MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

DECRETO 31 gennaio 2000 

Concessione  del  trattamento straordinario di integrazione salariale
per  legge  n.  176/1998,  art. 1-quinquies, in favore dei lavoratori
dipendenti dalla S.p.a. I.C.I. - Impresa costruzione impianti, unita'
di Avellino. (Decreto n. 27687).
(GU n.67 del 21-3-2000)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                della previdenza e assistenza sociale

  Vista la legge 5 novembre 1968, n. 1115, e successive modificazioni
ed integrazioni;
  Visto  il  decreto-legge  21 marzo  1988,  n.  86,  convertito, con
modificazioni, dalla legge 20 maggio 1988, n. 160;
  Vista la legge 23 luglio 1991, n. 223;
  Visto  il  decreto-legge  20 maggio  1993,  n. 148, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1993, n. 236;
  Visto  il  decreto  legge  16 maggio  1994, n. 299, convertito, con
modificazioni, dalla legge 19 luglio 1994, n. 451;
  Visto l'art. 4, comma 35, del decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510,
convertito, con modificazioni dalla legge 28 novembre 1996, n. 608;
  Visto  l'art.  1-quinquies  del decreto-legge 8 aprile 1998, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176, che
prevede,   in   favore   dei  lavoratori  delle  aziende  industriali
appaltatrici   di   lavori  di  installazione  di  reti  telefoniche,
interessate   da   una  contrazione  degli  appalti  con  conseguenti
eccedenze  strutturali,  la possibilita' per il Ministro del lavoro e
della  previdenza  sociale, di concedere il trattamento straordinario
di  integrazione  salariale,  in  deroga  alla  vigente  normativa in
materia,  per  un  periodo  non  superiore a dodici mesi e nel limite
massimo di 43 miliardi per l'anno 1998;
  Visto  l'art. 45, comma 17, lettera d), della legge 17 maggio 1999,
n. 144;
  Visto il decreto ministeriale dell'11 gennaio 1999, registrato alla
Corte  dei  conti  in  data  20 gennaio 1999, con il quale sono stati
predeterminati  obiettivi e criteri selettivi circa le condizioni e i
requisiti di ammissibilita' al trattamento di cui al sopracitato art.
1-quinquies della legge n. 176 del 1998;
  Visti  i  verbali  siglati in data 25 giugno 1999 e 14 gennaio 2000
presso  il  Ministero  del  lavoro e della previdenza sociale, tra la
societa' I.C.I. S.p.a. - Impresa costruzioni impianti e le competenti
organizzazioni   sindacali   di  categoria,  con  i  quali  e'  stato
concordato   che   il   trattamento   straordinario  di  integrazione
salariale, ai sensi del sopra richiamato art. 1-quinquies della legge
n.  176/1998,  riguarda  un  numero  massimo  di lavoratori pari a 31
unita';
  Vista  l'istanza presentata dalla predetta societa' I.C.I. S.p.a. -
Impresa   costruzione  impianti,  codice  ISTAT  31.62.2,  intesa  ad
ottenere la concessione del suddetto trattamento in favore dei propri
dipendenti  sospesi  dal lavoro o lavoranti ad orario ridotto, per il
periodo decorrente dal 1o luglio 1999 al 31 dicembre 1999;
  Ritenuto  che  ricorrono i presupposti normativi per la concessione
del suddetto trattamento
                              Decreta:
                               Art. 1.
  Ai  sensi dell'art. 1-quinquies del decreto-legge 8 aprile 1998, n.
78, convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176,
e' concesso il trattamento straordinario di integrazione salariale in
favore  di  31  lavoratori  sospesi  dal lavoro o lavoranti ad orario
ridotto,   dipendenti   dall'I.C.I.   S.p.a.  -  Impresa  costruzione
impianti,  sede  legale  in Napoli, unita' di Avellino, per un numero
massimo  di  31  unita'  lavorative,  codice ISTAT 31.62.2 (matricola
I.N.P.S.   n.  5113061979),  per  il  periodo  dal  1o luglio  99  al
31 dicembre 1999
  L'I.N.P.S.   e'  tenuto,  al  fine  di  consentire  la  rilevazione
dell'utilizzo   delle  somme  allo  scopo  stanziate,  a  controllare
l'andamento  dei  flussi  di  spesa  relativi all'avvenuta erogazione
della prestazione.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 31 gennaio 2000
                                         Il direttore generale: Daddi