Ricompense al valor civile(GU n.147 del 25-6-1991)
Con decreto del Presidente della Repubblica 19 aprile 1990, sulla proposta del Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate, in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglia d'oro Alla memoria di Giuseppe Napoletano, l'11 marzo 1989 in Torchiarolo (Brindisi). - Con pronta e coraggiosa determinazione, non esitava a calarsi in una cantina per soccorrere un operaio, che, a causa di forti esalazioni venefiche, era stato colto da malore. Nel generoso tentativo veniva investito a sua volta dai gas, immolando, cosi', la giovane vita ai piu' nobili ideali di altruismo e umana solidarieta'. Alla memoria dell'appuntato dei carabinieri Salvatore Vinci, il 28 gennaio 1989 in S. Giacomo Vercellese (Vercelli). - Addetto al nucleo operativo di gruppo, nel corso delle ricerche di tre malfattori che avevano rapinato un furgone postale, procedeva, unitamente a sottufficiale, al controllo degli occupanti di due autovetture, dai quali veniva improvvisamente fatto segno a proditoria azione di fuoco. La sua pronta reazione, nonostante le ferite mortali subite, consentiva la cattura dei responsabili, il sequestro di numerose armi e il recupero dell'intera refurtiva. Nobile esempio di non comune ardimento ed altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio. Alla memoria dell'agente scelto della Polstato Arnaldo Trevisan, il 16 maggio 1988 in Padova. - Componente di pattuglia automontata, si poneva all'inseguimento di due giovani che avevano perpetrato una rapina ai danni di un ufficio postale. Individuati i malviventi a bordo di un autobus della linea urbana, intimava loro di scendere e di seguirlo, ma veniva ferito mortalmente da alcuni colpi d'arma da fuoco esplosigli contro da uno dei banditi. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio. Medaglia d'argento Brigadiere C.C. Umberto Lorenzetti, il 16 dicembre 1989 in Apecchio (Pesaro). - Unitamente a militare dipedente, irrompeva in un'abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo, riuscendo, in piu' riprese, a trarre in salvo una donna ed i due figli ed a portare all'esterno una bombola di gas. Sebbene colpito da principio d'intossicazione, si prodigava, poi, nell'opera di spegnimento dell'incendio. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo. Carabiniere Ernesto Cipullo, il 16 dicembre 1989 in Apecchio (Pesaro). - Unitamente al proprio comandante di stazione, irrompeva in un'abitazione invasa dalle fiamme e dal fumo, riuscendo, in piu' riprese, a trarre in salvo una donna ed i due figli ed a portare all'esterno una bombola di gas. Sebbene colpito da principio d'intossicazione, si prodigava, poi, nell'opera di spegnimento dell'incendio. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e cosciente sprezzo del pericolo. Agente Polstato Pietro Goina, il 31 luglio 1989 in Diano Marina (Imperia). - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esistava a lanciarsi nel mare agitato in soccorso di un uomo che era in procinto di annegare. Raggiuntolo, dopo notevoli sforzi, riusciva a trarlo in salvo a riva. Nobile esempio di elette virtu' civiche e sprezzo del pericolo. Agente Polstato Roberto Albertini, il 18 giugno 1989 in Firenze. - In occasione dell'incendio della carrozza di un treno, causato da un gruppo di teppisti, si lanciava coraggiosamente in aiuto di una persona che era rimasta avvolta dalle fiamme. Benche' ustionato, si prodigava poi a soccorrere gli altri feriti ed a domare l'incendio. Splendido esempio di non comune ardimento ed altissimo senso del dovere. Alla memoria del dott. Alberto Neri, il 27 febbraio 1989 in autostrada A/3 Salerno-Reggio Calabria. - Accorreva in soccorso di una persona coinvolta in un grave incidente stradale e si impegnava poi nel segnalare il pericolo agli automobilisti che sopraggiungevano. Nel generoso tentativo veniva, pero', investito da un'autovettura, perdendo cosi' la vita. Splendido esempio di un nobile altruismo e di elette virtu' civiche. (Allievo) Carabiniere ausiliario Davide Altea, l'11 febbraio 1989 in Torino. - Con generoso slancio si tuffava nelle gelide acque di un fiume in soccorso di una giovane donna gettatavisi a scopo suicida. Raggiuntala, riusciva, dopo estenuanti sforzi, a trarla a riva, dove le prestava i primi soccorsi. Splendido esempio di grande ardimento ed altissimo senso del dovere. Alla memoria di Rino Orsato, il 20 gennaio 1989 in Borso del Grappa (Treviso). - Con pronta determinazione ed incurante del pericolo, partecipava all'opera di spegnimento di un incendio boschivo e nel generoso tentativo precipitava in un dirupo, immolando cosi' la giovane vita. Mirabile esempio di elette virtu' civiche e di grande coraggio. Capitano dei carabinieri Mauro Tornatore, il 4 gennaio 1989 in Longana di Ravenna. - Comandante di reparto operativo di gruppo, localizzata in un fiume l'autovettura di una donna che aveva preannunciato il suicidio, con consapevole rischio personale, si tuffava nelle gelide acque, riuscendo a trarla in salvo. Nobile esempio di non comune altruismo e di altissimo senso del dovere. Ivano Dal Degan, il 27 dicembre 1988 in Zevio (Venezia). - Con pronta determinazione si tuffava nelle fredde acque di un canale per trarre