Modificazioni allo statuto dell'Universita' relativamente al corso di laurea in medicina e chirurgia.(GU n.282 del 3-12-1997)
IL RETTORE Visto il testo unico delle leggi sull'istruzione superiore, approvato con regio decreto 31 agosto 1933 n. 1592; Visto lo statuto dell'Universita' degli studi di Roma "Tor Vergata" approvato con decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 1980 n. 21137 e successive modificazioni; Vista la tabella XVIII allegata al decreto ministeriale 10 luglio 1996 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 255 del 30 ottobre 1996) recante modificazioni all'ordinamento didattico universitario relativamente al corso di laurea in medicina e chirurgia; Vista la proposta di modifica dello statuto formulata dalle autorita' accademiche di questa universita'; Decreta: L'art. 53 dello statuto, cosi' come definito dal decreto rettorale 10 giugno 1991, e riconfermato con modifiche dal decreto rettorale 21 marzo 1997 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - serie generale - n. 146 del 25 giugno 1997), viene ulteriormente riconfermato, per quanto concerne l'ordinamento didattico del corso di laurea in medicina e chirurgia, con efficacia nei confronti degli studenti immatricolati fino all'anno accademico 1996-97 ed iscritti nell'anno accademico 1997-98 ad anni di corso successivi al primo. A decorrere dall'anno accademico 1997-98, e con efficacia per i soli studenti iscritti in tale anno accademico al primo anno di corso (anche in qualita' di studenti ripetenti), l'ordinamento didattico viene modificato nel modo seguente, in applicazione del combinato disposto del D.M.U.R.S.T. 10 luglio 1996 e dell'art. 2 del D.I. San. e U.R.S.T. 21 febbraio 1997 (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica - serie generale - n. 74 del 29 marzo 1997): "Tabella XVIII Corso di laurea in medicina e chirurgia 1. Finalita', norme generali e di programmazione. 1.1. Titolo e norme di ammissione; riconoscimento degli studi compiuti. Si e' ammessi al corso di laurea in medicina e chirurgia se si e' in possesso di licenza di scuola media superiore (maturita' quinquennale) o titolo estero equipollente. Le norme di ammissione, di pertinenza di ciascun ateneo, devono essere adeguate alla necessita' di fornire agli studenti standards formativi conformi alle normative e raccomandazioni dell'Advisory Committee on Medical Training dell'Unione europea ed alle eventuali disposizioni integrative nazionali. Il consiglio di corso di laurea (CCL) ed il consiglio di facolta' (CdF), per le rispettive competenze, possono riconoscere come utili nel corso di laurea adeguati studi di livello universitario, seguiti presso universita' o istituti di istruzione universitaria riconosciuti, sulla base della validita' culturale e professionalizzante del curriculum seguito. L'accreditamento degli studi compiuti puo' dar luogo ad abbreviazioni di corso. 1.2. Scopo del corso di laurea. Il corso di laurea e' rivolto a fornire le basi scientifiche e la preparazione teoricopratica necessarie all'esercizio della professione medica; esso fornisce inoltre le basi metodologiche e culturali per la formazione permanente ed i fondamenti metodologici della ricerca scientifica. Lo studente nel complessivo corso degli studi deve pertanto acquisire un livello di autonomia professionale decisionale ed operativa tale da consentirgli una responsabile e proficua frequenza di successivi livelli di formazione postlaurea. La formazione deve caratterizzarsi per un approccio olistico ai problemi di salute della persona sana o malata, anche in relazione all'ambiente fisico e sociale che la circonda. A tal fine lo studente deve percorrere, in differenti e coordinate fasi di apprendimento, un itinerario formativo che lo porti ad acquisire: le conoscenze teoriche essenziali che derivano dalle scienze di base, nella prospettiva della loro successiva applicazione professionale; la capacita' di rilevare e valutare criticamente, da un punto di vista clinico, ed in una visione unitaria, estesa anche