DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 1 settembre 1988
Modificazioni allo statuto dell'Universita' degli studi di Napoli.(GU n.303 del 28-12-1988)
IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Veduto lo statuto dell'Universita' degli studi di Napoli, approvato con regio decreto 20 aprile 1939, n. 1162, e modificato con regio decreto 26 ottobre 1940, n. 1904, e successive modificazioni; Veduto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933, n. 1592; Veduto il regio decreto-legge 20 giugno 1935, n. 1071, convertito nella legge 2 gennaio 1936, n. 73; Veduto il regio decreto 30 settembre 1938, n. 1652, e successive modificazioni; Veduta la legge 22 maggio 1978, n. 217; Veduta la legge 21 febbraio 1980, n. 28; Veduto il decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162; Vedute le proposte di modifiche dello statuto formulate dalle autorita' accademiche dell'Universita' degli studi anzidetta; Riconosciuta la particolare necessita' di approvare le nuove modifiche proposte, in deroga al termine triennale di cui all'ultimo comma dell'art. 17 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592; Sentito il parere del Consiglio universitario nazionale; Sulla proposta del Ministro della pubblica istruzione; Decreta: Lo statuto dell'Universita' degli studi di Napoli, approvato e modificato con i decreti sopraindicati, e' ulteriormente modificato come appresso: Articolo unico Gli articoli da 1248 a 1252 relativi alla scuola di specializzazione in ingegneria sanitaria, che muta denominazione in ingegneria sanitaria ed ambientale, sono sostituiti dai seguenti con il conseguente spostamento della numerazione degli articoli successivi: Scuola di specializzazione in ingegneria sanitaria ed ambientale Art. 1248. - Il corso di specializzazione d'ingegneria sanitaria della facolta' di ingegneria dell'Universita' di Napoli, istituito con decreto del Presidente della Repubblica 28 giugno 1956, n. 892, in seguito al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, assume la veste e la denominazione di scuola di specializzazione in ingegneria sanitaria ed ambientale. La scuola ha lo scopo di formare competenze professionali specifiche nei campi dell'ingegneria sanitaria ed ambientale. Attese le diverse professionalita' conseguibili, la scuola si articola in un indirizzo territoriale e un indirizzo industriale. La scuola rilascia i titoli di specialista in ingegneria sanitaria ed ambientale, indirizzo territoriale/indirizzo industriale. Art. 1249. - La scuola ha la durata di due anni. Piano di formazione, che gli specializzandi sono tenuti a seguire, e' riportato nel successivo art. 1254 nella sua articolazione per indirizzi. In base alle strutture ed alle attrezzature disponibili, la scuola e' in grado di accettare un numero massimo di iscritti determinato in dieci per ciascun indirizzo e per anno di corso per un totale di venti specializzandi per ciascun anno di corso. Art. 1250. - Ai sensi della normativa generale, gli organismi interessati alla conduzione della scuola sono: la facolta' di ingegneria, il dipartimento di idraulica, gestione delle risorse idriche ed ingegneria ambientale ed il dipartimento di ingegneria chimica. Art. 1251. - Alla scuola si accede per concorso; a questo sono ammessi i laureati in ingegneria. Sono altresi' ammessi al concorso per l'ammissione alla scuola coloro che siano in possesso di titolo di studio, conseguito presso le universita' straniere e che sia equipollente, ai sensi dell'art. 332 del testo unico 31 agosto 1933, n. 1592, al titolo di cui al precedente comma. Art. 1252. - Per l'ammissione alla scuola e' richiesto il superamento di un esame consistente in una prova scritta che dovra' svolgersi mediante domande a risposte multiple, integrata eventualmente da un colloquio e da una valutazione, in misura non superiore al 30% del punteggio complessivo a disposizione della commissione, dei seguenti titoli: a) tesi attinente alla specializzazione; b) voto di laurea; c) voto riportato negli esami di profitto del corso di laurea nelle materie concernenti la specializzazione; d) pubblicazioni su tematiche ambientali. Il punteggio dei predetti titoli e' quello stabilito dal decreto ministeriale 16 settembre 1982, emanato ai sensi dell'art. 13, quinto comma, del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/82, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 275 del 6 ottobre 1982. Sono ammessi alla scuola di specializzazione coloro che, in relazione al numero dei posti disponibili, si siano