in salvo un uomo che aveva tentato il suicidio e la figlia che, accorsa in aiuto del padre, era rimasta anch'essa travolta dalla corrente. Splendido esempio di grande ardimento e di umana solidarieta'. Luigi Diddi, il 25 novembre 1988 in Firenze. - Con coraggio e decisione si poneva all'inseguimento di un malvivente che, dopo essersi introdotto all'interno di un esercizio commerciale a scopo di rapina, si era dato alla fuga. Raggiuntolo, riusciva a tenerlo immobilizzato a terra fino all'arrivo delle Forze dell'ordine. Splendido esempio di non comune ardimento e di elette virtu' civiche. Vice brigadiere dei carabinieri Aniello Matarese, il 5 ottobre 1988 in Pozzano di Castellammare di Stabia (Napoli). - Occasionalmente presente in un esercizio pubblico nel quale due giovani armati avevano fatto irruzione a scopo di rapina, con coraggiosa determinazione, evitando di far uso dell'arma in dotazione per non coinvolgere gli astanti, affrontava i malviventi e, sebbene seriamente ferito da un colpo di fucile, riusciva a disarmarli entrambi e a impedire, cosi', che l'azione criminosa fosse portata a compimento. Splendido esempio di altissimo senso del dovere e di non comune ardimento. Agente scelto Polstato Rocco De Vivo e agente scelto Polstato Francesco Gaudio, il 18 maggio 1989 in Gela (Caltanissetta). - Con coraggio e tempestivita' si avvicinava ad un'autovettura in fiamme, unitamente ad un collega, riuscendo a trarre in salvo due bambini rimasti imprigionati all'interno dell'abitacolo. Splendido esempio di nobile altruismo e di altissimo senso del dovere. Vice questore aggiunto Polstato Vittorio Paganini, vice sovrintendenti Polstato Salvatore Calcaterra, Vincenzo Federico, Giacomo Lollo, Franco Bianchi e agente scelto Polstato Eraldo Zanfagna, il 28 luglio 1989 in A1 Roma Nord-S. Cesareo. - Impegnato in un'audace e rischiosa operazione antisequestro, con pronta determinazione affrontava in un conflitto a fuoco una pericolosa banda di criminali, contribuendo alla loro cattura. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere. Vice sovrintendente Polstato Armando Silvestro, agenti Polstato Giuseppe Cardile, Fabio Faiulo e Andrea Girella, il 28 luglio 1989 in A1 Roma Nord-S. Cesareo. - Impegnato in un'audace e rischiosa operazione antisequestro, con pronta determinazione affrontava in un conflitto a fuoco una pericolosa banda di criminali, contribuendo, sebbene ferito, alla loro cattura. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere. Mauro Ricci, il 7 settembre 1988 in Ravenna. - Accorreva prontamente sul luogo di un grave incidente stradale e, incurante del pericolo, riusciva ad estrarre da un'autovettura in fiamme il corpo del conducente rimastovi imprigionato. Splendido esempio di grande coraggio e non comune altruismo. Carabiniere Francesco Silvestri, il 16 luglio 1988 in Maccarese (Roma). - Libero dal servizio ed incurante del rischio personale per le avverse condizioni meteomarine, si tuffava ripetutamente in acqua, riuscendo a trarre in salvo tre giovani in procinto di annegare. Splendido esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere. Tenente di vascello Spe Guglielmo Mammuccari, l'8 marzo 1989 in Genova. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi in soccorso di una persona che era precipitata in mare a bordo della propria vettura, riuscendo ad estrarla dall'abitacolo ed a salvarla da sicura morte. Splendido esempio di grande coraggio e di nobile altruismo. Medaglia di bronzo Assistente Polstato Pancrazio Rochira, il 24 settembre 1989 in S. Marzano di S. Giuseppe (Taranto). - Libero dal servizio, con pronta determinazione e sprezzo del pericolo, scendeva in una cantina satura di vapori alcolici in soccorso di un'anziana donna che vi giaceva svenuta, salvando la sventurata da sicura morte. Agente scelto Polstato Silvano Aramini, il 19 settembre 1989 in Torino. - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo, raggiungeva, calandosi da una finestra e attraversando un cornicione, un uomo che, aggrappato alla ringhiera di un balcone, era in procinto di cadere nel vuoto e riusciva a trarlo in salvo. Richard Watschinger, il 19 luglio 1989 in Corvara in Badia (Bolzano). - Con esemplare altruismo interveniva prontamente per liberare due donne rimaste imprigionate all'interno di un'autovettura che, a seguito di un grave incidente stradale, era finita in un torrente. Carabiniere Giorgio Dolfi, il 14 aprile 1989 in Marina di Carrara (Massa Carrara). - Capo equipaggio di nucleo radiomobile, appreso che a ridosso di un serbatoio di gas liquido attiguo ad esercizio pubblico era stato collocato un ordigno esplosivo, interveniva con immediata decisione e piena consapevolezza del rischio personale, strappandone l'innesco elettrico ed evitando cosi' gravi conseguenze. Giuseppe Brio e Natalino Mercurio, il 24 gennaio 1988 in Crotone. