N. 529 ORDINANZA (Atto di promovimento) 10 marzo 2006
Ordinanza emessa il 10 marzo 2006 (pervenuta alla Corte costituzionale il 23 ottobre 2006) dalla Corte di appello di Trento - Sezione distaccata di Bolzano nel procedimento civile promosso da Garber Ingrid in Obermair ed altro contro Garber Martina in Illmer ed altri. Maso chiuso - Controversie relative all'ordinamento dei masi chiusi - Obbligo di esperire tentativo di conciliazione prima di proporre la domanda giudiziale - Previsione recata da legge statale - Violazione della potesta' legislativa primaria ed esclusiva della Provincia autonoma di Bolzano nella materia «ordinamento dei masi chiusi», comprensiva dei profili processuali - Richiamo alle sentenze nn. 4/1956 e 55/1964 della Corte costituzionale. - Legge 24 novembre 2000, n. 340, art. 35, comma 2. - Costituzione, art. 116; Statuto della Regione Trentino-Alto Adige (d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670), art. 8, n. 8.(GU n.48 del 6-12-2006 )
LA CORTE DI APPELLO Nel procedimento d'appello avversa la sentenza n. 347/04 del Tribunale di Bolzano, promosso da Garber Ingrid in Obermair e da Garber Sighard rappresentati e difesi dagli avv. H. Pobitzer ed A. Gasser di Bolzano, appellanti; Contro Garber Martina in Illmer e Garber Sigund in Marsoner, rappresentati e difesi dagli avv. S. Thurin, G. Vinatzer e K. Zeller di Merano; Golser Josef di Tscherms (BZ), Garber Norbert rappresentati e difesi dagli avv.ti I. Wielander e L. Bartolini di Merano, appellati, giusta citazione in appello dd. 29 settembre 2004. Oggetto: appello avverso la sentenza del Tribunale di Bolzano n. 347/04 del 26 marzo 22 aprile 2004: accertamento di donazione simulata oppure indiretta - azione di riduzione - divisione ereditaria suppletoria. Premesso che la presente causa e' stata trattenuta in decisione all'udienza del 28 giugno 2005, udienza alla quale sono stati concessi alle parti i termini per il deposito delle scritture difensive, la Corte ha pronunciato la seguente ordinanza. Rilevato che, con l'atto di citazione dd. 15 maggio 2001, notificato il 18 maggio 2001, gli appellanti Garber Ingrid e Garber Sighart hanno proposto azione di accertamento di una simulazione, rispettivamente di donazione indiretta, di riduzione delle disposizioni testamentarie e di divisione ereditaria suppletoria, il tutto con riferimento alla successione in morte di Laimer Mathilde, madre degli odierni contendenti Garber, deceduta in data 20 ottobre 1996; Rilevato che, tra gli altri beni, e' caduto in successione anche il maso chiusa «Seidl» in P.T. 70/I C.C. Tscherms; Rilevato inoltre che Garber Martina in data 28 luglio 2000, quindi nel decennio successivo all'apertura della successione, assuntrice del maso chiuso sopra indicato, ha venduto a certo Golser Josef, al prezzo di L. 685.035.000, la p.f. 975 C.C. Tscherms, p.f. che gia' faceva parte del maso chiuso all'epoca dell'apertura della successione, cosicche', nel caso di specie, trova applicazione l'art. 29 del T.U. delle leggi provinciali sull'ordinamento dei masi chiusi, approvato con decreto del Presidente della Giunta provinciale di Bolzano dd. 22 dicembre 1978, n. 32 e successive modificazioni (attualmente l'istituto del «maso chiuso» e' regolato dalla legge provinciale 28 novembre 2001, n. 17, ma tale normativa e' entrata in vigore successivamente all'avvio della presente causa); Ritenuto quindi che, tra le domande, proposte nel presente procedimento, rientrino «domande relative all'ordinamento dei masi chiusi», domande proponibili solo previo esperimento del tentativo di conciliazione ai sensi dell'art. 46 della legge 3 maggio 1982, n. 203, il tutto come previsto dall'art. 35, comma 2, della legge 24 novembre 2000 n. 340; Rilevato che siffatto tentativo di conciliazione non e' stato proposto, il che', per giurisprudenza costane, comporta la dichiarazione di improponibilita' dell'intera domanda (cfr. Cass. Civ. Sez. III, 21 febbraio 2002 n. 2509, nonche' Cass. civ. sez. III, 30 giugno 2005, n. 13964), atteso che la Corte non ritiene di poter trattare separatamente le altre domande delle parti, che non riguardano il maso chiuso, siccome si tratta di una vertenza giuridicamente unitaria e che la questione, relativa al maso chiuso caduto in successione, appare comunque prevalente sulle altre questioni, sottoposte all'esame della Corte; Rilevato che l'intera materia, relativa all'istituto del «maso chiuso», a norma dell'art. 8, n. 8, del decreto del Presidente della Repubblica 31 marzo 1972, n. 670 (norma che ripete quanto gia' stabilito dall'art. 11, n. 9, della legge costituzionale 26 febbraio 1948, n. 5), e' demandata in via esclusiva alla Provincia autonoma di Bolzano e che vi e' riserva di legge a favore della provincia anche sotto il profilo processuale (cfr. C. cost. 15-25 giugno 1956, n. 4, nonche' C. cost. 09 - 23 giugno 1964, n. 55), cosicche' la norma sopraindicata appare viziata di incostituzionalita' per violazione della potesta' legislativa primaria ed esclusiva della Provincia in materia di ordinamento dei masi chiusi; Ritenuto che, se siffatta norma dovesse esser ritenuta costituzionalmente legittima, questa Corte sarebbe tenuta a dichiarare l'improponibiita' della domanda, cosicche' la prospettata questione di legittimita' costituzionale, in ordine al presente giudizio, appare senz'altro rilevante; Ritenuto quindi di dover sollevare d'ufficio la questione di illegittimita' costituzionale dell'art. 35, comma 2, della legge 24 novembre 2000 n. 340, in relazione all'art. 116 Cost., nonche' all'art. 8, n. 8 del d.P.R. 31 agosto 1972, n. 670 (T.U. delle leggi costituzionali concernenti lo statuto speciale per il Trentino-Alto Adige).