collocati in posizione utile nelle graduatorie compilate sulla base del punteggio complessivo riportato. Art. 1253. - Lo svolgimento degli studi e' suddiviso in quattro semestri: il primo propedeutico comune ai due indirizzi, il secondo ed il terzo specifici per ciascun indirizzo, il quarto e' riservato al completamento della tesi di diploma, il cui argomento deve essere concordato con il docente o i docenti che ne seguiranno la preparazione, all'inizio del terzo semestre di corso. I corsi di formazione, si articoleranno in moduli di formazione, ciascuno dei quali a durata semestrale. Ciascun insegnamento, comunque, dovra' avere un unico titolare. Ciascun modulo prevede cinquanta-sessanta ore di insegnamento delle quali almeno un terzo dovranno essere dedicate ad esercitazioni di laboratorio numeriche, o progettuali. La composizione delle aree disciplinari a cui ciascun modulo si riferisce e' indicata nel successivo art. 1254, con riferimento ai due indirizzi (territoriale ed industriale), in cui la scuola e' suddivisa. Altri indirizzi potranno essere previsti. Art. 1254 (Piano di formazione). INDIRIZZO TERRITORIALE/INDIRIZZO INDUSTRIALE. 1 Semestre (comune ai due indirizzi): 1) igiene generale; igiene industriale e del lavoro; principi di tossicologia; 2) chimica generale ed organica, con riferimento ai problemi dell'ambiente: acqua, aria, suolo; 3) complementi di idraulica e meccanica dei fluidi; principi di ingegneria sanitaria ed ambientale; 4) elementi di microbiologia; elementi di parassitologia; ecologia applicata; 5) legislazione e normativa ambientale; politica ambientale; economia applicata al territorio. INDIRIZZO TERRITORIALE. 2 Semestre: 1) idrologia; elementi di idraulica costiera e gestione delle coste; 2) valutazione dell'impatto ambientale; protezione dell'ambiente marino; tutela del suolo, delle falde idriche e delle coste; 3) geografia urbana; igiene edilizia ed urbana; pianificazione territoriale; gestione delle risorse idriche; 4) elementi di probabilita' e statistica; teoria dei sistemi; ricerca operativa. 3 Semestre: 1) acquedotti, fognature con progetti; 2) recupero dei reflui; gestione ed esercizio degli impianti; trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi e fanghi della depurazione; 3) trattamenti delle acque di approvvigionamento con progetti; trattamenti delle acque reflue con progetti; 4) biotecnologie; elementi di recupero energetico; condizionamento degli ambienti; sistemi di disinquinamento atmosferico; 5) geotecnica; strutture speciali. 4 Semestre: 1) illustrazioni di "Case Histories" e visite guidate ad impianti di depurazione ed industriali; 2) preparazione della tesi con progetti. INDIRIZZO INDUSTRIALE. 2 Semestre: 1) operazioni fondamentali ricorrenti negli impianti di trattamento acque reflue industriali; impianti di trattamento; 2) apparecchiature e impianti di trattamento di scarichi gassosi da impianti fissi e mobili; sistemi di dispersione di scarichi gassosi; 3) cicli riproduttivi industriali; gestione dell'ambiente di lavoro; la sicurezza e l'ambiente (scarichi di emergenza, prevenzione degli incendi, di esplosioni, etc.), modificazioni di processi industriali finalizzate al contenimento di scarichi inquinanti; 4) classificazione degli scarichi inquinanti per tipo di industria; trattamenti depuranti; soluzioni alternative; incidenza della depurazione sui costi di produzione. 3 Semestre: 1) conservazione e recupero delle risorse; ciclo delle acque e delle acque industriali; riqualificazione e riutilizzo; gestione tecnico-economica degli impianti; 2) processi ed impianti di trattamento ed inertizzazione dei fanghi; trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani, industriali, tossici e nocivi; 3) dosaggio e controllo di inquinanti in acque e gas di scarico; controllo e strumentazione industriale; gestione dati ambientali; 4) pianificazione territoriale; tessuto urbano e zone industriali; piani di risanamento. 4 Semestre: 1) illustrazione di "Case Histories" e visite guidate ad impianti di depurazione ed industriali; 2) preparazione della tesi con progetti. Gli insegnamenti afferiscono tutti alla facolta' di ingegneria, senza preclusione di apporti alla didattica di docenti di altre facolta'. Il presente decreto sara' inviato alla Corte dei conti per la registrazione e sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addi' 1 settembre 1988 COSSIGA GALLONI, Ministro della pubblica istruzione Registrato alla Corte dei conti, addi' 14 novembre 1988 Registro n. 70 Istruzione, foglio n. 370