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava, unitamente ad altro animoso, a tuffarsi in mare per soccorrere due pescatori che stavano per essere travolti dalla furia delle onde, riuscendo a trarre in salvo uno dei malcapitati. Con decreto del Presidente della Repubblica 24 settembre 1990, sulla proposta del Ministro dell'interno, sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglia d'oro Alla memoria del prof. Luigi Capotorti, il 1 agosto 1989 in Tarquinia (Viterbo). - Richiamato da invocazioni d'aiuto, non esitava, unitamente ad altri animosi, a tuffarsi in acqua in soccorso di tre bagnanti che, per le avverse condizioni meteomarine, erano in procinto d'annegare. Nel generoso tentativo veniva travolto dalle forti correnti, immolando, cosi', la vita ai piu' nobili ideali di altruismo e umana solidarieta'. Alla memoria del tenente colonnello CC. Giuseppe Russo, il 20 agosto 1977 in Corleone (Palermo). - Comandante di nucleo investigativo operante in ambiente ad alto rischio e caratterizzato da tradizionale omerta', si impegnava con coraggio ed elevata capacita' professionale in prolungate e difficili indagini relative ai piu' eclatanti episodi di criminalita' mafiosa verificatisi tra agli anni '60 e '70 nella Sicilia Orientale. Proditoriamente fatto segno a colpi d'arma da fuoco in un vile agguato, immolava la sua esistenza ai nobili ideali di giustizia e di difesa delle istituzioni democratiche. Medaglia d'argento Vice brigadiere CC. Roberto Lauricella, il 1 agosto 1989 in Tarquinia (Viterbo). - A diporto in localita' marina, si tuffava ripetutamente in acqua per prestare soccorso a tre giovani in procinto d'annegare, riuscendo - da solo - a trarne in salvo due. Benche' stremato dalla fatica, continuava l'intervento e, con l'aiuto di altri volenterosi, portava a riva il terzo malcapitato ed uno degli stessi soccorritori, i quali decedevano durante il trasporto in ospedale. Splendito esempio di non comune ardimento e di altissimo senso del dovere. Alla memoria di Denis Bortoletto, il 15 settembre 1989 nelle isole Seychelles. - Richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi in acqua per soccorrere un turista che, per le avverse condizioni meteomarine, era in procinto di annegare. Nel generoso tentativo, pero', veniva travolto dalle forti correnti scomparendo tra le onde. Splendido esempio di non comune altruismo e sprezzo del pericolo spinti fino all'estremo sacrificio. Vigile del fuoco ausiliario Gianluca Di Maio, il 16 febbraio 1989 in Milano. - Libero dal servizio, con pronta determinazione e sprezzo del pericolo, non esitava a lanciarsi su un malvivente, che, dopo aver perpetrato una rapina, si era dato alla fuga. Ferito da un colpo d'arma da fuoco, era, pero', costretto a desistere dal suo encomiabile intento. Splendido esempio di non comune ardimento e altissimo senso del dovere. M.llo dei carabinieri Angelo Verdoliva, il 16 luglio 1988 in Balestrate (Palermo). - In licenza ordinaria, richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a lanciarsi nelle agitate acque del mare in soccorso di due donne in procinto di annegare. Tratta in salvo la prima, sebbene stremato, raggiungeva e portava a riva anche l'atra malcapitata, che pero' decedeva durante il trasporto in ospedale. Splendido esempio di nobile altruismo e di altissimo senso del dovere. Antonio Arena e Felice De Sena, il 23 luglio 1987 in Acerra (Napoli). - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo, s'introduceva, unitamente ad altro animoso, in un appartamento in fiamme, riuscendo a trarre in salvo tre bambini, rimastivi imprigionati. Splendido esempio di elette virtu' civiche e di grande ardimento. Finanziere Tommaso Palatta, il 28 luglio 1988 in Agrigento. - Libero dal servizio, con tempestivita' e non comune ardimento interveniva, insieme ad altro animoso, per disarmare e bloccare un individuo che, armato di pistola, mincciava il titolare di un pubblico esercizio. Medaglia di bronzo Capitano dell'esercito Antonio Aracu e Volfango Viola, il 1 agosto 1989 in Tarquinia (Viterbo). - Richiamato da invocazioni d'aiuto, non esitava, unitamente ad altri animosi, a tuffarsi in acqua in soccorso di tre bagnanti che, per le avverse condizioni meteomarine, erano in procinto d'annegare. Nella circostanza, riusciva a trascinare a riva una giovane donna ed uno dei soccorritori, i quali, pero', decedevano durante il trasporto in ospedale. Vigile del fuoco Roberto Sparnocchia, il 3 novembre 1989 in Portoferraio (Livorno). - Libero dal servizio, accorreva prontamente sul luogo di un incidente stadale e, con grave rischio personale, riusciva a trarre in salvo un automobilista rimasto incastrato tra le lamiere della propria vettura avvolta dalle fiamme. Agente scelto Polstato Guido Riso, il 31 agosto 1989 in Piacenza. - Con pronta determinazione e grave rischio personale raggiugeva un appartamento sito al sesto piano di un edificio per portare soccorso ad un'anziana signora che invocava aiuto. Vigile volontario ausiliario Nino Gobbetti, il 22 luglio 1989 in Garofalo di Canaro (Rovigo). - Richiamato da invocazioni d'aiuto, accorreva in soccorso di alcuni giovani che, tuffatisi nelle acque del Po, si erano venuti a trovare in difficolta' per le forti correnti, riuscendo a trarre in salvo uno dei malcapitati. Alan Camporesi, il 3 luglio 1989 in Cesenatico. - Appreso che un'autovettura, con una persona a bordo, era precipitata in un canale, non esitava a tuffarsi in acqua nonostante le avverse condizioni atmosferiche, riuscendo a trarre in salvo il malcapitato. Carabiniere Francesco De Angelis Marocco, il 2 luglio 1989 in Contrapo' di