P. Q. M. Visto l'art. 23 della legge 11 marzo 1953 n. 87; Dichiara rilevante e non manifestamente infondata la questione di legittimita' costituzionale dell'art. 35, comma 2, della legge 24 novembre 2000 n. 340 per contrasto con l'art. 116 Cost., nonche' con l'art. 8, n. 8, del d.P.R. 31 agosto 1972 n. 670, nei termini di cui in motivazione; Sospende il giudizio in corso; Ordina la trasmissione degli atti alla Corte costituzionale; Ordina che, a cura della cancelleria, copia della presente ordinanza sia notificata alle parti in causa, al Presidente del Consiglio dei Ministri, nonche' al Presidente della Giunta provinciale di Bolzano e che essa sia comunicata altresi ai Presidenti delle due Camere del Parlamento della Repubblica. Cosi deciso in Bolzano il 15 febbraio 2006 Il Presidente estensore: Pacher Das Oberlandesgericht Trient, Außenabteilung Bozen, hat in der unter Nr. 192/2004 Allg. Reg. behängenden Streitsache durch den Vorsitzenden |Dr. Renzo Paolo Pacher den Beirat |Dr. Bernhard Lageder den Beirat |Dr. Pietro Merletti BESCHLUSS erlassen. Das Berufrngsverfalhren wurde von Garber Ingrid verehel. Obermair und Garber Sighard, vertreten und verteidigt durch die Rechtsanwälte Dr. H. Pobitzer u. Dr. A. Gasser aus Bozen, - Berufungsläger - gegen Garber Martina verehel. Illmer und Garber Sigund verehel. Marsoner, vertreten und verteidigt durch die Rechtsanwälte Dr. S. Thurin, Dr. G. Vinatzer und Dr. K. Zeller aus Meran, Golser Josef aus Tscherms (BZ), Garber Norbert, vertreten und verteidigt durch die Rechtsanwälte Dr. I. Wielander und Dr. L. Bartolini aus Meran, - Berufungsläger - mit Berufungsklage vom 29 settembre 2004 eingeleitet. Streitgegenstand: Berufung gegen das Urteil des Landesgerichts Bozen nr. 347/04 vom 26 marzo 22 aprile 2004. Feststellung von Scheingeschäften bzw. indirekten Schenkungen - Kürzung - Nachtragserbteilung. Nachdem der Rechtstreit am Verhandlungstermin vom 28 giugno 2005 zur Entscheidung angesetzt und den Parteien die Fristen für die Hinterlegung der Schlussschriftsätze und Erwiderungseingaben eingeräumt worden waren, hat der Senat nach eingehender Prüfung der Aktenlage wie folgt entschieden: - erwogen, dass die Berufungskläger Garber Ingrid und Garber Sighart mit am 18 maggio 2001 zugestellter Klageschrift vom 15 maggio 2001 Klage auf Feststellung eines Scheingcschäfts bzw. einer indirekten Schenkung, auf Kürzung von testamentarischen Verfügengen sowie auf Nachtragserbteilung - all dies in Buzug auf die Verlassenschaft nach Laimer Mathilde, der am 20 ottobre 1996 verstorbenen Mutter der heutigen Prozessparteien Garber - erhobon haben; - festgestellt, dass unter anderem auch der geschlossene Hof «Seidlhof» in E.ZI. 70/I K.G. Tscherms in den Nachlass gefallen war; - hinzugefügt, dass die Hofübernehmerin des obgenannten Hofes, Garber Martina, am 28 luglio 2000 - und somit innerhalb von zehn Jahren nach der Eröffnung der Erbfolgo - die Gp. 975 K.G. Tscherms an einen gewissen Golser Josef zum Preis von Lire 685.035.000 - verkauft hatte, welche zum Zeitpunkt der Eröffnung der Erbfolge bereits zum geschlossenen Hof gohörte, so dass im Anlassfalle der Art. 29 des Einheitstextes der Landesgesetze zur Regelung der geschlossenon Höfe, genehmigt mit Dekret des Landeshauptmanns der Autonomen Provinz Bozen vom 22 dicembre 1978 Nr. 32 samt nachfolgenden Abänderungen, zur Anwendung kommt (heute wird das Rechtsinstitut des «geschlossenon Hofes» vom Landesgesetz Nr. 17 vom 28 novembre 2001 