nella dimensione socioculturale, i dati relativi allo stato di salute e di malattia del singolo individuo, interpretandoli alla luce delle conoscenze scientifiche di base, della fisiopatologia e delle patologie di organo e di apparato; le abilita' e l'esperienza, unite alla capacita' di autovalutazione, per affrontare e risolvere responsabilmente i problemi sanitari prioritari dal punto di vista preventivo, diagnostico, prognostico, terapeutico e riabilitativo. Lo studente deve inoltre acquisire: la conoscenza dei valori etici e storici della medicina; la capacita' di comunicare con chiarezza ed umanita' con il paziente e con i familiari; la capacita' di collaborare con le diverse figure professionali nella attivita' sanitaria di gruppo, applicando, nelle decisioni mediche, anche i principi dell'economia sanitaria; la capacita' di riconoscere i problemi sanitari della comunita'. 1.3. Durata ed articolazione del corso di laurea. La durata del corso di laurea in medicina e chirurgia e' di 6 anni e comporta 5.500 ore di attivita' formativa; ai sensi del quarto comma dell'art. 7 del decreto del Presidente della Repubblica 382/1980, la didattica del corso di laurea e' di norma organizzata per ciascun anno di corso in due cicli coordinati di durata inferiore all'anno: i cicli, di seguito indicati convenzionalmente come semestri, hanno inizio nei mesi di ottobre e di marzo, rispettivamente, ed hanno una durata complessiva di almeno 28 settimane. Le 5.500 ore di attivita' formativa, intese come monte ore complessivo necessario allo studente per il conseguimento della laurea, comprendono: a) attivita' didattica formale (lezioni), per non piu' di 1.800 ore complessive; b) attivita' di didattica interattiva, volte all'analisi, alla discussione ed alla soluzione di problemi biomedici, nonche' alla pratica clinica: questa attivita' e' organizzata preferibilmente in piccoli gruppi con l'assistenza di tutori (didattica tutoriale), ed e' finalizzata all'apprendimento di obiettivi didattici sia cognitivi, sia pratici sia relazionali ed applicativi, per non meno di 1.700 ore, di cui 4/5 dedicate alla fase clinica; c) attivita' d'internato obbligatorio e di preparazione della tesi di laurea, per circa 800 ore; d) apprendimento autonomo e guidato, programmato dal CCL in conformita' al regolamento didattico, per circa 1.200 ore, da effettuare preferibilmente entro le strutture didattiche della facolta', di norma nell'ambito delle fasi preclinica e clinica. Nella ripartizione del monteore tra le diverse modalita' di attivita' formativa, il CCL deve tener conto delle necessita' di favorire una crescita globale dello studente e di garantire al curriculum il massimo grado di coerenza ed integrazione complessiva tra i diversi momenti formativi. In particolare, la pianificazione didattica dovra' tener conto del succedersi nella maturazione professionale dello studente, di una fase formativa di base, di una preclinica e di una clinica. L'attivita' didatticoformativa nelle scienze precliniche e cliniche deve aver inizio a partire almeno dal terzo anno di corso. 1.4. Valutazione qualitativa dell'efficienza didattica. Nell'ambito dei programmi di valutazione promossi dalla facolta', l'efficienza didattica del corso di laurea e' sottoposta con frequenza almeno triennale a verifica qualitativa. 2. Ordinamento didattico. 2.1. Aree didatticoformative, corsi integrati, crediti. In base a criteri di omogeneita' di contenuti e/o di affinita' metodologiche, le attivita' didattiche sono ordinate in aree didattico-formative che definiscono gli obiettivi generali, culturali e professionalizzanti, idonei a far raggiungere allo studente un'adeguata preparazione. Le aree didatticoformative sono articolate in uno o piu' corsi integrati, costituiti di norma da diversi settori scientifico-disciplinari. Per ogni area didatticoformativa sono previste attivita' didattiche opzionali. Corsi integrati ed attivita' opzionali realizzano gli obiettivi didattici di area. Alla realizzazione degli obiettivi didattici di area, in