Ferrara. - Libero dal servizio, appreso che un automobilista, bloccato all'interno di un'autovettura precipitata in un canale, versava in grave pericolo, si portata prontamente sul posto e, dopo reiterati sforzi, riusciva ad estrarre lo sventurato dall'abitacolo, salvandolo, cosi', da sicura morte. V. brigadiere CC. Luigi Frassinetto, carabinieri Enrico Masuelli, Carlo Meucci e Davide Muccione, il 23 giugno 1989 in Marina di Pisa. - Libero dal servizio, udite invocazioni di aiuto, non esitava, unitamente ad altri commilitoni, ad addentrarsi nel mare agitato, riuscendo a trarre in salvo, dopo notevoli sforzi, tre giovani stranieri in procinto di annegare. Appuntato dei CC. Oreste Valente, il 18 giugno 1989 in Castelnuovo della Daunia (Foggia). - Comandante interinale di stazione distaccata, con generoso slancio e sprezzo del pericolo s'introduceva, unitamente ad altri militari, in un appartamento in fiamme, traendo in salvo un'anziana donna gia' priva di sensi. Si prodigava, quindi, a domare le fiamme scongiurando, cosi', piu' gravi conseguenze. Carabinieri Antonio Nuzzi e Pasquale Tirmeni, il 18 giugno 1989 in Castelnuovo della Daunia (Foggia). - In servizio a stazione distaccata, con generoso slancio e sprezzo del pericolo s'introduceva, unitamente ad altri militari, in un appartamento in fiamme, traendo in salvo un'anziana donna gia' priva di sensi. Si prodigava, quindi, a domare le fiamme scongiurando, cosi', piu' gravi conseguenze. Ettore Gramigni, il 4 febbraio 1989 in Novara. - Con sprezzo del pericolo e pronta determinazione, non esitava ad affrontare tre individui armati che si erano introdotti in un negozio per perpetrarvi una rapina, riuscendo a metterli in fuga. Domenico Sodano, il 28 luglio 1988 in Agrigento. - Con tempestivita' e non comune ardimento interveniva, insieme ad altro animoso, per disarmare e bloccare un individuo che, armato di pistola, minacciava il titolare di un pubblico esercizio. M.llo maggiore CC. Natale De Vuono, il 27 giugno 1988 in Maiori (Salerno). - Comandante di stazione distaccata, in occasione del crollo di un'ala di edificio abitato da numerose persone, accorreva prontamente sul posto e si addentrata in un locale del piano terra riuscendo, unitamente a graduato, a trarre in salvo una ragazza che, gravemente ferita, era rimasta imprigionata dalle macerie. Si prodigava, poi, nell'opera di recupero delle otto vittime del disastro. Appuntato CC. Mario De Luca, il 27 giugno 1988 in Maiori (Salerno). - Capo equipaggio di nucleo radiomobile, in occasione del crollo di un'ala di edificio abitato da numerose persone, accorreva prontamente sul posto e si addentrata in un locale del piano terra riuscendo, unitamente a sottufficiale, a trarre in salvo una ragazza che, gravemente ferita, era rimasta imprigionata dalle macerie. Si prodigava, poi, nell'opera di recupero delle otto vittime del disastro. Con decreto del Presidente della Repubblica 21 dicembre 1990, sulla proposta del Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglia d'oro Alla memoria dei carabinieri Mario Forziero e Nicola Campanile, il 1 giugno 1990 in Siena. - Componente pattuglia automontata mentre si apprestava, insieme ad un collega, all'identificazione del conducente di un motociclo, veniva fatto segno di un'improvvisa azione di fuoco. Benche' gravemente ferito, cercava di reagire con l'arma in dotazione ma, nel disperato tentativo di inseguire il malvivente, si accasciava al suolo. Splendido esempio di giovane vita immolata con grande ardimento e altissimo senso del dovere. Medaglia d'argento Agenti sc. P.S. Ugo Santi e Faliero Camillini, il 1 giugno 1990 in Siena. - Avendo individuato un pericoloso malvivente, dopo animata collutazione riusciva, insieme ad altro collega, ad immobilizzarlo ed a disarmarlo impedendogli di sparare. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e di altissimo senso del dovere. Medaglia di bronzo Vigili urbani Marco Manganelli e Marcello Corbelli, il 1 giugno 1990 in Siena. - Con alto senso del dovere e responsabilita' partecipava, insieme ad altro collega, ad un'operazione di polizia e contribuiva alla cattura di un pericoloso malvivente. Isp. P.S. Claudio Boniello, agente Donatella Cataldo, agente Emanuele Viciani, il 1 giugno 1990 in Siena. - Con alto senso del dovere e responsabilita', nel corso di un'operazione di polizia contribuiva, insieme ad altri colleghi, alla cattura di un pericoloso malvivente. Con decreto del Presidente della Repubblica 19 febbraio 1991, sulla proposta del Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglia d'argento Alla memoria del sergente maggiore degli alpini Giancarlo Gastaldi, il 6 marzo 1990 in Frassino (Cuneo). - Comandante plotone di alpini, si prodigava nell'opera di spegnimento di un incendio di vaste proporzioni. Nel generoso tentativo veniva investito dalle fiamme per il forte vento, immolando cosi' la sua giovane vita. Splendido esempio di grande ardimento e di altissimo senso del dovere spinti fino all'estremo sacrificio. Capo squadra VV.F. Oscar Stella, il 17 marzo 1989 in Ferrara. - Libero dal servizio, non esitava a tuffarsi nelle acque di un canale, in soccorso di una persona precipitatavi a bordo della propria vettura, riuscendo ad estrarla