Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Strada provinciale (S.P.) ex strada statale (S.S.) 415 «Paullese»: ammodernamento tratto Crema-Spino D'Adda - lotto n. 3 «Nuovo Ponte sul Fiume Adda» - lavori di raddoppio del Ponte sul Fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi. Modifica del soggetto aggiudicatore (CUP G41B03000270002, sostiuisce precedente CUP J91B06000240012). (Delibera n. 8/2019). (19A04410)(GU n.158 del 8-7-2019)
IL COMITATO INTERMINISTERIALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA Vista la legge 27 febbraio 1967, n. 48, recante «Attribuzioni e ordinamento del Ministero del bilancio e della programmazione economica e istituzione del Comitato dei Ministri per la programmazione economica» e visto, in particolare, l'art. 16, concernente l'istituzione e le attribuzioni del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), nonche' le successive disposizioni legislative relative alla composizione dello stesso Comitato; Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400 «Disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri»; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, recante «Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi» e successive modificazioni; Vista la delibera 28 novembre 2018, n. 82, con la quale e' stato modificato il «regolamento interno del Comitato interministeriale per la programmazione economica» di cui alla delibera 30 aprile 2012, n. 62. Visto il decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, concernente il «Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE», e successive modificazioni; Visto il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 9 giugno 2015, n. 194, e successive modificazioni, con il quale e' stata soppressa la struttura tecnica di missione, istituita con decreto dello stesso Ministro 10 febbraio 2003, n. 356, e successive modificazioni, e i compiti di cui agli articoli 3 e 4 del medesimo decreto sono stati trasferiti alle competenti direzioni generali del Ministero, alle quali e' demandata la responsabilita' di assicurare la coerenza tra i contenuti della relazione istruttoria e la relativa documentazione a supporto; Visto il decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, e visti in particolare: 1. l'art. 200, comma 3, che prevede che, in sede di prima individuazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti effettua una ricognizione di tutti gli interventi gia' compresi negli strumenti di pianificazione e programmazione, comunque denominati, vigenti alla data di entrata in vigore del medesimo decreto legislativo, all'esito della quale lo stesso Ministro propone l'elenco degli interventi da inserire nel primo documento pluriennale di pianificazione (DPP) di cui al decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 228, che sostituisce tutti i predetti strumenti; 2. l'art. 201, comma 9, che prevede che, fino all'approvazione del primo DPP, valgono come programmazione degli investimenti in materia di infrastrutture e trasporti gli strumenti di pianificazione e programmazione e i piani, comunque denominati, gia' approvati secondo le procedure vigenti alla data di entrata in vigore dello stesso decreto legislativo o in relazione ai quali sussiste un impegno assunto con i competenti organi dell'Unione europea; 3. l'art. 214, comma 2, lettere d) e f), in base al quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) provvede alle attivita' di supporto a questo Comitato per la vigilanza sulle attivita' di affidamento da parte dei soggetti aggiudicatori e della successiva realizzazione delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese e cura l'istruttoria sui progetti di fattibilita' e definitivi, anche ai fini della loro sottoposizione alla deliberazione di questo Comitato in caso di infrastrutture e insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, proponendo allo stesso le eventuali prescrizioni per l'approvazione del progetto; 4. l'art. 214, comma 11, che prevede che in sede di prima applicazione restano comunque validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodotti e i rapporti giuridici sorti sulla base dell'art. 163 del decreto legislativo n. 163 del 2006; 5. l'art. 216, commi 1, 1-bis e 27, che, fatto salvo quanto previsto nel citato decreto legislativo n. 50 del 2016, stabiliscono rispettivamente che: 5.1. lo stesso si applica alle procedure e ai contratti per i quali i bandi o gli avvisi con cui si indice la procedura di scelta del contraente