accordo con la pianificazione didattica complessiva definita dal consiglio di corso di laurea, concorrono, per le rispettive competenze, i docenti titolari delle discipline afferenti ai settori disciplinari indicati per ogni area. La titolarita' delle discipline identifica esclusivamente le competenze scientifiche e professionali del docente, ma non conferisce alle discipline stesse alcuna autonomia didattica. Non sono pertanto consentiti moduli didattici autonomi o verifiche di profitto per singole discipline. Ad ogni area didattico-formativa sono assegnati crediti didattici. I crediti rappresentano le unita' di misura convenzionali da utilizzare per: la quantificazione del peso e del valore relativo degli obiettivi didattici di ogni singola area, riferiti sia ai corsi integrati che alle attivita' didattiche opzionali, che gli studenti debbono perseguire con il piano di studio; la programmazione didattica del corso di laurea, finalizzata al conseguimento degli obiettivi previsti per ogni area; la stesura dei piani di studio individuali e la loro valutazione da parte del CCL; il riconoscimento, anche da parte di altre universita', della equipollenza di differenti attivita' didatticoformative. Gli obiettivi didattici del corso di laurea, raggiungibili mediante la frequenza alle attivita' didattiche di cui ai punti a) e b) dell'art. 1.3 del presente ordinamento, corrispondono convenzionalmente a 1000 crediti complessivi. In ogni caso, 700 crediti devono essere conseguiti mediante la frequenza ai corsi integrati e 300 mediante la frequenza ad attivita' didattiche opzionali scelte dallo studente; queste comprendono corsi monografici ed internati. Non vengono attribuiti crediti alle attivita' didattiche di cui ai punti c) e d) dell'art. 1.3, le quali peraltro costituiscono parte integrante ed irrinunziabile del curriculum e sono oggetto di programmazione e di certificazione. 2.2. Programmazione didattica. Nell'ambito della programmazione prevista dagli articoli 10 e 94 del decreto del Presidente della Repubblica n. 382/1980, il consiglio di corso di laurea, prima dell'inizio di ciascun anno accademico, stabilisce le modalita' di coordinamento didattico dell'intero curriculum. In particolare il CCL ha la responsabilita' complessiva della pianificazione didattica; secondo le funzioni proprie previste dall'art. 11 comma 2 della legge 19 novembre 1990 n. 341, in conformita' al regolamento didattico, il CCL: a) predispone l'elenco delle attivita' didattiche pertinenti ai corsi integrati ed i relativi programmi, finalizzati al conseguimento degli obiettivi propri di ogni area, eliminando ridondanze e ripetizioni e verificandone l'essenzialita'; b) delibera l'attivazione di uno o piu' corsi integrati per ogni area, per un numero complessivo non superiore a 36 nell'intero corso di laurea, ne definisce denominazione e numero di crediti in relazione agli obiettivi didattici e nomina un coordinatore per ogni corso integrato; c) predispone l'elenco delle attivita' didattiche obbligatorie e di quelle opzionali per ogni area; d) approva, prima dell'inizio di ogni anno accademico, i piani di studio degli studenti, limitatamente alle attivita' didattiche opzionali; e) organizza la ripartizione tra i docenti dei compiti didattici e dei tempi necessari al loro espletamento, nel rispetto delle competenze individuali; f) sposta di area, ove ritenuto opportuno per la miglore articolazione delle diverse fasi formative, obiettivi didattici e relativi crediti; g) promuove corsi di formazione pedagogica per i docenti. I programmi didattici per obiettivi di tutti i corsi integrati, l'elenco delle attivita' didattiche opzionali, con i relativi crediti, ed i nominativi dei docenti debbono essere pubblicati prima dell'inizio di ogni anno accademico. 