dall'abitacolo ed a salvarla da sicura morte. Splendido esempio di grande coraggio e altissimo senso del dovere. Prof. Costanzo Marinucci, l'11 luglio 1988, in localita' Punta Penna, comune di Vasto (Chieti). - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo non esitava a tuffarsi in acqua, riuscendo a trarre in salvo una donna ed il suo bambino, in procinto di annegare. Successivamente interveniva in soccorso di altri tre giovani bagnanti. Nobile esempio di altruismo e di elette virtu' civiche. Appuntato della Guardia di finanza Bruno Vozzolo e guardia giurata Luigi Scavone, il 3 aprile 1989 in Catania. - Libero dal servizio, non esitava a porsi all'inseguimento di un rapinatore armato e raggiuntolo riusciva, insieme ad altra persona, a disarmarlo e ad immobilizzarlo fino all'arrivo delle forze dell'ordine. Generoso esempio di sprezzo del pericolo e alto senso del dovere. Agente Polstato Giuseppe Cavarretta, il 28 agosto 1989 in Marina di Grosseto (Grosseto). - Libero dal servizio, richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi in mare in soccorso di tre giovani bagnanti, riuscendo a trarli in salvo a riva. Splendido esempio di nobile altruismo e di alto senso del dovere. Finanziere scelto Sergio Atzori, il 27 giugno 1988 in Genova. - Richiamato da invocazioni di aiuto, si poneva prontamente all'inseguimento di alcuni rapinatori, riuscendo a disarmare ed a trarre in arresto uno di essi, identificato poi come noto terrorista. Splendido esempio di non comune ardimento e altissimo senso del dovere. Maurizio Carta, il 23 giugno 1989 in Cagliari. - Con generoso slancio si tuffava in mare, in soccorso di una donna che vi si era gettata a scopo suicida, stringendo a se' la figlioletta. Riusciva cosi' a trarre in salvo la bambina, in procinto di annegare. Splendido esempio di nobile altruismo e di elette virtu' civiche. Capo squadra VV.F. Remo Pierpaoli, il 3 novembre 1989 in Autostrada A/14, Ancona. - Nel generoso tentativo di estrarre dalle fiamme dell'abitacolo il conducente di un autocarro alimentato a gas metano, rimaneva gravemente ferito a seguito di un'improvvisa esplosione. Splendito esempio di non comune coraggio e sprezzo del pericolo. Vigili del fuoco Umberto Rossi, Maurizio Santarossa e Romeo Parodi, il 16 dicembre 1989 in Monte Muzzerone, comune di Portovenere (La Spezia). - Componente l'equipaggio di un elicottero riusciva, insieme ad altri colleghi, nonostante le avverse condizioni atmosferiche, a trarre in salvo un giovane rocciatore che era precipitato nel vuoto, rimanendo sospeso alla corda di ritenuta. Splendido esempio di non comune ardimento e di altissima capacita' professionale. Medaglia di bronzo Carabiniere Francesco Gurioni, il 2 dicembre 1989 in Gonzaga (Mantova). - Libero dal servizio si introduceva, con generoso altruismo, in una abitazione privata invasa dalle fiamme, traendo in salvo una persona anziana e prodigandosi, con mezzi di fortuna, nello spegnimento dell'incendio. Genoroso esempio di alto senso del dovere e responsabilita'. Bruno Castri, il 1 agosto 1989, in Marina Velca di Tarquinia (Viterbo). - Richiamato da invocazioni di aiuto accorreva, nonostante le avverse condizioni meteomarine, in soccorso di un giovane, riuscendo a trarlo in salvo a riva. Si tuffava, poi, di nuovo in acqua, in aiuto di un altro bagnante ma, esausto, doveva desistere dal generoso tentativo. Camillo Zazzara e Carlo Centurione, il 7 agosto 1988 in Pescara. - Nonostante le avverse condizioni meteomarine non esisteva, insieme ad altra persona, a tuffarsi in mare riuscendo, con abilita' e coraggio, a raggiungere un incauto bagnante ed a sostenerlo fino all'arrivo dei soccorsi. Vigile del fuoco Marcello Licchello, il 29 novembre 1989 in Brindisi. - Con tempestivita' e alto senso del dovere, si introduceva in uno scavo per trarre in salvo un operaio che, rimasto incastrato sotto un tubo del gas, rischiava la morte per asfissia. Paolo Vianello, Vanni Scarpa, Raffaele Busetto, Mauro Busetto e Narciso Busetto, il 25 luglio 1989 in Pellestrina (Venezia). - Con coraggio a sprezzo del pericolo, nonostante le avverse condizioni meteomarine, si tuffava in acqua e, insieme ad altri volenterosi, riusciva a raggiungere tre naufraghi ed a trarli in salvo. Tenente dei vigili urbani Salvatore D'Orsi, il 22 novembre 1989 in Palma di Montechiaro (Agrigento). - Con coraggio e determinazione affrontava un uomo che, in preda a raptus omicida, aveva accoltellato un passante e, insieme ad un subalterno, riusciva a disarmarlo ed a renderlo innocuo. Vigile urbano Giuseppe Bellavia, il 22 novembre 1989 in Palma di Montechiaro (Agrigento). - Con coraggio e determinazione affrontava un uomo che, in preda a raptus omicida, aveva accoltellato un passante e, insieme ad un superiore, riusciva a disarmarlo ed a renderlo innocuo. Capo squadra dei vigili del fuoco Oriano Bullo, il 31 dicembre 1988 in Canal Lombardo - Chioggia. - Con grande coraggio non esitava a tuffarsi nelle acque di un canale, riuscendo a trarre in salvo una giovane donna rimasta imprigionata nella propria vettura. Carabiniere Francesco Lamonaca, il 18 giugno 1989 in Milano. - Libero dal servizio, richiamato da invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi nelle acque dell'idroscalo