UNIVERSITA' DI UDINE POLICLINICO UNIVERSITARIO

DECRETO RETTORALE 26 novembre 1996 

  Modificazioni     al     regolamento     didattico      provvisorio
dell'Universita'.
(GU n.294 del 16-12-1996)

                             IL RETTORE
  Visto lo statuto di autonomia dell'Universita' degli studi di Udine
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 10 febbraio 1994, n. 33;
  Visto il regolamento didattico provvisorio  dell'Universita'  degli
studi di Udine, approvato con decreto del Presidente della Repubblica
11 luglio 1979, n. 298, e successive modificazioni;
  Visto   il  testo  unico  delle  leggi  sull'istruzione  superiore,
approvato con regio decreto 31 agosto  1933,  n.  1592  e  successive
modificazioni ed integrazioni;
  Visto il regio decreto 20 giugno 1935, n. 1071, convertito in legge
2 gennaio 1936, n. 78;
  Visto  il  regio  decreto  30 settembre 1938, n. 1652, e successive
modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 11 aprile 1953, n. 312;
  Visto il decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980, n.
382 e successive modificazioni ed integrazioni;
  Vista la legge 9 maggio 1989, n. 168;
  Vista la legge 19 novembre 1990, n. 341;
  Visto il decreto ministeriale del 30 ottobre 1995, pubblicato nella
Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 1996, n. 14, con il quale e'  stata
approvata la nuova tabella didattica XII, relativa al corso di laurea
in "Lettere";
  Visto  il  decreto  del Presidente della Repubblica del 30 dicembre
1995, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 29  febbraio  1996,  n.
50,   con   il   quale  e'  stato  approvato  il  piano  di  sviluppo
dell'Universita' per il triennio 1994-1996;
  Viste le proposte di modifica del regolamento didattico provvisorio
di Ateneo  formulate  dalle  autorita'  accademiche  dell'Universita'
degli studi di Udine rispettivamente in data:
   consiglio di facolta' di lettere e filosofia del 18 aprile 1996;
   senato accademico del 20 maggio 1996;
   consiglio di amministrazione del 29 maggio 1996;
  Visto  il parere favorevole del comitato regionale di coordinamento
del 3 marzo 1994;
  Visto il parere favorevole del  consiglio  universitario  nazionale
del 10 ottobre 1996;
                              Decreta:
  Il  regolamento  didattico provvisorio dell'Universita' degli studi
di Udine (decreto del Presidente della Repubblica 11 giugno 1979,  n.
298) e' modificato come segue:
                           Articolo unico
  L'art.  1, punto 5), relativo alla facolta' di lettere e filosofia,
viene soppresso e cosi' sostituito:
  5) facolta' di lettere e filosofia:
    a) corso di laurea in conservazione  dei  beni  culturali  con  i
seguenti   indirizzi:   archivistici   e   librari;   architettonici,
archeologici e dell'ambiente; mobili ed artistici; beni musicali;
    b) corso di laurea in lettere;
    c)  corso  di  diploma  universitario  in  operatore   dei   beni
culturali;
    d) scuola di specializzazione in storia dell'arte.
  Dopo  l'art.  43-ter  relativo  alla  scuola di specializzazione in
storia  dell'arte  e'  inserito  l'art.  44  con  scorrimento   della
numerazione degli articoli successivi.
                              TITOLO VI
                     CORSO DI LAUREA IN LETTERE
  Art. 44 (Istituzione, afferenza e accesso). - 1. Presso la facolta'
di  lettere  e  filosofia  dell'Universita'  degli  studi di Udine e'
istituito il corso di laurea in lettere.
  2. Il corso di laurea in lettere afferisce alla facolta' di lettere
e filosofia. La facolta' conferisce il  seguente  titolo  di  studio:
laurea in lettere.
  3.  L'accesso  al  corso  di laurea e' regolato in conformita' alle
vigenti disposizioni di legge.
  Art. 45 (Finalita' del corso di laurea). - 1. Il corso di laurea in
lettere ha lo scopo  di  fornire  le  conoscenze  scientifiche  e  le
capacita'  critiche necessarie cosi' per ogni attivita' professionale
che richieda attitudini e competenze di ambito letterario,  come  per
la   ricerca   scientifica   in   ciascuna  delle  aree  disciplinari
caratterizzanti di cui all'art. 46, con particolare riferimento  agli
studi  letterari  e  umanistici  propri  della  tradizione  culturale
italiana ed europea.