2.3. Corsi monografici, seminari, internati elettivi (attivita' didattiche opzionali). Il CCL predispone l'elenco delle attivita' didattiche consigliate per il piano di studi ufficiale corrispondenti a 1000 crediti. Il CCL predispone annualmente, per ogni area, un elenco di attivita' didattiche opzionali, finalizzate all'approfondimento di specifiche competenze o conoscenze corrispondenti alle personali inclinazioni dello studente. Esse consistono in corsi monografici, in seminari anche interdisciplinari ed in internati opzionali in laboratori di ricerca o in reparti clinici italiani o esteri, purche' organicamente finalizzati al conseguimento di specifiche competenze, conoscenze o capacita' professionali. Le attivita' didattiche opzionali sono parte integrante del piano di studi e del curriculum formativo dello studente; esse sono riferite alle diverse aree formative e costituiscono attivita' ufficiale d'insegnamento da parte dei docenti afferenti ai settori scientificodisciplinari specificamente elencati, per ogni area, al successivo punto 2.4.1. Tali attivita' vengono prescelte dallo studente prima dell'inizio di ogni anno accademico, fino alla concorrenza di 300 crediti nei sei anni. Esse rientrano nel calendario ufficiale, che deve essere pianificato in modo tale da lasciare adeguati spazi settimanali dedicati esclusivamente ad esse. La frequenza alle attivita' didattiche prescelte dallo studente e' obbligatoria, deve essere certificata dai docenti e contribuisce al raggiungimento delle 5500 ore del monte ore didattico. La partecipazione alle attivita' didattiche opzionali non da' luogo a verifiche di profitto, ma concorre, secondo le indicazioni del CCL, alla determinazione del voto di laurea ed alla valutazione per l'ammissione alle scuole di specializzazione. 2.4. Curriculum degli studi. Sono qui di seguito indicati: a) le aree didattico-formative; b) gli obiettivi didattici di area, comunque irrinunziabili; c) i settori scientifico-disciplinari utilizzabili anche parzialmente per la costituzione dei corsi integrati e per la definizione delle attivita' didattiche opzionali; d) il numero di crediti pertinenti ai corsi integrati di ogni area. Per motivate ragioni, coerenti con l'articolazione degli obiettivi didattici, i singoli CCL possono utilizzare le competenze didattiche dei settori scientifico-disciplinari con i relativi crediti anche parzialmente in aree diverse da quelle indicate. 2.4.1. Aree didattico-formative. A. Fase formativa di base. 1) Area delle scienze fondamentali applicate agli studi medici. Obiettivo: lo studente deve: comprendere l'organizzazione biologica fondamentale ed i processi cellulari di base degli organismi viventi; conoscere i meccanismi di trasmissione e di espressione dell'informazione genetica a livello cellulare e molecolare; conoscere le nozioni fondamentali e le metodologie di fisca e statistica utili per comprendere ed interpretare i fenomeni biomedici. Crediti: 40, di cui 10 spendibili in aree cliniche. Settori scientifico-disciplinari: A01D matematiche complementari, B01B fisica, F01X statistica medica, E13X biologia applicata, F03X genetica medica, K05A sistemi di elaborazione delle informazioni, M10A psicologia generale. 2) Area della morfologia umana. Obiettivo: lo studente deve: conoscere l'organizzazione strutturale del corpo, con le sue principali applicazioni di carattere anatomoclinico, dal livello macroscopico a quello microscopico sino ai principali aspetti ultrastrutturali e i meccanismi attraverso i quali tale organizzazione si realizza nel corso dello sviluppo embrionale e del differenziamento; conoscere le caratteristiche morfologiche essenziali dei sistemi, degli apparati, degli organi, dei tessuti, delle cellule e delle strutture subcellulari dell'organismo umano, nonche' i loro principali correlati morfofunzionali. Crediti: 40 di cui 10 spendibili in aree cliniche. Settori scientificodisciplinari: E09A anatomia umana, E09B istologia. 3) Area della struttura, funzione e metabolismo delle molecole d'interesse biologico. Obiettivo: lo studente deve: aver compreso i meccanismi biochimici che regolano le attivita' metaboliche; conoscere i fondamenti delle principali metodiche di laboratorio applicabili allo studio qualitativo e quantitativo dei fenomeni biologici significativi in medicina. Crediti: 40 di cui 10 spendibili in aree cliniche. Settori scientifico-disciplinari: E05A biochimica, E04B biologia molecolare. 