per soccorrere una donna in procinto di annegare. Raggiuntala riusciva, dopo strenui sforzi, a trarla in salvo. Con decreto del Presidente della Repubblica 12 aprile 1991, sulla proposta del Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglia d'oro Alla memoria dell'agente della Polizia di Stato Salvatore D'Addario, il 30 marzo 1991 in Napoli. - Libero dal servizio, richiamato da colpi d'arma da fuoco, interveniva in un conflitto armato tra bande camorristiche rivali. Benche' gravemente ferito, reagiva con la pistola d'ordinanza riuscendo a colpire due dei malviventi in fuga. Consentiva cosi' la loro successiva identificazione e cattura. Mirabile esempio di altissimo senso del dovere e di non comune ardimento, spinti fino all'estremo sacrificio. Medaglia d'argento Alla memoria dell'agente della Polizia di Stato Bernardo Iovino, l'11 febbraio 1989 in S.S. Domitiana, km 36.200 (Caserta). - Componente di una squadra volante, mentre si apprestava, insieme ad altri colleghi, al controllo delle auto in transito, nel tentativo di impedire la collisione tra due vetture, veniva travolto da una di esse, che non aveva rispettato il segnale di stop, e decedeva sul colpo. Nobile esempio di alto senso del dovere e di elette virtu' civiche. Alla memoria dell'assistente della Polizia di Stato Paolo Caianiello, l'11 febbraio 1989 in S.S. Domitiana, km 36.200 (Caserta). - Componente di una squadra volante, mentre si apprestava, insieme ad altri colleghi, al controllo delle auto in transito, nel tentativo di impedire la collisione tra due vetture, veniva travolto da una di esse, che non aveva rispettato il segnale di stop, e decedeva in seguito alle ferite riportate. Nobile esempio di alto senso del dovere e di elette virtu' civiche. Agente della Polizia di Stato Ciro Letizia, l'11 febbraio 1989 in S.S. Domitiana, km 36.200 (Caserta). - Componente di una squadra volante, mentre si apprestava, insieme ad altri colleghi, al controllo delle auto in transito, nel tentativo di impedire la collisione tra due vetture, veniva travolto da una di esse, che non aveva rispettato il segnale di stop, e riportava gravissime lesioni. Nobile esempio di alto senso del dovere e di elette virtu' civiche. Al vice commissario della Polizia di Stato Pietro Troiani, il 29 aprile 1990 in Roma. - Libero dal servizio, non esitava, con grande sprezzo del pericolo, ad introdursi in un appartamento invaso dalle fiamme, riuscendo a portare all'esterno alcuni contenitori di propellente liquido e ad evitare, cosi', piu' gravi conseguenze. Generoso esempio di non comune altruismo e di alto senso del dovere. Al vice sovrintendente della Polizia di Stato Pasquale Bisogni, il 5 dicembre 1989 in Asti. - Con prontezza di riflessi e grande determinazione, riusciva ad afferrare ed a trarre in salvo una donna che, a scopo suicida, si stava gettando dal balcone della propria abitazione. Generoso esempio di altruismo e destrezza nell'adempimento del proprio dovere. All'assistente della Polizia di Stato Vincenzo Costabile e all'agente scelto della Polizia di Stato Giuseppe Mastrorillo, l'11 dicembre 1989 in Torino. - Con pronta determinazione e sprezzo del pericolo non esitava ad introdursi, insieme ad un collega, in uno stabile invaso dalle fiamme e da un intenso fumo, permettendo a numerosi inquilini di porsi in salvo. Nobile esempio di elette virtu' civiche e di operante solidarieta' umana. Medaglia di bronzo All'assistente della Polizia di Stato Antonio D'Amelio e all'agente scelto della Polizia di Stato Giacomo Lo Giudice, l'11 maggio 1990 in Torino. - Con grave rischio personale e non comune dedizione al dovere, si introduceva, insieme ad un collega, in un'abitazione invasa dalle fiamme, riuscendo a trarre in salvo una donna rinvenuta esamine e a compiere i primi tentativi di spegnimento dell'incendio. Con decreto del Presidente della Repubblica 3 maggio 1991, sulla proposta del Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: All'assistente della Polizia di Stato Giovanni Borraccino ed all'agente ausiliario della Polizia di Stato Giordano Coffen sono conferite le medaglie d'argento al valor civile alla memoria con le seguenti motivazioni: In servizio di pattuglia volante, avuta notizia che in un ristorante era in corso una rapina, accorreva prontamente sul posto e con ferma determinazione e sereno sprezzo del pericolo si disponeva, insieme ad un collega, ad affrontare armi in pugno i malviventi venendo fatto segno ad improvvisa azione di fuoco. Benche' gravemente ferito, tentava di reagire esplodendo numerosi colpi di pistola prima di accasciarsi al suolo esamine. Splendido esempio di non comune ardimento ed altissimo senso del dovere. - Padova, 5 aprile 1991. In servizio di pattuglia volante, avuta notizia che in un ristorante era in corso una rapina, accorreva prontamente sul posto e con ferma determinazione e sereno sprezzo del pericolo si disponeva, insieme ad un collega, ad affrontare armi in pugno i malviventi venendo pero' ferito a morte in seguito ad improvvisa azione di fuoco. Splendido esempio di non comune ardimento ed altissimo senso del dovere. - Padova, 5 aprile 1991. Con decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1991, sulla proposta del Ministro