Modalita' e condizioni per l'applicazione del beneficio della non imponibilita' all'I.V.A. delle cessioni di beni a viaggiatori diretti in altro Stato membro, effettuate nei punti vendita siti nell'ambito di porti, aeroporti, ovvero a bordo di navi e aeromobili durante i trasporti intracomunitari di viaggiatori.(GU n.289 del 10-12-1996)
IL MINISTRO DELLE FINANZE Visto l'art. 28-duodecies della direttiva del Consiglio n. 91/680/CEE del 16 dicembre 1991, che da' facolta' agli Stati membri di esentare fino al 30 giugno 1999 le cessioni di beni a viaggiatori diretti in un altro Stato membro, effettuate a mezzo punti vendita situati nell'ambito dei porti e degli aeroporti ovvero funzionanti a bordo delle navi e degli aeromobili nel corso di un trasporto intracomunitario di viaggiatori; Vista la direttiva del Consiglio n. 69/169/CzEE del 28 maggio 1969 e successive modificazioni, relativa all'armonizzazione delle disposizioni legislative, regolamentari e amministrative riguardanti la franchigia dalle imposte sulla cifra di affari e dalle altre imposizioni indirette riscosse all'importazione nel traffico internazionale di viaggiatori; Visto l'art. 52 del decreto-legge 30 agosto 1993, n. 331, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 ottobre 1993, n. 427; Visto in particolare il comma 3 del suddetto art. 52, il quale prevede che con decreto del Ministro delle finanze sono stabilite le modalita' e le condizioni per l'applicazione dell'agevolazione; Visto l'art. 128 del testo unico delle disposizioni legislative in materia doganale, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 23 gennaio 1973, n. 43, che individua gli speciali negozi istituiti nell'ambito dei porti e degli aeroporti; Visto il decreto del Ministro delle finanze del 31 dicembre 1992 con il quale sono stati definiti i limiti per l'applicazione dell'agevolazione; Visto l'art. 2 della direttiva del Consiglio n. 94/4/CE del 14 febbraio 1994, che ha sostituito l'art. 28-duodecies, punto 2, lettera a), primo comma, della direttiva del Consiglio n. 77/388/CEE del 17 maggio 1977; Visto il decreto del Ministro delle finanze del 14 marzo 1996 con il quale e' stato fissato in L. 190.000 il nuovo limite per l'applicazione dell'agevolazione a decorrere dal 1 gennaio 1996; Visto l'art. 7, paragrafo 2, della direttiva del Consiglio n. 69/1/69/CEE del 28 maggio 1969 cui fa espresso riferimento l'art. 2, comma 2, della direttiva n. 94/4/CE; Considerato che occorre provvedere al riguardo; Decreta: Art. 1. 1. Il limite di valore di L. 190.000, previsto dall'art. 3, comma 1, n. 1), del decreto del Ministro delle finanze del 31 dicembre 1992, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 18 gennaio 1993, n. 13, e successive modificazioni, e' ridotto a L. 172.000. 2. Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entrera' in vigore il 1 gennaio 1997. Roma, 2 dicembre 1996 Il Ministro: VISCO