);
    Madonna della Guardia di Ceranesi (Genova);
    Madonna dell'Ambro di Montefortino (Ascoli Piceno);
    Margherita della Sila di Spezzano (Cosenza);
    Maxim's di Stia (Arezzo);
    Mia di Scarperia (Firenze);
    Montechiaro di Conversano (Bari);
    Monteferrante di Monteferrante (Chieti);
    Monticello di Loro Ciuffenna (Arezzo):
    Montinverno di Medesano (Parma);
    Oropa di Biella;
    Paraviso di Lanzo d'Intelvi (Como);
    Perna della Certosa di Polia (Vibo Valentia);
    Piagge del Prete di Genga (Ancona);
    Pieve di Calci (Pisa);
    Pradicino Rio delle Ghiaie di Riolunate (Modena);
    Preistorica di Amandola (Ascoli Piceno);
    Preziosa di Stresa (Novara);
    Primia di Transacqua (Trento);
    Radiosa di Casteldeci (Pesaro);
    Riviana di Varano di Melegari (Parma);
    Rivivo di Pomarance (Pisa);
    Roana di Ussita (Macerata);
    Rocca Bianca di Novara di Sicilia (Messina);
    Rocca Galgana di Fornovo di Taro (Parma);
    Rocche Valletti di Varese Ligure (La Spezia);
    Sacromonte di Varallo (Vercelli);
    San Donato di Napoli (Napoli);
    San Felice di Pistoia;
    San Germano di Vitulazzo (Caserta);
    San Leopoldo di Casciana Terme (Pisa);
    San Marco di Minturno (Latina);
    San Marino di Sassofeltrio (Pesaro);
    San Moderanno di Berceto (Parma);
    San Nicodemo di Mammola (Reggio Calabria);
    San Pancrazio Trescore di Trescore Balneario (Bergamo);
    Santa di Chianciano (Siena);
    Santhe' di Mombaroccio (Pesaro);
    Santo Raggio di Assisi (Perugia);
    Scheber di Macugnaga (Verbania);
    Serenissima di Cornuda (Treviso);
    Silvana di Galeata (Forli);
    Smeralda di Monasterolo del Castello (Bergamo);
    Sorgente degli Ontani di Arcidosso (Grosseto);
    Sorgente San Michele di Casal Martino di Celano (L'Aquila);
    Tamerici di Montecatini Terme (Pistoia);
    Valle d'Itria di Martina Franca (Taranto);
    Vallicelle di Montopoli Valdarno (Pisa);
    Valviva di San Giorgio in Bosco (Padova);
    Varanina di Medesano (Parma);
    Verde di Riardo (Caserta);
    Verna di Chiusi della Verna (Arezzo);
    Vesuvio di Ercolano (Napoli).
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e comunicato alla Commissione europea.
  Tale  pubblicazione  ha  valore  di notifica a tutti gli effetti ai
soggetti  titolari  dei riconoscimenti delle acque minerali di cui al
presente  decreto  e  di  comunicazione  alle  regioni competenti per
territorio ai fini dell'adozione dei provvedimenti di competenza.
    Roma, 28 dicembre 2004
                                         Il direttore generale: Greco