siano pubblicati successivamente alla data della sua entrata in vigore; 5.2. per gli interventi ricompresi tra le infrastrutture strategiche gia' inseriti negli strumenti di programmazione approvati, e per i quali la procedura di valutazione di impatto ambientale sia gia' stata avviata alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo, i relativi progetti sono approvati secondo la disciplina previgente; 5.3. le procedure per la valutazione d'impatto ambientale delle grandi opere, avviate alla data di entrata in vigore del suddetto decreto legislativo n. 50 del 2016 secondo la disciplina gia' prevista dagli articoli 182, 183, 184 e 185 di cui al decreto legislativo n. 163 del 2006, sono concluse in conformita' alle disposizioni e alle attribuzioni di competenza vigenti all'epoca del predetto avvio e le medesime procedure trovano applicazione anche per le varianti; Considerato che la proposta all'esame, alla luce delle sopracitate disposizioni, e in particolare di quanto previsto all'art. 214, comma 11, e all'art. 216, comma 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, risulta ammissibile all'esame di questo Comitato e ad essa sono applicabili le disposizioni del previgente decreto legislativo n. 163 del 2006; Vista la delibera 21 dicembre 2001, n. 121, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 51 del 2002, Supplemento Ordinario, con la quale questo Comitato, ai sensi dell'allora vigente legge 21 dicembre 2001, n. 443, ha approvato il 1° Programma delle infrastrutture strategiche, che nell'allegato 2 «interventi strategici di preminente interesse nazionale (articolati per regioni e per macrotipologie) include, nell'ambito dei corridoi stradali e autostradali della Regione Lombardia, la «Riqualifica SS 415 Paullese (solo per procedure)»; Vista la delibera 25 luglio 2003, n. 63, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 248 del 2003, con la quale questo Comitato ha formulato, tra l'altro, indicazioni di ordine procedurale riguardo alle attivita' di supporto che il MIT e' chiamato a svolgere ai fini della vigilanza sull'esecuzione degli interventi inclusi nel Programma delle infrastrutture strategiche; Vista la delibera 1° agosto 2014, n. 26, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 3 del 2015 Supplemento Ordinario, con la quale questo Comitato ha espresso parere sull'XI allegato infrastrutture alla nota di aggiornamento del documento di economia e finanza - DEF 2013, che riporta, nella tabella 0 - avanzamento Programma infrastrutture strategiche - l'intervento «S.S. 415 Paullese: Ponte sull'Adda» nell'ambito dei «Corridoio plurimodale padano» l'infrastruttura «Riqualifica S.S. 415 Paullese»; Vista la legge 17 maggio 1999, n. 144, che all'art. 1, comma 5, istituisce presso questo Comitato il «Sistema di monitoraggio degli investimenti pubblici» (MIP), con il compito di fornire tempestivamente informazioni sull'attuazione delle politiche di sviluppo e funzionale all'alimentazione di una banca dati tenuta nell'ambito di questo stesso Comitato; Vista la normativa vigente in materia di Codice unico di progetto - CUP e, in particolare: 1. la delibera 27 dicembre 2002, n. 143 pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 87 del 2003, e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 140 del 2003, nonche' la delibera 29 settembre 2004, n. 24, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 276 del 2004, con le quali questo Comitato ha definito il sistema per l'attribuzione del CUP e ha stabilito che il CUP deve essere riportato su tutti i documenti amministrativi e contabili, cartacei ed informatici, relativi a progetti di investimento pubblico, e deve essere utilizzato nelle banche dati dei vari sistemi informativi, comunque interessati ai suddetti progetti; 2. la legge 16 gennaio 2003, n. 3, recante «Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione» che, all'art. 11, dispone che ogni progetto di investimento pubblico deve essere dotato di un CUP; 3. la legge 13 agosto 2010, n. 136, come modificata dal decreto-legge 12 novembre 2010, n. 187, convertito in legge, con modificazioni, dall'art. 1, comma 1, della legge 17 dicembre 2010, n. 217, che, tra l'altro, definisce le sanzioni applicabili in caso di mancata apposizione del CUP sugli strumenti di pagamento; Visto il decreto legislativo 29 dicembre 2011, n. 229, concernente «Attuazione dell'art. 30, comma 9, lettere e), f) e g), della legge 31 dicembre 2009, n. 196, in materia di procedure di monitoraggio sullo