dell'interno, sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose a ciascuna riportate: Medaglia d'argento Maresciallo dei carabinieri in congedo Giuseppe Emma, il 20 dicembre 1989 in Catania. - Sottufficiale in congedo, con coraggio e decisione affrontava due malviventi armati che, dopo aver perpetrato una rapina ai danni di una gioielleria, tentavano la fuga. Riusciva, cosi', unitamente ad un collega, ad immobilizzarli ed a trattenerli fino all'arrivo delle Forze dell'Ordine. Splendido esempio di non comune ardimento e di elevate virtu' civiche. Appuntato dei carabinieri in congedo Rocco Clemenza, il 20 dicembre 1989 in Catania. - Appuntato in congedo, con coraggio e decisione affrontava due malviventi armati che, dopo aver perpetrato una rapina ai danni di una gioielleria, tentavano la fuga. Riusciva, cosi', unitamente ad un collega, ad immobilizzarli ed a trattenerli fino all'arrivo delle Forze dell'Ordine. Splendido esempio di non comune ardimento e di elevate virtu' civiche. Appuntato dei carabinieri Cuono Tufano, il 1 settembre 1989 in Canelli (Asti). - Con generoso altruismo, incurante del grave rischio personale, si calava in un pozzo in aiuto di un'anziana donna cadutavi accidentalmente. Raggiunta la malcapitata, ormai allo stremo, la sosteneva fino all'arrivo dei soccorritori, scongiurandone la morte. Brigadiere dei carabinieri Domenico Perfetto, il 23 giugno 1990 in Pomezia (Roma). - Con non comune senso di altruismo e cosciente sprezzo del pericolo, si calava in una cisterna satura di vapori tossici, in aiuto di tre persone in pericolo di vita. Tratta in salvo una di esse, pur gravemente provato, scendeva nuovamente nella cavita' portando in superficie un altro dei malcapitati, finche', colto da malore, veniva a sua volta soccorso dai vigili del fuoco nel frattempo sopraggiunti. Maresciallo ordinario Nicola Pagano, il 6 agosto 1989 in Praia di Furone (Salerno). - Nel corso di un servizio perlustrativo notturno, richiamato dalle invocazioni di aiuto di una giovane caduta in uno strapiombo e rimasta aggrappata ad una roccia, con pronta determinazione si calava nel vuoto con una fune, riuscendo a salvare la malcapitata da sicura morte. Generoso esempio di nobile altruismo e di alto senso del dovere. Vigebrigadiere dei carabinieri Paolo De Simone, il 25 aprile 1989 in Collegno (Torino). - Accorso sul luogo di una forte esplosione che aveva semidistrutto un edificio, con sprezzo del pericolo si addentrava tra le macerie e, anticipando di pochi istanti il crollo del pavimento, traeva in salvo un anziano paraplegico e due donne. Successivamente soccorreva un'altra donna rimasta bloccata dal crollo di una parete. Generosissimo esempio di nobile altruismo e di alto senso del dovere. Medaglia di bronzo Brigadiere dei carabinieri Salvatore Pace, il 29 dicembre 1989 in Castelbuono (Palermo). - In occasione dell'incendio sviluppatosi in un convento, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo si introduceva, insieme ad un vigile urbano, nei locali invasi dal fuoco e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo tre persone anziane che vi erano rimaste imprigionate. Si prodigava, poi, nell'opera di spegnimento delle fiamme. Vigile urbano Vincenzo Fiasconaro, il 29 dicembre 1989 in Castelbuono (Palermo). - In occasione dell'incendio sviluppatosi in un convento, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo si introduceva, insieme ad un sottufficiale dell'Arma dei carabinieri, nei locali invasi dal fuoco e dal fumo, riuscendo a trarre in salvo tre persone anziane che vi erano rimaste imprigionate. Si prodigava, poi, nell'opera di spegnimento delle fiamme. Brigadiere dei carabinieri Pietro Finanza, il 19 dicembre 1989 in Accadia (Foggia). - In occasione dell'incendio divampato in una abitazione si addentrava, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, unitamente a due subalterni, nei locali invasi dalle fiamme e dal fumo, traendo in salvo il proprietario, gia' gravemente ustionato e privo di sensi. Carabiniere Raffaele Pagano, il 19 dicembre 1989 in Accadia (Foggia). - In occasione dell'incendio divampato in una abitazione si addentrava, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, unitamente ad un superiore ed un collega, nei locali invasi dalle fiamme e dal fumo, traendo in salvo il proprietario, gia' gravemente ustionato e privo di sensi. Carabiniere Ciro Zaccaro, il 19 dicembre 1989 in Accadia (Foggia). - In occasione dell'incendio divampato in una abitazione si addentrava, con generoso slancio e cosciente sprezzo del pericolo, unitamente ad un superiore ed un collega, nei locali invasi dalle fiamme e dal fumo, traendo in salvo il proprietario, gia' gravemente ustionato e privo di sensi. Maresciallo maggiore dei carabinieri Mario Falcone, il 13 gennaio 1990 in Sinalunga (Siena). - Accorso prontamente presso uno stabile devastato dall'esplosione di una bombola a gas, con coraggio e sprezzo del pericolo si addentrava tra le macerie, unitamente ad un sottufficiale subalterno, riuscendo a localizzare ed a trarre in salvo il proprietario, sepolto dai detriti e gravemente ferito. Brigadiere dei carabinieri Giovanni Cavallo, il 13 gennaio 1990 in Sinalunga (Siena). - Accorso prontamente presso uno stabile