MINISTERO DEL TESORO

COMUNICATO

            Approvazione del progetto di ristrutturazione
        presentato dall'Istituto bancario San Paolo di Torino
(GU n.266 del 13-11-1991)

   Con  decreto  ministeriale  28  ottobre 1991 e' stato approvato il
progetto presentato dall'Istituto bancario San  Paolo  di  Torino  ai
sensi  dell'art.  1,  comma  3,  della legge 30 luglio 1990, n. 218 e
dell'art. 3, commi 1, 3 e 5,  del  decreto  legislativo  20  novembre
1990, n. 356, che prevede:
    la costituzione con un unico atto di:
      a)  una  societa'  per  azioni  con  caratteristiche di holding
("Gruppo bancario San Paolo S.p.a." detta anche "San Paolo Bank Hold-
ing S.p.a.") a cui verra' attribuito il controllo del capitale  della
costituenda  "Istituto  bancario  San  Paolo di Torino S.p.a." e alla
quale fara' capo la maggior parte  delle  partecipazioni  strategiche
attualmente detenute nelle societa' componenti il gruppo "San Paolo".
Detta societa', che avra' un capitale sociale di lire 6.000 miliardi,
rivestira'  il  ruolo di capogruppo ai sensi e per gli effetti di cui
all'art. 5, lettera c), della legge n. 218/1990 e degli articoli 25 e
seguenti del decreto legislativo n. 356/1990;
      b) una societa' per  azioni  bancaria  controllata,  denominata
"Istituto bancario San Paolo di Torino S.p.a.", con capitale iniziale
di   lire   4.900  miliardi,  nella  quale  confluiranno  l'attivita'
creditizia svolta dall'attuale azienda bancaria dell'istituto e dalle
annesse sezioni di credito fondiario e di credito agrario, nonche' le
altre partecipazioni bancarie e non bancarie indicate nel progetto;
    l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, che
assumera' la denominazione di "Compagnia di San  Paolo",  sulla  base
del  quale  l'ente  medesimo  non  esercita  direttamente l'attivita'
bancaria;
    l'abilitazione dell'Istituto bancario San Paolo di Torino  S.p.a.
a  svolgere attivita' a medio e lungo termine nei settori del credito
fondiario e del credito agrario,  gia'  esercitati  dalle  rispettive
sezioni  dell'Istituto  bancario  San Paolo di Torino, per un periodo
massimo di cinque anni;
    l'aumento del capitale sociale dell'Istituto bancario  San  Paolo
di  Torino  S.p.a.  da  lire  4.900  miliardi  a  lire 5.000 miliardi
mediante  emissione  al  valore  nominale  di   azioni   privilegiate
obbligatoriamente convertibili in azioni ordinarie riservate alla San
Paolo  Bank  Holding  S.p.a., che saranno successivamente cedute alle
medesime  condizioni  dalla  "Holding"  ai  dipendenti  dell'Istituto
bancario San Paolo di Torino;
    l'ulteriore  aumento  del capitale sociale dell'Istituto bancario
San Paolo di Torino S.p.a.  da  lire  5.000  miliardi  a  lire  5.800
miliardi  mediante  emissione  di azioni ordinarie al valore nominale
aumentato  di  un   sovrapprezzo   da   determinarsi   nell'imminenza
dell'operazione, con rinuncia al diritto d'opzione da parte della San
Paolo Bank Holding S.p.a.
   L'Istituto  bancario  San  Paolo  di  Torino, contestualmente alla
stipula dell'atto di conferimento della propria  azienda  bancaria  e
delle  annesse  sezioni  di  credito  fondiario e di credito agrario,
fatto salvo il compimento  degli  atti  connessi  alla  modificazione
dell'oggetto  sociale,  ai  sensi  dell'art.  3  del  citato  decreto
legislativo  n.  356/1990,   dovra'   cessare   l'esercizio   diretto
dell'impresa  bancaria,  uniformando  la  propria  attivita' a quanto
previsto dal nuovo statuto approvato con decreto in discorso.
   Ai  sensi  dell'art. 19, comma 3, dello stesso decreto legislativo
n. 356/1990, la "San Paolo Bank  Holding  S.p.a."  e'  autorizzata  a
cedere  le  azioni privilegiate convertibili in azioni ordinarie, che
verranno  emesse  in  occasione  dell'aumento  del  capitale  sociale
dell'Istituto bancario San Paolo S.p.a. da lire 4.900 miliardi a lire
5.000  miliardi,  ai  dipendenti  dell'Istituto bancario San Paolo di
Torino, nonche' alla rinuncia  al  diritto  di  opzione  relativo  al
successivo  aumento  del  capitale sociale dell'Istituto bancario San
Paolo S.p.a. da lire 5.000 miliardi a lire 5.800 miliardi.