stato di attuazione delle opere pubbliche, di verifica dell'utilizzo dei finanziamenti nei tempi previsti e costituzione del Fondo opere e del Fondo progetti»; Viste le disposizioni in tema di controllo dei flussi finanziari e, in particolare: 1. l'art. 36 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 114, che regolamenta il monitoraggio finanziario dei lavori relativi alle infrastrutture strategiche e insediamenti produttivi di cui agli articoli 161, comma 6-bis e 176, comma 3, lettera e), del citato decreto legislativo n. 163 del 2006, disposizione richiamata all'art. 203, comma 2, del menzionato decreto legislativo n. 50 del 2016; 2. la delibera di questo Comitato 28 gennaio 2015, n. 15, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 155 del 2015, che aggiorna - ai sensi del comma 3 del menzionato art. 36 del decreto-legge n. 90 del 2014 - le modalita' di esercizio del sistema di monitoraggio finanziario di cui alla delibera 5 maggio 2011, n. 45, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 234 del 2011 e la relativa errata corrige pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 281 del 2011; Vista la delibera 6 agosto 2015, n. 62, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 271 del 2015, con la quale questo Comitato ha approvato lo schema di Protocollo di legalita' licenziato nella seduta del 13 aprile 2015 dal Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle grandi opere (CCASGO), costituito con decreto 14 marzo 2003, emanato dal Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro della giustizia e il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti; Visto l'art. 203 del citato decreto legislativo n. 50 del 2016 che, istituendo il Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari - CCASIIP, ha assorbito ed ampliato tutte le competenze del previgente CCASGO; Vista la delibera 29 marzo 2006, n. 113, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 250 del 2006, con la quale questo Comitato ha espresso una valutazione positiva sul progetto preliminare relativo alla «Riqualifica viabilita' ex S.S. 415 Paullese - potenziamento della tratta Peschiera Borromeo-Spino d'Adda. Lotto ponte sull'Adda»; Vista la delibera 9 novembre 2007, n. 121, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 158 del 2008, con la quale questo Comitato ha approvato il progetto preliminare della «Riqualifica viabilita' ex SS 415 Paullese» - potenziamento della tratta da Peschiera Borromeo a Spino d'Adda - lotto Ponte sull'Adda», anche ai fini dell'attestazione della compatibilita' ambientale e dell'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio per le aree interessate; Viste anche le delibere 2 dicembre 2005, n. 149, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 247 del 2006 e 10 agosto 2016, n. 35, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 6 del 2017, con le quali questo Comitato ha - rispettivamente - approvato il progetto definitivo della «Riqualifica viabilita' ex S.S. 415 Paullese - potenziamento della tratta Peschiera Borromeo - Spina d'Adda (escluso ponte sull'Adda)» e riapprovato, ai soli fini della apposizione del vincolo preordinato all'esproprio e della dichiarazione di pubblica utilita' il progetto definitivo del medesimo intervento; Vista la nota 5 marzo 2019, n. 2951, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (MIT) - direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali, con le quali e' stata chiesta l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato dell'argomento «S.P. ex S.S. n. 415 Paullese - ammodernamento tratto Crema-Spino d'Adda - lotto n. 3 «Nuovo ponte sul fiume Adda» - lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi (da ora in avanti anche piu' semplicemente «nuovo ponte sul fiume Adda»). Modifica del soggetto aggiudicatore» ed e' stata trasmessa la documentazione istruttoria; Considerato che con nota della Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica (DIPE) 13 marzo 2019, n. 1518, l'intervento e' stato inizialmente inserito nell'ordine del giorno della seduta preparatoria e che con successiva nota DIPE 14 marzo 2019, n. 1542, su richiesta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l'argomento e' stato espunto dall'ordine del giorno della seduta preparatoria per ulteriori approfondimenti; Vista la nota 18 marzo 2019, n. 11332, con la quale il Capo di Gabinetto del MIT ha formalmente richiesto l'iscrizione dell'argomento «nuovo ponte sul fiume Adda» all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato, ritrasmettendo