MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE

COMUNICATO

Scioglimento degli  Organi  con  funzioni  di  amministrazione  e  di
controllo della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., in  Spoleto,  viste
le sentenze n. 657 del 9 febbraio 2015 e n. 966 del 26 febbraio  2015
con cui il Consiglio di Stato ha annullato il  decreto  del  Ministro
dell'economia e delle finanze n. 16 dell'8 febbraio 2013. (15A03676) 
(GU n.114 del 19-5-2015)

 
 
    Il Ministro dell'economia e delle finanze [omissis],  preso  atto
che  la  procedura  di  amministrazione  straordinaria  della   Banca
Popolare di Spoleto S.p.a. e' terminata in data 31 luglio 2014 con la
restituzione   della   stessa   alla   gestione   ordinaria,   previa
realizzazione  di  un  aumento  di  capitale  dell'importo  di   euro
centoquarantamilioni circa, integralmente sottoscritto dal  Banco  di
Desio e della Brianza; 
    viste le sentenze n. 657 del 9 febbraio 2015  e  n.  966  del  26
febbraio 2015 con cui il Consiglio di Stato, in riforma di precedenti
sentenze del TAR del Lazio, ha  annullato  il  predetto  decreto  del
Ministro dell'economia e delle finanze n. 16  dell'8  febbraio  2013,
accogliendo il ricorso in  appello  presentato  da  alcuni  esponenti
aziendali della Banca Popolare di  Spoleto  S.p.a.,  rimossi  con  il
medesimo decreto; 
    considerato che entrambe le citate  sentenze  hanno  rilevato  il
vizio di eccesso di potere per difetto di istruttoria, ritenendo  che
"il Ministro dell'economia e delle finanze, nel condividere gli esiti
e le soluzioni contenuti nella proposta  avanzata  dall'autorita'  di
vigilanza, avrebbe dovuto eseguire un'attivita' istruttoria, anche al
fine di dare contezza della  permanenza  dei  requisiti  oggettivi  e
soggettivi necessari ad  attivare  la  procedura  di  amministrazione
straordinaria, nonostante l'intervenuto  mutamento  della  situazione
patrimoniale della Banca Popolare di Spoleto S.p.a."; 
    vista la nota  del  15  marzo  2015  con  la  quale  il  Ministro
dell'economia e delle finanze ha richiesto  alla  Banca  d'Italia  di
voler fornire le proprie valutazioni tecniche alla luce delle censure
mosse dal Consiglio di Stato; vista la nota n. 316571/15 del 19 marzo
2015, con cui la  Banca  d'Italia,  premesso  che  cio'  non  implica
acquiescenza  alle  cennate  pronunce,  richiama   integralmente   il
contenuto della precedente proposta n. 105750/13 del 30 gennaio 2013,
lo conferma anche alla luce di ulteriori elementi, e chiede, al  fine
di  conformare  l'operato  dell'amministrazione  al   giudicato   del
Consiglio  di  Stato,  di  reiterare  "ora  per  allora"  il  decreto
ministeriale  che   dispone   lo   scioglimento   degli   organi   di
amministrazione e controllo della Banca Popolare di Spoleto S.p.a.  e
sottopone la stessa ad amministrazione straordinaria; 
    [omissis] ritenuto sulla base delle evidenze presenti nella  nota
della Banca d'Italia n.  105750/13  del  30  gennaio  2013,  che  nei
confronti della Banca Popolare di Spoleto S.p.a., ricorrevano in data
8 febbraio 2013, gli estremi previsti dall'art. 70, comma 1, lett. a)
e b), t.u.b.,  e  che  le  ulteriori  evidenze  fornite  dalla  Banca
d'Italia con nota 316571/15 del 19 marzo 2015 confermano  l'esistenza
dei citati presupposti alla data dell'8 febbraio 2013;  ritenuto  che
gli elementi  derivanti  dall'istruttoria  effettuata  permettono  di
condividere le argomentazioni formulate dalla Banca d'Italia  con  le
note n. 105750/13 del 30 gennaio 2013 e n.  316571/15  del  19  marzo
2015,  le  cui  motivazioni  sono  qui  integralmente  richiamate   e
recepite;  ritenuta  l'opportunita'  di  disporre   l'amministrazione
straordinaria della Banca Popolare di Spoleto S.p.a, a  finalita'  di
tutela della sana e  prudente  gestione  di  tutti  gli  intermediari
coinvolti,  considerata,  in  particolare,  l'esigenza   di   evitare
qualsiasi incertezza in ordine alla  stabilita'  dei  rapporti  medio
tempore sorti e proseguiti, e tenuto conto delle predette sentenze; 
    ha disposto, con decreto del  20  aprile  2015,  lo  scioglimento
degli organi con funzioni di amministrazione  e  di  controllo  della
Banca Popolare di Spoleto S.p.a., con sede  in  Spoleto  (PG),  e  la
sottoposizione  della  stessa  alla  procedura   di   amministrazione
straordinaria ai sensi dell'art. 70, comma 1, lett. a) e b) del t.u.b
con effetti a partire dall'8 febbraio 2013.