MINISTERO DEL LAVORO E DELLA PREVIDENZA SOCIALE

DECRETO 20 aprile 2000 

Proroga  del trattamento di mobilita' ai sensi dell'art. 81, comma 7,
legge  n.  448/1998,  dell'art.  45,  comma  17, lettera c), legge n.
144/1999  e art. 62, comma 1, lettera i), legge n. 488/1999. (Decreto
n. 28170).
(GU n.122 del 27-5-2000)

                        IL DIRETTORE GENERALE
                della previdenza e assistenza sociale

  Vista  la legge 23 luglio 1991, n. 223, recante, tra l'altro, norme
in materia di mobilita';
  Visto, in particolare, l'art. 7, commi 1 e 2 della sopra richiamata
legge n. 223/1991;
  Visto  l'art.  4,  comma  12, del decreto-legge 1o ottobre 1996, n.
510,  convertito, con modificazioni, nella legge 28 novembre 1996, n.
608;
  Visto  l'art.  1,  comma  5, del decreto-legge 13 novembre 1997, n.
393;
  Visto  l'art.  1-novies  del  decreto-legge  8 aprile  1998, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176;
  Visto  l'art.  81,  comma 7, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 e
l'art.  45,  comma  17,  lettera  c),  secondo  periodo,  della legge
17 maggio 1999, n. 144, che hanno previsto la proroga dell'indennita'
di  mobilita',  per  un periodo massimo di dodici mesi, in favore dei
lavoratori  di cui all'art. 1-novies del decreto-legge 8 aprile 1998,
convertito, con modificazioni, dalla legge 5 giugno 1998, n. 176;
  Visto l'art. 62, comma 1, lettera i), della legge 23 dicembre 1999,
n. 488, che ha previsto, in attesa della riforma degli ammortizzatori
sociali  e  comunque  non  oltre  il 31 dicembre 2000, la proroga del
trattamento  di  mobilita'  di  cui  all'art. 45, comma 17, lett. c),
secondo periodo, della legge 17 maggio 1999, n. 144;
  Vista  la  direttiva  n. 103259 del 10 aprile 1996, con la quale il
Ministro  del lavoro e della previdenza sociale, ha stabilito criteri
di  priorita' in ordine all'applicazione del citato art. 4, comma 12,
della legge n. 608/1996;
  Visto il decreto ministeriale n. 23909 del 17 dicembre 1997, con il
quale,   ai   sensi  del  sopra  richiamato  art.  1,  comma  5,  del
decreto-legge  13 novembre  1997,  n.  393,  sono stati individuati i
beneficiari della proroga dell'indennita' di mobilita', sulla base di
un  elenco  nominativo trasmesso dall'INPS e facente parte integrante
del medesimo provvedimento;
  Visto  il  decreto ministeriale n. 26193 del 26 aprile 1999, con il
quale  e'  stata  concessa  la  proroga dell'indennita' di mobilita',
prevista dal citato art. 81, comma 7, secondo periodo, della legge n.
448/1998 e dall'art. 45, comma 17, lettera c), secondo periodo, della
legge 17 maggio 1999, n. 144;
  Ritenuta  la  validita' della suddetta direttiva ministeriale anche
ai  fini  dell'applicazione  dell'art. 62, comma 1, lettera i), della
legge 23 dicembre 1999, n. 488;
  Ritenuto  di  prorogare  il trattamento di mobilita', gia' concesso
con  i  predetti decreti ministeriali n. 23909 del 17 dicembre 1997 e
n. 26193 del 26 aprile 1999;
                              Decreta:
  Ai  sensi dell'art. 62, comma 1, lettera i), secondo periodo, della
legge  23 dicembre  1998,  n. 488, il trattamento di mobilita' di cui
all'art. 45, comma 17, lett. c), secondo periodo, gia' concesso con i
decreti  ministeriali  n.  23909  del 17 dicembre 1997 e n. 26193 del
26 aprile 1999, e' prorogato fino al 31 dicembre 2000.
  La misura del predetto trattamento e' ridotta del 10%.
  L'Istituto    nazionale   della   previdenza   sociale,   ai   fini
dell'applicazione  della  normativa  in  questione, si uniformera' ai
criteri  di  priorita'  stabiliti  dalla  direttiva  ministeriale del
10 aprile 1996, citata in premessa.
  L'Istituto nazionale della previdenza sociale, e' tenuto, altresi',
a  controllare  i  flussi  di spesa afferenti all'avvenuta erogazione
della  prestazione  di  cui al presente decreto, ai fini del rispetto
della  disponibilita'  finanziaria  all'uopo preordinata dalla norma,
nel limite di 10,5 miliardi.
  Il presente decreto sara' pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
    Roma, 20 aprile 2000
                                         Il direttore generale: Daddi