la documentazione istruttoria; Considerato che nel corso della riunione preparatoria del 20 marzo 2019 la proposta e' stata presentata fuori dell'ordine del giorno, in quanto alla data del 18 marzo 2019 era stato gia' diramato l'ordine del giorno definitivo; Considerato peraltro che nella medesima seduta e' stato deciso che la proposta di modifica del soggetto aggiudicatore avrebbe dovuto essere presentata in data successiva, congiuntamente con la proposta di approvazione del progetto definitivo dell'intervento, qualora il Ministero dell'ambiente, della tutela del territorio e del mare (MATTM) avesse acconsentito ad iniziare l'iter di verifica dell'ottemperanza ambientale da parte della commissione VIA/VAS pur in assenza del pagamento del contributo previsto da parte del nuovo soggetto aggiudicatore (Provincia di Cremona invece della Citta' metropolitana di Milano), in quanto tale nuovo soggetto aggiudicatore, non essendo stato ancora formalizzato con una apposita delibera CIPE, non avrebbe avuto titolo ad effettuare tale pagamento in assenza di una simile formalizzazione; Vista la nota 26 marzo 2019, n. 3764, con la quale il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti - direzione generale per le strade e le autostrade e per la vigilanza e la sicurezza nelle infrastrutture stradali ha chiesto di rivalutare la possibilita' di inserimento all'ordine del giorno della prima seduta utile del Comitato della sola modifica del soggetto aggiudicatore dell'intervento, in considerazione dell'impossibilita' di procedere con la contestuale proposta di modifica del soggetto aggiudicatore e di approvazione del progetto definitivo dell'intervento, per mancato accordo con il MATTM (sulla possibilita' di procedere alla verifica di ottemperanza in mancanza del pagamento richiesto) oltre ad ulteriori difficolta' legate alla possibilita' di effettuare le pubblicazioni necessarie ai fini espropriativi (da parte del nuovo soggetto aggiudicatore ancora non formalizzato), della necessita' di scongiurare il blocco della procedura di approvazione del progetto definitivo e dell'obbligo di porre a carico del nuovo soggetto aggiudicatore sia il pagamento di quanto richiesto dal MATTM che le pubblicazioni ai fini espropriativi; Vista la nota 26 marzo 2019, n. 1754, con la quale la Presidenza del Consiglio dei ministri - DIPE fornisce chiarimenti sulla procedura di inserimento all'ordine del giorno della seduta di questo Comitato; Vista la nota 1° aprile 2019, n. 13634, con la quale il Capo di Gabinetto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha chiesto nuovamente l'iscrizione all'ordine del giorno della prima seduta utile di questo Comitato della modifica del soggetto aggiudicatore dell'intervento S.P. ex S.S. 415 Paullese - ammodernamento del tratto Crema-Spino d'Adda - lotto n. 3 «Nuovo ponte sul fiume Adda» - lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi; Vista la nota 4 aprile 2019, n. A1.2019.0086656, con la quale il Presidente della Regione Lombardia esprime il consenso in merito all'argomento «Strada Paullese. Ponte sul fiume Adda. Cambio del soggetto aggiudicatore dalla Citta' metropolitana di Milano alla Provincia di Cremona»; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare, sotto l'aspetto tecnico-procedurale, che: 1. il 15 ottobre 1997, la Regione Lombardia, la Provincia di Milano, la Provincia di Lodi, la Provincia di Cremona, l'ente nazionale per le strade Anas e i comuni della «Paullese» hanno sottoscritto un Protocollo di intesa per i lavori di adeguamento della S.S. 415 Paullese; 2. l'opera risulta inserita nell'Accordo di programma quadro per la «riqualificazione e potenziamento del sistema autostradale e della grande viabilita' della Regione Lombardia» sottoscritto in data 3 aprile 2000 tra il Ministero dei lavori pubblici, il Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica, la Regione Lombardia, l'ANAS e le Province di Milano, Brescia, Cremona, Mantova e Pavia; 3. la stessa opera risulta, altresi', inserita nel Piano straordinario per lo sviluppo delle infrastrutture, allegato al documento di programmazione economico-finanziaria regionale approvato con delibera del Consiglio regionale 22 ottobre 2002, n. 620; 4. l'intervento relativo all'attraversamento del fiume Adda risulta incluso nel piu' generale progetto di riqualificazione della S.S. 415 «Paullese» articolato nella tratta milanese (inclusa nel PIS) da Peschiera Borromeo al Ponte sul fiume Adda (compreso) e