4) Area delle funzioni biologiche integrate degli organi ed apparati umani. Obiettivo: lo studente deve: conoscere le modalita' di funzionamento dei diversi organi del corpo umano, la loro integrazione dinamica in apparati ed i meccanismi generali di controllo funzionale in condizioni normali; interpretare i principali reperti funzionali nell'uomo sano; conoscere i principi delle applicazioni alla medicina della biofisica e delle tecnologie biomediche. Crediti: 40 di cui 10 spendibili in aree cliniche. Settori scientifico-disciplinari: E06A fisiologia umana, E06B alimentazione e nutrizione umana, E10X biofisica medica, K06X bioingegneria. B. Fase preclinica. 5) Area della patologia e fisiopatologia generale. Obiettivo: lo studente deve: conoscere le cause delle malattie dell'uomo, interpretandone i meccanismi patogenetici e fisiopatologici fondamentali; conoscere i meccanismi biologici fondamentali di difesa e quelli patologici del sistema immunitario; conoscere il rapporto tra microorganismi ed ospite nelle infezioni umane, nonche' i relativi meccanismi di difesa. Crediti: 55. Settori scientificodisciplinari: F05X microbiologia e microbiologia clinica, E12X microbiologia generale, F04A patologia generale, V32B parassitologia e malattie parassitarie. 6) Area della propedeutica clinica. Obiettivo: lo studente deve: realizzare una comunicazione adeguata con il paziente ed i suoi familiari, nella consapevolezza dei valori propri ed altrui; applicare correttamente le metodologie atte a rilevare i reperti, funzionali e di laboratorio, interpretandoli criticamente anche sotto il profilo fisiopatologico, ai fini della diagnosi e della prognosi; valutare i dati epidemiologici e conoscerne l'impiego ai fini della promozione della salute e della prevenzione delle malattie nei singoli e nelle comunita'; applicare nelle decisioni mediche i principi essenziali di economia sanitaria; conoscere i concetti fondamentali delle scienze umane riguardanti l'evoluzione storica dei valori della medicina compresi quelli etici; acquisire abilita' di valutazione di atti medici all'interno dell'equipe sanitaria. Crediti: 60. Settori scientificodisciplinari: F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, M11E psicologia clinica, F01X statistica medica, F02X storia della medicina, E05B biochimica clinica, F05X microbiologia e microbiologia clinica, F04B patologia clinica, F22A igiene generale ed applicata, Q05A sociologia generale, P01B politica economica. C. Fase clinica. 7) Area della patologia sistematica e integrata medicochirurgica. Obiettivo: lo studente deve: dimostrare una adeguata conoscenza sistematica delle malattie piu' rilevanti dei diversi apparati, sotto il profilo nosografico, eziopatogenico, fisiopatologico e clinico, nel contesto di una visione unitaria e globale della patologia umana; essere in grado di valutare criticamente e correlare tra loro i sintomi clinici, i segni fisici, le alterazioni funzionali rilevati nell'uomo con le lesioni anatomopatologiche, interpretandone i meccanismi di produzione e comprendendone il significato clinico. Crediti: 110. Settori scientificodisciplinari: F06A anatomia patologica, F07A medicina interna, F07B malattie dell'apparato respiratorio, F07C, malattie dell'apparato cardiovascolare, F07D gastroenterologia, F07E endocrinologia, F07F nefrologia, F07G malattie del sangue, F07H reumatologia, F07I malattie infettive, F08A chirurgia generale, F08D chirurgia toracica, F08E chirurgia vascolare, F09X chirurgia cardiaca, F10X urologia. 8) Area delle scienze del comportamento. Obiettivo: lo studente deve: dimostrare la conoscenza dei principi che fondano l'analisi del comportamento della persona; essere in grado di riconoscere le principali alterazioni del comportamento e dei vissuti soggettivi, indicandone gli indirizzi terapeutici preventivi e riabilitativi. Crediti: 15. Settori scientificodisciplinari: F11A psichiatria, M11E psicologia clinica. 