  Art.  46   (Aree   disciplinari   caratterizzanti).   -   1.   Sono
caratterizzanti  del  corso  di  laurea  in  lettere le seguenti aree
disciplinari:
   1) area delle scienze letterarie;
   2) area delle scienze filologiche;
   3) area delle scienze glottologiche e linguistiche;
   4) area delle scienze storiche;
   5) area delle scienze archeologiche;
   6) area delle scienze storico-artistiche;
   7) area delle scienze antropologiche e geografiche;
   8) area delle scienze musicologiche e dello spettacolo;
   9) area delle scienze filosofiche e pedagogiche.
  2. Altre aree disciplinari caratterizzanti possono essere  indicate
dai  singoli  corsi  di  laurea,  in  relazione  con i loro peculiari
interessi culturali, didattici, scientifici.
  3. Ai fini della formazione dei percorsi didattici, di cui all'art.
51, comma 3, i settori scientifico-disciplinari, come determinati dal
decreto del Presidente della  Repubblica  12  aprile  1994  (Gazzetta
Ufficiale  8  agosto  1994,  n.  184;  supplemento ordinario n. 112),
vengono  collocati  dal  corso  di  laurea  nelle  aree  disciplinari
caratterizzanti. Ogni settore scientifico-disciplinare puo' far parte
di una sola area disciplinare caratterizzante.
  Art. 47 (Durata e articolazione del corso di laurea). - 1. Il corso
di  laurea in lettere dura 4 anni e comprende da un minimo di 21 a un
massimo di 23 annualita' di insegnamento.
  2. Il corso di laurea e' articolato in due indirizzi:
    a) classico;
    b) moderno.
  Art. 48 (Organizzazione degli studi). - 1. Il consiglio di corso di
laurea puo' stabilire la distribuzione delle discipline sui 4 anni di
durata del corso; determina inoltre le eventuali propedeuticita' e le
modalita' delle prove scritte previste dal curricolo didattico  (art.
51),  come  di ogni altro accertamento del profitto, che sia ritenuto
opportuno.
  2.  Dopo  aver  superato  tutte  le prove di esame delle discipline
incluse nel piano di  studio,  lo  studente  puo'  essere  ammesso  a
sostenere  l'esame  di laurea, il quale consiste nella discussione di
una dissertazione scritta su  argomento  coerente  con  il  piano  di
studio seguito.
  Art.  49  (Affinita'  e riconoscimenti). - 1. Il corso di laurea in
lettere e' affine ai corsi di laurea e  ai  corsi  di  diploma  delle
facolta'  di  lettere  e  filosofia,  magistero, lingue e letterature
straniere, conservazione dei beni culturali, nonche' della istituenda
facolta' di scienze della formazione.
  2. Per il riconoscimento di prove d'esame  sostenute  in  curricoli
didattici  diversi  da  quello  del  corso  di  laurea  in lettere, i
consigli degli organi competenti valutano l'utilita' delle discipline
oggetto di tali prove nel contesto culturale  proprio  del  corso  di
laurea  in  lettere,  determinando  altresi' l'anno di corso a cui lo
studente che ha chiesto il riconoscimento viene iscritto.
  Art. 50 (Manifesto  degli  studi).  -  1.  Con  apposite  norme  da
inserire  nel  manifesto annuale degli studi il consiglio di facolta'
provvede a disciplinare, per quanto di loro interesse,  il  complesso
delle  materie  indicate  dall'art.  11,  comma  2,  della  legge  n.
341/1990. Indica inoltre le discipline  da  inserire  necessariamente
nel piano di studio, ai fini della partecipazione alle diverse classi
di concorso per l'insegnamento nella scuola secondaria.
  Art. 51 (Curricolo didattico). - 1. Sono insegnamenti istituzionali
comuni:
   1) letteratura italiana (L12A)*;
   2) letteratura latina (L07A)**;
   3)  una  disciplina  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  L09A  -
glottologia e linguistica; L11A - linguistica italiana;
   4) una disciplina a scelta fra quelle dei settori L16A - lingua  e
letteratura  francese;  L17A  - lingua e letteratura spagnola; L18A -
lingua e letteratura inglese; L19A - lingua  e  letteratura  tedesca;
L21B - lingue e letterature slavo-orientali;
   5)  una  disciplina  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  M06A  -
geografia; M06B - geografia economico-politica.