suddivisa in 3 lotti (lotto 1 Peschiera Borromeo-S.P. 39 Cerca, lotto 2 S.P. 39 Cerca-Spino d'Adda, lotto 3 Ponte sull'Adda) e nella tratta cremonese (non inclusa nel PIS) da Spino d'Adda a Crema e suddivisa in 2 lotti (lotto 1 Dovera-Crema, lotto 2 Spino d'Adda-Dovera); 5. con la delibera n. 121 del 2007 questo Comitato ha approvato il progetto preliminare della «Riqualifica viabilita' ex S.S. 415 «Paullese» - Potenziamento della tratta da Peschiera Borromeo a Spino d'Adda - lotto 3 Ponte sul fiume Adda», progetto che prevedeva la realizzazione di una nuova carreggiata sull'attuale ponte stradale, su cui si svolgeva allora il traffico con una corsia per senso di marcia, e la costruzione di un nuovo ponte per l'altra carreggiata, in affiancamento al ponte esistente, in modo che, ad opera ultimata, uno dei due flussi di marcia potesse essere spostato sulla nuova struttura; 6. il 15 novembre 2011 e' stato sottoscritto tra la Regione Lombardia, le Province di Milano, di Lodi e di Cremona e i comuni interessati (Pantigliate, Paullo, Zelo Buon Persico, Spino d'Adda) il Protocollo di intesa per il «completamento dei lavori di potenziamento della S.P. ex S.S. 415 Paullese; 7. in particolare nel suddetto protocollo di intesa e' stata data priorita' esecutiva al lotto funzionale 1° stralcio del lotto 2 della tratta milanese «S.P.39 Cerca-rotatoria Zelo Buon Persico» e al lotto funzionale 2 della tratta cremonese «Dovera-Spino d'Adda», mentre sono stati rinviati ad uno specifico successivo atto gli impegni reciproci sulla tratta milanese, lotto 3, «nuovo ponte sul fiume Adda», e lotto 2, 2° stralcio, «Zelo Buon Persico-Spino d'Adda»; 8. l'8 ottobre 2014 e' stato firmato dai medesimi soggetti il primo atto aggiuntivo al Protocollo di intesa del 15 novembre 2011 con il quale la Provincia di Cremona si e' impegnata ad effettuare la progettazione definitiva ed esecutiva e a svolgere le funzioni di stazione appaltante dell'intervento del «Ponte sull'Adda» sostituendosi alla ex Provincia di Milano cui e' subentrata per legge la Citta' metropolitana di Milano), intervento comprensivo della costruzione di un nuovo ponte metallico a due corsie, delle opere di manutenzione e consolidamento necessari al ponte in calcestruzzo armato esistente di nord, degli interventi di consolidamento e manutenzione alle strutture di elevazione del ponte storico di Bisnate, in ottemperanza alle prescrizioni della delibera n. 121 del 2007, e dei raccordi viabilistici in Provincia di Cremona e in Provincia di Lodi; 9. il 18 giugno 2015 la Regione Lombardia ha comunicato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti l'avvenuta sottoscrizione del citato primo atto aggiuntivo dell'8 ottobre 2014 al Protocollo di intesa del 15 novembre 2011; 10. il 27 maggio 2016 la Provincia di Cremona ha ultimato il progetto definitivo del «nuovo ponte sul fiume Adda»; 11. il 3 giugno 2016 la Provincia di Cremona ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo del «nuovo ponte sul fiume Adda»; 12. il 4 ottobre 2017 il Sindaco della Citta' Metropolitana di Milano ha approvato in linea tecnica il progetto definitivo redatto dalla Provincia di Cremona relativo al lotto «Ponte sull'Adda»; 13. il 25 ottobre 2017 la Provincia di Cremona ha trasmesso il progetto definitivo al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e alla altre amministrazioni interessate ai fini della istruttoria per l'approvazione da parte di questo Comitato; 14. il 29 maggio 2018 il Comitato tecnico amministrativo del Provveditorato interregionale per le opere pubbliche (PIOP) per la Lombardia e l'Emilia Romagna ha espresso parere favorevole con prescrizioni e raccomandazioni sul progetto definitivo del «nuovo ponte sul fiume Adda»; 15. il 7 febbraio 2019 la Citta' metropolitana di Milano e la Provincia di Cremona hanno chiesto al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il cambio di soggetto aggiudicatore per l'intervento in esame, previa rinuncia da parte della Citta' metropolitana di Milano a svolgere la funzione di soggetto aggiudicatore senza alcuna pretesa; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare, sotto l'aspetto attuativo, che: 1. il soggetto aggiudicatore e' attualmente la Citta' metropolitana di Milano (subentrata ai sensi dell'art. 1, comma 16, della legge 7 aprile 2014, n. 56, recante «disposizioni sulle citta' metropolitane, sulle province, sulle unioni e sulle fusioni di comuni», alla Provincia di Milano); 2. il cronoprogramma dell'intervento prevede: 