9) Area delle scienze neurologiche. Obiettivo: lo studente deve essere in grado di riconoscere, mediante lo studio fisiopatologico, anatomopatologico e clinico, le principali alterazioni del sistema nervoso, fornendone l'interpretazione eziopatogenetica e sapendone indicare gli indirizzi diagnostici e terapeutici. Crediti: 15. Settori scientificodisciplinari: F06B neuropatologia, F11B neurologia, F12A neuroradiologia, F12B neurochirurgia. 10) Area delle specialita' medicochirurgiche. Obiettivo: lo studente deve essere in grado: di riconoscere le piu' frequenti malattie otorinolaringoiatriche, cutanee, veneree, odontostomatologiche e del cavo orale, dell'apparato locomotore e di quello visivo, indicandone i principali indirizzi terapeutici; individuare le condizioni che, in questo ambito, necessitano dell'apporto professionale dello specialista. Crediti: 40. Settori scientificodisciplinari: F07H reumatologia, F08B chirurgia plastica, F13B malattie odontostomatologiche, F13C chirurgia maxillofacciale, F14X malattie dell'apparato visivo, F15A otorinolaringolatria, F15B audiologia, F16A malattie dell'apparato locomotore, F16B medicina fisica e riabilitazione, F17X malattie cutanee e veneree. 11) Area di clinica medica e chirurgica. Obiettivo: lo studente deve essere in grado di: integrare sintomi, segni e alterazioni strutturali e funzionali e aggregarli in una valutazione globale dello stato di salute del singolo individuo, adulto ed anziano, sotto il profilo preventivo, diagnostico, terapeutico e riabilitativo; analizzare e risolvere i problemi clinici di ordine internistico, chirurgico ed oncologico, valutando i rapporti tra benefici, rischi e costi. Crediti: 90. Settori scientificodisciplinari: F03X genetica medica, F04C oncologia medica, F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, F18X diagnostica per immagini e radioterapia. 12) Area di farmacologia e tossicologia. Obiettivo: lo studente deve: conoscere la farmacodinamica, la cinetica, gli effetti collaterali indesiderati, gli aspetti tossicologici, le basi terapeutiche e le modalita' di somministrazione dei farmaci piu' significativi nella pratica medica. Crediti: 30, di cui 10 spendibili in conferenze clinicopatologiche. Settore scientificodisciplinare: E07X farmacologia. 13) Area di pediatria generale e specialistica. Obiettivo: lo studente deve: conoscere, sotto l'aspetto preventivo, diagnostico e riabilitativo, le problematiche relative allo stato di salute e di malattia nell'eta' neonatale, nell'infanzia e nell'adolescenza, di competenza del medico non specialista; essere in grado di individuare le condizioni che necessitano dell'apporto professionale dello specialista e di pianificare gli interventi medici essenziali nei confronti dei principali problemi per frequenza e per rischio della patologia specialistica pediatrica. Crediti: 20. Settori scientificodisciplinari: F08C chirurgia pediatrica e infantile, F19A pediatria generale e specialistica, F19B nuropsichiatria infantile. 14) Area di ginecologia ed ostetricia. Obiettivo: lo studente deve: conoscere le problematiche fisiopatologiche, psicologiche e cliniche (sotto il profilo preventivo, diagnostico e terapeutico), riguardanti la fertilita', la procreazione, la gravidanza, la morbilita' prenatale ed il parto; essere in grado di riconoscere le forme piu' frequenti di patologia ginecologica, indicandone le misure preventive e terapeutiche fondamentali ed individuando le condizioni che necessitano dell'apporto professionale dello specialista. Crediti: 15. Settore scientificodisciplinare: F20X ginecologia ed ostetricia. 15) Area della patologia applicata e correlazioni anatomocliniche. Obiettivo: lo studente deve: conoscere i quadri anatomopatologici, ivi comprese le lesioni cellulari, tessutali e d'organo e la loro evoluzione in rapporto alle malattie piu' rilevanti dei diversi apparati; conoscere l'apporto dell'anatomia patologica nel processo decisionale del medico, utilizzando i contributi della diagnostica istopatologica e citopatologica, sia nella diagnosi che nella prevenzione, prognosi e terapia delle malattie del singolo paziente. Crediti 20, di cui 5 spendibili in conferenze clinicopatologiche. Settori scientificodisciplinari: F06A anatomia patologica, F06B neuropatologia. 