geregelt, jedoch trat diese Gesetzesebestimmung erst nach der Einleitung des gegenständlichen Verfahrens in Kraft); - im Dafürhalten, dass somit unter die im gegenständlichen Verfahren eingebrachten Klageanträge auch «Klagen hinsichtlich der Regelung der geschlossenen Höfe» fallen, welche gemäß Artikel 35, Absatz 2, des Gesetzes Nr. 340 vom 24 novembre 2000 nur nach der Vornahme des Schlichtungsversuches aus Artikel 46 des Gesetzes Nr. 203 vom 3 maggio 1982 erhoben werden können; - festgestellt, dass kein darartiger Schlichtungsversuch vorgenommen worden ist, was laut ständiger Rechtsprechung die Erklärung der Nichtvorfolgbarkeit des gesamten Klagebegehrens zur Folge hat (siehe hierzu KassGH, III. Ziv.Abt., vom 21 febbraio 2002, Nr. 2509, sowie KassGH, III. Ziv.Abt., vom 30 giugno 2005, Nr. 13964), zumal nach Ansicht dieses Gerichts die übrigen Anträge der Parteien, welche nicht den goschlossenen Hof betreffen, nicht gesondort behandelt werden können, da es sich um eine rechtlich einheitliche Streitsache handelt, und da die den hinterlassenen geschlossenen Hof betreffende Frage auf jeden Fall gegenüber den übrigen vor diesem Gericht aufgeworfenen Fragen vorrangig ist; - erwogen, dass der gesamte Sachbereich des Rechtsinstituts des «geschlossenon Hofes» kraft Artikel 8, Nr. 8, des D.P.R Nr. 670 vom 31 agosto 1972 (diese Vorschrift wiederholt die in Artikel 11, Nr. 9, des Verfassungsgesetzes Nr. 5 vom 26 febbraio 1948 enthaltene Bestinmmung) in die ausschließliche gesetzgeberische Zuständigkeit der Autonomon Provinz Bozen fällt, und dass sich hierbei der Gesetzesvorbehalt zugunsten der Autonomon Provinz auch auf den Bereich des Verfahrensrechts erstreckt (siehe VerfGH vom 15 - 25 giugno 1956, Nr. 4, sowie VerfGH vom 09 - 23 giugno 1964, Nr. 55), so dass die eingangs angeführte Vorschrift infolge Verletzung der primären und ausschließlichen Gesetzgebungsbefugnis der Autonomen Provinz im Sachgebiet der Regelung der geschlossenen Höfe verfassungswidrig erscheint; - festgestellt dass, falls besagte Vorschrift für verfassungsmäßig erachtet würde, dieses Gericht die Nichtvorfolgbarkeit des Klagebegehrens erklären müsste, so dass die aufgeworfene Frage der Verfassungsmäßigkeit im Rahmen des gegenständlichen Verfahren ohne Zweifel erheblich ist; - im Dafürhalten, dass daher die Frage der Verfassungsmäßigkeit des Artikels 35, Absatz 2, des Gesetzes Nr. 340 vom 24 novembre 2000 in Bezug auf Artikel 116 der Verfassung, sowie auf Artikel 8, Nr. 8, des D.P.R Nr. 670 vom 31 agosto 1972 (vereinheitlichter Text der Verfassungsgesetze, die das Sonderstatut für Trentino-Südtirol betreffen), von Amts wegen aufzuwerfen ist; - nach Einsichtnahme in den Artikel 23 des Gesetzes Nr. 87 vom 11 marzo 1953, A. D. G. erklärt das Gericht, im Sinne der vorausgehenden Begründung, die Frage der Verfassungsmäßigkeit des Artikels 35, Absatz 2, des Gesetzes Nr. 340 vom 24 novembre 2000, infolge Verletzung des Artikels 116 der Vorfessung und des Artikels 8, Nr. 8, des d.P.R. Nr. 670 vom 31 agosto 1972, für erheblich und nicht offenkundig unbegründet, verfügt die Aussetzung des laufenden Verfahrens, ordnet dio Übermittlung der Akten an das Verfassungsgericht an und verfügt die Zustellung einer Abschrift des vorliegenden Beschlusses an die Prozessparteien, an des Präsidenten des Mitteilung un die Präsidenten der beiden Parlamentskammern der Republik. So entschieden in Bozon, am 15 febbraio 2006 Der Vorsitzende und Abfasser des Beschlusses: Pacher 06C1076