2.1. sei mesi circa, da gennaio 2019 a giugno 2019, per procedure autorizzative ed espropriative; 2.2. nove mesi circa, da luglio 2019 a marzo 2020, per progettazione esecutiva e validazione; 2.3. nove mesi circa, da gennaio 2020 a settembre 2020, per gara d'appalto per i lavori; 2.4. venti mesi circa, da ottobre 2020 a maggio 2022, per esecuzione dei lavori; 2.5. sei mesi circa, da giugno 2022 a novembre 2022, per collaudo dei lavori; Preso atto delle risultanze dell'istruttoria svolta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ed in particolare, sotto l'aspetto finanziario, che: 1. il limite di spesa del progetto preliminare fissato con la delibera n. 121 del 2007 e' di 5.130.000 euro; 2. il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti riferisce ora di un costo aggiornato di 18.000.000 di euro, desumibile dalla documentazione economica allegata al progetto definitivo a cura della Provincia di Cremona; 3. l'incremento del costo, come riferito sinteticamente dalla Provincia di Cremona con nota 21 marzo 2019, n. 21239, sarebbe dovuto alle seguenti cause: 3.1. aumento fisiologico dei prezzi di mercato nel periodo compreso tra la delibera n. 121 del 2007 (novembre 2007) e l'ultimazione del progetto definitivo redatto dalla Provincia di Cremona (maggio 2016); 3.2. ampliamento del perimetro dell'intervento rispetto al progetto preliminare approvato con la citata delibera n. 121 del 2007 e originariamente relativo al solo ponte sul fiume Adda per una lunghezza di 240 m circa, e esteso con il progetto definitivo con: 3.2.1. la realizzazione dei raccordi stradali di collegamento lato Spino d'Adda (CR) e lato Zelo Buon Persico (LO), per una lunghezza complessiva dei raccordi di 1.410 m circa; 3.2.2. gli interventi di consolidamento e manutenzione alle fondazioni e alle strutture di elevazione del ponte storico di Bisnate che, ad opera ultimata, dovrebbe essere utilizzato come percorso per le utenze vulnerabili (pedoni e ciclisti), per i mezzi deputati alla manutenzione ed eventualmente per alcuni mezzi agricoli. 4. la copertura finanziaria dell'intervento e' assicurata dalla Regione Lombardia, come confermato dalla stessa Regione con la nota 21 marzo 2019, n. 3670, a carico del «Programma degli interventi prioritari sulla rete viaria di interesse regionale - aggiornamento anno 2018», approvato con delibera di Giunta regionale (DGR) 17 dicembre 2018 n. XI/1052; Considerato che nella citata delibera 121 del 2007 all'intervento risultava attribuito il CUP J91B06000240012; Considerato che il suddetto CUP riguarda il progetto «S.P. ex S.S. 415 Paullese - Nuovo ponte sull'Adda. Riqualifica viabilita' ex S.S. 415», e' stato generato nel dicembre del 2006, e' intestato all'Amministrazione provinciale di Milano (ora Citta' metropolitana di Milano) e che il codice risultava, al momento della acquisizione della proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, impropriamente «chiuso» dal 18 novembre 2014; Considerato che il sistema CUP per l'intervento in esame restituisce anche il codice G41B03000270002, generato nel giugno del 2015, che riguarda il progetto «S.P. CR ex S.S. 415 Paullese - Raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi», intestato all'Amministrazione provinciale di Cremona, con stato «attivo»; Considerato che la contemporanea presenza nel sistema CUP di due codici riferibili sostanzialmente allo stesso intervento costituisce motivo di possibili anomalie nella registrazione de flussi finanziari e nella documentazione amministrativa riguardante l'intervento in esame; Preso atto che la struttura di supporto CUP, operante presso il DIPE, ha provveduto a sostituire il codice CUP J91B06000240012 con il codice G41B03000270002, eliminando le possibili ambiguita' e ricostituendo una corrispondenza univoca tra l'intervento in esame e il codice CUP che lo individua; Preso atto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con la citata ultima nota del 2 aprile 2019 ha chiesto l'esame e il parere di questo Comitato sulla modifica del soggetto aggiudicatore dell'intervento «nuovo ponte sul fiume Adda» riservandosi di sottoporre successivamente il progetto definitivo dell'intervento per l'approvazione da parte di questo Comitato; Considerato che la modifica del soggetto aggiudicatore e' stata concordata dalle amministrazioni coinvolte con il primo atto aggiuntivo dell'8 ottobre 2014 al Protocollo di intesa del 15 novembre 2011; Considerato che sulla base di detto atto aggiuntivo la Provincia di Cremona si