16) Area della diagnostica per immagini e della radioterapia. Obiettivo: lo studente deve: saper proporre, in maniera corretta, le diverse procedure di dianostica per immagini valutandone rischi, costi e benefici; saper interpretare i referti diagnostici; conoscere le indicazioni e le metodologie per l'uso diagnostico e terapeutico di radiazioni e traccianti radioattivi; aver conoscenza delle principali norme di fisica sanitaria e di radioprotezione. Crediti: 15. Settori scientificodisciplinari: B01B fisica, F18X diagnostica per immagini e radioterapia. 17) Area delle emergenze medicochirurgiche. Obiettivo: lo studente deve: riconoscere e trattare, a livello di primo intervento, le situazioni cliniche di emergenza nell'uomo. Crediti: 25. Settori scientificodisciplinari: F07A medicina interna, F08A chirurgia generale, F21X anestesiologia. 18) Area della medicina e sanita' pubblica. Obiettivo: lo studente deve: conoscere le norme fondamentali per conservare e promuovere la salute del singolo e delle comunita'; mantenere e promuovere la salute negli ambienti di lavoro individuando le situazioni di competenza specialistica; saper operare nel rispetto delle principali norme legislative che regolano l'organizzazione sanitaria, nonche' delle norme deontologiche e di responsabilita' professionale; essere in grado di indicare i principi e le applicazioni della medicina preventiva a livello delle comunita' locali. Crediti: 30. Settori scientificodisciplinari: F22A igiene generale e applicata, F22B medicina legale, F22C medicina del lavoro. 2.4.2. Attivita' di internato e preparazione della tesi di laurea: apprendimento autonomo. Obiettivo: in riferimento ai punti c) e d) dell'art. 1.3 del presente ordinamento, lo studente deve essere in grado di: acquisire il metodo per lo studio indipendente e la formazione permanente; effettuare una corretta ricerca bibliografica; aver personalmente acquisito un'adeguata esperienza dalla frequenza di laboratori di ricerca, reparti di diagnosi e cura, servizi con funzioni sanitarie. Deve inoltre preparare personalmente la tesi di laurea. Le frequenze presso strutture sanitarie possono essere in parte svolte, previa approvazione del CCL, presso altre facolta' di medicina, italiane e straniere, o altre qualificate istituzioni, comprese quelle territoriali. 2.4.3. Corso di lingua inglese. Lo studente deve dimostrare di possedere le conoscenze basilari dell'inglese scientifico, finalizzato all'acquisizione d'una capacita' d'aggiornamento in medicina sperimentale e clinica. Il relativo accertamento di profitto, necessario per l'ammissione al IV anno del corso di studi, consiste, salvo diversa prescrizione del CCL, nella valutazione della capacita' di comprensione di un testo medico scientifico inglese e da' luogo ad un giudizio di "idoneo/non idoneo". I docenti di lingua inglese sono acquisiti mediante forme di affidamento, di contratto, di lettorato o in quanto professori di ruolo nel settore L18C linguistica inglese. 2.5. Piano di studi ed esami. La tipologia degli esami deve essere conforme al contenuto ed alle modalita' dell'insegnamento. Il CCL stabilisce il numero complessivo di esami necessari al conseguimento della laurea. Gli esami possono essere di semestre o di corso integrato. Possono essere adottate contemporaneamente, e per anni di corso diversi, entrambe le modalita'. Gli esami di semestre, (in numero di 12 nell'intero corso di laurea) valutano il conseguimento degli obiettivi didattici relativi a tutti i corsi integrati svolti in ciascun semestre; essi sono effettuati alla fine di ogni semestre, con eventuale recupero nella sessione di settembre. Gli esami di corso integrato (in numero non superiore a 36 nell'intero corso di laurea) valutano il profitto