Approvazione del progetto di ristrutturazione della Cassa di risparmio di Roma(GU n.48 del 26-2-1991)
Con decreto ministeriale 13 febbraio 1991 e' stato approvato il progetto presentato dalla Cassa di risparmio di Roma, ai sensi dell'art. 1, comma 3 della legge 30 luglio 1990, n. 218 e dell'art. 3, commi 1, 3 e 5 del decreto legislativo 20 novembre 1990, n. 356, che prevede: il conferimento, previo scorporo, dell'azienda bancaria della citata "Risparmio", compreso il credito pignoratizio, e delle annesse sezioni di Credito fondiario e opere pubbliche, nel Banco di Santo Spirito, a titolo di sottoscrizione di un aumento di capitale di quest'ultimo per lire 700 miliardi (da lire 300 miliardi a lire 1.000 miliardi); l'adozione di un nuovo statuto da parte dell'ente conferente, sulla base del quale il medesimo non esercitera' direttamente l'impresa bancaria, limitandosi ad amministrare la propria partecipazione nella societa' per azioni conferitaria; l'ente conferente sara' regolato dal decreto legislativo n. 356/1990; la costituzione, insieme con l'Istituto per la ricostruzione industriale, di una societa' per azioni con caratteristiche di "holding" finanziaria cui verrebbero conferiti, previo aumento di capitale, i rispettivi pacchetti di controllo nel Banco di Santo Spirito e nel Banco di Roma; l'esercizio da parte del Banco di Santo Spirito del credito fondiario e del credito alle opere pubbliche gia' esercitati dalle rispettive sezioni della Cassa di risparmio di Roma, per un periodo massimo di cinque anni; la fusione tra Banco di Santo Spirito e Banco di Roma, con riserva di proposizione all'organo di vigilanza, da parte dei soggetti interessati, delle forme da seguire per l'effettuazione di tale operazione. La "Risparmio", contestualmente alla stipula dell'atto di conferimento, fatto salvo il compimento degli atti connessi alla modificazione dell'oggetto sociale, ai sensi dell'art. 3 del citato decreto legislativo n. 356/1990, dovra' cessare l'esercizio diretto dell'impresa bancaria, uniformando la propria attivita' a quanto previsto dal nuovo statuto.