DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 12 aprile 2001 

Concessione  della  medaglia  d'oro al valor militare per l'attivita'
partigiana alla citta' di Ascoli Piceno.
(GU n.159 del 11-7-2001)

                   IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

  Visto  il  regio  decreto  4  novembre  1932, n. 1423, e successive
modificazioni, recante disposizioni per la concessione delle medaglie
e della croce di guerra al valor militare;
  Visto  il  decreto  legislativo  luogotenenziale 21 agosto 1945, n.
518, concernente le ricompense al valor militare ai partigiani;
  Vista  la  legge  5 marzo 1961, n. 212, e successive modifiche, che
fissa gli assegni annui alle ricompense al valor militare;
  Vista  la  legge  14 maggio 1965, n. 502, relativa al trasferimento
dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri al Ministero della difesa
delle  attribuzioni  relative  alle commissioni per il riconoscimento
delle qualifiche e per la ricompense ai partigiani;
  Vista  la  legge  11  maggio 1970, n. 290, relativa alla riapertura
proroga  del  termine  stabilito  dall'art.  12  del predetto decreto
legislativo luogotenenziale 21 agosto 1945, n. 518;
  Vista  la  deliberazione  in data 28 novembre 2000, con la quale la
commissione  di secondo grado, a totale modifica delle determinazione
negativa  gia'  adottata  il 9 febbraio 1989, ho concesso la medaglia
d'oro al valor militare in favore della citta' di Ascoli Piceno;
  Sulla proposta del Ministro della difesa;

                              Decreta:
  E' concessa alla citta' di Ascoli Piceno la medaglia d'oro al valor
militare, con la seguente motivazione:
  "La  fiera  e  pacifica  citta' di Ascoli Piceno, dopo l'armistizio
dell'8  settembre  1943,  non  esito'  a sollevarsi contro il tedesco
invasore.  Gia'  il  12  settembre,  il  coraggioso comportamento dei
militari  del  presidio  aveva  costretto alla resa le forze nemiche,
superiori  in uomini e mezzi, mentre dal 2 al 5 ottobre, al Colle San
Marco,  un pugno di giovani ardimentosi, male armati ed equipaggiati,
si  batterono  duramente  contro  unita' germaniche, subendo dolorose
perdite. Ma, la popolazioneascolana, non desistette dal proseguire la
lotta,  partecipando  a  numerosi  scontri,  come quelli in localita'
Venagrande,  Castellano e Vallesenzana, che furono fra i momenti piu'
significativi   della   sua   irriducibile  volonta'  di  partecipare
direttamente alla liberazione del territorio.
  Non   meno   agguerrita   fu  l'attivita'  dei  "gruppi  di  azione
patriottica",  conclusasi  con  l'ardita  liberazione  dalle  carceri
cittadine  di  tutti  i  detenuti  politici.  Ad  essa va aggiunta la
pericolosa opera svolta a favore di migliaia di prigionieri alleati e
di  militari  italiani  sbandati,  molti dei quali furono condotti in
salvo oltre le linee.
  Numerose  furono  le  perdite  di  vite umane, le deportazioni e le
distruzioni  subite dalla citta' che fu sempre sorretta dalla fede in
una patria migliore, risorta dalla dittatura fascista".
  Ascoli Piceno 12 settembre 1943-20 giugno 1944.
  Il  presente  decreto  sara' sottoposto al controllo ai sensi della
normativa vigente.
    Dato a Roma, addi' 12 aprile 2001

                               CIAMPI
                                  Amato, Presidente del Consiglio dei
                                  Ministri
                                  Mattarella, Ministro della difesa