raggiunto nei singoli corsi integrati delle diverse aree. La successione dei corsi integrati e dei relativi esami e' stabilita dal CCL. Le verifiche in itinere, quando attute, non hanno alcun valore certificativo. Gli esami di corso integrato per gli studenti in corso sono effettuati esclusivamente in specifiche sessioni, delle quali una al termine di ciascun semestre ed una, riservata alle prove di recupero, a settembre. Esse sono collocate nei periodi in cui non viene svolta attivita' didattica. Il prolungamento delle sessioni di esame a febbraio (art. 1 della legge n. 8/1955) e' utilizzabile solo per il recupero di esami di corso integrato. Non possono essere iscritti all'anno successivo gli studenti che alla conclusione della sessione di settembre abbiano piu' di due esami di corso integrato in arretrato. Per essere ammesso a sostenere l'esame di laurea lo studente deve aver seguito tutti i corsi integrati e le attivita' didattiche opzionali per 5.500 ore di attivita' formativa e per complessivi 1000 crediti, ed aver superato i relativi esami; per le modalita' di svolgimento dell'esame di laurea si applicano le disposizioni vigenti. Le commissioni d'esame sono costituite da tre docenti dei settori scientificodisciplinari che afferiscono ai corsi integrati oggetto delle prove desame. 3. Sperimentazione didattica. Nel quadro delle norme sulla sperimentazione didattica, ai sensi del secondo comma dell'art. 11 della legge n. 341/1990, fatta salva l'osservanza di quanto disposto ai punti 2.1 e 2.5 del presente ordinamento, i singoli CCL hanno liberta' di pianificazione e programmazione didattica, riguardo all'intero corso di laurea o solo a sue parti. 4. Tirocinio. Per essere ammessi a sostenere l'esame di abilitazione all'esercizio professionale, i tirocinanti in medicina e chirurgia devono aver compiuto, avendo sostenuto positivamente tutti gli esami previsti dall'ordinamento didattico, un tirocinio pratico continuativo presso cliniche universitarie o presso presidi del Servizio sanitario nazionale ed equiparati aventi i requisiti d'idoneita' di cui al decreto interministeriale 9 novembre 1982 per la durata di almeno un anno, a rotazione in reparti o servizi di medicina interna, chirurgia generale, pediatria, ostetricia e ginecologia, urgenza ed emergenza, medicina di laboratorio. Il numero dei posti dei tirocinanti presso le cliniche universitarie o presso i presidi del Servizio sanitario nazionale o equiparati e' fissato entro il 30 aprile di ogni anno, in relazione alle disponibilita' di posti dichiarate dalle facolta' mediche, sentite le unita' sanitarie locali, le aziende sanitarie e gli altri istituti ed enti aventi i prescritti requisiti di idoneita'. Con lo stesso decreto sono stabilite le modalita' d'iscrizione per lo svolgimento del tirocinio. I tirocinanti sono autorizzati ad esercitare le attivita' necessarie per il conseguimento di un'adeguata preparazione professionale presso le cliniche ed i presidi presso cui si svolge il tirocinio. 5. Norme finali e transitorie. Dopo la pubblicazione del presente ordinamento nella Gazzetta Ufficiale e ai sensi dell'art. 11, comma 2, della legge 19 novembre 1990, n. 341, il CCL e' tenuto a darsi un regolamento, in conformita' a quello didattico di Ateneo. Gli studenti immatricolati entro l'anno accademico 1996/97 possono optare tra il tirocinio di durata annuale, prevista da questo ordinamento tabellare, e quello di durata semestrale prevista dal precedente ordinamento, fermo restando le modalita' di svolgimento a rotazione tra i previsti reparti e servizi, di cui al primo comma del punto 4. Il consiglio del corso di laurea determina annualmente i raggruppamenti delle discipline afferenti alle varie aree didatticoformative e relativi settori scientificodisciplinari, come sopra specificati, per la formazione dei singoli corsi integrati, e la rispettiva distribuzione in anni di corso e semestri". Il presente decreto rettorale sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Roma, 29 ottobre 1997 Il rettore: Finazzi Agro'