e' fatta carico della progettazione definitiva dell'intervento pur in mancanza di una specifica autorizzazione da parte di questo Comitato; Considerato che il progetto definitivo ha registrato un incremento di costo da 5.130.000 euro del progetto preliminare agli attuali 18.000.000 di euro del progetto definitivo; Considerato che in questa fase non e' richiesta l'approvazione di questo Comitato del progetto definitivo, dovendosi prima formalizzare la procedura del cambio del soggetto aggiudicatore (Provincia di Cremona); Considerato pertanto che la presente delibera e' essenziale per superare gli ostacoli amministrativi e procedurali dovuti alla necessita' di approvare il cambio del soggetto aggiudicatore, senza il quale non sarebbe possibile chiedere da parte della Provincia di Cremona la verifica di ottemperanza sull'opera, propedeutica all'approvazione da parte di questo Comitato del progetto definitivo in questione, e versare, conseguentemente, il contributo alla Commissione VIA/VAS del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare; Considerato che il vincolo preordinato all'esproprio apposto con la delibera n. 121 del 2007 e' scaduto il 21 giugno 2015; Ritenuto quindi che in occasione della sottoposizione a questo Comitato del progetto definitivo dell'intervento il Ministero delle infrastrutture debba richiedere la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio apposto con la delibera n. 121 del 2007 per le parti del progetto invariate rispetto al progetto preliminare approvato con la medesima delibera, ai fini della relativa motivata deliberazione di questo Comitato; Su proposta del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dal Sottosegretario alle infrastrutture e ai trasporti; Delibera: Le disposizioni del seguente punto 1 sono adottate ai sensi e per gli effetti del combinato disposto degli articoli 214, comma 11, e 216, commi 1, 1-bis e 27, del decreto legislativo n. 50 del 2016, e del decreto legislativo n. 163 del 2006 e successive modificazioni, da cui deriva la sostanziale applicabilita' di tale previgente disciplina a tutte le procedure, anche autorizzative, avviate prima del 19 aprile 2016. 1. E' autorizzata la modifica del soggetto aggiudicatore dalla Citta' metropolitana di Milano alla Provincia di Cremona per l'intervento «S.P. ex S.S. 415 Paullese - Nuovo ponte sul fiume Adda - Lavori di raddoppio del ponte sul fiume Adda e dei relativi raccordi in Provincia di Cremona e di Lodi». 2. In occasione della sottoposizione a questo Comitato del progetto definitivo dell'intervento il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra' precisare che il progetto da approvare ha un perimetro diverso dal progetto preliminare approvato con la delibera n. 121 del 2007 e proporre un'approvazione ai sensi dell'art. 166 delle decreto legislativo n. 163 del 2006 per le parti del progetto invariate rispetto al progetto preliminare e ai sensi dell'art. 167, comma 5, del medesimo decreto legislativo n. 163 del 2006 per le parti del progetto di nuova introduzione o variate rispetto al progetto preliminare. 3. Nella medesima occasione, in merito al vincolo preordinato all'esproprio, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti dovra': 3.1. richiedere la reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio apposti con la delibera n. 121 del 2007 per le parti del progetto invariate rispetto al progetto preliminare approvato con la medesima delibera, ai fini della relativa motivata deliberazione di questo Comitato; 3.2. chiedere l'apposizione del vincolo preordinato all'esproprio sulle aree del progetto di nuova introduzione o variate rispetto al progetto preliminare; 4. Riferire analiticamente le cause dell'incremento del costo dell'intervento da 5.130.000 euro a 18.000.000 di euro, ponendo a confronto i quadri economi del progetto preliminare e del progetto definitivo; 5. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti provvedera' ad assicurare, per conto di questo Comitato, la conservazione dei documenti relativi al progetto; 6. Il CUP G41B03000270002, assegnato all'intervento, sostituisce il codice CUP J91B06000240012, in precedenza assegnato all'opera e riportato nella delibera n. 121 del 2007, e dovra' essere evidenziato in tutta la documentazione riguardante l'intervento stesso. Roma, 4 aprile 2019 Il Presidente: Conte Il segretario: Giorgetti Registrato alla Corte dei conti il 19 giugno 2019 Ufficio di controllo sugli atti del Ministero dell'economia e delle finanze. n. 1-909