devastato dall'esplosione di una bombola a gas, con coraggio e sprezzo del pericolo si addentrava tra le macerie, unitamente ad un sottufficiale superiore, riuscendo a localizzare ed a trarre in salvo il proprietario, sepolto dai detriti e gravemente ferito. Carabiniere Massimo Maiorana, il 6 gennaio 1990 in Novafeltria (Pesaro). - Libero dal servizio, con grande determinazione e sprezzo del pericolo si introduceva, dopo averne forzata la finestra, in una abitazione satura di gas tossico, portando soccorso a due giovani donne, gia' in stato di incoscienza. Brigadiere Augusto Zaccaria, il 25 giugno 1980 in Torrimpietra (Roma). - Libero dal servizio, coinvolto con il proprio motoveicolo in un grave incidente stradale, con generoso altruismo interveniva benche' contuso, in soccorso di due persone che erano rimaste imprigionate nella loro auto in fiamme, traendole in salvo. Con decreto del Presidente della Repubblica 22 maggio 1991, sulla proposta del Ministro dell'interno sono state conferite le seguenti ricompense al valor civile alle persone sottoindicate in riconoscimento delle azioni coraggiose di seguito a ciascuna riportate: Medaglia d'argento Al maresciallo capo della Guardia di finanza Giampietro De Zolt, il 3 maggio 1990 in Val Biois - Cencenighe Agordino (Belluno). - Libero dal servizio, non esitava a tuffarsi nelle impetuose acque di un torrente per soccorrere un uomo che vi si era gettato a scopo suicida. Raggiuntolo riusciva, dopo notevoli sforzi, a trarlo in salvo. Generoso esempio di grande altruismo e di alto senso del dovere. Medaglia di bronzo Al brigadiere della Guardia di finanza Francesco Reda, il 18 settembre 1989 in Martina Franca (Taranto). - Nel corso di un'operazione anticontrabbando, mentre si apprestava, insieme a due subalterni, all'identificazione degli occupanti di un'autovettura, fatto segno ad improvvisa azione di fuoco da parte di uno di essi, reagiva con prontezza di riflessi e feriva il malvivente con l'arma in dotazione, permettendo cosi' la sua cattura. Al finanziere Salvatore D'Alterio, il 18 settembre 1989 in Martina Franca (Taranto). - Nel corso di un'operazione anticontrabbando, mentre si apprestava, insieme ad un superiore ed un collega, all'identificazione degli occupanti di un'autovettura, fatto segno ad un'improvvisa azione di fuoco da parte di uno di essi, reagiva prontamente con l'arma in dotazione, contribuendo cosi' alla cattura del malvivente. Al finanziere Antonio Di Landa, il 18 settembre 1989 in Martina Franca (Taranto). - Nel corso di un'operazione anticontrabbando, mentre si apprestava, insieme ad un superiore ed un collega, all'identificazione degli occupanti di un'autovettura, fatto segno ad un'improvvisa azione di fuoco da parte di uno di essi, reagiva prontamente con l'arma in dotazione, contribuendo cosi' alla cattura del malvivente. Al finanziere di mare Giuseppe Buscema, il 29 marzo 1990 in Siracusa. - Componente l'equipaggio di una motovedetta, con generoso slancio si tuffava in soccorso di una donna gettatasi in mare a scopo suicida. Raggiuntala riusciva, nonostante l'ostinata resistenza, a trarla in salvo. All'appuntato di mare Guardia di finanza Ignazio Greco, il 26 giugno 1990 in Torre Canne (Brindisi). - Libero dal servizio, udite delle invocazioni di aiuto, non esitava, con generoso slancio, a tuffarsi in soccorso di una ragazza scomparsa tra i flutti. Nonostante le avverse condizioni del mare, riusciva a raggiungere la malcapitata, ormai esanime, ed a trarla in salvo. Brigadiere Guardia di finanza Fabio Mannucci, il 5 agosto 1990 in Roseto degli Abruzzi (Teramo). - Libero dal servizio, udite delle invocazioni di aiuto, non esitava a tuffarsi in mare con generoso slancio, in soccorso di un giovane che si trovava in gravi difficolta'. Raggiuntolo, riusciva a trarlo in salvo a riva. Finanziere di mare Nicola Margarito, il 19 agosto 1989 in Pescara. - Con generoso slancio e pronta determinazione si tuffava in mare, in soccorso di un uomo in procinto di scomparire tra i flutti. Raggiunto lo sventurato, ormai esanime, lo traeva a bordo di un'imbarcazione civile e gli praticava la respirazione artificiale, salvandolo cosi' da sicura morte. Con decreto del Presidente della Repubblica 29 maggio 1991, sulla proposta del Ministro dell'interno, sono state conferite, rispettivamente, all'XI compagnia pompieri di Santiago "Pompa Italia" e al sig. Claudio Cattoni la medaglia di bronzo al valor civile e la medaglia d'oro al valor civile alla memoria con le seguenti motivazioni: Compagnia di vigili del fuoco volontari, italiani e di origine italiana, interveniva nella coraggiosa opera di spegnimento di un incendio scoppiato in un vecchio edificio del centro della citta', offrendo una luminosa testimonianza di nobili tradizioni, di grande solidarieta' e di attaccamento al dovere. - Santiago del Cile 20 dicembre 1990. Vigile del fuoco volontario, si prodigava con coraggioso slancio e consapevole sprezzo del pericolo nell'opera di spegnimento di un incendio scoppiato in un vecchio edificio della citta'. Nel generoso tentativo veniva, pero', mortalmente ferito dalla caduta di un cornicione. Splendido esempio di elette virtu' civiche e di altissimo senso del dovere. - Santiago del Cile 20 dicembre 1990.