  2. Sono insegnamenti istituzionali di indirizzo:
A. Indirizzo classico:
   6-7) due discipline  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  L06C  -
letteratura  greca;  L06D  -  civilta'  bizantina; L07B - letteratura
latina medievale e umanistica; L08A  -  filologia  classica;  L08B  -
letteratura cristiana antica; L12E - letteratura dell'eta' medievale,
umanistica  e  rinascimentale.  Fra  le  due  discipline  e' compresa
necessariamente la letteratura greca***;
   8) storia greca (L02A);
   9) storia romana (L02B);
   10) una  disciplina  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  L03B  -
archeologia   classica;   L03C   -   archeologia  cristiana;  L03D  -
archeologia medievale; L04X - topografia antica;
   11) una  disciplina  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  M07A  -
filosofia teoretica; M07C - filosofia morale; M07D - estetica; M07E -
filosofia  del  linguaggio;  M08A  -  storia  della filosofia; M08B -
storia  della  filosofia  antica;  M08C  -  storia  della   filosofia
medievale; M08D - storia della filosofia arabo-islamica.
B. Indirizzo moderno:
   6-7)  due  discipline  a  scelta  fra  quelle  dei  settori L07B -
letteratura latina medievale e umanistica; L10A - filologia  romanza;
L11B  -  filologia  italiana;  L12D  -  letterature comparate; L12E -
letteratura dell'eta' medievale, umanistica e rinascimentale. Fra  le
due discipline e' compresa necessariamente la filologia romanza;
   8-9)  due discipline a scelta fra quelle dei settori M01X - storia
medievale; M02A - storia moderna; M04X - storia contemporanea. Fra le
due discipline  e'  compresa  necessariamente  la  storia  medievale,
oppure la storia moderna, oppure la storia contemporanea;
   10)  una  disciplina  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  L03D -
archeologia medievale; L25A -  storia  dell'arte  medievale;  L25B  -
storia dell'arte moderna; L25C - storia dell'arte contemporanea;
   11)  una  disciplina  a  scelta  fra  quelle  dei  settori  M07A -
filosofia teoretica; M07C - filosofia morale; M07D estetica;  M07E  -
filosofia  del  linguaggio;  M08A  -  storia  della filosofia; M08C -
storia della filosofia  medievale;  M08D  -  storia  della  filosofia
arabo-islamica.
  3. Insegnamenti opzionali: le rimanenti annualita' (da un minimo di
10 a un massimo di 12) sono da utilizzare in rapporto con l'indirizzo
scelto  dallo  studente e in funzione dei percorsi didattici definiti
da ciascun corso di laurea, anche per le  opportune  biennalizzazioni
e/o triennalizzazioni di insegnamenti; due di tali annualita' possono
essere scelte liberamente dallo studente.
  Fra  le discipline scelte sono necessariamente rappresentate almeno
3 delle aree disciplinari di cui all'art. 46, comma 1. La  scelta  e'
effettuata,  comunque, in modo da garantire l'organicita' culturale e
l'efficacia professionale di ogni singolo piano di studio.
  4. Per  essere  ammesso  all'esame  di  laurea,  lo  studente  deve
dimostrare   di  avere  adeguata  conoscenza  di  almeno  due  lingue
straniere. Le relative prove di idoneita', da  collocare,  di  norma,
non  prima  del terzo anno, si svolgono secondo le modalita' definite
dal corso di laurea.
   * L'esame orale e' integrato da una prova scritta.
   ** L'esame orale e' integrato da una prova scritta  di  conoscenza
linguistica.  Tale  prova  e' obbligatoria per l'indirizzo classico e
consigliata per l'indirizzo moderno.
   *** L'esame orale puo' essere integrato da forme  di  accertamento
scritto di conoscenza linguistica.
  Art.  52  (Norme  transitorie).  -  1.  Una  volta  che il presente
ordinamento sia recepito dalla facolta', gli studenti  gia'  iscritti
potranno  completare  gli  studi  secondo  il  curricolo previsto dal
precedente ordinamento.
  2.  La  facolta'  e'  tenuta  a  stabilire  le  modalita'  per   il
riconoscimento  degli  esami  sostenuti  dagli  studenti iscritti che
optino  per  il  nuovo  ordinamento.  Tale  opzione   potra'   essere
esercitata entro quattro anni dalla data di immatricolazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
   Udine, 26 novembre 1996
                                               Il rettore: STRASSOLDO